Rocca Patanua

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Rocca Patanua
La montagna vista dalla frazione Audani (Condove)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Torino
Altezza2 409[1] m s.l.m.
Prominenza81 m
Isolamento1,19 km
CatenaAlpi
Coordinate45°10′40.8″N 7°13′08.4″E / 45.178°N 7.219°E45.178; 7.219
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Rocca Patanua
Rocca Patanua
Mappa di localizzazione: Alpi
Rocca Patanua
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Graie
SottosezioneAlpi di Lanzo e dell'Alta Moriana
SupergruppoCatena Rocciamelone-Charbonnel
GruppoGruppo del Rocciamelone
SottogruppoCresta Lunella-Arpone
CodiceI/B-7.I-A.2.b

La Rocca Patanua (2.409 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Graie che si trova in Valle di Susa. La punta appartiene al territorio comunale di Condove (TO).

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Patanua in piemontese significa nuda; ciò fa probabilmente riferimento all'aspetto del versante orientale della montagna che, data l'esposizione e la ripidità, rimane spesso spoglio di neve anche in pieno inverno. [2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La montagna innevata dal truc Censurano (Condove)

La montagna è situata su una dorsale che, dipartendosi dallo spartiacque tra valle di Viù e valle di Susa, separa due valloni laterali di quest'ultima bagnati rispettivamente dal rio Pissaglio (a ovest) e dal torrente Gravio.[1]

Sulla cima si trova il punto geodetico trigonometrico dell'IGM denominato Rocca Patanua (055094).[3]

Salita alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

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La vetta può essere salita con partenza dalla cappella di Prarotto (1.437 m s.l.m.) percorrendo un sentiero che raggiunge l'Alpe Formica e si tiene poi a breve distanza dal costolone spartiacque Pissaglio/Gravio. L'accesso diretto al punto culminante richiede il superamento sul filo di cresta di una balza di rocce rotte (II grado) oppure la salita per il versante sud-ovest per erba e detriti.[2]

Il sentiero che sfiora la vetta prosegue in direzione della Punta Lunella.

Anche per l'accesso invernale scialpinistico si parte in genere da Prarotto e si sale a breve distanza dal costolone Pissaglio/Gravio raggiungendo una spalla poco al di sotto della cima; la salita al punto culminante è più delicata e va effettuata con i ramponi.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923 un incidente alpinistico sulle pendici della montagna costò la vita ai tre alpinisti Piero Costantino, Sergio Noci e Francesco Stura, ai quali vennero in seguito dedicati tre dei quattro torrioni che compongono i Rochers Cornus (nei pressi di Bardonecchia).

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
  2. ^ a b Valli di Susa Chisone e Germanasca, Giulio Berutto, pagg. 109-110; Istituto Geografico Centrale, Torino, 1980
  3. ^ Punti Geodetici, servizio dell'IGM on-line su www.igmi.org Archiviato il 5 giugno 2012 in Internet Archive. (consultato nel dicembre 2011)
  4. ^ Patanua (Rocca) da Prarotto; itinerario dell'utente sbello, 2009, su www.gulliver.it[collegamento interrotto] (consultato nel dicembre 2011)

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