Raffaele Cormio

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Raffaele Cormio (Narni, 11 novembre 1941Milano, 25 febbraio 1981) è stato un fumettista e illustratore italiano.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Noto anche con gli pseudonimi di Ralph Hunter e Parvus, si trasferisce a Milano nel 1952, all'età di undici anni, già durante il periodo scolastico inizia una lunga collaborazione con le Edizioni Alpe.[3][1][2]

Nei primi anni sessanta inizia a collaborare con la Sergio Bonelli Editore come inchiostratore di una storia di Tex (numeri 67 e 68), scritta da Gianluigi Bonelli e disegnata da Aurelio Galleppini e Francesco Gamba.[1] Per la stessa serie nel 1964 realizza in qualità di inchiostratore anche buona parte delle tavole dell'episodio Pueblo Bonito (numeri 70-71-72, agosto 1966).

Nel 1962 inizia anche a collaborare con l'Editoriale Corno come disegnatore e di grafico. Nel 1965 per la casa editrice milanese disegna alcune copertine per le testate a fumetti Kansas Kid e Maschera Nera, nonché il secondo e il quarto numero della serie Kriminal,[1] che firma dapprima col nickname Ralph Hunter, poi come Parvus.

Su testi di Max Bunker, riprende poi anche la serie Atomik, iniziata da Paolo Piffarerio e pubblicata in appendice sulla serie Maschera Nera, per la quale ne realizza gli ultimi episodi.[4]

Nello stesso periodo, gli viene ufficialmente assegnato l'incarico di art director della testata Zagor[1] per la quale collabora fino agli anni ottanta, realizzando graficamente i titoli degli albi e supervisionando la produzione delle copertine. Come sceneggiatore lavora alla serie western Piccolo Sceriffo.[1]

Negli anni settanta collabora anche con il settimanale Il Giornalino creando una parodia del genere nero italiano ideando la serie Mascheruomo[1] (ripreso più tardi dall'Editrice Cenisio), nonché scrivendo i testi delle avventure di Luisa, Paolo e Gino, illustrate da Pietro Gamba.

Alcune sue vignette umoristiche sono apparse nel 1978 sul mensile "Vini e Liquori" diretto da Luigi Veronelli.

È anche l'autore del disegnino che apre la rubrica di "Foto di famiglia" che appare nella quarta di copertina degli albi di Tex nella seconda metà degli anni Settanta e negli anni Ottanta.

Afflitto per parecchio tempo da una forte depressione, morì suicida a Milano il 25 febbraio 1981.[1] Venne seppellito nel cimitero monumentale di Milano[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h FFF - Raffaele CORMIO, su lfb.it. URL consultato il 4 novembre 2019.
  2. ^ a b (EN) Raffaele Cormio, su lambiek.net. URL consultato il 4 novembre 2019.
  3. ^ Tex Willer Forum - TWF -> Raffaele Cormio, su texwiller.forumfree.org. URL consultato il 26 febbraio 2017.
  4. ^ Max Bunker, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 4 novembre 2019.
  5. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.