Rifugio Torino

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Rifugio Torino
Refuge Turin
Rifugio Torino nuovo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine3 375 m s.l.m.
LocalitàCourmayeur
CatenaAlpi Graie
Coordinate45°50′42″N 6°56′02″E / 45.845°N 6.933889°E45.845; 6.933889
Dati generali
Inaugurazione1952 (nuovo)
ProprietàCAI sezione di Torino
Periodo di aperturada giugno a settembre
Capienza190 posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Torino (in francese, Refuge Turin) è un rifugio alpino sul massiccio del Monte Bianco, a 3.375 m s.l.m.. Sotto controllo italiano de facto, è considerato dall'Italia, ma non dalla Francia a causa di una disputa territoriale, parte integrante del territorio di Courmayeur, nell'alta Valdigne, in Valle d'Aosta.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nei pressi del colle del Gigante (3.371 m), nelle vicinanze dello spartiacque e quindi del confine tra la Francia e l'Italia, posto sulla sommità del Monte Bianco. La NATO e tutte le istituzioni internazionali utilizzano a livello operativo le mappe che sanciscono i sopracitati confini e che sono state adottate nel trattato in vigore fra Regno di Sardegna e Francia del 1860. [2]

Nel settembre 2015 alcune guide civili francesi misero uno sbarramento che ostacolava la salita verso la vetta e che fu rimosso dopo poco.[3][2][4]

Rifugio Torino vecchio e nuovo[modifica | modifica wikitesto]

Plastico del rifugio al museo delle Alpi.
Il rifugio Torino vecchio.

Quando si parla del rifugio è normalmente sottintesa la struttura che dà accoglienza (posti letto e ristoro) ai visitatori nonché alpinisti e guide. Questo è in realtà il rifugio Torino nuovo, la cui costruzione risale ai primi anni '50 e che fu resa possibile da un accordo tra le sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano e da un intervento della Regione Valle d'Aosta con cui fu possibile per l'Associazione sostenere il costo dell'opera, che si aggirò sui 65 milioni di lire.

La nuova struttura fu inaugurata il 5 agosto 1952.[5][6], in quella che le cronache del tempo definirono «una mattinata sfolgorante di sole».

Accesso[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è raggiungibile in pochi minuti partendo da Punta Helbronner, dove arriva la funivia che parte da Pavillon; un ascensore costruito all'interno della punta Helbronner permette di scendere al livello del rifugio. In alternativa, è possibile salire a piedi effettuando un percorso a carattere alpinistico piuttosto lungo, partendo dal sottostante rifugio Pavillon.

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

È punto di partenza per varie ascensioni nel gruppo del monte Bianco:

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Francia "invade" il territorio italiano: così si prende il Monte Bianco
  2. ^ a b . Corriere
  3. ^ La Stampa
  4. ^ Cronaca Repubblica
  5. ^ Della cerimonia, alla quale presero parte varie Autorità e circa 600 persone, si dà notizia in una corrispondenza redazionale sul Corriere della Sera del giorno successivo, consultato presso archivi bibliotecari.
  6. ^ All'inaugurazione parteciparono, tra gli altri, Palmiro Togliatti e Nilde Iotti - fonte La (nuova) Stampa del 6 agosto 1952.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]