Quota piezometrica

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Fissato un generico punto all'interno di un fluido, la sua quota piezometrica è data dalla somma della sua quota geoidica, e dell'altezza piezometrica, che può essere definita come la distanza che intercorre tra il pelo libero del fluido e il punto stesso:

dove:

  • è la quota geodetica;
  • è l'altezza piezometrica;
  • è la pressione nel punto;
  • è il peso specifico del fluido.

Leggi fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Una conseguenza della legge di Stevino è che a tutti i punti di un fluido pesante incomprimibile in quiete compete la stessa quota piezometrica, il cui valore è determinato quando sono assegnate la pressione e la quota del punto d'interesse:

Quindi, considerando due punti appartenenti a due piani a diversa quota geoidica e , il legame tra le rispettive pressioni e , risulta dall'applicazione della seguente formula:

Perciò, la pressione aumenta al diminuire della quota geoidica, proporzionalmente al peso specifico del fluido; in questo caso le superfici equipotenziali sono anche superfici a uguale pressione, chiamate isobare.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Yunus A. Cengel, John M. Cimbala. Fluid mechanics: fundamental and applications, McGraw-Hill, 2006.
  • Duilio Citrini, Giorgio Noseda, Idraulica, Cesano Boscone, Casa Editrice Ambrosiana, 1987, p. 468.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]