Rignano sull'Arno

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Rignano sull'Arno
comune
Rignano sull'Arno – Stemma
Rignano sull'Arno – Bandiera
Rignano sull'Arno – Veduta
Rignano sull'Arno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
Amministrazione
SindacoGiacomo Certosi[1] (lista civica Rignano unita) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate43°43′25.32″N 11°27′02.52″E / 43.7237°N 11.4507°E43.7237; 11.4507 (Rignano sull'Arno)
Altitudine118 m s.l.m.
Superficie54,14 km²
Abitanti8 563[3] (31-12-2023)
Densità158,16 ab./km²
FrazioniBombone, Castellonchio, Cellai, Le Corti, Le Valli, Rosano, Salceto, San Donato in Collina, San Martino, San Piero, Santa Maria, Sarnese, Torri, Troghi, Volognano
Comuni confinantiBagno a Ripoli, Figline e Incisa Valdarno, Greve in Chianti, Pelago, Pontassieve, Reggello
Altre informazioni
Cod. postale50067
Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048036
Cod. catastaleH286
TargaFI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona D, 1 944 GG[5]
Nome abitantirignanesi
Patronosan Leolino
Giorno festivo12 novembre
PIL procapite(nominale) 21.212 € (2015)[2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rignano sull'Arno
Rignano sull'Arno
Rignano sull'Arno – Mappa
Rignano sull'Arno – Mappa
Posizione del comune di Rignano sull'Arno all'interno della città metropolitana di Firenze
Sito istituzionale

Rignano sull'Arno (pronuncia: /riɲˈɲano sulˈl arno/[6]) è un comune italiano di 8 563 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Rignano trae il nome da un appezzamento agricolo (pagus Herannianus) situato, con buona probabilità, nell'area dove in seguito verrà costruita la Pieve di San Leolino. Il nome di Rignano, infatti, ha seguito nella sua storia lo sviluppo del paese: dapprima legato alla Pieve, passò poi successivamente al Castello e al ponte sull'Arno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini e il Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Un primo impulso al popolamento della zona lo ha sicuramente dato la presenza della Via Cassia Adriana che, nel suo itinerario da Arretium verso Faesulae e Florentia attraversava l'Arno dove oggi è l'attuale ponte sull'Arno. Tuttavia, le prime tracce di un centro abitato non sembrano rintracciabili prima del XII secolo quando, secondo Emanuele Repetti, se ne conosce l'esistenza a seguito di «un privilegio concesso dall'Imperatore Arrigo VI nel 1191 alla badessa e monache del vicino Monastero di Sant'Ellero, e conferma loro fra i molti beni che possedevano anco quelli di Rignano, nei quali possessi più tardi sottentrarono i monaci di Vallombrosa»[7].

Il primo abitato si sviluppò lentamente durante il medioevo lungo la strada menzionata ed aveva come capisaldi, oltre ad un guado o forse più tardi un ponte, alla millenaria Pieve di San Leolino già esistente, anche il castello sul poggio del Castelluccio sopra di essa, dove si trovano ancora i ruderi[8][9]. Il castello, appartenuto all'abbazia di Vallombrosa, si deteriorò ben presto tanto da essere annoverato, negli atti del monastero di Coltibuono, come "castello vetero de Rignano" già nel 1170. Tra il tardo XII e l'inizio del XIII secolo ne furono signori gli Ubertini, legati ai Conti Guidi, mentre dalla metà del XIII secolo il territorio rignanese cominciò ad essere oggetto dell'espansione fiorentina[10] tanto che Il castello fu ricostruito per il controllo fiorentino del territorio e poi passò dagli anni novanta del Duecento sotto la proprietà fiorentina dei Mozzi, che ebbero all'interno del castello anche un loro palatium. A seguito del fallimento della banca dei Mozzi nel 1308 le loro proprietà rignanesi ed il castello passarono ai Bardi. Un ramo di questa famiglia fu coinvolto nella congiura di Ognissanti del 1340 contro il governo fiorentino ed i loro possedimenti furono quindi saccheggiati o distrutti, compreso il castello di Rignano che fu poi più ricostruito nel 1371.[10]

Tra le "leghe", composte da più "popoli" (parrocchie) e pivieri, con le quali il contado fiorentino organizzò il proprio territorio a partire dalla metà del XIII secolo, nel 1309 viene ricordata la «liga de Rignani sive sancti Cervasi»[11], più piccola di altre confinanti. Nonostante la costruzione del ponte mediceo di Rignano intorno al 1300, il capoluogo rimase a lungo composto da poche case sparse lungo la direttrice di attraversamento del fiume Arno. L'abitato ebbe operante, già dal 1426, lo spedale dei SS. Filippo e Giacomo per l'assistenza ai viandanti.

Periodo mediceo[modifica | modifica wikitesto]

In epoca medicea l'abitato è un tranquillo borgo di contado adiacente al ponte, del quale non si hanno, per l'epoca moderna, molte notizie. Durante il XVI secolo il paese, conosciuto come Ponte a Rignano, aveva per tradizione un proprio mercato che fu interrotto solo per qualche anno per gli effetti dell'assedio di Firenze del 1530. Preponderante era l'attività agricola, in particolare la conduzione a mezzadria, di colture promiscue, tra le quali, preponderanti, la vite e l'ulivo. Il territorio fu prediletto da diverse famiglie nobili fiorentine che nel medioevo vi costruirono case da signore, poi dal Cinquecento in poi, fattorie e ville, fino a tutto il Seicento e il Settecento, così che la grande maggioranza degli abitanti rimase sempre ad abitare nelle case sparse nella campagna, senza che si formasse un vero aggregato urbano.

Periodo lorenese e Ottocento[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 febbraio 1773 il Granduca Pietro Leopoldo abolì la ripartizione in leghe per costituire le comunità. Nasce così la Comunità di Rignano dalle ceneri della precedente lega: fu formata da 15 popoli che furono distaccati dalla Podesteria di Pontassieve per essere inserita nel Vicariato di San Giovanni. Nel 1835 fu istituito un mercato settimanale al lunedì e la fiera da svolgersi ogni primo lunedì di maggio.

L'impulso maggiore allo sviluppo arriva subito dopo l'Unità d'Italia con la costruzione della linea ferroviaria Firenze - Roma che ha dotato l'abitato di una propria stazione che, a lungo, ha servito anche il vicino comune di Reggello e le relative adiacenti frazioni di San Clemente e Leccio. L'inaugurazione della linea, avvenuta nel 1866, contribuì anche allo sviluppo sociale del paese che, tra il 1875 e il 1880, vide la costruzione del Municipio e una serie di iniziative pubbliche e private che portarono a un'espansione urbanistica dell'abitato. Lo scalo ferroviario per tutto il secolo divenne il riferimento per i prodotti agricoli rignanesi e le fattorie ne ebbero notevoli vantaggi.

Intanto, dopo la breve esperienza di inizio Ottocento di una fabbrica di colla, attorno al 1880 iniziano anche le prime attività industriali. Attorno al 1880 fu impiantata una cartiera e si costruì uno stabilimento per la produzione di cementi e calci idrauliche per sfruttare i giacimenti di calcare delle colline immediatamente adiacenti alla stazione.

Dal 1900 ai giorni nostri[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione del territorio comunale aumentò in maniera considerevole, grazie anche allo sviluppo del cementificio, fino al 1917 quando si toccarono i 6954 abitanti. Urbanisticamente Rignano, che per secoli era rimasto un abitato di limitata estensione, tra i due capi del ponte assieme alla frazione di San Clemente, cambiò fisionomia. Tra il 1920 e il 1930 si arricchisce delle schiere di case che caratterizzato il centro di Viale Vittorio Veneto e Via Piave, mentre una lunga serie di villini vengono costruito lungo le pendici della collina. Nel 1922, assieme al raddoppio ferroviario della linea nazionale, viene costruito il lungo viadotto ad arcate che ancora oggi affianca l'Arno. In questi anni sorsero anche alcune opere pubbliche di notevole rilievo tra cui un teatro, un asilo, il campo sportivo ed i macelli pubblici.

Il Municipio di Rignano sull'Arno

La popolazione rimane stabile tra le due guerre per calare sensibilmente dal censimento del 1961 in poi.
Gravissimi furono comunque i danni apportati dalla Seconda guerra mondiale. Il ponte di Rignano fu distrutto assieme alla stazione ferroviaria e al Palazzo Comunale. Crollarono anche buona parte delle abitazioni centrali e quelle della vicina San Clemente mentre il cementificio fu bombardato pesantemente. Il 3 agosto 1944, nelle vicinanze della frazione di Troghi, avvenne la strage della famiglia Einstein, in cui la moglie e le figlie di Robert Einstein, cugino del celebre fisico Albert Einstein, furono uccise, verosimilmente come rappresaglia contro di lui, da un reparto delle SS.[12]

L'opera di ricostruzione permise di riattivare gran parte delle vie di comunicazione già tra il 1946 e il 1947, mentre negli anni successivi venne completata (1954) anche una nuova chiesa cittadina che si affiancò alla Pieve di San Leolino che lentamente cadde in disgrazia.

Il paese lentamente iniziò anche ad espandersi in nuove direttrici, verso la Pieve e verso il Pian dell'Isola. A partire dalla fine degli anni 1970 lo sviluppo si è accelerato in quanto il capoluogo e le sue frazioni hanno conosciuto una rapida crescita demografica favorita anche dallo spostamento di molti cittadini fiorentini dell'area urbana verso le zone periferiche della Provincia[13].

Da ricordare, tra i vari avvenimenti legati all'Arno, che il 4 novembre 1966 il fiume sfiorò secondo alcune stime 3.540 m³/s a Rosano[14].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Pieve di San Leolino

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Rignano si caratterizza per la prevalente presenza di chiese di origine romanica, ed alcune di esse mostrano ancora elementi architettonici di quell'epoca. Il Monastero di Rosano ha addirittura un'origine preromanica non più visibile mentre le due pievi a cui facevano capo i due pivieri del territorio, San Leolino a Rignano e San Lorenzo a Miransù, hanno entrambe origini nell'XI secolo. Scarsa è l'architettura gotica, visibile solo nella Badiuzza e nella Cappella del cimitero di Miransù, assente l'architettura rinascimentale se si escludono parziali interventi interni, mentre non si hanno molti esempi neanche dell'architettura barocca, se si eccettua il raffinato interno di San Cristoforo in Perticaia.

Villa di Torre a Cona

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • "Castelluccio" di Rignano: un castello era posto nella collina detta "Poggio del Castelluccio" sopra la Pieve di San Leolino e l'attuale cimitero. Del "castello novo de Rignano", risalente almeno all'XI secolo, grazie a scavi archeologici oggi si possono vedere alcune vestigia, tra cui l'antica cisterna e parte delle mura difensive[17].
  • Torre del Pian dell'Isola: la torre medievale svetta presso l'Arno, a guardia della pianura.
  • Castello di Montecorneto: sulla collina sopra Bombone, era uno dei più importanti castelli della zona. Oggi proprietà privata, mostra integra una parte della struttura medievale.
  • Castello di Volognano, antico castello che si presenta oggi nell'aspetto datole dalle ristrutturazioni ottocentesche.

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Il capoluogo presenta un piccolo nucleo di opere d'arte contemporanea[18] collocate in diversi punti del paese:

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[19]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 596 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese era basata fino a qualche decennio fa sulla produzione cementizia che derivava dallo sfruttamento delle cave, sotto l'impresa di Aristide Bruschi. Notevole importanza ebbero anche la produzione tessile, nonché, ovviamente, quella agricola, basata sulla coltivazione dell'ulivo e della vite. Oggi il paese ha un'importante zona industriale, con fabbriche nel campo della meccanica, della falegnameria e della manifattura del cotto. Il ponte di Pian dell'Isola collega tutta l'area di nuovo sviluppo all'Autostrada A1 Milano-Napoli (casello di Incisa).
Sul territorio comunale è inoltre da rilevare la presenza di alcune grandi firme del campo della moda e la vicinanza dei due distretti outlet "The Mall" e "Dolce&Gabbana" che, seppur posti rispettivamente nel territorio reggellese e quello incisano, fanno riferimento ai servizi di trasporto pubblico offerti da/per la Stazione di Rignano sull'Arno-Reggello. Sempre sul territorio comunale, a monte della frazione di Rosano, è presente l'Area Produttiva Molinuzzo che ospita anch'essa numerose aziende.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Stazione ferroviaria

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Rignano sull'Arno si trova a pochi chilometri dallo svincolo Incisa-Reggello lungo l'autostrada A1/E45. È raggiungibile dalla vicina SR69, mentre il territorio comunale è attraversato dalle strade provinciali numero 1 (Aretina per San Donato), 18 (Braccio di San Clemente), 89 (del Bombone) e 90 (Torri – Volognano - Rosano)[20]. Dal 2021 una circonvallazione (SP89 bis del Pian dell'Isola) è a servizio del capoluogo[21].

Ponti[modifica | modifica wikitesto]

Un ponte collega il capoluogo a San Clemente, connettendo il paese alla SR 69. A sua volta il ponte di Rosano collega la frazione all'abitato di Pontassieve.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Rignano sull'Arno.

Rignano sull'Arno è ben servita dalla stazione che si trova nel centro del capoluogo. Ci sono frequenti collegamenti con Arezzo, Firenze e Prato che permettono di raggiungere le località del Valdarno e dell'area metropolitana fiorentina.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune di Rignano sull'Arno ha aderito all'Unione di comuni Valdarno e Valdisieve fin dal 2010[22], uscendone nel 2016[23].

I Sindaci dal 1944

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 settembre 1944 30 ottobre 1944 Alessandro Susini - Sindaco Nominato dal CLN
30 ottobre 1944 10 gennaio 1945 Giulio Bigazzi - Sindaco Nominato dal CLN
11 gennaio 1945 19 ottobre 1946 Luigi Buonamici - Sindaco Nominato dal CLN
20 ottobre 1946 16 luglio 1956 Ferdinando Castiglioni Sessi Lista socialcomunista Sindaco
17 luglio 1956 11 settembre 1962 Pietro Bigazzi Lista socialcomunista Sindaco
12 settembre 1962 20 gennaio 1965 Luigi Buonamici PCI - PSI Sindaco
21 gennaio 1965 22 luglio 1975 Mario Bigi Partito Comunista Italiano Sindaco
23 luglio 1975 17 luglio 1980 Gian Paolo Maremmi Partito Comunista Italiano Sindaco
18 luglio 1980 1º dicembre 1983 Giulio Camiciottoli Partito Comunista Italiano Sindaco
2 dicembre 1983 4 maggio 1995 Piero Certosi PCI, poi PDS Sindaco
5 maggio 1995 29 febbraio 2002 Massimo Settimelli PDS, poi DS Sindaco
1º marzo 2002 14 giugno 2002 Rosa Milano - Commissario prefettizio [24]
15 giugno 2002 6 maggio 2012 Gianna Magherini L'Ulivo Sindaco
7 maggio 2012 12 giugno 2022 Daniele Lorenzini Partito Democratico
(da 11 giugno 2017) Insieme per Rignano (Lista civica)[25]
Sindaco
13 giugno 2022 in carica Giacomo Certosi
(da 13 giugno 2022) Rignano unita (Lista civica)[26]
Sindaco

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Secondo lo statuto la circoscrizione del Comune è costituita dal capoluogo Rignano sull'Arno e dalle seguenti principali località[27]: Bombone, Castellonchio, Cellai, Le Corti, Le Valli, Rosano, Salceto, San Donato in Collina, San Martino, San Piero, Santa Maria, Sarnese, Torri, Troghi, Volognano.

Oltre alle frazioni ufficiali, è nota anche la località di Pian dell'Isola dove si è sviluppata la zona industriale del capoluogo.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Rignano sull'Arno è gemellata[28] con:

Rignano sull'Arno ha stretto patti d'amicizia[28] con:

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nel comune hanno sede tre società di calcio e due campi comunali: l'U.S.D. Rignanese, che ha raggiunto l'apice della sua storia sportiva con la Serie D conquistata nel 2016[30], che ha sede e gioca nel capoluogo nell'impianto dedicato a Davide Astori[31] e la Tro.Ce.Do che - sommando l'esperienza calcistica delle frazioni di Troghi, Cellai e San Donato in Collina - gioca nello stadio comunale "Giuseppe Impastato" di Troghi gestito dalla società Vigor[32] molto nota anche nel calcio femminile[33].

Nel capoluogo è presente una piscina comunale, oltre a un palazzetto polivalente che ospita le attività locali di pallacanestro e pallavolo. Sono presenti diversi campi da tennis gestiti da un'associazione sportiva[32].

Altre attività sportive diffuse sono il ciclismo e il podismo.

Storia Naturale[modifica | modifica wikitesto]

Informazioni dettagliate di carattere geologico si possono avere consultando il Foglio n°106, Firenze, del Servizio Geologico d'Italia. Le prime escavazioni, nella zona sovrastante il paese di Rignano sull'Arno, furono effettuate nella seconda metà del 1800 per l'estrazione di pietre litografica. Successivamente, come riportato nel paragrafo inerente alla Storia, l'estrazione di pietra alberese fu utilizzata per la produzione di cemento. I lavori minerari, effettuati a cielo aperto ma soprattutto in galleria, seguivano gli strati utili alla produzione cementizia "scansando" i livelli ove era presente l'arenaria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rignano sull'Arno: il nuovo sindaco è Giacomo Certosi.
  2. ^ Sette città del Valdarno nella classifica dei sessanta comuni più ricchi della Toscana. Rignano sul podio, su valdarno24.it, 5 aprile 2016.
  3. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Rignano", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  7. ^ Dizionario Corografico della Toscana di Emanuele Repetti, su books.google.it, Google Books.
  8. ^ Il Castelluccio di Rignano: lettura archeologica di un territorio medievale alle porte di Firenze, su frontierarchaeology.eu, Università di Firenze. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  9. ^ Glenda Venturini, Nuova campagna di scavo nel sito archeologico del Castelluccio: venti studenti riportano alla luce il muro difensivo, su valdarnopost.it, Valdarnopost, 13 ottobre 2018. URL consultato il 19 febbraio 2019 (archiviato il 19 febbraio 2019).
  10. ^ a b Paolo Pirillo, Dinamiche di un territorio. Firenze, Rignano e i suoi castelli, in Paolo Pirillo (a cura di), La pieve, il castello e il ponte. San Leolino a Rignano in Valdarno nel Medioevo, Firenze, 2010, p. 165 e 173.
  11. ^ Cfr. I. Moretti, Le "terre nuove" del contado fiorentino. Firenze 1979, pag. 12, n. 6.
  12. ^ Camillo Arcuri Il sangue degli Einstein italiani Mursia 2014
  13. ^ Il patrimonio abitativo nella zona di Firenze sud-est (DOC), su progettomigranti.it, Società della Salute dell'Area Fiorentina Sud Est (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
  14. ^ Descrizione del bacino del fiume Arno, su adbarno.it, Autorità di Bacino dell'Arno, 6 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2007).
  15. ^ La data, nell'iscrizione cinquecentesca incisa sull'architrave del portale della chiesa, già letta da E. Repetti, in Dizionario..., vol. IV, pag. 819, è oggi comunemente accettata: cfr. A. Beni, Storia e Spiritualità del Monastero di Santa Maria di Rosano, 780/1980, in Dodici secoli dell'abbazia di Santa Maria di Rosano, Firenze, 1981.
  16. ^ R. Lembo, Rignano sull'Arno..., pp. 35-37.
  17. ^ http://valdarnopost.it/news/sugli-scavi-archeologici-del-castelluccio-alla-ricerca-delle-origini-medievali-di-rignano http://valdarnopost.it/news/nuova-campagna-di-scavo-nel-sito-archeologico-del-castelluccio-venti-studenti-riportano-alla-luce-il-muro-difensivo
  18. ^ Le notizie sono tratte dalle opere stesse in loco.
  19. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  20. ^ Circonvallazione di Rignano sull'Arno. Riassetto della viabilità per la Sp 89 del Bombone, su met.cittametropolitana.fi.it, MET - Città Metropolitana di Firenze, 28 maggio 2021.
  21. ^ Inaugurata la nuova Circonvallazione di Rignano sull’Arno, su met.cittametropolitana.fi.it, MET - Città Metropolitana di Firenze, 28 settembre 2021. URL consultato il 12 gennaio 2022.
  22. ^ Ente Unione di Comuni, su uc-valdarnoevaldisieve.fi.it (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2016).
  23. ^ Recesso dall'Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, su comune.rignano-sullarno.fi.it, 23 giugno 2016.
  24. ^ Sospeso il consiglio comunale, Serra nomina il vice prefetto Milano, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica Firenze, 17 febbraio 2002.
  25. ^ Nel Comune di Renzi stravince con una Lista civica il sindaco uscente Daniele Lorenzini. Quasi doppiato il Pd, su valdarnopost.it, Valdarnopost, 12 giugno 2017.
  26. ^ Template:Citahttps://valdarnooggi.it/giacomo-certosi-e-il-nuovo-sindaco-di-rignano-sullarno
  27. ^ Lo Statuto Comunale, su comune.rignano-sullarno.fi.it. URL consultato il 27 novembre 2017.
  28. ^ a b Gemellaggi e Patti d'amicizia, su comune.rignano-sullarno.fi.it, Comune di Rignano sull'Arno. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  29. ^ Patto di Amicizia con il comune di Sant'Anna di Stazzema: via libera all'unanimità in Consiglio, su valdarnopost.it, ValdarnoPost, 18 marzo 2019. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  30. ^ Andrea Tani, Rignanese regina, storica promozione in Serie D, su valdarnopost.it, ValdarnoPost, 13 aprile 2016 (archiviato il 24 novembre 2020).
  31. ^ Rignano: via intitolata a Borgonovo, lo stadio ad Astori, su video.sky.it, Sky Sport, 16 novembre 2019. URL consultato il 5 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2020).
  32. ^ a b Impianti sportivi, su comune.rignano-sullarno.fi.it, Comune di Rignano sull'Arno. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  33. ^ Calcio femminile, nasce la Vigor Rignano 'in rosa', su lanazione.it, La Nazione, 9 novembre 2013. URL consultato il 5 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Conti, Italo Moretti, Manuela Barducci, Rignano sull'Arno. Tre studi sul Patrimonio culturale, Firenze, 1986.
  • Tiberio Barchielli e Paolo Termini, Rignano sull'Arno. Immagini del Novecento, Rignano sull'Arno, 1993.
  • Roberto Lembo, Rignano sull'Arno. Edifici, e segni di culto del territorio, Rignano sull'Arno 2000.
  • Roberto Lembo, Giovanni Sassolini, Non è idea nuova. La chiesa di Santa Maria Immacolata a Rignano sull'Arno 1954-2004, Parrocchia di Rignano 2004.
  • Roberto Lembo, La "strada ferrata" a Rignano sull'Arno, monografia n. 2 dell'Archivio del tempo che passa, settembre 2006.
  • Roberto Lembo, Caro priore... Ricordo di don Lorenzo Righi, priore del Bombone (1924-1997). Pagnini Editore 2007.
  • Roberto Lembo, Lo spedaletto dei Santi Jacopo e Filippo al Ponte a Rignano, In: Corrispondenza, periodico della Diocesi di Fiesole, n. I 2008.
  • Roberto Lembo, Il "Lungarno IV novembre". Monografia n. 4 dell'Archivio del tempo che passa, settembre 2010.
  • Silvia Leporatti, Il castelluccio di Rignano. Primi risultati delle indagini archeologiche. In: La pieve, il castello. il ponte. San Leolino a Rignano in Valdarno nel medioevo (a cura di Paolo Pirillo), Le Lettere Firenze 2011.
  • Paolo Pirillo, Dinamiche di un territorio. Firenze, Rignano e i suoi castelli. In: La pieve, il castello, il ponte. San Leolino a Rignano in Valdarno nel medioevo (a cura di Paolo Pirillo). Le Lettere Firenze 2011.
  • Roberto Lembo, Claudio Massai, Vigor Rignano, la storia, DVD. Spirit Studio 2011.
  • Per i castelli di Antica, Rignano, Marciano, Moriano, Monte Corneto, Perticaia e Petriolo. Roberto Lembo, I segni del potere, strutture medievali nel territorio rignanese, in La pieve, il castello, il ponte. San Leolino a Rignano in Valdarno nel medioevo (a cura di Paolo Pirillo). Le Lettere Firenze 2011.
  • Roberto Lembo, La Madonna di Sezzano a Rignano sull'Arno, da miracolosa pittura di tabernacolo a pala d'altare. In: Memorie Valdarnesi, anno 177, fascicolo I, Tomo I, Accademia valdarnese del Poggio, Montevarchi 2011.
  • Roberto Lembo, La villa Buontalentiana di Poggiofrancoli. Tesori appartati e pitture celate, 2012. In: www.archiviodeltempochepassa.it, nella pagina delle Pubblicazioni.
  • Roberto Lembo, Rignano sull'Arno, Frammenti di memoria, 70 storie rignanesi, Pagnini Editore, 2013.
  • Roberto Lembo, Il monastero di Casignano o Monasteraccio. In: www.archiviodeltempochepassa.it, nella pagina delle Pubblicazioni, 2 novembre 2014.
  • Roberto Lembo, Il ponte sull'Arno a Rignano. Lo storico attraversamento del fiume e le sue infinite vicende strutturali, Rignano 2015.
  • Roberto Lembo, La farmacia Pratellesi di Rignano, una storia iniziata 90 anni fa, monografia n. 6 dell'Archivio del tempo che passa, Pagnini Editore Rignano 2015.
  • Roberto Lembo, La villa di Petriolo a Rignano sull'Arno, 2016. In: www.archiviodeltempochepassa.it nella pagina delle Pubblicazioni.
  • Roberto Lembo, Vespasiano da Bisticci, il popolano diventato "principe de' librai del mondo", in: Vespasiano da Bisticci tra Rignano sull'Arno e Bagno a Ripoli, a cura di Eva Rammaione, Pagnini Editore, 2017.
  • Roberto Lembo, Santa Maria a Ughi o Badiuzza. Una chiesa per "grazia ricevuta", 2017. In: www.archiviodeltempochepassa.it, nella pagina delle Pubblicazioni.
  • Roberto Lembo, L'Asilo Alfredo Ciarpaglini a Troghi, la storia, 2018. In. www.archiviodeltempochepassa.it, nella pagina delle Pubblicazioni.
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  • Roberto Lembo, Rignano sull'Arno. Itinerario storico tra territorio, insediamenti e comunità. Amministrazione comunale di Rignano sull'Arno, 2022.
  • Virgilio Mario Pandolfi, Rignano com'era. Percorsi della Memoria, Firenze, 2004.
  • Innocenti Francesco et Bartolozzi Stefano, Le cave del Comune di Rignano sull'Arno (Firenze), Rivista Mineralogica Italiana, (1), 2001, pp. 27-29.

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