Reading Football Club

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Reading FC
Calcio
The Royals[1] (i Reali), The Biscuitmen (i Biscottieri)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Bianco, blu
Simboli Leone
Dati societari
Città Reading
Nazione Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Confederazione UEFA
Federazione FA
Campionato League One
Fondazione 1871
Proprietario Bandiera della Cina Dai Yongge
Bandiera della Cina Dai Xiuli
Presidente Bandiera dell'Inghilterra John Madejski
Allenatore Bandiera della Spagna Rubén Sellés
Stadio Madejski Stadium
(24.250 posti)
Sito web www.readingfc.co.uk
Palmarès
Trofei nazionali 1 Full Members Cup
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Reading Football Club, noto semplicemente come Reading, è una società calcistica inglese con sede nella città di Reading (Berkshire), militante in Football League One (terza divisione inglese).

Fondato nel 1871, il club è uno dei più antichi d'Inghilterra, ma si unì alla Football League soltanto nel 1920. Dal 1896 al 1998 ha disputato le proprie partite casalinghe all'Elm Park, mentre dal 1999 gioca al Madejski Stadium.

I calciatori del Reading sono soprannominati The Royals (in italiano I Reali).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Il club fu fondato il 25 dicembre 1871. I giocatori, detti dapprima The Biscuitmen (I Biscottieri) dall'azienda di biscotti Huntley & Palmers (che aveva la sua sede in città)[2], negli anni settanta furono soprannominati The Royals (I Reali), dalla collocazione geografica di Reading, nella Contea Reale di Berkshire. L'attuale mascotte della squadra è un leone chiamato Kingsley Royal.

Nel 1913 il Reading, invitato dal Genoa, fu protagonista di una tournée italiana durante la quale batté lo stesso Genoa (la squadra italiana più blasonata dell'epoca), la Pro Vercelli campione d'Italia, il Milan per 5-0, spingendo il Corriere della Sera a scrivere: "senza dubbio, il Reading FC è la squadra più forte tra le straniere viste in Italia" nonostante l'unica sconfitta, a sorpresa, contro il Casale. Il Reading concluse la tournée con una vittoria per 2-0 sulla Nazionale italiana e fu invitato a partecipare anche l'anno successivo, anche se non ci sono documenti che attestino la disputa del torneo, il che fa presupporre che sia stato cancellato per via dell'imminenza della prima guerra mondiale, in cui morirono molti calciatori del Reading, tra cui Alan Foster, che aveva realizzato una doppietta nella partita contro il Milan e che fu ucciso sul campo di battaglia.[3]

Per la quasi totalità della sua storia il Reading ha militato con diverse fortune nelle serie minori del calcio inglese, ottenendo la sua prima promozione nella seconda serie del calcio nazionale solo nel 1986. Per il successivo ventennio, la squadra si è assestata fra la seconda e la terza serie, con risultati più o meno favorevoli a seconda delle annate (da segnalare una finale per la promozione in Premier League, fino ad allora il punto più alto raggiunto dal club, persa solo ai supplementari contro il Bolton nel 1995[4]).

Prima promozione in Premier League (2006)[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2005-2006 il Reading conquistò la sua prima storica promozione in Premier League, arrivata il 25 marzo 2006 con il più largo anticipo sulla fine del campionato dal dopoguerra: la squadra totalizzò infatti 106 punti in Football League Championship (record per un torneo professionistico inglese)[5], uscendo sconfitta soltanto in due incontri su 46 disputati e rimanendo imbattuta per 33 turni, con un totale di 99 gol segnati nell'arco del campionato.

Il 19 agosto 2006 il Reading fece il suo esordio in Premier League, sconfiggendo sul proprio campo il Middlesbrough per 3-2 dopo essere andato sotto di due reti[6]. Il 1º gennaio 2007, in seguito alla vittoria per 6-0 contro il West Ham al Madjeski Stadium, i Royals conseguirono due primati in massima serie: la prima accoppiata di successi tra andata e ritorno contro una stessa squadra e la vittoria con il più ampio margine di gol[7]. La formazione di Steve Coppell concluse l'annata con un ottimo 8º posto, uno dei migliori risultati di sempre per una squadra all'esordio nella massima divisione[8], terminando il campionato a quota 55 punti, fallendo di una sola lunghezza la qualificazione alla Coppa UEFA, a causa del pareggio contro il Blackburn (3-3) maturato all'ultima giornata. La società rinunciò poi a partecipare alla Coppa Intertoto, nonostante ne avesse acquisito il diritto, per motivi economici ed organizzativi.

La stagione 2007-2008 si rivelò invece decisamente più complicata per il Reading, costantemente coinvolto nella lotta per la salvezza. All'ultima giornata i Royals sconfissero per 4-0 il Derby County, ma non riuscirono ad evitare la retrocessione in Football League Championship (seconda divisione inglese) a causa della vittoria esterna del Fulham contro il Portsmouth.

Anni recenti[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2008-2009 il Reading si classificò al 4º posto in Football League Championship, qualificandosi così per i play-off, dove venne però eliminato dal Burnley in semifinale. Al termine dell'annata l'allenatore Steve Coppell annunciò le proprie dimissioni dopo sei stagioni alla guida dei Royals; al suo posto arrivò il nordirlandese Brendan Rodgers[9].

Il 17 aprile 2012 la squadra riconquistò la Premier League dopo quattro anni di assenza, grazie alla vittoria per 1-0 contro il Nottingham Forest al Madjeski Stadium[10]. Quattro giorni più tardi arrivò anche la conquista del titolo di categoria, ottenuto in seguito al pareggio per 2-2 contro il Crystal Palace[11].

La stagione 2012-2013 si rivelò molto complicata per il Reading, rimasto invischiato nella parte più bassa della classifica per tutta la durata del campionato. Alla terzultima giornata, con il pareggio casalingo per 0-0 contro il QPR, la squadra retrocesse nuovamente in seconda divisione[12]. Da allora, la squadra milita con alterne fortune in Football League Championship, e ha sfiorato una nuova promozione nella stagione 2016-2017, classificandosi terza al termine della stagione regolare e perdendo solo ai rigori la finale dei play-off promozione contro l'Huddersfield Town[13].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Reading Football Club

  • 1900-1901 - 9° in Southern League Division One e 6° in Western Football League Division One.
  • 1901-1902 - 5° in Southern League Division One e 3° in Western Football League Division One.
  • 1902-1903 - 2° in Southern League Division One e 6° in Western Football League Division One.
  • 1903-1904 - 6° in Southern League Division One e 7° in Western Football League Division One.
  • 1904-1905 - 2° in Southern League Division One e 9° in Western Football League Division One.
  • 1905-1906 - 10° in Southern League Division One e 9° in Western Football League Division One.
  • 1906-1907 - 12° in Southern League Division One e 4° in Western Football League Division One.
  • 1907-1908 - 12° in Southern League Division One e 5° in Western Football League Division One.
  • 1908-1909 - 8° in Southern League Division One e 6° in Western Football League Division One. Al termine della stagione lascia la Western Football League.
  • 1909-1910 - 22° in Southern League Division One. Retrocesso in Southern League Division Two


Semifinalista in FA Cup.








Semifinalista in FA Cup.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2005-2006, 2011-2012
1925-1926, 1985-1986, 1993-1994
1970-1971, 1978-1979
1987-1988
  • Football League Third Division South Cup: 1
1938
  • London War Cup: 1
1941

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Reading F.C..

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Secondo un sondaggio condotto in Inghilterra su 5.000 tifosi di ogni squadra, i sostenitori del Reading (onorando anche il loro soprannome, The Royals) sono quelli dotati di maggior classe e stile fra tutti i tifosi inglesi. Dal sondaggio è emerso che amano il buon vino e le serate a teatro, sono soliti fare vacanze culturali in Europa e sono quelli che hanno meno skinheads fra le loro file[senza fonte].

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità tradizionalmente più sentita dai tifosi Royals era quella con l'Aldershot Football Club, ormai però quasi dimenticata a causa del fallimento di quest'ultima compagine nel 1992[1]. In tempi più recenti, si è assistito alla nascita di una inimicizia nei confronti dello Swindon Town[14], sebbene questo sentimento non sia ricambiato[1].

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Più lunga sequenza di vittorie in campionato all'inizio della stagione: 13 vittorie nel 1985-1986.
  • Più lungo periodo a rete inviolata in campionato: 1103 minuti, oltre 11 gare tra il 24 marzo 1979 e il 18 agosto 1979 (Steve Death era il portiere in queste 11 gare)
  • Prima squadra iscrittasi in Football League tra il 1920 ed il 1922 a mettere a segno 5000 gol in campionato. Adie Williams segnò il 5000° gol contro il Wycombe nel settembre 2000 ma, a causa di un errore di calcolo, il certificato andò a Darius Henderson, che segnò il 5001°
  • Più lunga sequenza di risultati utili in una singola stagione nella seconda divisione del calcio inglese: 33 gare (Coca-Cola Championship 2005-2006)
  • Maggior numero di punti in una singola stagione in qualsiasi lega professionistica inglese: 106 punti (Coca-Cola Championship 2005-2006)[15]

Societari[modifica | modifica wikitesto]

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 26 settembre 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Inghilterra P David Button
3 Bandiera dell'Inghilterra D Tom Holmes
4 Bandiera del Camerun D Ben Elliott
5 Bandiera della Scozia D Tom McIntyre
6 Bandiera dell'Inghilterra D Harlee Dean
7 Bandiera dell'Inghilterra A Harvey Knibbs
8 Bandiera del Galles C Charlie Savage
10 Bandiera dell'Inghilterra A Sam Smith
11 Bandiera dell'Inghilterra A Femi Azeez
12 Bandiera della Nigeria A Paul Mukairu
14 Bandiera dell'Inghilterra C Ovie Ejaria
15 Bandiera dell'Inghilterra A Kelvin Ehibhatiomhan
17 Bandiera del Ghana D Andy Yiadom
18 Bandiera dell'Inghilterra D Nesta Guinness-Walker
20 Bandiera di Montserrat D Jeriel Dorsett
N. Ruolo Calciatore
21 Bandiera dell'Australia P Dean Bouzanis
22 Bandiera del Portogallo P Joel Pereira
23 Bandiera dell'Inghilterra C Sam Hutchinson
24 Bandiera della Nuova Zelanda D Tyler Bindon
27 Bandiera del Senegal D Amadou Mbengue
28 Bandiera della Guinea-Bissau C Mamadi Camará
29 Bandiera dell'Inghilterra C Lewis Wing
30 Bandiera del Ghana D Kelvin Abrefa
31 Bandiera della Giamaica P Coniah Boyce-Clarke
32 Bandiera dell'Inghilterra D Nelson Abbey
35 Bandiera del Belgio C Jack Senga
40 Bandiera del Galles C Tivonge Rushesha
42 Bandiera dell'Inghilterra C Caylan Vickers
47 Bandiera dell'Inghilterra D Matthew Carson

Rosa 2022-2023[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 4 febbraio 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Inghilterra P Joe Lumley
2 Bandiera dell'Inghilterra A Andy Carroll
3 Bandiera dell'Inghilterra D Tom Holmes
4 Bandiera dell'Inghilterra C Sam Hutchinson
5 Bandiera della Scozia D Tom McIntyre
6 Bandiera dell'Inghilterra D Liam Moore (capitano)
7 Bandiera dell'Irlanda A Shane Long
9 Bandiera del Portogallo A Lucas João
10 Bandiera dell'Inghilterra C Tom Ince
11 Bandiera della Costa d'Avorio A Yakou Méïté
12 Bandiera dell'Inghilterra D Abdul Rahman Baba
14 Bandiera dell'Inghilterra C Ovie Ejaria
15 Bandiera dell'Inghilterra A Femi Azeez
N. Ruolo Calciatore
16 Bandiera della Serbia C Dejan Tetek
17 Bandiera del Ghana D Andy Yiadom
18 Bandiera dell'Inghilterra D Nesta Guinness-Walker
19 Bandiera dell'Inghilterra C Tyrese Fornah
20 Bandiera dell'Italia C Cesare Casadei
21 Bandiera dell'Australia P Dean Bouzanis
22 Bandiera del Senegal C Loum N'Diaye
23 Bandiera del Canada C Junior Hoilett
24 Bandiera dell'Inghilterra D Scott Dann
27 Bandiera del Senegal D Amadou Mbengue
28 Bandiera della Guinea-Bissau C Mamadi Camará
30 Bandiera del Ghana D Kelvin Abrefa
31 Bandiera della Giamaica P Coniah Boyce-Clarke
Bandiera della Giamaica D Liam Moore

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) No 6. Reading, in The Guardian, 21 febbraio 2001. URL consultato il 29 aprile 2020.
  2. ^ (EN) DID YOU KNOW: READING (A) [collegamento interrotto], su hullcitytigers.com, 21 settembre 2017. URL consultato il 29 aprile 2020.
  3. ^ Dettagli sulla tournée italiana del Reading nel 1913, su btinternet.com (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2012).
  4. ^ (EN) READING 3 Bolton Wanderers 4 (After Extra Time), su royals.org. URL consultato il 29 aprile 2020.
  5. ^ (EN) H. Davies, Ranked! The 10 best Championship teams EVER, by points total, su fourfourtwo.com, 19 aprile 2019. URL consultato il 29 aprile 2020.
  6. ^ (EN) A. MacKenzie, Reading 3-2 Middlesbrough, in BBC, 19 agosto 2006. URL consultato il 29 aprile 2020.
  7. ^ (EN) S. Holt, Reading 6-0 West Ham, in BBC, 1º gennaio 2007. URL consultato il 29 aprile 2020.
  8. ^ (EN) The 10 best newly-promoted PL clubs: Newcastle, Forest, Ipswich…, su planetfootball.com, 13 ottobre 2008. URL consultato il 29 aprile 2020.
  9. ^ (EN) Reading appoint Rodgers, in Eurosport, 4 giugno 2009.
  10. ^ (EN) Reading 1-0 Nott'm Forest, in BBC, 17 aprile 2012.
  11. ^ (EN) Reading 2-2 Crystal Palace, in BBC, 21 aprile 2012. URL consultato il 29 aprile 2020.
  12. ^ (EN) S. James, Reading and QPR relegated from Premier League after goalless draw, in The Guardian, 28 aprile 2013. URL consultato il 29 aprile 2020.
  13. ^ (EN) P. Doyle, Huddersfield reach Premier League after penalty shoot-out win over Reading, in The Guardian, 29 maggio 2017.
  14. ^ (EN) C. Watts, Reading FC v Swindon Town: Is the derby set to return?, in BerkshireLive, 12 maggio 2015. URL consultato il 29 aprile 2020.
  15. ^ (EN) Record - 106 points, su readingfc.co.uk. URL consultato il 29 aprile 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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