Rossano Pecoraro

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Rossano Pecoraro (Salerno, 5 luglio 1971) è un filosofo e storico della filosofia italiano. Dal 2000 vive e lavora a Rio de Janeiro (Brasile), dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Filosofia nel 2007. È docente di ruolo del Dipartimento di Filosofia dell´Universidade Federal do Estado do Rio di Janeiro (UNIRIO).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo studi giuridici presso la Facoltà di Scienze Politiche, Pecoraro si laurea in Filosofia presso l´Università di Salerno con una tesi sul pensiero del filosofo franco-romeno Emil Cioran. Dall´inizio degli anni novanta collabora con il Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Giornale di Napoli come cronista di nera e di giudiziaria. In questi anni si avvicina ad alcuni artisti contemporanei che gravitano intorno all´Accademia di belle arti di Brera organizzando due Mostre a Ravello e dedicandosi al coordinamento editoriale dei rispettivi cataloghi[1][2]. Tra i partecipanti: Domenico Paladino, Vettor Pisani (artista), Omar Galliani, Jan Knap, Giordano Montorsi, Iler Melioli, Xante Battaglia. Un'esperienza che sarà importante in seguito, quando i tratti metafisici e di rivolta dell´opera d´arte contemporanea verranno riscoperti in chiave nichilista.

Nel 2000 lascia l´Italia e, dopo aver visitato alcuni paesi europei, giunge a Rio de Janeiro a bordo di un mercantile. Dopo il Master, conclude il Dottorato di Ricerca in Filosofia Contemporanea presso la Pontificia Università Cattolica di Rio di Janeiro e il Post-Dottorato (2010-2013) grazie ad una Borsa di Studio della CAPES/PNPD. Dal 2013 è docente effettivo del Dipartimento di Filosofia della Universidade Federal do Estado do Rio di Janeiro (UNIRIO), fondatore e direttore di "Quadranti" – Rivista internazionale di filosofia contemporanea[3][4] e direttore del Laboratorio di filosofia politica e morale, finanziato dal CNPq (il CNR brasiliano, dedicato a Gerardo Marotta[5], fondatore e presidente dell´Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli.

Il percorso intellettuale[modifica | modifica wikitesto]

È possibile dividere il percorso di studi e di pensiero di Pecoraro in due momenti distinti.

Il primo, definito "attivismo filosofico", comprende tutte le attività e le iniziative tese a vivacizzare e svecchiare il dibattito critico e filosofico in Brasile tra la fine degli anni novanta del secolo scorso e gli anni 10 di questo secolo: la realizzazione di varie decine di convegni e festival filosofici in diverse città del Paese; la fondazione di 4 riviste scientifiche (Analógos, Alter, Forum Krisis, Quadranti); la divulgazione di temi e autori poco studiati (Analitici e Continentali, Filosofia della tecnoscienza, Nichilismo, Filosofia del suicidio, Metafisica e Teatro, Derrida[6], Vattimo[7], Nancy, Esposito, Zizek, Agamben); l´impegno istituzionale e editoriale[8][9]; i contatti personali o epistolari, e le sue ripercussioni nel dibattito carioca[10], con alcuni dei più importanti pensatori della contemporaneità (da Vattimo a Esposito, da Rorty a Bodei; da Givone a Volpi, da Mattei a Ferraris; da Honneth a Larmore), ecc.

Il secondo, si snoda su due assi portanti: la transizione italo-carioca, che gira intorno a temi como nichilismo[11], suicidio e filosofia negativa e il pensiero più maturo degli ultimi anni, che si muove intorno a problemi di filosofia politica e morale.

Il pensiero filosofico[modifica | modifica wikitesto]

La Filosofia negativa e l'agire dell'Io tragico-nichilista[modifica | modifica wikitesto]

La prima fase del suo pensiero[12] è dedicata all´elaborazione di una filosofia disperata e negativa, assolutamente slegata da prospettive etico-politiche[13] (che però diventeranno centrali nella seconda fase della sua riflessione). Si tratta di una filosofia fondata sul nichilismo di Nietzsche e su una tradizione di autori maledetti della filosofia e della letteratura moderna, riletti a partire dal prisma pessimista di Emil Cioran[14][15] e della sua filosofia del voyeur "esteticamente salvifica"[16] di un datato phatos esistenzialista, del “tutto è vano” risultato ultimo della sua analisi filosofica del suicidio[17], della psicanalisi contemporanea e dei lacci concettuali e storici tra nichilismo[18], nulla e negazione.

Il risultato è una teoria anti-fondazionale, che poggia le sue radici in una soggettività pessimista e malincolica, che nega qualsiasi teoria etica, sociale e politica estremizzando così l´accusa nietzschiana-cioraniana[19] contro l´umanità e tutte le sue costruzioni sociali, storiche e morali. In questo orizzonte di assenza di senso[20], decadenza e corruzione metafisica, l´unica, eventuale, maniera di ribellarsi e resistere si concretizza, paradossalmente, nell´appello alla responsabilità e all´azione di un Io "tragico-nichilista".

Filosofia del presente, critica della servitù volontaria in democrazia e lotta per la trasformazione della sinistra[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni 2006-2007 è possibile intravedere un cambiamento teorico e personale[21]. Insoddisfatto, Pecoraro dà inizio alla ricerca di un orizzonte di senso diverso e più profondo[22] che lo porta, però, alla perdita quasi totale dei suoi precedenti fili conduttori. Interessi, letture, pubblicazioni, ricerche si frammentano e perdono in intensità e chiarezza. È soltanto con il ritorno a Rio di Janeiro, dopo alcuni anni trascorsi nel Nord-Est brasiliano, la regione più povera e meno sviluppata del Paese, il rinnovato dialogo/scontro con “lo stile carioca di vivere” sia universitario-filosofico sia sociale e in virtù degli avvenimenti del giugno 2013[23][24](le proteste di piazza contro il Governo), che il pensiero di Pecoraro si arricchisce di nuove forme e di una prospettiva di ricerca[25] più latinoamericana.

Decisive, in questa fase, sono le questioni etico-politiche[26], la critica dell´umanismo sociale contemporaneo e l´impegno filosofico. In primo luogo devono essere segnalati, per l´importanza che rivestono, i due Seminari tenuti presso l´Istituto per gli studi Filosofici di Napoli nel 2014 (dedicato all´"Analitica del Biopotere"[27]) e nel 2015 (su "Nietzsche e la Biopolitica"[28]). Nel primo, Pecoraro riformula il concetto di Biopotere criticando la lettura di Michel Foucault usando come chiave interpretativa il "Bios" di Roberto Esposito; nel secondo discute e mette alla prova la sua lettura radicalmente “sistematica” dell´opera nietzschiana fondata sull´unità di volontà di potenza, avvento dell´oltre-uomo e ultrapassamento del nichilismo. Oltre a questi due temi, il rigetto delle tesi relativiste/postmoderne[29]; lo studio delle relazioni tra massa e potere nell´era digitale; l´affermazione di una visione essenzialista dell´essere umano nell´epoca della tecnica[30]; la riscoperta della psicanalisi, del movimento Modernista brasiliano e lo studio di autori come Leopoldo Zea, Slavoj Žižek, Alain Badiou, Baruch Spinoza, Étienne de La Boétie – spingono Pecoraro all´elaborazione di un percorso teorico che, fondandosi sulla necessità di “pensare il presente” (e non il futuro) e di una “filosofia dell´attualità” e sulla convinzione che le categorie filosofiche post-maggio ’68 sono obsolete e dannose per spiegare e trasformare il nostro tempo[31], si concentra in due diversi ambiti di ricerca in una complessa e non risolta tensione tra aspirazioni teoretiche universalistiche e l´impegno filosofico nella realtà e nella cultura brasiliana e latinoamericana[32].

Il primo – etico-morale – si occupa delle condizioni di possibilità di nuove forme di soggettività nell´epoca dei "diritti di tutte le cose del mondo" e dell´attuale "reazione alla crisi di fondamenti" dichiarata dal pensiero del XX secolo, delineando quindi le basi di una "filosofia del dovere" di stampo postilluminista.

Il secondo – politico-sociale– attraverso la critica del politicamente corretto e della “retorica democratica”, la decostruzione del concetto di democrazia attraverso la ripresa dell´idea di La Boétie di servitù volontaria, la lotta contro il “fascismo sociale di sinistra” (e della sinistra), tende a ripensare il concetto di Democrazia e le pratiche "democratiche" nei sistemi di potere contemporanei e, più specificamente, si dedica all´esame delle possibilità di una trasformazione radicale del pensiero filosofico di sinistra (e della sinistra) e di una concezione del “Politico” in senso non tecnicista e non "sinistroide-reazionario".

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La filosofia del voyeur, Salerno-Napoli, Il Sapere, 1999, ISBN 8881190753.
  • Metafisica e poesia nel pensiero di Maria Zambrano, in Atti del Convegno Metafisica 2003, Roma, Fondazione Idente, 2004, ISBN 9788895316314.
  • (PT) A Filosofia em chamas, Porto Alegre, EDIPUCRS, 2004, ISBN 8574304530.
  • (PT) Niilismo, Rio di Janeiro, Zahar, 2007, ISBN 9788537800171.
  • (FR) Du Droit à la Justice: Derrida et Vattimo, in Contemporary Philosophy - Proceedings of the Twenty-First World Congress of Philosophy), Istanbul, Philosophical Society of Turkey, 2007, ISBN 978-975-7748-34-2.
  • (PT) Filosofia contemporânea. Niilismo, política, estética, Rio di Janeiro-São Paulo, Loyola-EditoraPUC, 2008, ISBN 8515031345.
  • (PT) Filosofia da História, Rio di Janeiro, Zahar, 2009, ISBN 9788537801574.
  • (ES) Justicia, Derecho y Violencia, in Ontología del Declinar, Buenos Aires, Biblos, 2009, ISBN 9789507867712.
  • (PT) De Ortega y Gasset a Vattimo, in Os Filósofos. Clássicos da Filosofia., vol. 3, Rio de Janeiro, Vozes, 2009, ISBN 8532637809.
  • (PT) O sentimento do Nada: Giacomo Leopardi e María Zambrano, in Latinidade da América Latina - enfoques filosóficos e culturais, São Paulo, Hucitec, 2009, ISBN 9788560438761.
  • Cosa resta della Filosofia Contemporanea?, in Quadranti - Rivista Internazionale di Filosofia Contemporanea, vol. 1, Salerno-Roma, 2013, ISSN 2282-4219 (WC · ACNP).
  • (PT) Analíticos ou Continentais: uma introdução à filosofia contemporânea”, Rio di Janeiro, 7Letras-CAPES, 2013, ISBN 9788542101188.
  • (PT) Cenários da Filosofia contemporânea: fim da pós-modernidade e new realism, in Ética e política contemporânea (Atti XVI Encontro ANPOF), vol. 8, São Paulo, ANPOF, 2013, ISBN 9788588072343.
  • Filosofia della storia (latinoamericana)?, in Quadranti - Rivista Internazionale di Filosofia Contemporanea, vol. 3, Salerno-Roma, 2016, ISSN 2282-4219 (WC · ACNP).
  • (PT) Da justiça e da moral. Ou da resistência contemporânea diante do Tribunal dos Direitos, in Atti del PPG-FIL, Porto Alegre, FI, 2015, ISBN 9788566923766.
  • (PT) O discurso filosófico-libertário do inadequado Dr. H, in Filosofia e Literatura - Encontros contemporâneos, Porto Alegre, Gradiva, 2016, ISBN 9788568858035.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Caterina Coluccio (a cura di), Dal sacro al Profano, Ravello, CED, 2 ed.1996.
  2. ^ Caterina Coluccio (a cura di), Xante Battaglia. Dall´Arcaico al Frammento, Ravello, CED, 2. ed. 1996.
  3. ^ (PT) Quadranti - Rivista Internazionale di Filosofia Contemporanea, su rivistaquadranti.eu. URL consultato il 15 dicembre 2016.
  4. ^ Tra i Membri del Comitato Scientifico della Rivista Quadranti, fin dalla sua fondazione, ricordiamo Axel Honneth, Gianni Vattimo, Roberto Esposito, Charles Larmore, Maurizio Ferraris, Remo Bodei, Michel Wieviorka, Arnold Davidson, Ann Stoler, Giacomo Marramao.
  5. ^ WOLFGANG KALTENBACHER, Un laboratorio di filosofia intitolato a Gerardo Marotta, in La Repubblica, 26 gennaio 2014.
  6. ^ TADEU BERNARDES DE SOUZA TONIATTI, ENSINO UNIVERSAL – LÍNGUA MATERNA: UMA TRADUÇÃO DE JACOTOT CONTRA O MONOPÓLIO DA VIOLÊNCIA SIMBÓLICA (PDF), Brasilia, Facoltà di Lettere/Università di Brasilia (UNB), 2015. URL consultato il 18 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  7. ^ Sandson Rotterdan-Flávio Senra, Non-religious Christianity of Gianni Vattimo: considerations for the contemporary religious sense, in Religare., vol. 12, n. 1/2015.
  8. ^ Luigi Ferrarese, Filosofia para iniciantes, in Portal PUC-Rio, 27 aprile 2009. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  9. ^ Paula Araújo, Livro enfrenta o nosso tempo e busca novos sentidos, in Portal PUC, 16 gennaio 2009. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  10. ^ Mauro Baladi, Um pensador para o nosso tempo, in Prosa e Verso (O Globo), 1º gennaio 2006.
  11. ^ SILEYR DOS SANTOS RIBEIRO, “DEPOIS, É O CÉU ABSCÔNDITO DO NADA”: O NIILISMO E A POÉTICA DE AUGUSTO DOS ANJOS (PDF), Vitória, UFES (Tesi), 2016. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  12. ^ Intervista alla Casa Editrice "Zahar", in http://www.zahar.com.br/blog/post/entrevista-rossano-pecoraro.
  13. ^ João Batista Farias Júnior, CONSIDERAÇÕES ACERCA DA RELAÇÃO ENTRE NIILISMO, MODERNIDADE E TÉCNICA NA ÉTICA JONASIANA, in Polemos, vol. 1, n. 2/2012.
  14. ^ Ricardo Timm de Souza, Cioran, a filosofia em chamas, in Portal Cioran. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  15. ^ Cioran e wikipedia francese, su tuttocioran.com.
  16. ^ Rédaction, Article Emil Michel Cioran, in Seteki - C´était qui?. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  17. ^ Josè Fernandes Pires Júnior, Suicídio: o adeus para (in) transcendência, in Rivista Filosofia, vol. 51 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
  18. ^ Franklin Ferreira Silva, O Niilismo, in Cadernos do Pet-Filosofia, vol. 3/2012.
  19. ^ Paulo Jonas de Lima Piva, Cioran: uma mente desconcertante, in Discutindo Filosofia, II, n. 1/2005.
  20. ^ Flavio Pereira Senra, “Amanhã nunca mais!”: o niilismo e o heavy metal no contexto pós-moderno, in Via Litterae (INSS: 2176-6800), vol. 5, n. 2.
  21. ^ Intervista alla Casa Editrice Loyola/PUC, in http://www.editora.vrc.puc-rio.br/cgi/cgilua.exe/sys/start.htm?infoid=91&sid=5.
  22. ^ João Francisco Lopes de Lima, A EDUCAÇÃO, O CENÁRIO DA PÓS-MODERNIDADE E A QUESTÃO DA NORMATIVIDADE DO DISCURSO PEDAGÓGICO (PDF), Niteroi, UFF (Tesi), 2009. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  23. ^ Rossano Pecoraro, Vi spiego la "rivoluzione brasiliana", in Corriere online - Italians, 26 giugno 2013.
  24. ^ Rossano Pecoraro, Brasile: dopo le proteste di massa il "jeitinho", in Corriere online - Italians, 14 luglio 2013.
  25. ^ Lucas Villa, Niilismo Ativo e Direito na Pós-Modernidade, in Persona, vol. 68, n. 5/2007.
  26. ^ Daniel Mariano Leiro, Ontología del Declinar, Madrid/Buenos Aires, Editorial Biblos, 2009, pp. 33-34, ISBN 9789507867712.
  27. ^ Redazione IISF, Analitica del Biopotere (PDF), in Seminari dell´IISF/ 2013-2014.
  28. ^ Redazione IISF, Nietzsche e la Biopolitica, in Seminari dell´IISF/ 2014-2015.
  29. ^ Juliana Sant’Ana Campos, Levantado do Chão de José Saramago e Nenhum Olhar de José Luís Peixoto: uma leitura do espaço narrativo. (PDF), San Paulo, PUCSP (Tesi di Master), 2009.
  30. ^ Leonardo Campos, O Homem que não estava lá, in Plano Crítico, 23 aprile 2016.
  31. ^ Redazione Ordine degli avvocati del Brasile, Bernuz e Pecoraro dialogam sobre "As Transformações do Estado Contemporâneo", in JusBrasil.
  32. ^ Compreender a atualidade através de Agamben. Entrevista especial com Rossano Pecoraro (Intervista all´IHU), in http://www.ihu.unisinos.br/entrevistas/20360-compreender-a-atualidade-atraves-de-agamben-entrevista-especial-com-rossano-pecoraro.
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