Rodengo

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Rodengo
comune
(IT) Rodengo
(DE) Rodeneck
Rodengo – Stemma
Rodengo – Veduta
Rodengo – Veduta
Veduta di Rodengo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoHelmut Achmüller (lista civica Wir für Rodeneck) dal 22-09-2020
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°46′38.73″N 11°41′26.15″E / 46.777426°N 11.690597°E46.777426; 11.690597 (Rodengo)
Altitudine885 m s.l.m.
Superficie29,62 km²
Abitanti1 275[2] (31-8-2020)
Densità43,05 ab./km²
FrazioniChivo/Gifen, Frella/Fröllerberg, Montano/Ahnerberg, San Benedetto/Nauders, San Paolo/St. Pauls, Spissa/Spisses, Villa/Vill
Comuni confinantiChienes, Luson, Naz-Sciaves, Rio di Pusteria, San Lorenzo di Sebato, Vandoies
Altre informazioni
Cod. postale39037
Prefisso0472
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021075
Cod. catastaleH475
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 832 GG[4]
Nome abitanti(IT) rodengheri
(DE) Rodenecker[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rodengo
Rodengo
Rodengo – Mappa
Rodengo – Mappa
Posizione del comune di Rodengo nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Rodengo (Rodeneck in tedesco) è un comune italiano di 1 275 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, che si trova su una terrazza sopra la forra della Rienza. Con solo lo 0,26% di abitanti di madrelingua italiana, è il secondo comune della penisola, dopo Martello, con la più bassa percentuale di persone che hanno l'italiano come proprio idioma naturale.

La sede comunale è a Villa (Vill).

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo è attestato nella sua forma più antica come Rotung, Rotunch, Rodant nel 1030 e ha un'origine tedesca ma di significato ignoto.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I nomi dei luoghi e delle fattorie di Rodengo indicano un insediamento antico, sia preistorico sia romano.

Tale tesi è supportata anche dal ritrovamento di resti di castellieri o castellari, che risalgono al bronzo medio (circa 1500 a.C.).

Tracce di selci non locali e schegge di cristallo di roccia, rinvenute in aree di sosta per cacciatori sull'Alpe di Rodengo, provengono anche dal periodo Mesolitico (circa 5000 a.C.).

L'insediamento umano viene documentato storicamente per la prima volta come Rotungun nel 1030-1050, quale luogo di donazioni al Vescovo.

Si presenta poi lungo i secoli in varie trasformazioni o mutamenti della denominazione primitiva od originaria della località, e il toponimo di "Rodenchen" è noto come tale per la prima volta nel 1242[6], e si è definitivamente consolidato sino a oggi.

Il registri ufficiali del tribunale di Rodengo, i cosiddetti Verfachbücher, per il periodo che va dal 1528 al 1850, si trovano odiernamente nell'Archivio Provinciale di Bolzano.

Dall'inizio del XIX secolo, Rodengo, che dal 1822 gestiva un soprintendente della comunità, viene elevato al rango di comune autonomo.

Tempi duri[non chiaro] ha vissuto il paese durante la prima guerra mondiale e negli anni successivi, tanto che perse la sua autonomia comunale nel 1926, durante il fascismo, e fu sottoposto al comune di Rio di Pusteria, e solo nel 1955 riottenne la sua indipendenza amministrativa dopo una lunga lotta.[non chiaro]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'azzurro, allo scaglione d’argento.»

È l'insegna dei signori di Rodank che nel 1140 vi costruirono l'omonimo castello. Lo stemma è stato concesso nel 1969.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Ripartizione linguistica[modifica | modifica wikitesto]

La sua popolazione è per la quasi totalità di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[8]
99,65% madrelingua tedesca
0,26% madrelingua italiana
0,09% madrelingua ladina

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1956 1969 Leo Rastner SVP Sindaco
1969 1970 Franz Amort SVP Sindaco
1970 1974 Anton Josef Faller SVP Sindaco
1974 1985 Franz Mutschlechner SVP Sindaco
1985 1990 Anton Josef Faller SVP Sindaco
1990 2005 Gottfried Silgoner SVP Sindaco
2005 2020 Klaus Faller SVP Sindaco
2020 Helmut Achmüller lista civica Wir für Rodeneck Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 542.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
  6. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. I, Bolzano, Athesia, 1995, ISBN 88-7014-634-0,p. 363.
  7. ^ (EN) Heraldry of the World: Rodeneck Archiviato il 1º agosto 2012 in Internet Archive.
  8. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Alois Rastner, Ernst Delmonego (a cura di), Heimatbuch Rodeneck. Geschichte und Gegenwart, Bressanone, Athesia, 1986
  • (DE) Alois Rastner, Rodeneck – Vom Burgfrieden zur Gemeinde, Bressanone, Athesia, 1994
  • (DE) Helmut Stampfer, Schloss Rodenegg. Geschichte und Kunst, Bolzano, Pluristamp, 1998. ISBN 88-87301-01-8
  • (DE) Ignaz Mader, Ortsnamen und Siedlungsgeschichte von Mühlbach-Rodeneck (Schlern-Schriften, 99), Innsbruck, Wagner, 1952
  • (DE) Bildungsausschuss Rodeneck (a cura di), Rodeneck – Bilder aus vergangenen Zeiten, Bressanone, Athesia, 2005

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN155207671 · LCCN (ENnr88011478 · GND (DE4117062-3 · BNF (FRcb12249475s (data) · J9U (ENHE987007538023605171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr88011478
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