Roy Montgomery

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Roy Montgomery
NazionalitàBandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
GenereRock sperimentale[1]
Space rock[1]
Indie rock[1]
Lo-fi[1]
Periodo di attività musicale1980 – in attività
Album pubblicati9

Roy Montgomery (Londra, 1959) è un chitarrista neozelandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dedito fin dagli esordi alle sperimentazioni, fondò la sua prima band (i Psychedeliks) da adolescente nel 1971. Nel 1980 fu il cofondatore dei Pin Group, trio post-punk il cui singolo di debutto (Ambivalence) fu la prima registrazione della Flying Nun, etichetta indie della città natale divenuta famosa tra gli appassionati. Due anni dopo fondò the Shallows.[1]

Fondamentale fu il suo apporto al primo album dei Dadamah, This Is Not A Dream del 1992. Nel 1993 uscì il suo primo album da solista, Scenes from the South Island. Con l'amico chitarrista Chris Heaphy fondò quindi il duo Dissolve, che tra il 1995 e il 2003 pubblicò quattro album. Nel mentre collaborò a due album con i Bardo Pond: Well Oiled (registrato nel 1995 e distribuito nel 1997) e Under Glass, che uscirono sotto il nome di Hash Jar Tempo. Well Oiled in particolare è considerato dalla critica uno dei capolavori del rock psichedelico.[1][2][3] Ha pubblicato diversi singoli con varie etichette di settore, come la Krunky e la Drunken Fish. I suoi lavori da solista sono perlopiù strumentali, con elementi di post-rock, Lo-Fi, folk e sperimentazione d'avanguardia.

Nel 2014 pubblicò R M H Q: Headquarters, quadruplo album considerato un capolavoro della musica d'avanguardia.[4] Altrettanto imponente è il progetto in quattro episodi (uno per semestre) inaugurato nel 2021 con Island of Lost Souls, album dedicato a persone che hanno ispirato l'artista (Sam Shepard, Adrian Borland, Peter principle dei Tuxedomoon e Florian Fricke dei Popol Vuh).[4]

Professionalmente si occupa di pianificazione ambientale presso la Lincoln University nella sua città natale.[5]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f allmusic.com - Roy Montgomery
  2. ^ ondarock.it
  3. ^ scaruffi.com
  4. ^ a b Mauro Fenoglio, Roy Montgomery - Island of Lost Souls, in Rumore, aprile 2021.
  5. ^ pagina di Roy Montgomery - Lincoln University, su lincoln.ac.nz. URL consultato il 3 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2011).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN4621309 · ISNI (EN0000 0000 5220 396X · Europeana agent/base/88169 · ORCID (EN0000-0001-9759-034X · LCCN (ENno2003063879 · WorldCat Identities (ENlccn-no2003063879