Richard Wellesley, I marchese Wellesley

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Richard Wellesley, I marchese Wellesley
Ritratto di Richard Wellesley, I marchese Wellesley, con la veste dell'Ordine della Giarrettiera di Martin Archer Shee, 1832, Buckingham Palace
Marchese Wellesley
Stemma
Stemma
In carica1799 –
1842
PredecessoreTitolo creato
SuccessoreTitolo estinto
Nome completoRichard Colley Wellesley
TrattamentoThe Most Honourable
Altri titoliConte di Mornington
NascitaDangan Castle, 20 giugno 1760
MorteKnightsbridge, 26 settembre 1842 (82 anni)
DinastiaWellesley
PadreGarret Wesley, I conte di Mornington
MadreAnne Hill-Trevor
ConiugiHyacinthe-Gabrielle Roland
Marianne Caton
ReligioneCattolicesimo
Richard Wellesley

Governatore generale dell'India
Durata mandato18 maggio 1798 –
30 luglio 1805
MonarcaGiorgio III
PredecessoreSir Alured Clarke (provvisorio)
SuccessoreCharles Cornwallis, I marchese Cornwallis

Dati generali
Prefisso onorifico
The Most Honourable
Suffisso onorificoMarchese Wellesley
Partito politicoPartito Whig
UniversitàChrist Church

Richard Colley Wellesley, I marchese Wellesley (Dangan Castle, 20 giugno 1760Knightsbridge, 26 settembre 1842), è stato un nobile, militare e politico britannico.

Era il fratello di Arthur Wellesley, I duca di Wellington e, tramite la figlia Anne, è un antenato dell'attuale famiglia reale britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Wellesley nacque nel 1760 in Irlanda, da una famiglia dell'aristocrazia locale. Il padre era Garret Wesley, I conte di Mornington e la madre Anne Hill-Trevor, figlia di Arthur Hill-Trevor, I visconte Dungannon. Era il fratello maggiore di Arthur Wellesley, I duca di Wellington – comandante delle forze anglo-alleate nella battaglia di Waterloo e per due volte primo ministro del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda – e del diplomatico e politico Henry Wellesley, I barone Cowley.

Venne educato alla Harrow School ed all'Eton College, dove si dintinse in particolare nelle materie classiche, per poi passare alla Christ Church di Oxford. Nel 1780 fece il proprio ingresso nella Camera dei Comuni irlandese come deputato per la costituente di Trim rimanendo in carica sino all'anno successivo, quando alla morte del padre gli succedette come II conte di Mornington, sedendo quindi alla Camera dei Lords irlandese. Fu dunque prescelto come Gran Maestro della Gran Loggia d'Irlanda nel 1782.[1]

Nel 1784 divenne membro anche della Camera dei Comuni inglese per Bere Alston. Poco dopo fu nominato Lord of the Treasury da William Pitt il Giovane. Nel 1793 divenne membro del tavolo di controllo sugli affari dell'India, distinguendosi in particolar modo presso il gran pubblico per via dei suoi discorsi in difesa della politica estera di Pitt. Impegnato in Oriente, ottenne nel 1797 l'incarico di Governatore generale dell'India.

L'impegno in India[modifica | modifica wikitesto]

Wellesley in servizio in India.

Egli aveva raccolto dal suo nuovo incarico l'ideale di Pitt di creare in India un grande impero per compensare la perdita delle colonie americane che dalla fine del XVIII secolo avevano guadagnato l'indipendenza.[2] Tra i vari progetti egli programmò l'annullamento dell'influenza dei francesi nell'area del Deccan.

Poco dopo il suo sbarco in India, nell'aprile del 1798, egli apprese della firma di un'alleanza tra la Repubblica Francese e il Sultano Tīpū. Wellesley si risolse quindi ad anticipare le azioni del nemico e ordinò i preparativi per la guerra, la cui prima mossa si compì con la dispersione delle forze avversarie grazie anche all'aiuto del Niẓām di Hyderābād.[3]

Nel febbraio del 1799 si ebbe l'invasione di Mysore e poi la campagna che portò alla presa di Seringapatam il 4 maggio 1799 e all'uccisione del Sultano Tīpū. Nel 1803 la restaurazione del Peshwa fu il preludio della guerra contro la dinastia Scindia nel Maharashtra e il raja della Provincia del Berar, ove prese piede anche il fratello di Richard, Arthur. Il risultato di questi scontri cancellò il sogno della Francia di ostacolare l'Inghilterra nella costruzione del suo impero coloniale e fortificò notevolmente gli stessi domini britannici oltremare. Egli riformò la Compagnia delle Indie Orientali britannica che oltre che un organo commerciale (era stata fondata come tale nel Seicento) aveva anche il ruolo di governo del dominio britannico in India dopo che le fu riconosciuta da parte dell'Impero Moghul la funzione di amministrazione del Bengala nel 1763.

Egli si dimostrò un eccellente amministratore grazie anche alla fiducia che ripose nei suoi due fratelli, Arthur suo consigliere militare, e Henry suo segretario personale. Egli fondò il Fort William College, un centro di addestramento per le truppe e per il personale governativo inglese in India ma che divenne anche la prima università di tipo moderno (o "occidentale") d'Asia (la sua preziosa biblioteca è alla base dell'attuale National Library di Calcutta). Assieme al college egli fondò anche l'officio di Governatore generale assumendo così diritti anche civili e fondando le basi per la costruzione di un nuovo reame articolato sotto la sovranità inglese.[4]

La sua politica squisitamente accorta alla fortificazione del dominio regio britannico lo rese però presto ostile alla Compagnia delle Indie Orientali che ne dispose la dimissione nel 1805. Egli raggiunse l'Inghilterra giusto in tempo per vedere Pitt prima della sua morte. Egli venne creato pari di Gran Bretagna nel 1797 (per dargli un seggio nella Camera dei Lord) e nel 1799 gli venne concesso il titolo di Marchese Wellesley nella Parìa d'Irlanda[5] Egli formò inoltre l'enorme collezione di oltre 2.500 miniature dipinte in Company style di storia naturale indiana.

Le guerre napoleoniche[modifica | modifica wikitesto]

Al crollo dell'amministrazione Pitt nel 1807 Wellesley venne invitato da re Giorgio III ad aderire al gabinetto di governo di William Henry Cavendish-Bentinck, III duca di Portland, ma egli declinò l'offerta in quanto il parlamento gli era sostanzialmente ostile in quanto molti gli avevano mosso cause per abusi di potere nell'amministrazione in India, anche se la maggior parte di esse terminarono in un nulla di fatto.

Nel 1809 Wellesley venne nominato ambasciatore in Spagna. Egli sbarcò a Cadice poco dopo la Battaglia di Talavera, e tentò senza successo di riprendere il governo spagnolo con l'aiuto del fratello ma venne costretto a ritirarsi in Portogallo. Alcuni mesi dopo, dopo il duello tra George Canning e Robert Stewart, visconte Castlereagh e le dimissioni di entrambi, Wellesley accettò l'incarico di Segretario di Stato per gli affari esteri e del Commonwealth nel gabinetto di governo di Spencer Perceval.

Egli mantenne tale incarico sino al 1812 quando decise di ritirarsi sia per la propria insoddisfazione datagli dall'inadeguato supporto ricevuto dai ministeri, ma anche perché egli era convinto che l'emancipazione dei cattolici non potesse rimanere sempre di sfondo alle faccende di governo. Nell'ultima parte della sua vita Wellesley, come suo fratello Arthur, si batté per i diritti dei cattolici nel Regno Unito ed in particolare per i cattolici irlandesi che reclamavano una loro identità religiosa. All'assassinio di Perceval egli, assieme a Canning, si rifiutò di aderire all'amministrazione di Lord Liverpool, e rimase fuori dai giochi di governo sino al 1821, criticando la severità dei processi del Congresso di Vienna del 1814 sul riassetto del potere. Protestò contro le Corn Laws nel 1815.

Hyacinthe-Gabrielle Roland in un ritratto di Élisabeth Vigée Le Brun, 1791.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Primo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 29 novembre 1794, Hyacinthe-Gabrielle Roland (1766-7 novembre 1816), un'attrice del Palais Royal. Ebbero cinque figli, ma solo quattro raggiunsero l'età adulta:

  • Gerald (1790-1833);
  • Richard (1794-1831);
  • Anne (1794-19 marzo 1875), sposò in prime nozze Sir William Abdy, VII Baronetto, non ebbero figli, e in seconde nozze William Cavendish-Bentinck (figlio del terzo Duca di Portland), ebbero quattro figli (da lei discende l'attuale Famiglia Reale britannica in quanto antenata della moglie di Giorgio VI d'Inghilterra e quindi dei sovrani dal 1952);
  • Hyacinthe Mary (?-4 gennaio 1849), sposò Edward Littleton, I barone Hatherton, ebbero due figli.
  • il Rev. Henry Wellesley (1794–1866), preside della New Inn Hall, Oxford

I figli, benché riconosciuti, non avevano diritti di successione ai titoli di famiglia perché nati prima del matrimonio dei genitori.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 29 ottobre 1825, Marianne Caton (1788-17 dicembre 1853), figlia di Richard Caton e Mary Carroll, figlia di Charles Carroll di Carrollton, l'ultimo sopravvissuto di quanti avevano siglato la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti; sua cognata fu Elizabeth Patterson Bonaparte (cognata di Napoleone) e due sue sorelle furono anch'esse mogli di Lord britannici (una sposò un baronetto e poi il Duca di Leeds, l'altra sposò Lord Stafford, l'erede di una nobile famiglia cattolica discendente del martire e beato William Howard, I visconte Stafford). La coppia non ebbe figli.

L'Irlanda e gli ultimi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1821 egli venne nominato Lord Luogotenente d'Irlanda, carica che mantenne fino al 1828, il che contribuì ulteriormente a ribadire la causa di Wellesley per i cattolici senza ottenere particolari successi, sebbene preparasse il terreno alla riforma che portò all'emancipazione politica dei cattolici del 1829 (con il Roman Catholic Relief Act 1829). Nel 1833 egli assunse nuovamente l'incarico di Lord Luogotenente d'Irlanda sotto il governo di Charles Grey, II conte Grey ma il ministero cadde in breve tempo e Wellesley non fece nemmeno a tempo a prendere parte alla vita ufficiale ritirandosi di fatto dalla politica. Alla sua morte, il titolo più prestigioso (Marchese Wellesley) si estinse con lui, mentre i titoli paterni passarono al fratello William Wellesley-Pole, III conte di Mornington, anch'egli noto politico, quindi al figlio e al nipote di questo (quarto e quinto conte), poi dal 1863 passarono al proprio nipote, Arthur Wellesley, II duca di Wellington, che divenne quindi anche VI Conte di Mornington.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Patrizio - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arthur Edward Waite, A New Encyclopedia of Freemasonry, vol. I, Cosimo, Inc., 2007, p. 400, ISBN 1-60206-641-8.
  2. ^ Si veda, ad es., William McCullagh Torrens, The Marquess Wellesley: Architect of Empire (London, Chatto and Windus, 1880); P.E. Roberts, India Under Wellesley (London, G. Bell and Sons, 1929); M.S. Renick, Lord Wellesley and the Indian States (Agra, Arvind Vivek Prakashan, 1987).
  3. ^ "Hyderabad Treaty (Appendix F)," The Despatches, Minutes & Correspondence of the Marquess Wellesley During His Administration in India, ed. Robert Montgomery Martin, 5 vols. (London, 1836-37), 1:672-675; Roberts, India Under Wellesley, chap. 4, “The Subsidiary Alliance System.”
  4. ^ C.H. Phillips, The East India Company, 1784-1834, 2nd. ed., (Manchester, Manchester UP, 1961), 107-108; "Notice of the Board of Trade, 5 October 1798 (Appendix M)," Wellesley Despatches, 2:736-738.
  5. ^ Mornington to Pitt, April 1800, The Wellesley Papers: The Life and Correspondence of Richard Colley Wellesley, 2 vols. (London, Herbert Jenkins, 1914), 121.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Butler, Iris. The Eldest Brother. London: Hodder and Stoughton, 1973.
  • Ingram, Edward, ed. Two Views of British India: The Private Correspondence of Mr. Dundas and Lord Wellesley, 1798-1801. Bath: Adams and Dart, 1970.
  • Jack Harrington, Sir John Malcolm and the Creation of British India, New York: Palgrave Macmillan., 2010, ISBN 978-0-230-10885-1.
  • Martin, Robert Montgomery, ed. The Despatches, Minutes & Correspondence of the Marquess Wellesley During His Administration in India. 5 vols. London: 1836-37.
  • Pearce, Robert Rouiere. Memoirs and Correspondence of the Most Noble Richard Marquess Wellesley. 3 vols. London: 1846.
  • Renick, M.S. Lord Wellesley and the Indian States. Agra: Arvind Vivek Prakashan, 1987.
  • Roberts, P.E. India Under Wellesley. London: G. Bell and Sons, 1929.
  • The Wellesley Papers: The Life and Correspondence of Richard Colley Wellesley. 2 vols. London: Herbert Jenkins, 1914.
  • Torrens, William McCullagh. The Marquess Wellesley: Architect of Empire. London: Chatto and Windus, 1880.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Gran Maestro della Gran Loggia d'Irlanda Successore
Randal MacDonnell, I marchese di Antrim 1782-1783 Robert Deane, I barone Muskerry
Predecessore Segretario di Stato per gli affari esteri e del Commonwealth Successore
Henry Bathurst, III conte Bathurst 1809-1812 Robert Stewart, visconte Castlereagh
Predecessore Lord Luogotenente d'Irlanda Successore
Charles Chetwynd-Talbot, II conte Talbot 1821-1828 Henry Paget, I marchese di Anglesey I
Henry Paget, I marchese di Anglesey 1833-1834 Thomas Hamilton, IX conte di Haddington II
Predecessore Lord Chamberlain Successore
George Child Villiers, V conte di Jersey 1835 Francis Conyngham, II marchese Conyngham
Predecessore Conte di Mornington Successore
Garret Wesley, I conte di Mornington 1781-1842 William Wellesley-Pole, III conte di Mornington
Controllo di autoritàVIAF (EN62284378 · ISNI (EN0000 0000 8247 1690 · CERL cnp01389053 · LCCN (ENn80132816 · GND (DE115670211 · BNF (FRcb150494975 (data) · J9U (ENHE987007277694105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80132816
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie