Renato Gentili

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Renato Gentili e l'arcivescovo di Siena Francesco Bandini Piccolomini, nel capolettera raffigurante la lettera C, dalla pag. 1 del Cortegiano. La lettera C vuol ricordare anche la mezzaluna presente nello stemma Bandini.

Renato Gentili (Tivoli, 1538Tivoli, 1599) è stato uno scrittore e grammatico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di nobile famiglia, fu attivo a Tivoli nella seconda metà del XVI secolo nella corte del cardinale di Ferrara Ippolito II d'Este (1509-1572) e successivamente del nipote Luigi d'Este (1538-1586). Tenne lezioni sui classici greci e latini.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ha scritto la "Breuissima et vtilissima istruttione del modo che ha da tener il cortegiano, o cittadino, per sapersi rettamente, & conuenientemente gouernare nelle corti, o nella sua Città. Ritratta da i precetti ciuili di Plutarco per Renato Gentili, in Tivoli, 1578", dedicata all'arcivesco di Siena Francesco Bandini Piccolomini [1], che esule a Tivoli, aveva fondato nel 1571, l'Accademia degli Agevoli. Questa Accademia ebbe il merito di riunire nel suo ambito tutti gli studiosi che gravitavano intorno alla corte estense: Flaminio Nobili, Uberto Foglietta (Oberto Foglietta), Marcantonio Mureto (Marc-Antoine Muret), Antonio del Re, Orazio Gentili, Fulvio Cardoli, Antonio Fornari, Giovanni Andrea Croce, Marco Antonio Nicodemi e Giovanni Maria Zappi. Ispirazione all'opera è Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione (1478-1529) scritto tra il 1508 e il 1516 e pubblicato in versione definitiva nel 1528.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Cascioli, Gli uomini illustri o degni di memoria della città di Tivoli, Tomo II, Tivoli, 1927, pag. 321 sg. ([2])
  • Renato Gentili, Breuissima et vtilissima istruttione del modo che ha da tener il cortegiano, o cittadino, per sapersi rettamente, & conuenientemente gouernare nelle corti, o nella sua Città. Ritratta da i precetti ciuili di Plutarco per Renato Gentili, in Tivoli, 1578, ristampa anastatica, a cura di Roberto Borgia, Tivoli, 2010, ISBN 978-88-902795-8-4. ([3])

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89027421 · ISNI (EN0000 0000 6266 7215 · BAV 495/117893 · LCCN (ENnb2012000539 · BNE (ESXX5241172 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2012000539