Ritual (White Lies)

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Ritual
album in studio
ArtistaWhite Lies
Pubblicazione17 gennaio 2011
Durata49:36
Dischi1
Tracce10
GenereIndie rock
Post-punk revival
EtichettaPolydor Records
Fiction Records
ProduttoreAlan Moulder, Max Dingel[1]
Registrazione2010, Assault & Battery Studios (Londra)[2]
FormatiCD, download digitale
White Lies - cronologia
Album precedente
(2008)
Album successivo
(2013)

Ritual è il secondo album della band indie rock inglese White Lies, uscito il 17 gennaio 2011.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo dell'album è stato confermato dalla band nel mese di novembre 2010.[3] L'album è stato inoltre anticipato dal singolo Bigger than Us, pubblicato il 17 gennaio 2011.[4]

Il leader della band, Harry McVeigh, ha dichiarato che la tematica fondamentale dell'album è l'amore, aggiungendo però che il disco contiene anche «parecchie immagini religiose».[3] Dal punto di vista musicale invece il batterista Jack Lawrence-Brown ha affermato che la band ha voluto osare di più rispetto a quanto fatto nel precedente lavoro, andando nella direzione di sonorità completamente diverse da quelle di To Lose My Life.... In particolare, l'album è caratterizzato da una maggior presenza dell'elettronica, introdotta grazie alla collaborazione con il produttore Alan Moulder.[5]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Harry McVeigh, Charles Cave, Jack Lawrence-Brown.

  1. Is Love – 4:52
  2. Strangers – 5:24
  3. Bigger than Us – 4:43
  4. Peace & Quiet – 5:54
  5. Streetlights – 5:00
  6. Holy Ghost – 4:22
  7. Turn The Bells – 5:04
  8. The Power & The Glory – 5:13
  9. Bad Love – 3:58
  10. Come Down – 5:10

Reazioni della critica[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
All Music Guide[6]
The Irish Times[7]
New Musical Express[8]
Entertainment.ie[9]
Clash Music[10]
The Guardian[11]
Rolling Stone[12]
MusicOMH.com[13]
Sputnikmusic[14]

L'album ha ricevuto giudizi contrastanti dalla critica musicale: secondo i dati raccolti dall'aggregatore di recensioni Metacritic, il disco ha ottenuto un giudizio medio di 56 su 100, che indica un giudizio misto o medio.[15] Gregory Heaney di All Music Guide gli ha conferito un giudizio positivo, affermando che la band esplora gli aspetti più oscuri ed eterei del Post-punk revival, discostandosi da altre band come gli Editors e gli Interpol e inserendo anche momenti più dinamici, i quali dimostrano che «per esplorare l'oscurità, è necessario disporre di una luce».[6]

Anche The Irish Time, tramite la recensione firmata da Brian Boyd, ha dato all'album una recensione positiva, affermando «che non tutto funziona, ma nel complesso questo è un lavoro accattivante che segna un passo avanti» per la band.[7]

Più critico risulta invece Barry Nicolson di New Musical Express, che ha conferito all'album un giudizio di 6 su 10, scrivendo che Ritual «non è un brutto album», ma la band è carente proprio nell'aspetto più importante per ogni gruppo che desideri affrontare i temi oscuri: la convinzione.[8] Jenny Mulligan di entertainment.ie afferma che si tratta di un disco ripetitivo e privo di una canzone dall'immediatezza e dalla verve di precedenti brani come Farewall to the Fairground.[9]

Positivo è invece il giudizio di Ian Wade della BBC, secondo il quale si tratta di un album robusto «che dovrebbe far proseguire l'ascesa della band verso qualcosa di serio ed importante».[16]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2011) Posizione
massima
Belgio (Vallonia)[17] 27
Belgio (Fiandre)[17] 4
Danimarca[17] 2
Francia[17] 123
Finlandia[17] 20
Germania[18] 10
Irlanda[19] 7
Italia[19] 64
Norvegia[17] 19
Paesi Bassi[17] 3
Polonia[19] 14
Regno Unito[19] 3
Spagna[17] 94
Stati Uniti d'America[19] 95
Svezia[17] 12
Svizzera[17] 15

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ritual - White Lies - Credits, su allmusic.com, All Music Guide. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  2. ^ (EN) White Lies – ‘Ritual’. Recorded and Mixed in Miloco’s Assault & Battery 2 + 1 !!, su milocostudios.com, 11 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  3. ^ a b White Lies, scelto il titolo del secondo album, su rockol.it, Rockol, 7 novembre 2010. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  4. ^ (EN) Rebecca Schiller, Factory Floor Remix White Lies - Free MP3, su nme.com, New Musical Express, 21 dicembre 2010.
  5. ^ (EN) Robin Murray, White Lies Industrial Influes. Nine Inch Nails and inspiration, they say., su clashmusic.com, www.clashmusic.com, 5 novembre 2010. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  6. ^ a b (EN) Gregory Heaney, allmusic.com, All Music Guide, http://www.allmusic.com/album/ritual-r2078197/review. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  7. ^ a b (EN) Brian Boyd, White Lies, su irishtimes.com, The Irish Times, 7 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2011).
  8. ^ a b (EN) Barry Nicolson, Album Review: White Lies - Ritual (Fiction), su nme.com, New Musical Express, 17 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  9. ^ a b (EN) Jenny Mulligan, White Lies - Ritual, su entertainment.ie, 12 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  10. ^ (EN) Dannii Leivers, White Lies - Ritual. May have justified their own hype, su clashmusic.com, Clash Music. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  11. ^ (EN) Will Dean, White Lies: Ritual – review (Fiction), su guardian.co.uk, The Guardian, 13 gennaio 2011. URL consultato il 22 gennaio 2011.
  12. ^ (EN) Stacey Anderson, White Lies - Ritual - Fiction/Geffen, su rollingstone.com, Rolling Stone, 18 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
  13. ^ (EN) Luke Winkie, White Lies - Ritual, su musicomh.com, www.musicomh.com. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2011).
  14. ^ (EN) Robin Smith, White Lies Ritual, su sputnikmusic.com, 15 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  15. ^ (EN) Ritual - White Lies, su metacritic.com, Metacritic. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  16. ^ (EN) Ian Wade, White Lies Ritual Review, su bbc.co.uk, BBC, 17 gennaio 2011. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  17. ^ a b c d e f g h i j Ritual su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 29 gennaio 2011.
  18. ^ (DE) DEUTSCHE CHARTS - ALBEN TOP 10 - 11.02.2011, su germancharts.com. URL consultato il 14 febbraio 2011.
  19. ^ a b c d e (EN) White Lies - Ritual - Music Charts, su acharts.us. URL consultato il 29 gennaio 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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