Riccardo di Lincoln

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Riccardo, FitzRoy o di Lincoln (prima del 1101La Manica davanti a Barfleur, 25 novembre 1120), Figlio illegittimo di Enrico I d'Inghilterra, fu al fianco del padre in diverse spedizioni.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Chronicon Monasterii de Abingdon, Vol. II era figlio illegittimo del re d'Inghilterra e duca di Normandia, Enrico I Beauclerc, e di Ansfrida[1] (ca. 1070 - † dopo il 1109, di cui non ci sono noti i nomi dei suoi ascendenti, che era vedova di Anskill[2] di Seacourt[3].
Enrico i Beauclerc, sia secondo il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, autore della sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, che il cronista e monaco benedettino dell'abbazia di Malmesbury, nel Wiltshire (Wessex), Guglielmo di Malmesbury, il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale, e il cronista e monaco benedettino inglese, Matteo di Parigi, era il figlio maschio quartogenito del duca di Normandia e re d'Inghilterra, Guglielmo il Conquistatore e di Matilde delle Fiandre[4][5][6][7] (1032 - 1083).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Riccardo accompagnò il padre, Enrico I, negli intervenuti in Normandia per sottomettere i baroni ribelli, nel 1118 e nel 1119:

  • quando il re di Francia, Luigi VI il Grosso, nel 1119, occupò la piazzaforte di Les Andelys, secondo Orderico Vitale, Riccardo, assieme a 140 cavalieri anglo-normanni che si trovavano all'interno, furono fatti prigionieri dai francesi, ma Luigi VI permise loro di lasciare la fortezza[8];
  • subito dopo, sempre assieme al padre, partecipò all'assedio di Breteuil, per reprimere la ribellione di Eustachio di Pacy[9], marito di sua sorella, Giuliana[10]; sempre Orderico Vitale riferisce che Riccardo si spese per la causa della sorella[11], che in ultimo fu perdonata e gli fu restituito il castello[12];
  • poi, sempre col padre ed il fratellastro, Roberto[13], partecipò alla battaglia nella piana di Brémule, nei pressi di Gaillardbois-Cressenville, che si concluse con la disfatta di Luigi VI[14].

Dopo la pacificazione della Normandia, e la pace con Luigi VI, che si concluse nel 1120 con l'omaggio al re di Francia da parte di suo fratellastro, Guglielmo Adelin, figlio di Enrico I ed erede al trono d'Inghilterra[15], nell'autunno del 1120, secondo il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, fu organizzato il ritorno in Inghilterra[16].
Riccardo si imbarcò, in compagnia del fratellastro, Guglielmo Adelin[16] sulla Nave Bianca che affondò[16], mentre attraversava la Manica, il 25 novembre 1120, al largo della costa normanna del Cotentin, nel naufragio notturno causato dell'urto contro uno scoglio affiorante, come racconta anche Guglielmo di Malmesbury[17].
Ad eccezione di un marinaio, morirono tutti[16], tra cui, oltre al fratellastro, anche la sorellastra, Matilde e la cugina, Lucia-Mahaut[18].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Di Riccardo non si conosce alcuna discendenza[11].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Roberto I di Normandia Riccardo II di Normandia  
 
Giuditta di Bretagna  
Guglielmo I d'Inghilterra  
Herleva Fulbert di Falaise  
 
Duda  
Enrico I d'Inghilterra  
Baldovino V di Fiandra Baldovino IV di Fiandra  
 
Ogiva di Lussemburgo  
Matilde delle Fiandre  
Adele di Francia Roberto II di Francia  
 
Costanza d'Arles  
Riccardo di Lincoln  
 
 
 
 
 
 
 
Ansfrida  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Chronicon Monasterii de Abingdon, Vol. II, pag. 37
  2. ^ (LA) Chronicon Monasterii de Abingdon, Vol. II, pp. 36-37
  3. ^ (EN) The Peerage: Ansfride
  4. ^ (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XXI, pp. 277-278
  5. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, p. 305
  6. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pp. 92-93
  7. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, p. 30
  8. ^ (LA) #ES Historia Ecclesiastica, vol. IV, book XII, p. 341
  9. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XII, colonn2 858 -860
  10. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XI, colonna 798
  11. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: re inglesi - RICHARD
  12. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XII, colonna 882
  13. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XII, colonna 867
  14. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XII, colonna 868
  15. ^ Louis Halphen, "La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180)", cap. XVII, vol. V, p. 718
  16. ^ a b c d (LA) Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, tomus II, Pag 74
  17. ^ (LA) Guglielmo di Malmesbury, Gesta Regum Anglorum, par. 419, pp. 495 -498 Archiviato il 2 giugno 2016 in Internet Archive.
  18. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XII, colonna 892

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Louis Alphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), cap. XVII, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 705–739
  • William John Corbett, Inghilterra, 1087-1154, cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 56–98.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]