Riserva naturale della Foce dell'Isonzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Riserva naturale della Foce dell'Isonzo
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA178854
Codice EUAPEUAP0981
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Friuli-Venezia Giulia
Province  Gorizia
ComuniStaranzano, San Canzian d'Isonzo, Grado, Fiumicello Villa Vicentina
Superficie a terra1.184,00 ha
Superficie a mare1.154,00 ha
Provvedimenti istitutiviL.R. 42, 30.09.96
GestoreFiumicello, Grado, San Canzian d'Isonzo e Staranzano
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Coordinate: 45°45′21.96″N 13°29′58.2″E / 45.7561°N 13.4995°E45.7561; 13.4995

La riserva naturale regionale della Foce dell'Isonzo è un'area naturale protetta del Friuli-Venezia Giulia istituita nel 1996. La riserva, che occupa una superficie di 2.338 ha sulla terraferma a cui si aggiungono 1.154 ha in acqua, protegge il territorio lagunare alla foce del fiume Isonzo nella provincia di Gorizia.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Foce dell'Isonzo

La documentazione del posto relativa alla fine dell'Ottocento indica la zona come dell'isola della Cona caratterizzata da una natura selvaggia con una prevalenza di vegetazione palustre e boschiva, ricca di risorgive che confluiscono nel canale Quarantia che separa l'isola dalla terraferma.

Nel 1937-38 si avviano i lavori di costruzione di una diga all'interno del sistema deltizio dell'Isonzo che permette di creare un collegamento terrestre all'Isola della Cona, vengono oltretutto creati altri sistemi di deflusso delle acque per bonificare la zona e renderla terreno coltivabile.

La foce dell'Isonzo come la totalità delle zone umide acquitrinose della bassa friulana vennero completamente eliminate, solo nel 1976 si cominciò a pensare a progetti di possibile ripristino e tutela nell'ambito della protezione ambientale. Nel 1983 una legge regionale inizia un graduale ripristino delle aree palustri che si avvia con il riallagamento dell'isola della Cona.

Il primo progetto di area protetta risale al 1983.[2] Nel 1996 la regione Friuli Venezia Giulia istituisce attraverso una legge regionale la Riserva Naturale della Foce dell'Isonzo. Nel 2016 è stata dichiarata zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar.[3]

Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Flora[modifica | modifica wikitesto]

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Cavallo della Camargue
Gruccione

Nella riserva si segnala la presenza di un elevatissimo numero di specie di uccelli legate alla zona umida. In particolare, nella parte della Riserva denominata Isola della Cona è in corso da anni il monitoraggio dell'avifauna che ha permesso di censire un totale di 322 specie stanziali, svernanti o di passaggio.[4]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette (PDF), su parks.it, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, 23 luglio 2003, p. 26. URL consultato il 2 aprile 2016.
  2. ^ Riserva Naturale Foce dell'Isonzo - Isola della Cona (PDF), su adriawet2000.eu, p. 7. URL consultato il 2 aprile 2016.
  3. ^ Designazione della zona umida denominata «Foce dell'Isonzo - Isola della Cona», su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 1º aprile 2016. URL consultato il 2 aprile 2016.
  4. ^ Stazione Biologica Isola della Cona - Check List Uccelli, su sbic.it, gennaio 2011. URL consultato il 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • IUCN Red List of Threatened Species, su iucnredlist.org.
  • Conti F., Manzi A., Pedrotti F., Liste Rosse delle Piante d'Italia, Ministero dell'Ambiente - Società Botanica Italiana - WWF, 1992.
  • Conti F., Manzi A., Pedrotti F., Liste Rosse Regionali delle Piante d'Italia, Ministero dell'Ambiente - Società Botanica Italiana - WWF, 1997.
  • Nomenclatura delle specie secondo: Poldini L., Oriolo G., Vidali M., La flora vascolare del Friuli Venezia Giulia. Catalogo annotato ed indice sinonimico, Udine, Reg. Aut. F.V.G., Az. Parchi e Foreste Regionali - Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Biologia, 2002. 413 pagine.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]