Roberto Russo (calciatore)

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Roberto Russo
Russo al Genoa nella stagione 1979-1980
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1992 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1975Varese
Squadre di club1
1975-1976Varese0 (0)
1976-1977Milanese 192030 (7)
1977-1979Varese43 (12)
1979-1982Genoa90 (21)
1982-1983Bologna24 (2)
1983-1984Pistoiese28 (2)
1984-1985Cesena33 (7)
1985-1987Campobasso50 (12)
1987-1988Udinese15 (1)
1988-1990Triestina41 (8)
1990-1991Siracusa11 (1)
1991-1992Suzzara5 (0)
Carriera da allenatore
2009- Real CasalecchioGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Roberto Russo (Milano, 28 gennaio 1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Giocava da centravanti o da ala.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Milano da una famiglia di emigranti campani, Russo, dopo i consueti primi calci al pallone in parrocchia, entrò a far parte delle giovanili del Varese.

Dopo una breve parentesi di un anno in Serie D nella Milanese, debuttò in Serie B con il club lombardo, con cui nella stagione 1978-1979 andò a segno in 11 occasioni, non sufficienti a evitare l'ultimo posto finale. Nel 1979 si trasferì al Genoa.

Da sinistra: Russo e Claudio Onofri presentano le prime maglie sponsorizzate della storia genoana per la stagione 1981-1982.

Gli inizi non furono facili: il paragone con Roberto Pruzzo, trasferitosi l'anno precedente alla Roma, lo condizionò non poco ma alla fine, soprattutto a partire dalla seconda stagione, riuscì a emergere e convincere. Fu tra i protagonisti della promozione nella massima serie del Grifone (annata 1980-1981) con 13 reti in 36 partite, rivelandosi un attaccante generoso che faceva dell'agonismo la sua caratteristica peculiare. Forte fisicamente, non temeva i contrasti nell'area, prediligendo il clima agonisticamente acceso. Tecnicamente la sua qualità migliore era il colpo di testa, grazie alla sua potenza in elevazione e alla velocità di esecuzione dei movimenti offensivi.

Non riuscì a ripetersi l'anno dopo in Serie A, realizzando solo 3 reti in 21 partite, uno score inferiore alle aspettative.

Nell'ottobre del 1982 venne ceduto al Bologna in B, dove rimase per un solo anno, non fortunato vista la retrocessione in C della squadra rossoblù.

Dal 1983 iniziò una lunga militanza in B con Pistoiese (seconda retrocessione in C1 consecutiva), Cesena, Campobasso, Udinese; quindi scese in Serie C1 per indossare la casacca della Triestina, dove conquistò immediatamente la promozione in B nella stagione 1988-1989. Restò altre due stagioni a Trieste in cadetteria per poi tornare in C1 col Siracusa. Chiuse la carriera nel Suzzara in D.

In carriera ha totalizzato complessivamente 24 presenze e 3 reti in Serie A, e 282 presenze e 58 reti in Serie B.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la carriera da giocatore, è diventato un allenatore.

Dopo numerose esperienze tra la fine degli anni 1990 e la metà degli anni 2000, dall'estate del 2009 è stato uno degli allenatori delle giovanili del Real Casalecchio.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Belardetti, Renato Villa, 'Il Mitico' «Insegno a rispettarsi» (PDF), in il Resto del Carlino, sez. Bologna, 5 maggio 2012, p. 21. URL consultato il 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]