Re Enzo (opera)

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Re Enzo
Lingua originaleitaliano
Genereopera comica
MusicaOttorino Respighi
LibrettoAlberto Donini
Attitre
Prima rappr.12 marzo 1905
TeatroTeatro del Corso di Bologna
Personaggi
  • Enzo (tenore)
  • Lauretta (soprano)
  • Isabella dei Menicucci (soprano)
  • Podestà (tenore)
  • Gigione (tenore)
  • Cucuberna (tenore)
  • Leonzio dei Ghisilieri (basso)
  • Adalberto (tenore)
  • Primo Operaio (tenore)
  • Secondo Operaio (baritono)
AutografoBiblioteca Musicale del Conservatorio di Bologna[1]

Re Enzo P 55 è un'opera comica in 3 atti e 4 quadri di Ottorino Respighi su libretto di Alberto Donini (uno studente amico di Respighi[1]). La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro del Corso di Bologna il 12 marzo 1905 (tra gli interpreti Rosina Giovannoni Zacchi nella parte di Lauretta e Ernesto Lavarello come Leonzio)[2] Per volere di Respighi, ci fu una sola rappresentazione, che ebbe un buon successo.[3]. Gli interpreti erano stati scelti tra gli studenti bolognesi. [3]

Il lavoro è una sorta di operetta, con numeri musicali chiusi alternati a dialoghi.[1]

In tempi moderni l'opera fu ripresa al Teatro comunale di Bologna il 21, 23 e 24 settembre 2004, protagonisti Cristiano Cremonini (Re Enzo), Yoon Bin Jung (Lauretta), Filomena Pericoli (Isabella), Giuseppe di Paola (Il podestà), Maurizio Amadori (Gigione) con direttore Luigi Pagliarini, in uno spettacolo realizzato in collaborazione tra il Conservatorio, l'Accademia di Belle Arti e l'Università della città. [1][4][5]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La vicenda ruota intorno al personaggio di Re Enzo, re di Sardegna catturato dai bolognesi nella battaglia di Fossalta e tenuto prigioniero a Bologna (nel palazzo che da lui ha preso il nome). Tutte le donne di Bologna si invaghiscono di Re Enzo a causa della sua bellezza e vorrebbero liberarlo, e ne nasce una sorta di lotta con gli uomini preoccupati di perdere l'amore delle loro mogli.

Organico orchestrale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Luana D'Aguì, Ottotino Respighi. Bologna - Teatro Comunale: Re Enzo, da OperaClick (URL consultato il 26 ottobre 2013)
  2. ^ Première di Re Enzo Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive., almanacco di amadeusonline (URL consultato il 26 ottobre 2013)
  3. ^ a b Biblioteca Salabrosa, Cronologia di Bologna - 1905 - Il "Re Enzo" di Respighi Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive. (URL consultato il 26 ottobre 2013)
  4. ^ Re Enzo tradito dagli intellettuali, Il Giornale della Musica (URL consultato il 26 ottobre 2013)
  5. ^ Re Enzo, UNIBO magazine dell'Università di Bologna (URL consultato il 26 ottobre 2013)
  6. ^ Ottorino Respighi - catalogo, su flaminioonline.it, Orchestra Virtuale del Flaminio. URL consultato il 29 giugno 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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