Roberto Malatesta

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Signoria di Rimini
(1334-1528)

Malatesta

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Figli

Pandolfaccio (1482-1528)

Figli
  • Sigismondo
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  • Isabella
  • Annibale
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  • Malatesta
  • Galeotto
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Roberto Malatesta

Roberto Malatesta detto Roberto il Magnifico (Roma, 1440Roma, settembre 1482) è stato un condottiero italiano, figlio di Sigismondo Pandolfo e signore di Rimini e Cesena.

Nel 1468 quando gli morì il padre, il Pontefice Paolo II gli offrì dei soldi perché rinunciasse al suo stato. Roberto prese i danari ma travestito penetrò nella rocca di Rimini, se ne impadronì e si fece proclamare signore.

Il papa sdegnato gli mosse guerra, inviando nella città di Rimini, un esercito capitanato da Napoleone Orsini. Quest'ultimo occupò prima il borgo di San Giuliano, ma fu costretto a ritirarsi poiché, dopo un'importante vittoria il Malatesta li obbligò a fuggire (1429).

Si mise immediatamente a fortificare Rimini, e per rimanere unico signore fece uccidere i propri fratelli Sallustio e Vittorio.

Nel 1471 sposo Elisabetta da Montefeltro, la figlia di Federico da Montefeltro, e nello stesso anno morto Paolo II, recuperò parecchi castelli, che rese al nuovo papa Sisto IV per cui gli venne tolta l'interdizione per Rimini.

Nel 1471 fu nominato cavaliere del re di Napoli, che nel 1478 servì contro la chiesa, unitamente ai fiorentini. Nel 1479 combattendo per i fiorentini nel Perugino, venne a battaglia con la gente del papato e li batte, per cui fu nuovamente interdetto dalla città di Rimini.

Nel 1480 fu fatto generale della Repubblica Veneta ed ascritto alla nobiltà e con la mediazione della Serenissima lo fece ribenedire a Rimini.

Prese parte alla lega del 1482 in cui Venezia e papa Sisto IV avevano stretto un'alleanza contro il re di Napoli, il duca di Firenze, di Milano, e di Ferrara.

Col grado di generale dei veneti mosse verso il Ferrarese, saccheggio alcuni castelli, assalì Bagnacavallo e Fossignano. Chiamato a Roma dal papa fu costretto a lasciare la guerra nel ferrarese per difendere il territorio della Chiesa, minacciato dal duca di Calabra.

Condotto l'esercito a Castel Gandolfo, si accampo a Civita il 2 agosto 1482. A San Pietro in Formis, dopo sei ore di combattimento costringe il duca di Calabria a fuggire su una galea e facendo prigioniero il duca di Melfi ed altri condottieri.

Inviati i prigionieri al papa, occupò Civita e altri castelli della zona e pose assedio a Cavi.

Ammalatosi fu condotto a Valmontone, poi a Roma per ordine del papa, che gli dimostrò tutta la sua benevolenza, e qui morì. Fu sepolto in San Pietro. Corse voce che mori per avvelenamento da parte di Gerolamo Riario per invidia.

Bibliografia

  • M.F. Battaglini. Memorie storiche di Rimini e dei suoi Signori. 1860, Rimini;
  • Giovanni Berchet. I Malatesta a Venezia, 1862, Venezia;
  • Clementini. Raccolto istorico della fondazione di Rimino e dell'origine e vite dei Malatesti. 1517, Rimini;
  • P. Farulli. Cronologia della nobile famiglia dei malatesti. 1724, Siena.
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