Riscone

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Riscone
frazione
Riscone / Reischach
Riscone – Veduta
Riscone – Veduta
Centro di Riscone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Comune Brunico
Territorio
Coordinate46°48′00″N 11°56′00″E / 46.8°N 11.933333°E46.8; 11.933333 (Riscone)
Altitudine956 m s.l.m.
Abitanti1 602[1]
Altre informazioni
Cod. postale39031
Prefisso0474
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiRisconesi / Riscone
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Riscone
Riscone

Riscone (chiamata Reischach in tedesco, anche nota come Riscone di Brunico) è una frazione del comune italiano di Brunico, nella provincia autonoma di Bolzano, situata a circa 2 km dalla città.

Ospita la stazione a valle degli impianti di risalita per il Plan de Corones, centro sciistico appartenente al domaine skiable Dolomiti Superski. La cabinovia è aperta in tutte le stagioni ed offre un punto di partenza per escursioni sul Plan de Corones, dal quale si gode un panorama a 360°.

Riscone deve il suo nome al castello di Rischon e viene citato nei documenti quale centro abitato a partire dal 1050 incirca.[2]

Per quattrocento anni i nobili signori di Rischon ebbero sede nella residenza Angerburg, tuttora esistente. Sempre vicino al paese di Riscone si trova il castel Lamberto.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La località ha acquisito una certa notorietà in ambito calcistico poiché è stata scelta da più squadre per effettuare il ritiro estivo per la preparazione del campionato (dal 2015 al 2017 l'Inter; in precedenza, dal luglio del 2009, aveva ospitato la Roma).

Nel maggio del 2010 la nazionale della Slovenia ha scelto Riscone per prepararsi al Campionato mondiale di calcio 2010 in Sudafrica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione residente Totale per Località Riscone del Comune di Brunico/Bruneck, su datiopen.istat.it, 2011. URL consultato il 31 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  2. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 353. ISBN 88-7014-634-0

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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