Robert E. Howard

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Robert Ervin Howard

Robert Ervin Howard (Peaster, 22 gennaio 1906Cross Plains, 11 giugno 1936) è stato uno scrittore statunitense. Viene considerato uno dei massimi esponenti della narrativa pulp del Periodo interbellico, in quanto importante autore di letteratura dell'orrore, grande interprete del romanzo d'avventura e iniziatore del genere heroic fantasy.

Il suo personaggio di maggior successo è Conan il barbaro, che appare in un ciclo di ventidue opere tra racconti e romanzi. Sulla vita di Howard e sulla sua breve relazione con Novalyne Price Ellis il regista Dan Ireland ha tratto, nel 1996, il film Il mondo intero, con Vincent D'Onofrio nel ruolo dello scrittore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Robert E. Howard nasce il 22 gennaio del 1906 a Peaster (Texas) dal medico Isaac Mordecai Howard, che gli sopravviverà, e da Hester Jane Ervin, cui sarà fortemente legato, tanto da andare profondamente fiero delle sue origini scozzesi, ereditate proprio dalla madre, discendente dal clan degli Hester, risalente ai tempi di re Robert Bruce.

Ben presto (1907) i genitori si trasferirono a Cross Plains, un piccolo paesino della periferia texana, dove Howard passerà la maggior parte della sua vita, escluso il periodo di studi trascorso nella vicina Brownwood.

Di carattere introverso, si chiude ben presto in se stesso e inizia a leggere con avidità romanzi e racconti d'avventura, sognando di vivere le stesse avventure che trovava sui libri; tanto che, appena quindicenne, inizia a scrivere, più per se stesso che per gli altri, i primi racconti. Tra i suoi autori di riferimento ci sono Edgar Rice Burroughs, Sax Rohmer e Rafael Sabatini.

A causa delle prepotenze paterne in casa e delle angherie dei coetanei a scuola, il giovane Howard decide di applicarsi nello sport (pugilato e body-building), irrobustendo il proprio fisico: chi lo conoscerà, infatti, avrà modo di parlarne come di un ragazzo imponente, con muscoli forti e ben sviluppati.

Weird Tales[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio del 1925, a soli diciannove anni, inizia ufficialmente la sua carriera di scrittore: la rivista pulp Weird Tales, infatti, gli pubblica il racconto Spear and Fang.

Nel 1926 Howard si iscrive alla Howard Payne Academy, una scuola di preparazione per l'università: nell'aprile dello stesso anno viene pubblicato, sulle pagine di Weird Tales, il racconto Wolfshead, una fantasia pseudostorica ambientata nella tenuta africana di un ricco mercante portoghese in cui si scatena un lupo mannaro. Completati gli studi nel 1927, si iscrive all'università, abbandonandola, però, l'anno successivo. Inizia allora una vasta serie di mestieri: barista, fattorino, impiegato. Nell'agosto del 1928 esce su Weird Tales il racconto Ombre rosse, in cui fa il suo esordio uno tra i suoi personaggi più riusciti, nonché quello cui sarà più legato[senza fonte], l'avventuriero puritano Solomon Kane. La bellezza di questi racconti e la qualità della prosa di Howard colpiranno molto H.P. Lovecraft, che gli farà una grande pubblicità presso amici e parenti. I due grandi autori entreranno in corrispondenza nel 1930: gran parte di questo epistolario verrà pubblicato negli Stati Uniti nel corso degli anni successivi alla loro morte.

Nel 1929 fa il suo esordio un altro personaggio howardiano, Kull di Valusia, principe d'Atlantide, ritenuto da molti critici come la prima vera versione di Conan. Il racconto (Il regno fantasma) vede la luce ad agosto, sempre su Weird Tales.

Dopo un lungo rodaggio con Kull (di cui molti racconti rimarranno inediti, vivente Howard), fa infine il suo esordio Conan il barbaro, il personaggio più famoso di Howard. Il suo primo racconto è La fenice sulla lama, del dicembre del 1932, edito sempre da Weird Tales: marchio di fabbrica del racconto è la possanza fisica del protagonista, il suo coraggio e la sua audacia, mentre lo stile è caratterizzato da una prosa liscia e scorrevole, assai descrittiva e mai appesantita dall'eccesso di dialoghi.

Per chi si accosta oggi alla sua opera può essere difficile comprendere appieno la carica di vibrante novità che la concezione howardiana della fantasy (presto battezzata con la denominazione specifica di sword and sorcery) rappresentò per il pubblico di inizio secolo. Oggi la figura del barbaro nerboruto, vestito succintamente di pelli e coi muscoli inverosimilmente lucidi è tanto stereotipata da diventare quasi un cliché autoironico, ma Howard, che inventò letteralmente quello stereotipo, seppe attorniarlo con un mondo vivo e credibile, popolato da figure memorabili che agivano con grande naturalezza spinte da istinti e motivazioni molto più "umane" di quelle normalmente prese in considerazione nelle saghe epiche e fiabesche a cui di norma si ispiravano gli altri autori del fantastico. In Howard i protagonisti barbari (Kull e Conan) passavano da incontri con nobili decadenti a tribù selvagge, fra avidi mercanti, cortigiani, ladri e stregoni che letteralmente sembravano "uscire" dalla pagina scritta, coinvolgendo il lettore nelle vicende di "un'era mai sognata" che tuttavia pareva molto più plausibile dei reami idealizzati di Lord Dunsany o di Eric Eddison.

Con Conan, quindi, il lettore conosce un mondo nuovo e barbaro, in cui il pericolo è sempre dietro l'angolo. L'influenza di Lovecraft e del suo Ciclo di Cthulhu si combinava perfettamente con l'avventura alla Burroughs e con le atmosfere esotiche tipiche di Clark Ashton Smith e di James Branch Cabell, ottenendo ambientazioni e trame molto verosimili: il lettore, infatti, può sentirsi vicino a Conan mentre egli striscia silenzioso nella foresta, o mentre urla di rabbia al cozzare della sua ascia contro le teste dei nemici.

Il grande successo di Conan non impedisce però a Howard di continuare anche i suoi altri cicli o di aprirne di nuovi, come il ciclo celta, che narra le avventure del capotribù pitto Bran Mak Morn impegnato a unire le tribù britanniche contro la declinante potenza romana, e che culmina in un innovativo (per l'epoca) e memorabile crossover quando, nel racconto Sovrani della notte, Howard fa evocare a un druido al servizio di Bran nientemeno che Kull di Valusia, per recare aiuto alla causa dei Pitti (che, in quanto 'popolazione ricorrente' nelle fantasie howardiane, al tempo di Valusia erano fedeli alleati di Kull).

Nel 1931 fa poi il suo esordio James Allison con I figli della notte (aprile/maggio), mentre a novembre esce il primo racconto del personale contributo di Howard al ciclo di Cthulhu (La pietra nera). Nel 1936 è la volta dell'ultimo breve ciclo, che vede come protagonista Kirby Buckner (primo racconto Canaan nero di giugno).

Nel frattempo (1934) Howard conosce Novalyne Price Ellis, con la quale intraprende una significativa relazione intellettuale, contrastata dalla madre: il diario tenuto da Novalyne con le annotazioni dei loro incontri sarà utile alla donna quando, nel 1986, essa pubblicherà un libro dedicato a Howard, One Who Walked Alone ("Colui che camminava da solo") dal quale sarà tratto un film, Il mondo intero (The Whole Wide World) del 1996. Nello stesso anno, Howard pubblica su Action Stories il primo racconto su Breckenridge Elkins, il più famoso dei suoi personaggi non fantastici.

Il 1935 è l'inizio di un periodo difficile, dal quale lo scrittore non riuscirà più a riprendersi: prima la notizia di una malattia incurabile diagnosticata alla madre, che cadrà ben presto in coma. L'11 giugno del 1936, distrutto fisicamente e moralmente dalla malattia della madre, Howard si chiude nella sua auto parcheggiata sul viale vicino a casa, estrae dal cruscotto una Colt 380 automatica presa in prestito dall’amico Lindsey Tyson e si spara alla tempia. Il padre ed un altro medico, allarmati dallo sparo, accorrono ma ogni tentativo di soccorrerlo è inutile; dopo otto ore di agonia lo scrittore muore. La madre lo seguirà il giorno successivo.

Lascerà i suoi innumerevoli personaggi, tutti dalla personalità forte, ma con tratti negativi altrettanto marcati; eroi a volte per caso, a volte perché il resto del mondo non era poi tanto migliore di loro.

«Tutto è andato, tutto è finito: ponetemi sulla pira;
la festa è terminata e il lume ora spira.»

Opere[modifica | modifica wikitesto]

I cicli di racconti sono qui presentati o secondo la cronologia interna, se ne è stata stabilita una canonica, o secondo l'ordine di composizione, se ricostruibile con certezza; si segue altrimenti l'anno della prima edizione originale. Sono elencati prima i testi originali di Howard e poi gli eventuali pastiche elaborati da emuli, ma non i testi "apocrifi" composti interamente dagli emuli.

Cicli fantasy[modifica | modifica wikitesto]

Queste sequenze di racconti si interconnettono le une alle altre secondo un'unica cronologia fittizia, delineata da Howard entro il saggio L'era Hyboriana (The Hyborian Age): nell'ucronia dell'autore le prime civiltà umane sorsero sui leggendari continenti di Thuria, Atlantide e Lemuria, il cui catastrofico inabissamento fece spazio ai popoli di etnia "hyboriana", identificati con i protoindoeuropei. Secondo l'etnografia immaginaria di Howard i leggendari Atlantidei sono i progenitori del popolo cimmero, a sua volta antecedente diretto dei celti, i Pitti sono considerati una cultura "non-hyboriana" (quindi pre-indoeuropea) che si è conservata intatta nei millenni in varie enclave sparse per il globo, e varie forme di stregoneria risalenti alla preistoria sono sopravvissute almeno sino all'età moderna (in particolare le sette di magia nera che venerano i serpenti).

Kull di Valusia[modifica | modifica wikitesto]

Kull è un uomo preistorico dell'immaginaria "Era thuriana", databile circa al 20000 a.C., è nativo dell'isola di Atlantide e ha conquistato con le armi il trono dell'antico regno di Valusia. Il ciclo consiste di tre racconti pubblicati Howard vivente, una poesia e otto racconti (di cui uno in due redazioni) apparsi postumi, e cinque frammenti incompiuti di lunghezza diseguale. Una cronologia interna è stata ipotizzata dal curatore editoriale Lin Carter nella raccolta King Kull (Lancer Books, 1967), ma tale edizione presentava cospicue interpolazioni di Carter ai testi originali di Howard; si riporta pertanto l'ordine di composizione ricostruito da Patrice Louinet in Kull: Exile of Atlantis (Del Rey / Ballantine, 2006).

Lin Carter ha ricavato dalle tre stesure incompiute a sua disposizione altrettanti racconti completi, apparsi in King Kull:

  • Dal racconto senza titolo del 1928, Cavalieri oltre il sorgere del sole (Riders Beyond the Sunrise).
  • Da La città nera (The Black City, 1929), L'abisso tenebroso (Black Abyss).
  • Dal frammento senza titolo del 1929, Mago e guerriero (Wizard and Warrior).

La raccolta del ciclo interpolata ed espansa da Lin Carter, King Kull (Lancer Books, 1967), è stata tradotta in italiano come Kull di Valusia (trad. Gaetano Luigi Staffilano, Fantacollana 9, Editrice Nord, 1975). La successiva edizione nel volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo V – I Cicli di Kull di Valusia, di James Allison, di Cthulhu e di Almuric (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 325, Newton Compton Editori, 1995) ha antologizzato solo i dieci racconti completi di Howard, pur conservando le alterazioni di Carter. I testi originali di Howard, completi e incompleti, ripristinati in Kull: Exile of Atlantis (Del Rey / Ballantine, 2006) sono stati tradotti come Kull: Esule di Atlantide (trad. Giuseppe Lippi, Fantasy Urania 2ª serie 1, Arnoldo Mondadori Editore, aprile 2008).

Conan il cimmero[modifica | modifica wikitesto]

Conan è un uomo preistorico dell'immaginaria "Era hyboriana", successiva a quella thuriana e databile al 10'000 a.C., e ha lasciato il suo paese natio, la Cimmeria, per servire come bandito e mercenario in giro per il Vecchio Mondo, fino a diventare imperatore del regno di Aquilonia attorno ai quarant'anni. Il ciclo consiste di un romanzo, tre romanzi brevi e tredici racconti pubblicati Howard vivente (o postumi di pochi mesi) e un romanzo breve e tre racconti postumi, cui si aggiungono una poesia e un saggio dedicati all'era hyboriana e un gran numero di frammenti incompiuti in vari stadi di elaborazione.

Circa vent'anni dopo la morte di Howard il curatore Lyon Sprague de Camp allestì un'edizione della serie in sei volumi edita da Gnome Press (1950-1957), ma revisionò pesantemente i testi di Howard così da poterli presentare secondo un ipotetico ordine cronologico interno; in seguito de Camp e il suo collaboratore Lin Carter espansero il ciclo con numerosi pastiche e testi apocrifi, assemblando una serie in dodici volumi editi per Lancer Books ed Ace Books (1967-1977). L'elenco seguente comprende solo i ventitré testi autentici e completi di Howard, secondo l'ordine di composizione ricostruito da Patrice Louinet nella raccolta Conan of Cimmeria, 3 voll., Del Rey / Ballantine, 2003-2005.

Cinque ulteriori racconti lasciati da Howard in stato di bozza o di sinossi sono stati completati da de Camp e Carter per l'edizione Lancer Books:

Inoltre, sei testi inclusi nella cronologia di de Camp e Carter sono in realtà versioni fortemente rimaneggiate di originali di Howard:

La serie apparve per la prima volta in italiano nell'edizione in dodici volumi allestita da de Camp e Carter, che fu tradotta in Arcano 5 e Fantacollana 5, 13, 19, 24, 26, 31, 36, 40 e 41[4], Editrice Nord, 1975-1981, e successivamente ristampata dallo stesso editore in Grandi Opere Nord 15 e 16, 1989 (due omnibus cartonati da sei volumi ciascuno) e poi ancora in Tascabili Super Omnibus 5, 6, 7 e 8, 1993 (quattro omnibus in brossura da tre volumi ciascuno). La successiva edizione in due volumi entro Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomi I e II – Il ciclo di Conan (a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Grandi Tascabili Economici Newton 321 e 322, Newton Compton Editori, 1995), poi ristampata in volume unico come Conan il Barbaro (Grandi Tascabili Contemporanei 127, Newton Compton Editori, 2011), seguì di fatto la struttura dell'edizione Gnome Press, in quanto ripropose solo i ventidue romanzi e racconti originali di Howard (inclusi il saggio L'era Hyboriana e il racconto "Il palazzo dei morti", poiché ne è certamente autentico l'incipit), ma conservò le interpolazioni testuali e l'ordine cronologico ipotizzato da de Camp. La prima edizione italiana a riunire solo i ventuno testi autentici e completi di Howard e a disporli nell'ordine di prima edizione fu la collana in quattro volumi La saga di Conan (a cura di Giuseppe Lippi, Oscar Fantasy 1, 7, 15 e 22, Arnoldo Mondadori Editore, 1989-1992), ma questa traduzione includeva ancora il romanzo breve rimaneggiato Il Tesoro di Tranicos e la stesura interpolata del racconto "La Figlia del Gigante dei Ghiacci"; questa edizione è stata poi ristampata in volume unico come Conan il barbaro (a cura di Giuseppe Lippi, Oscar Draghi 14, Arnoldo Mondadori Editore, 2016) e per l'occasione Il Tesoro di Tranicos è stato sostituito per la prima volta con la stesura autentica Lo straniero nero, ma "La Figlia del Gigante del Gelo" mantiene gli interventi di de Camp. Si noti che nessuna edizione italiana ha mai accluso al ciclo principale la poesia Cimmeria.

Solomon Kane[modifica | modifica wikitesto]

Solomon Kane è un puritano inglese di fine Sedicesimo secolo che ha abbandonato la carriera di corsaro per diventare un cavaliere errante, combattendo briganti umani e presenze demoniache sia in Europa continentale sia in Africa Nera. Il ciclo consiste di un romanzo breve e sei racconti pubblicati Howard vivente, due racconti e tre poesie postumi, e quattro frammenti incompiuti; l'ordine cronologico interno è stato ricostruito da Glenn Lord nella raccolta Red Shadows (Donald M. Grant, 1968).

I tre frammenti "The Castle of the Devil", "Hawk of Basti" e "The Children of Asshur" (ma non "Death's Black Riders", che è di dimensioni ridottissime) sono stati completati da tre diversi autori in tre diverse lingue:

Inoltre "Le lame della Fratellanza" ("Blades of Brotherhood") è stato pesantemente riscritto da John Pocsik e rintitolato "L'Azzurra Fiamma della Vendetta" ("The Blue Flame of Vengeance") nell'antologia Over the Edge, Arkham House, 1964.

La serie è stata tradotta per la prima volta in italiano nella raccolta originale Solomon Kane, trad. Roberta Rambelli, a cura di Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco, Il Libro d'Oro della Fantascienza 2, Fanucci Editore, 1979; in questa edizione il racconto "Le lame della Fratellanza" apparve nella stesura alterata "L'Azzurra Fiamma della Vendetta", i tre frammenti di Howard furono completati da Gianluigi Zuddas, e vennero antologizzati anche due racconti apocrifi dello stesso Zuddas; questa raccolta è stata successivamente ristampata come Solomon Kane. Ciclo Completo, trad. Roberta Rambelli e Riccardo Valla, a cura di Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco, Ai confini dell'immaginario, Coniglio Editore, 2010, e tale nuova edizione incluse anche il testo autentico di "Le lame della Fratellanza" accanto alla versione pastiche e la stesura alternativa della poesia Solomon Kane ritorna a casa. L'edizione statunitense Solomon Kane (2 voll., Bantam Books, 1978-1979), in cui i tre frammenti erano stati completati da Ramsay Campbell, è stata tradotta per la prima volta divisa nei tre volumi La luna dei teschi, I figli di Asshur e Le Ali Notturne (traduzione e curatela di Gianni Pilo, Il Fantastico Economico Classico 24, 27 e 44, Compagnia del Fantastico. Gruppo Newton, 11 giugno e 16 luglio 1994 e 24 giugno 1995), è poi confluita nel volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo IV – I Cicli di Solomon Kane e di Kirby Buckner (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 324, Newton Compton Editori, 1995) e infine è apparsa in volume unico come Solomon Kane, Newton Pocket 51, Newton Compton Editori, 2010.

Bran Mak Morn[modifica | modifica wikitesto]

Bran Mak Morn è il sovrano supremo dei Pitti di Caledonia, diretto discendente di un commilitone di re Kull, e muove guerra all'impero romano nel corso del III secolo d.C. Il ciclo consiste di quattro racconti pubblicati Howard vivente, un racconto e tre poesie postume, e quattro testi incompiuti di lunghezza diseguale, e può essere bipartito fra testi con protagonista Bran e testi con protagonisti i Pitti ma ambientati dopo la morte del re; è stato riunito per la prima volta secondo la cronologia interna nel volume Bran Mak Morn, Dell Publishing, 1969, che inglobò nella sequenza anche un racconto di Turlogh O'Brien e uno di Cormac Mac Art contenenti riferimenti ai Pitti. La successiva edizione Bran Mak Morn: The Last King, a cura di Rusty Burke e Patrice Louinet, Del Rey / Ballantine, 2005, mantiene il racconto di Turlogh ma sostituisce quello di Cormac con due storie dell'orrore a tema celtico e dedica un'appendice ai testi incompiuti.

Di seguito si riporta il nucleo principale della serie secondo l'ordine cronologico stabilito nell'edizione Del Rey / Ballantine:

Di seguito si elencano i testi incompiuti riuniti nell'edizione Del Rey / Ballantine:

  • Bran Mak Morn, frammento di dramma teatrale composto fra 1922 e 1923, postumo in Bran Mak Morn: A Play, and Others, Cryptic Publications, 1983.
  • Una sinossi senza titolo di datazione incerta, postuma in Cromlech #3, anno 1988.
  • Un frammento senza titolo di datazione incerta, postumo in Bran Mak Morn.
  • Una poesia senza titolo di datazione incerta, postuma in Bran Mak Morn: The Last King, Del Rey / Ballantine, 2006.
  • Due capitoli di un romanzo senza titolo databile al 1923, postumi in Bran Mak Morn: The Last King.

La maggior parte degli episodi della serie è stata tradotta in italiano per la prima volta entro volumi miscellanei e tre di essi (Sovrani della notte, I Vermi della Terra e La razza perduta) sono stati riuniti nel volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo III – I Cicli Celta e di Faccia di Teschio, a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 323, Newton Compton Editori, 1995. La prima pubblicazione completa e sistematica è stata la traduzione della raccolta Del Rey / Ballantine con il titolo di Bran Mak Morn, trad. Dario Rivarossi e Giuseppe Lippi, Epix 7, Arnoldo Mondadori Editore, ottobre 2009; tale traduzione comprende però solo i nove testi completi e taglia l'appendice di frammenti, che restano inediti.

Turlogh Dubh O'Brien[modifica | modifica wikitesto]

Turlogh Dubh O'Brien è un avventuriero irlandese dell'anno Mille che vive sotto il regno di Brian Boru e interagisce con gli ultimi resti della cultura pitta e del popolo atlantideo. Il ciclo consiste di due racconti pubblicati Howard vivente, un terzo racconto edito postumo in due stesure alternative, e due frammenti incompiuti.

"Spears of Clontarf" è tradizionalmente pubblicato come testo realistico autoconclusivo, e in particolare è apparso nella raccolta di racconti storici Sword Woman and Other Historical Adventures, Del Rey / Ballantine, 2011. Gli altri cinque testi sono stati riuniti per la prima volta in Swords of the North, The Robert E. Howard Foundation Press, 2014.

I tre racconti fantastici completi sono stati tradotti in italiano per la prima volta separatamente l'uno dagli altri, ciascuno entro una diversa antologia miscellanea; la prima traduzione completa e sistematica è stata nel volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo III – I Cicli Celta e di Faccia di Teschio, a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 323, Newton Compton Editori, 1995.

James Allison[modifica | modifica wikitesto]

James Allison è un uomo texano del Ventesimo secolo capace di rievocare le proprie vite precedenti in varie epoche della storia umana, alludendo più volte alla storiografia fittiza elaborata da Howard. Il ciclo consiste di tre racconti completi, di cui uno postumo:

Ad essi si aggiungono quattro frammenti completati da altri autori:

  • Black Eons, completato da Robert M. Price in The Howard Collector #9 primavera 1967. Prima pubblicazione del test incompleto in The New Howard Reader #3 novembre 1998.
  • The Tower of Time, completato da Lin Carter in Fantastic giugno 1975. Prima pubblicazione del testo incompleto in The New Howard Reader #2 agosto 1998.
  • Brachan the Kelt, completato da un anonimo nell'antologia The Barbarian Swordsmen, a cura di Sean Richards, Star, 1981. Prima pubblicazione del testo incompleto in The New Howard Reader #1 giugno 1998.
  • The Guardian of the Idol, completato da Gerald W. Page in Weird Tales #3, a cura di Lin Carter, Zebra Books, 1981. Prima pubblicazione del testo incompleto in The Howard Reader #8 agosto 2003.

I sette testi sono stati riuniti per la prima volta nel volume miscellaneo Swords of the North, The Robert E. Howard Foundation Press, 2014.

I due racconti completi pubblicati Howard vivente sono stati tradotti per la prima volta in italiano nella raccolta miscellanea Skull-Face, trad. Roberta Rambelli, Fantacollana 23, Editrice Nord, 1978; il terzo racconto postumo è stato aggiunto al ciclo nella successiva miscellanea Gli Infiniti Ritorni, trad. vari, Libra Fantastica 21, Elara libri, 2020; infine, sia i tre racconti sia i quattro frammenti sono stati riuniti nel volume tematico commentato Il ciclo di James Allison, traduzione e cura di Claudio Foti, Delos Digital, Milano, 2022, ISBN 9788825420005. Si segnala che una precedente ristampa nel volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo V – I Cicli di Kull di Valusia, di James Allison, di Cthulhu e di Almuric (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 325, Newton Compton Editori, 1995) aveva ascritto arbitrariamente al ciclo di James Allison pure il racconto dell'orrore "I Figli della notte" ("Children of the Night"), appartenente in realtà alla serie di John Kirowan & John Conrad.

Racconti fantasy autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Cicli dell'orrore[modifica | modifica wikitesto]

Il corpus dei racconti macabri di Howard si articola equamente fra testi completamente autoconclusivi, opere narrativamente autonome ma accomunate dalla medesima ambientazione, e opere collocate entro il Ciclo di Cthulhu, l'universo narrativo condiviso creato da H.P. Lovecraft.

La gran parte di questi testi è stata sistematizzata nella raccolta tematica The Horror Stories of Robert E. Howard, Del Rey / Ballantine, 2008, tradotta in italiano come Racconti dell'Orrore di Robert E. Howard (2 voll.), trad. Laura Serra, Urania Horror 8 e 10, Arnoldo Mondadori Editore, luglio e dicembre 2015.

De Montour[modifica | modifica wikitesto]

Un licantropo francese del XV secolo protagonista di due racconti.

Il dittico è stato riunito per la prima volta nella raccolta miscellanea Shadow Kingdoms, Wildside Press, 2004. La prima traduzione italiana sistematica è stata in Racconti dell'Orrore di Robert E. Howard (2 voll.), trad. Laura Serra, Urania Horror 8 e 10, Arnoldo Mondadori Editore, luglio e dicembre 2015.

Villaggio di Faring[modifica | modifica wikitesto]

Due racconti e una poesia ambientati nell'eponimo villaggio costiero inglese.

  • "Mare maledetto" ("Sea Curse"), Weird Tales maggio 1928.
  • "Dal profondo degli abissi" ("Out of the Deep"), postumo in Magazine of Horror novembre 1967.
  • Una leggenda del villaggio di Faring (A Legend of Faring Town), poesia, postuma in Verses of Ebony, George T. Hamilton and Dale Brown, 1975.

Il trittico è stato riunito per la prima volta in lingua originale nella raccolta tematica The Horror Stories of Robert E. Howard, Del Rey / Ballantine, 2008. Un volume monografico in traduzione italiana era già apparso con il titolo di Orrore a Faring Town, Collana Fantàsia, Il Cerchio Iniziative Editoriali, 1999.

Ciclo di Cthulhu[modifica | modifica wikitesto]

I racconti di Howard afferenti al Ciclo di Cthulhu integrano la storia fittizia creata da Howard per i suoi cicli fantasy entro il sistema di leggende, divinità e cosmologie delineato da Lovecraft nei propri scritti; a loro volta, anche questi racconti sono in parte autoconclusivi e in parte strutturati in brevi sequenze.

Racconti dell'orrore celtico[modifica | modifica wikitesto]

Quattro racconti autoconclusivi ma costruiti secondo il medesimo schema di trama: un uomo del Ventesimo secolo rammenta una propria vita precedente come guerriero celta e sfrutta queste memorie ataviche per affrontare nel presente una qualche entità paranormale legata ai Miti di Cthulhu e menzionata anche nei cicli di Bran Mak Morn e Turlogh Dubh O'Brien.

"Il Piccolo popolo" e "I Figli della notte" appaiono come appendice alla saga di Bran Mak Morn nella raccolta Bran Mak Morn: The Last King, a cura di Rusty Burke e Patrice Louinet, Del Rey / Ballantine, 2005; in seguito l'intera sequenza è stata riunita in The Horror Stories of Robert E. Howard, Del Rey / Ballantine, 2008.

La prima traduzione italiana completa e sistematica è stata in Racconti dell'Orrore di Robert E. Howard (2 voll.), trad. Laura Serra, Urania Horror 8 e 10, Arnoldo Mondadori Editore, luglio e dicembre 2015. In precedenza il volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo III – I Cicli Celta e di Faccia di Teschio (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 323, Newton Compton Editori, 1995) aveva presentato arbitrariamente "Il tumulo sul promontorio" come parte di un Ciclo dei Celti unitario, comprendente anche tre racconti di Bran Mak Morn, tre racconti di Turlogh O'Brien e un racconto di Cormac Mac Art; in modo analogo Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo V – I Cicli di Kull di Valusia, di James Allison, di Cthulhu e di Almuric (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 325, Newton Compton Editori, 1995) aveva ascritto impropriamente "I Figli della notte" al ciclo di James Allison.

John Kirowan e John Conrad[modifica | modifica wikitesto]

Kirowan e Conrad sono due esoteristi e investigatori del paranormale esperti dei Miti di Cthulhu; esordiscono come personaggi minori nel racconto di orrore celtico "I Figli della notte" e sono co-protagonisti di "Non scavatemi la fossa", inoltre Conrad appare da solo ne "Gli Abitatori dei Cunicoli" e analogamente Kirowan è il personaggio principale de "L'abitatore dell'anello"; in entrambi questi racconti i due personaggi sono affiancati da un comprimario di nome O'Donnel.

Kirowan, Conrad e O'Donnel compaiono tutti assieme anche in un quinto testo rimasto incompiuto:

La prima traduzione italiana completa e sistematica è stata in Racconti dell'Orrore di Robert E. Howard (2 voll.), trad. Laura Serra, Urania Horror 8 e 10, Arnoldo Mondadori Editore, luglio e dicembre 2015. In precedenza il volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo V – I Cicli di Kull di Valusia, di James Allison, di Cthulhu e di Almuric (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici 325, Newton Compton Editori, 1995) aveva ascritto impropriamente "I Figli della notte" al ciclo di James Allison.

Racconti singoli[modifica | modifica wikitesto]

"La Pietra Nera", "La cosa sopra il tetto" e "Il fuoco di Assurbanipal" sono stati riuniti per la prima volta in traduzione italiana nel volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo V – I Cicli di Kull di Valusia, di James Allison, di Cthulhu e di Almuric (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 325, Newton Compton Editori, 1995); "Zoccoli Infernali" è stato riunito alla sequenza in Racconti dell'Orrore di Robert E. Howard (2 voll.), trad. Laura Serra, Urania Horror 8 e 10, Arnoldo Mondadori Editore, luglio e dicembre 2015. "Sfida all'Ignoto" è stato sempre tradotto in volumi monografici dedicati a H.P. Lovecraft, mentre "The Black Bear Bites" è inedito.

Racconti di fantawestern e gotico sudista[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti racconti sono ambientati negli Stati Uniti sudorientali, fra le praterie del Texas, le pinete dell'Arkansas e le paludi della Louisiana, e fanno variamente riferimento alle tradizioni sciamaniche dei nativi americani e alla religione vudù praticata dagli afroamericani. Confluiti in buona parte nella raccolta tematica The Horror Stories of Robert E. Howard, Del Rey / Ballantine, 2008.

Afferiscono a questo filone anche due articoli giornalistici in cui Howard espose in forma romanzata dei fatti criminosi reali:

  • «Kelly lo stregone» («Kelly the Conjure-Man»), The Howard Collector 5, estate 1964. Trad. Davide Mana in L'arcipelago del fantastico 3, CS Coop. Studi Libreria Editrice, novembre 2005.
  • «Lo Strano Caso di Josiah Wilbarger» («The Strange Case of Josiah Wilbarger»), The New Howard Reader 5, marzo 1999. Trad. Davide Mana in Alia. L'arcipelago del fantastico 3, CS Coop. Studi Libreria Editrice, novembre 2005.

La prima traduzione italiana sistematica è Racconti dell'Orrore di Robert E. Howard (2 voll.), trad. Laura Serra, Urania Horror 8 e 10, Arnoldo Mondadori Editore, luglio e dicembre 2015. In precedenza il volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo IV – I Cicli di Solomon Kane e di Kirby Buckner (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 324, Newton Compton Editori, 1995) aveva assemblato assieme "Canaan nero", "I colombi dell'inferno" e il racconto giallo "Lacrime scarlatte" in un Ciclo di Kirby Buckner; in realtà i protagonisti o coprotagonisti dei tre testi sono figure simili ma fra loro distinte.

Racconti dell'orrore autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Cicli di avventure in Oriente[modifica | modifica wikitesto]

Howard ha composto un nucleo di narrativa d'avventura ambientata in Asia Centrale e in India grossomodo durante l'età edoardiana (quindi pochi decenni prima della sua nascita), riunita integralmente nei due volumi postumi The Early Adventures of El Borak, The Robert E. Howard Foundation Press, 2010, e El Borak and Other Desert Adventures, Del Rey / Ballantine, 2010.

Francis Xavier Gordon detto El Borak[modifica | modifica wikitesto]

Un pistolero texano emigrato sul confine fra Emirato d'Afghanistan e Raj britannico, dove opera come mercenario ed è spesso coinvolto in faide fra le comunità indigene dei monti e delle steppe, o in macchinazioni politiche legate al Grande Gioco.

Il nucleo principale di questa serie consiste di due romanzi brevi e cinque racconti lunghi composti da Howard negli anni Trenta e quasi tutti pubblicati su rivista, sistematizzati secondo la cronologia interna in El Borak and Other Desert Adventures, Del Rey / Ballantine, 2010.

  • "Spade delle Colline" ("The Lost Valley of Iskander" o "Swords of the Hills"), postumo in The Lost Valley of Iskander, FAX Collector's Editions, 1974.
  • La Figlia di Elrik Khan (The Daughter of Erlik Khan), Top-Notch dicembre 1934.
  • La Maledizione a Tre Lame (Three-Bladed Doom), postumo come chapbook, Orbit, 1977. Una redazione abbreviata dello stesso Howard era già apparsa in REH Lone Star Fictioneer #4, primavera 1976.
  • "Il Falco delle Colline" ("Hawk of the Hills"), Top-Notch giugno 1935.
  • "Sangue degli Dei" ("Blood of the Gods"), Top-Notch luglio 1935.
  • "Il Paese dei Coltelli" ("The Country of the Knife" o "Sons of the Hawk"), Complete Stories agosto 1936.
  • "Il Figlio del Lupo Bianco" ("Son of the White Wolf"), Thrilling Adventures dicembre 1936.

Un nucleo narrativo minore consiste invece di dieci racconti brevi giovanili (più due frammenti), in sei dei quali El Borak incontra Steve "Sonora Kid" Allison, un altro eroe howardiano; undici di questi testi sono stati pubblicati per la prima volta postumi in traduzione francese entro l'antologia El Borak l'eternel, Fantastique / Science-fiction / Aventures 108, Néo, 1984, mentre il dodicesimo episodio è stato riunito alla sequenza in The Early Adventures of El Borak, The Robert E. Howard Foundation Press, 2010.

  • "Il Terrore d'Acciaio" ("The Iron Terror"), trad. ignota in La saga di Robert Howard, Taccuino 8, Yorick Fantasy Magazine, 2001.
  • "Gordon l'Americano" ("Gordon, the American"), frammento.
  • "L'Arrivo di El Borak" ("The Coming of El Borak").
  • "Il Racconto di Khoda Khan" ("Khoda Khan's Tale"). Cross-over con il Sonora Kid.
  • "El Borak".
  • "Scaricai il mio revolver..." ("I emptied my revolver..."), frammento.
  • "The Land of Mystery". Cross-over con il Sonora Kid.
  • "Il Castello evitato" ("The Shunned Castle"). Cross-over con il Sonora Kid.
  • "L'Anello di Giada Bianca" ("The White Jade Ring") in The Last of the Trunk, Paradox Entertainment, 2007. Cross-over con il Sonora Kid.
  • "Una Potenza tra le Isole" ("A Power among the Islands"). Cross-over con il Sonora Kid.
  • "North of Khyber". Cross-over con il Sonora Kid.
  • "Intrigue in Kurdistan"

Eccettuato un singolo racconto minore apparso in una miscellanea, la serie è tradotta in italiano per la prima volta divisa fra due diverse raccolte (l'unica in volume unico e l'altra in due tomi) che in parte si sovrappongono per contenuti:

Restano inediti in italiano i quattro racconti minori "El Borak", "The Land of Mystery", "North of Khyber" e "Intrigue in Kurdistan".

Kirby O'Donnell[modifica | modifica wikitesto]

Un avventuriero statunitense maestro nell'uso della scimitarra che viaggia per l'Afghanistan in cerca di tesori sotto lo pseudonimo curdo di "Ali el Ghazi".

Il ciclo consiste di due racconti pubblicati Howard vivente e un racconto postumo, raccolti assieme per la prima volta nella raccolta tematica Swords of Shahrazar, Orbit, 1976; un quarto frammento incompiuto è stato riunito alla serie in El Borak and Other Desert Adventures, Del Rey / Ballantine, 2010. Si noti che la cronologia interna ricostruita in El Borak and Other Desert Adventures è di fatto inversa rispetto all'ordine di prima edizione.

  • "La Pista del Dio Insanguinato" ("The Curse of the Crimson God" o "The Trail of the Blood-stained God"), postumo in Swords of Shahrazar, Orbit, 1976.
  • "L'Oro dei Tartari" ("The Treasure of Tartary" o "Gold From Tartary"), Thrilling Adventures gennaio 1935.
  • "Spade di Sharhazar" ("Swords of Sharhazar"), Top-Notch ottobre 1934.
  • Un frammento senza titolo pubblicato per la prima volta in El Borak and Other Desert Adventures, Del Rey / Ballantine, 2010.

La sequenza è stata tradotta in italiano nel volume omnibus Kirby O'Donnell Cacciatore di Tesori, a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani, traduzione di Elena Cervi, Edizione Deluxe 1, Providence Press, 2018.

Lal Singh[modifica | modifica wikitesto]

Un condottiero sikh protagonista di tre brevi racconti pubblicati postumi in The Adventures of Lal Singh, a cura di Robert M. Price, Cryptic Publications, 1985; ad essi si aggiunge una poesia apparsa inizialmente in un canzoniere miscellaneo e riunita alle prose in The Early Adventures of El Borak, The Robert E. Howard Foundation Press, 2010.

  • "La Spada di Lal Singh" ("The Sword of Lal Singh"), poesia, in A Rhyme of Salem Town and Other Poems, Robert E. Howard Properties, 2002.
  • "La Storia dell'Anello del Raja" ("The Tale of the Rajah’s Ring").
  • "Le Nuove Avventure di Lal Singh" ("The Further Adventures of Lal Singh").
  • "Lal Singh Gentiluomo Orientale" ("Lal Singh, Oriental Gentleman").

La sequenza è stata tradotta in italiano nel volume omnibus Kirby O'Donnell Cacciatore di Tesori, a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani, traduzione di Elena Cervi, Edizione Deluxe 1, Providence Press, 2018.

Yar Alì Khan[modifica | modifica wikitesto]

Protagonista di due poesie e tre racconti, di cui uno solo completo, riuniti in Early Adventures of El Borak, The Robert E. Howard Foundation Press, 2010.

  • "La Canzone di Yar Alì Khan" ("The Song of Yar Alì Khan"), poesia, postuma nel canzoniere Always Comes Evening, Underwood-Miller, 1977.
  • "La Porta dei Leoni" ("The Lion Gate"), postumo in The Last of the Trunk, Paradox Entertainment, 2007.
  • Due frammenti senza titolo postumi in The Last of the Trunk, Paradox Entertainment, 2007.
  • Una poesia senza titolo composta in una lettera a Tevis Clyde Smith datata 22 giugno 1923, prima edizione a stampa in The Collected Letters of Robert E. Howard Volume 1: 1923-1929, The Robert E. Howard Foundation Press, 2007.

La sequenza è stata tradotta per la prima volta in Francis Xavier Gordon El Borak Volume 2: La maledizione a tre lame, il falco delle colline e altre storie, a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani, traduzioni di vari, Edizione Deluxe 6, Providence Press, 2020.

Racconti d'Oriente autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Cicli storici[modifica | modifica wikitesto]

Howard ha composti numerosi racconti storici ambientati nel Vicino Oriente medievale e occasionalmente in Europa rinascimentale, sistematizzati nel volume postumo Sword Woman and Other Historical Adventures, Del Rey / Ballantine, 2011. Alcune opere minori, per lo più a soggetto piratesco, restano divise fra raccolte miscellanee.

Cormac FitzGeoffrey[modifica | modifica wikitesto]

Un cavaliere crociato di ascendenza normanno-celtica, protagonista di due racconti pubblicati Howard vivente e una bozza incompiuta postuma.

I due racconti di Howard e il pastiche di Tierney furono riuniti per la prima volta in Hawks of Outremer, Donald M. Grant, 1979; la prima pubblicazione completa e senza interpolazioni è stata in Lord of Samarcand and Other Adventure Tales of the Old Orient, Bison Books, 2005. La prima edizione italiana dei due racconti completi è stata nel volume omnibus Dark Agnes, donna di spada, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzioni di Armando Corridore e Anna Rita Guarnieri, Libra Fantastica 4, Elara Libri, 2011; il terzo testo incompleto è stato invece antologizzato ne Il Signore di Samarcanda e altre storie orientali, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzioni di Armando Corridore e Anna Rita Guarnieri, Libra Fantastica 14, Elara Libri, 2018.

Agnes "la Nera" de Chastillon[modifica | modifica wikitesto]

Una mercenaria francese suddita di re Francesco I, protagonista di due racconti e un frammento pubblicati postumi.

  • "Res Adventurae" ("Sword Woman"), postumo in REH: Lone Star Fictioneer #2, estate 1975.
  • "Lame per la Francia" ("Blades for France"), postumo come chapbook edito da George T. Hamilton, 1975.
  • "Amante della Morte" ("Mistress of Death"), frammento incompiuto, postumo in Sword Woman and Other Historical Adventures, Del Rey / Ballantine, 2011. Una versione completata da Gerald W. Page era già apparsa in Witchcraft & Sorcery gennaio-febbraio 1971.

I due racconti di Howard e il pastiche di Page furono riuniti per la prima volta in The Sword Woman, Zebra Books, 1977; la prima pubblicazione completa e senza interpolazioni è stata in Sword Woman and Other Historical Adventures, Del Rey / Ballantine, 2011. La prima edizione italiana (in cui il terzo episodio appare nella redazione di Page) è stata nel volume omnibus Dark Agnes, donna di spada, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzioni di Armando Corridore e Anna Rita Guarnieri, Libra Fantastica 4, Elara Libri, 2011.

Terence Vulmea e Helen Travel[modifica | modifica wikitesto]

Rispettivamente un bucaniere irlandese e una piratessa inglese attivi nei Caraibi del Seicento; i due romanzi brevi di Vulmea e l'unico racconto di Travel, tutti e tre postumi, sono stati riuniti per la prima volta nella raccolta monografica Black Vulmea's Vengeance & Other Tales of Pirates, Donald M. Grant, 1976.

  • Swords of the Red Brotherhood, postumo in Black Vulmea's Vengeance & Other Tales of Pirates. Riscrittura realistica del romanzo breve con protagonista Conan il Cimmero Lo straniero nero (The Black Stranger).
  • La Vendetta di Vulmea il Nero (Black Vulmea's Vengeance), postumo in Golden Fleece novembre 1938.
  • "L'Isola della Rovina del Pirata" ("The Isle of Pirate's Doom"), postumo come chapbook edito da George T. Hamilton, 1975.

Il romanzo breve di Vulmea ricavato dal testo con protagonista Conan è inedito in italiano, mentre il testo di Vulmea a soggetto originale e il racconto di Travel sono stati tradotti nel volume omnibus Gli Avventurieri del Mare, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzioni di Armando Corridore e Anna Rita Guarnieri, Libra Fantastica 6, Elara Libri, 2012.

Cormac Mac Art[modifica | modifica wikitesto]

Un pirata irlandese dell'Alto Medioevo protagonista di due racconti e due frammenti; tutti tranne uno sono apparsi per la prima volta nella raccolta monografica Tigers of the Sea, a cura di Richard L. Tierney, Donald M. Grant, 1974. Tale raccolta è stata di fatto tradotta in italiano come parte del volume omnibus Gli Avventurieri del Mare, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzioni di Armando Corridore e Anna Rita Guarnieri, Libra Fantastica 6, Elara Libri, 2012.

Si segnala che la traduzione italiana de "Il tempio dell'abominio" entro il volume omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo III – I Cicli Celta e di Faccia di Teschio (Grandi Tascabili Economici Newton 323, Newton Compton Editori, 1994) lo presenta arbitrariamente come parte di un Ciclo dei Celti unitario, comprendente anche tre racconti di Bran Mak Morn, tre di Turlogh O'Brien e un racconto dell'orrore a tema celtico.

Racconti storici autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Dove non indicato diversamente, la prima edizione italiana è nell'antologia Il Signore di Samarcanda e altre storie orientali, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzioni di Armando Corridore e Anna Rita Guarnieri, Libra Fantastica 14, Elara Libri, 2018.

Sono inoltre noti due racconti lasciati incompiuti a uno stato avanzato di sviluppo:

Cicli western[modifica | modifica wikitesto]

Steve "Sonora Kid" Allison[modifica | modifica wikitesto]

Un pistolero presente in otto racconti che lo vedono come protagonista unico, sei racconti in cui incontra Francis Xavier Gordon detto El Borak (un altro avventuriero howardiano), e sei frammenti incompiuti.

Due dei racconti completi sono apparsi per la prima volta su rivista e sono stati tradotti nella raccolta originale per il mercato italiano Sfida al Canyon Infernale, a cura di Gian Filippo Pizzo, Walter Catalano e Luca Ortino, trad. Roberto Chiavini, Mellonta Tauta 2, Frantini Editore, 2014.

Gli altri sei racconti completi e i sei frammenti sono tutti apparsi per la prima volta in The Sonora Kid, a cura di Robert M. Price, Cryptic Publications, 1988; sono successivamente confluiti nel volume di testi brevi giovanili The Early Adventures of El Borak, The Robert E. Howard Foundation Press, 2010.

  • "The West Tower".
  • "Brotherly Advice".
  • "Desert Rendezvous".
  • "Red Curls and Bobbed Hair".
  • "The Sonora Kid—Cowhand".
  • "The Sonora Kid's Winning Hand".
  • "A blazing sun in a blazing sky, reflected from...", frammento.
  • "The Hades Saloon and gambling hall, Buffalotown...", frammento.
  • "The Hot Arizona sun had not risen high enough to heat...", frammento.
  • "Madge Meraldson set her traveling-bag on the station...", frammento.
  • "Steve Allison settled himself down comfortably in...", frammento.
  • "The way it came about that Steve Allison, Timoleon...", frammento.

Infine, cinque dei testi cross-over con El Borak sono stati pubblicati per la prima volta postumi in traduzione francese entro l'antologia El Borak l'eternel, Fantastique / Science-fiction / Aventures 108, Néo, 1984, mentre il sesto episodio è stato riunito alla sequenza in The Early Adventures of El Borak, The Robert E. Howard Foundation Press, 2010. Quattro dei sei racconti cross-over sono stati tradotti in italiano entro Francis Xavier Gordon El Borak Volume 2: La maledizione a tre lame, il falco delle colline e altre storie, a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani, traduzioni di vari, Edizione Deluxe 6, Providence Press, 2020.

  • "Il Racconto di Khoda Khan" ("Khoda Khan's Tale").
  • "The Land of Mystery".
  • "Il Castello evitato" ("The Shunned Castle").
  • "L'Anello di Giada Bianca" ("The White Jade Ring") in The Last of the Trunk, Paradox Entertainment, 2007.
  • "Una Potenza tra le Isole" ("A Power among the Islands").
  • "North of Khyber".

Grizzly Elkins[modifica | modifica wikitesto]

Un cacciatore di bufali protagonista di due racconti; prima traduzione italiana in Storie della Frontiera, a cura di Armando Corridore e Ugo Malaguti, traduzione di Armando Corridore, Annarita Guarnieri e Martina Ferraina, Libra Fantastica 14, Elara Libri, 2019.

  • "Il Debito del Pistolero" ("Gunman's Debt"), postumo nella raccolta The Last Ride, Berkley Books, 1978.
  • "Due Balordi a Cowtown" ("Law-Shooters of Cowtown" o "Law Guns of Cowtown"), postumo, Cross Plains vol. 1 n. 4, estate 1974.

Racconti western autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Dove non indicato diversamente, la prima edizione italiana è nell'antologia Sfida al Canyon Infernale, a cura di Gian Filippo Pizzo, Walter Catalano e Luca Ortino, traduzione di Roberto Chiavini, Mellonta Tauta 2, Frantini Editore, 2014.

Cicli di Weird Menace[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti testi sono strutturalmente racconti polizieschi, ma praticamente tutti prevedono delle contaminazioni horror date da un elemento di esotismo macabro (spesso basato sulla teoria del complotto del pericolo giallo), se non apertamente paranormale.

Butch Gorman e Brent Kirby[modifica | modifica wikitesto]

Dittico di racconti pubblicato postumo; il primo episodio è stato tradotto in italiano solo in una redazione interpolata.

  • "Hand of the Black Goddess", postumo in Bran Mak Morn: A Play & Others, Cryptic Publications, 1983. Riscritto da Lin Carter e rintitolato "Lacrime scarlatte" ("Scarlet Tears") in Weird Tales 1, a cura di Lin Carter, Zebra Books, 1980; trad. Gianni Pilo in Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo IV – I Cicli di Solomon Kane e di Kirby Buckner, Grandi Tascabili Economici Newton 324, Newton Compton Editori, 1995.
  • "Figli dell'Odio" ("Sons of Hate"), postumo in Two-Fisted Detective Stories, Cryptic Publications, maggio 1984. Trad. Elena Cervi in Steve Harrison. Detective del Macabro. Le Nuove Indagini, The Silver Key 11, Providence Press, 2020.

Si noti che la traduzione italiana entro l'omnibus Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomo IV – I Cicli di Solomon Kane e di Kirby Buckner (a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici Newton 324, Newton Compton Editori, 1995) aveva assemblato assieme "Lacrime scarlatte" e i racconti di gotico sudista "Canaan Nero" e "I colombi dell'inferno" in un Ciclo di Kirby Buckner; in realtà i protagonisti o coprotagonisti dei tre testi sono figure simili ma fra loro distinte.

Racconti gialli autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

I tre romanzi sono rispettivamente un giallo paranormale, un planetary romance e un western con forti elementi autobiografici.

Edizioni in antologia[modifica | modifica wikitesto]

Antologie in lingua originale[modifica | modifica wikitesto]

Antologie per il mercato italiano[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato che Weird Tales aveva rifiutato questo racconto, Howard lo modificò leggermente sostituendo a Conan un personaggio chiamato Amra di Akbitana, lo rintitolò "The Frost-King's Daughter" e lo cedette gratuitamente alla fanzine The Fantasy Fan, che però lo pubblicò con il titolo di "Gods of the North". Questa redazione alternativa è stata ristampata sia con il titolo autoriale sia con quello scelto della rivista.
  2. ^ Tutte le edizioni della serie hanno antologizzato Il tesoro di Tranicos anziché Lo straniero nero fino a The Conan Chronicles Volume 2: The Hour of the Dragon, Gollancz, 2001; a partire da tale raccolta è stato ripristinato il testo autentico.
  3. ^ Tutte le edizioni della serie hanno antologizzato la stesura interpolata di de Camp anziché quella originale di Howard fino a The Conan Chronicles: Volume 1: The People of the Black Circle, Gollancz, 2000; a partire da tale raccolta è stato ripristinato il testo autentico.
  4. ^ L'edizione italiana combina in un omnibus il decimo, undicesimo e dodicesimo volume dell'edizione originale.
  5. ^ Il protagonista del racconto si chiama Michael Kirowan ma non è legato al professor John Kirowan.
  6. ^ Già ristampato come Conan. La Spada della Fenice in Fantasy Urania 2ª serie 6, febbraio 2005.
  7. ^ Già ristampato come Conan il conquistatore in Fantasy Urania 2ª serie 3, dicembre 2003.
  8. ^ a b Questa silloge italiana, in realtà, non raccoglie tutti i racconti howardiani a tema celtico: mancano infatti il quarto racconto e le due poesie di Bran Mak Morn, gli altri tre racconti di Cormac Mac Art, e i tre racconti dell'orrore che alludono al ciclo di Bran.
  9. ^ Questa edizione italiana esclude sia i tre frammenti di Howard completati da Lin Carter sia il breve racconto howardiano autentico "La maledizione del teschio dorato", che Carter non aveva incluso nella propria cronologia.
  10. ^ Questa edizione italiana attribuisce impropriamente "I Figli della Notte" al ciclo di James Allison anziché a quello di Cthulhu.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Howard, Robert E.; Bran Mak Morn: The Last King, a.c.d. Rusty Burke e Patrice Louinet, Ballantine / Del Rey, USA, 2005.
  • Howard, Robert E.; Kull: Exile of Atlantis, a.c.d. Patrice Louinet, Ballantine / Del Rey, USA, 2006.
  • Howard, Robert E.; The Savage Tales of Solomon Kane, a.c.d. Rusty Burke, Ballantine / Del Rey, USA, 2004.
  • Howard, Robert E.; Sword Woman and Other Historical Adventures, a.c.d. Scott Oden e Howard Andrew Jones, Ballantine / Del Rey, USA, 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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