Red Bull RB6

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Red Bull RB6
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Austria  RBR
Categoria Formula 1
Squadra Red Bull Racing
Progettata da Adrian Newey
Rob Marshall
Peter Prodromou
Sostituisce Red Bull RB5
Sostituita da Red Bull RB7
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Monoscocca in modellato composito in fibra di carbonio a nido d'ape
Motore Renault RS27-2010, V8 2.4
Trasmissione 7 rapporti + retro
Dimensioni e pesi
Peso 620 kg
Altro
Carburante Total
Pneumatici Bridgestone
Avversarie Categoria:Vetture di Formula 1 2010
Risultati sportivi
Debutto Gran Premio del Bahrain 2010
Piloti 5. Bandiera della Germania Sebastian Vettel
6. Bandiera dell'Australia Mark Webber
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
19 9 15 6
Campionati costruttori 1 (2010)
Campionati piloti 1 (2010) (Sebastian Vettel)

La Red Bull RB6 è una vettura di Formula 1 con la quale la scuderia anglo-austriaca affronta il campionato mondiale 2010. Viene presentata il 10 febbraio 2010 presso il Circuito di Jerez.[1] I piloti sono gli stessi della stagione 2009, Sebastian Vettel e Mark Webber. Con questa vettura Vettel si è aggiudicato il Campionato mondiale piloti di Formula 1 mentre la scuderia ha vinto quello riservato ai costruttori.

Livrea[modifica | modifica wikitesto]

La livrea è quella tradizionale del team, coi colori blu e giallo, con un grande toro rosso sul cockpit.

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Come nella vettura precedente è stato scelto di montare le sospensioni posteriori col sistema detto pull rod. Un'altra caratteristica che differenzia la vettura da quelle delle concorrenti è il muso molto alto, così come molto alta risulta la posizione dell'intero telaio. Dal punto di vista dell'aerodinamica invece risulta molto marcata la forma a "V" della parte superiore del musetto, come appare sempre ampia la pinna posteriore, che lega cofano motore e alettone.

Vi sono stati dei dubbi in merito all'esistenza di qualche sistema illegale per mantenere costante l'assetto da terra della vettura, pur con diversi carichi di carburante. In merito a tali dubbi la FIA dichiara legale la RB6, ma specifica che ogni dispositivo delle sospensioni che modifica l'assetto della monoposto in regime di parco chiuso è da considerarsi non ammesso.[2]

Al Gran Premio di Turchia viene per la prima volta provato il condotto F-duct, ispirato a quello della McLaren. Il sistema però viene solo testato in prova.[3] Il nuovo condotto viene utilizzato per la prima volta in prova e in gara nel Gran Premio d'Europa.[4]

Dal Gran Premio di Silverstone è stata messa in dubbio la rigidità dell'alettone anteriore. Per tale ragione, pur non considerando illegale la vettura, la FIA he deciso di aumentare a 100 kg il peso al quale le ali dovranno resistere in fase di test.[5]

Nel Gran Premio di Singapore, la vettura monta sui mozzi dei led luminosi per meglio guidare le operazioni di cambio gomma.[6]

Scheda tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Test[modifica | modifica wikitesto]

Il primo test della vettura è avvenuto il giorno dello stesso della presentazione, con Mark Webber alla guida. La prima giornata è stata caratterizzata da un guasto che non ha permesso di testare lungamente la monoposto.[8] Anche il giorno successivo la vettura è stata guidata dall'australiano. I giorni 12 e 13 febbraio invece la monoposto è stata testata da Sebastian Vettel, che ha compiuto dei test di durata.[9]

Il primo giorno della seconda sessione di test a Jerez (17-20 febbraio) ha visto la RB6 ottenere il miglior tempo con Sebastian Vettel, che ha sfruttato l'ultima parte delle prove, in cui la pista si stava asciugando, dopo una mattinata piovosa.[10] Gli ultimi due giorni di test sono stati effettuati da Mark Webber, autore del tempo miglior il terzo giorno della sessione, con pista asciutta.[11] L'ultimo giorno invece le prove sono state negativamente influenzate dalla rottura del propulsore.[12]

Anche l'ultimissima sessione di test, effettuata sul Circuito di Barcellona dal 25 al 28 febbraio, ha visto un comportamento altalenante della vettura. Webber ha fatto nuovamente segnare il tempo miglior nel primo giorno,[13] mentre dei guai tecnici hanno impedito a Vettel di ottenere dei tempi da alta classifica nei due giorni seguenti.[14][15] Meglio di nuovo Webber che, nell'ultima giornata, ha ottenuto il secondo miglior tempo dietro a Lewis Hamilton.[16]

Campionato[modifica | modifica wikitesto]

La vettura si presenta subito come molto veloce, anche se nelle primissime gare sconta un po' di fragilità. Vengono conquistate le prime sette pole (tre con Vettel e quattro con Webber), tre giri veloci, e tre vittorie, con Vettel in Malesia e Webber in Spagna e a Monaco. Il tedesco nei primi due gran premi, pur essendo stato in testa per molti giri, è stato costretto per problemi tecnici a perdere posizioni in Bahrein e a ritirarsi in Australia.

Dopo una difficile gara in Cina, una possibile doppietta in Spagna viene meno a causa di un altro problema tecnico sulla vettura di Vettel. Dopo la gara di Monaco però la scuderia si ritrova per la prima volta in testa al mondiale costruttori. Un'altra possibile doppietta viene mancata in Turchia. Questa volta è la causa un contatto, durante un tentativo di sorpasso, di Vettel su Webber, quando i due sono nelle prime due posizioni della gara. Il tedesco si ritira mentre l'australiano è costretto a una fermata ai box per sostituire il musetto, venendo così retrocesso al terzo posto dietro le due McLaren.[17]

Dopo aver fallito, per la prima volta in stagione, la pole al Gran Premio del Canada, la vettura conquista altre cinque partenze al palo consecutive, e tre vittorie, una con Vettel a Valencia e due con Webber a Silverstone e Budapest. Anche a Monza e Singapore la RB6 non conquista la pole ma nella seconda gara ottiene due podi.

Vettel conquista ancora due pole, in Giappone e Corea. Nella prima gara s'impone mentre in Corea è costretto al ritiro, così come il compagno di scuderia Webber, che viene scavalcato nella classifica piloti da Alonso. In Brasile le Red Bull dominano dalle libere, mancano la pole partendo subito dietro, e in gara sorpassano facilmente il poleman Nicolas Hülkenberg e gestiscono la gara ottenendo la quarta doppietta stagionale e conquistando il primo titolo mondiale costruttori.[18]

Nel gran premio seguente Sebastian Vettel conquista nuovamente pole e vittoria. Complici il settimo posto di Alonso e l'ottavo di Webber, il tedesco può laurearsi campione del mondo piloti, il più giovane nella storia della F1.[19] Con 15 pole la scuderia austriaca eguaglia il record di partenza al palo per uno stesso costruttore in una sola stagione.

Risultati F1[modifica | modifica wikitesto]

Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2010 Red Bull Renault RS27 2.4 V8 B Bandiera della Germania Vettel 4 Rit 1 6 3 2 Rit 4 1 7 3 3 15 4 2 1 Rit 1 1 498
Bandiera dell'Australia Webber 8 9 2 8 1 1 3 5 Rit 1 6 1 2 6 3 2 Rit 2 8
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Red Bull RB6 debutta a Jerez, su italiaracing.net, 10 febbraio 2010. URL consultato il 10 febbraio 2010.
  2. ^ La Fia giudica regolari le Red Bull, in italiaracing.net, 8 aprile 2010. URL consultato il 9 aprile 2010.
  3. ^ (EN) Red Bull RB6 - F-duct system, in formula1.com, 30 maggio 2010. URL consultato il 2 giugno 2010.
  4. ^ Roberto Ferrari, Red Bull con F-duct ma Vettel e Webber sono perplessi, in f1grandprix.motorionline.com, 26 giugno 2010. URL consultato il 27 giugno 2010.
  5. ^ Roberto Ferrari, Ali flessibili: arrivano le indiscrezioni, in f1grandprix.motorionline.com, 5 agosto 2010. URL consultato il 6 agosto 2010.
  6. ^ Fabio Vanetti, Segreto Red Bull per rubare tempo: il mozzo con i led, in Corriere della Sera, 27 settembre 2010, p. 47.
  7. ^ Hartley lascia la Red Bull, in gpupdate.net, 21 luglio 2010. URL consultato il 22 luglio 2010.
  8. ^ Jerez, domina la pioggia-Alonso: "Buone sensazioni", in gazzetta.it, 10 febbraio 2010. URL consultato l'11 febbraio 2010.
  9. ^ Massimo Costa, Jerez - 4º giorno - Hamilton firma il miglior tempo, in italiaracing.net, 13 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  10. ^ Marco Cortesi, Jerez, 1º giorno-Dal pallido sole emerge Vettel, in italiaracing.net, 17 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  11. ^ Test a Jerez, 3º giorno: super Webber, in italiaracing.net, 19 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  12. ^ Test a Jerez, 4º giorno: Button il numero 1, in italiaracing.net, 20 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  13. ^ Massimo Costa, Catalunya, 1º giorno-Red Bull rimane leader, in italiaracing.net, 25 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  14. ^ Marco Cortesi, Catalunya, 2º giorno-Hulkenberg beffa Alonso, in italiaracing.net, 26 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  15. ^ Marco Cortesi, Catalunya, 3º giorno-Spunta la Mercedes con Rosberg, in italiaracing.net, 27 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  16. ^ Marco Cortesi, Catalunya - 4º giorno-Hamilton e McLaren i più veloci, in italiaracing.net, 28 febbraio 2010. URL consultato il 4 aprile 2010.
  17. ^ Massimo Costa, Istanbul - Gara-Vince Hamilton, Vettel che rischio, in italiaracing.net, 30 maggio 2010. URL consultato il 31 maggio 2010.
  18. ^ Massimo Costa, San Paolo - Gara:Red Bull vince il mondiale per team, ma..., in italiaracing.net, 7 novembre 2010. URL consultato il 9 novembre 2010.
  19. ^ Massimo Costa, Abu Dhabi - Gara:Vettel è il campione del mondo, in italiaracing.net, 15 novembre 2010. URL consultato il 15 novembre 2010.

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