Rhynchogadus hepaticus

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Gadorinco
Immagine di Rhynchogadus hepaticus mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Paracanthopterygii
Ordine Gadiformes
Famiglia Moridae
Genere Rhynchogadus
Specie R. hepaticus
Nomenclatura binomiale
Rhynchogadus hepaticus
Facciolà, 1884
Sinonimi

Hypsirhynchus hepaticus

Il gadorinco (Rhynchogadus hepaticus) è un pesce abissale della famiglia Moridae dell'ordine Gadiformes.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è nota solo per pochissimi esemplari provenienti tutti dal mar Mediterraneo occidentale, prevalentemente dalle acque italiane, dove è segnalato a Napoli, a Messina ed a Genova.
Ben poco si sa delle abitudini di questo pesce, se non che vive a grande profondità e che solo occasionalmente si trova in superficie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il profilo del muso è concavo e la bocca è quasi verticale. C'è un barbiglio sulla mandibola. Le pinne dorsali sono due, la prima molto breve, con il primo raggio allungato, la seconda lunga, simmetrica alla pinna anale, che è più breve. Le pinne pettorali sono grandi, con i primi raggi allungati. La pinna caudale è molto piccola. Questo pesce ha una sagoma panciuta, derivante dalla notevole mole del fegato.
Il colore del corpo è marrone violaceo, con pinne scure.
Misura fino a 10 cm.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si alimenta di piccoli crostacei.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Avviene in primavera e le uova sono pelagiche.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Gli esemplari noti sono stati tutti catturati in superficie.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie e l'Eretmophorus kleinenbergi furono attribuiti alla famiglia Eretmophoridae attualmente inclusa tra i Moridae.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • TORTONESE E. (1975), Osteichthyes - Fauna d'Italia vol. XI, Calderini, Bologna

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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