Tritono

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Quarta aumentata)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Una quarta aumentata Fa - Si

Il tritono (o trìtono s. m. [dal gr. τρίτονος «di tre toni»]) nella teoria musicale, non è un suono formato da tre toni (come il nome potrebbe far pensare), ma è invece lo specifico intervallo che distanzia una nota dall'altra di tre toni interi (o di 6 semitoni). Il tritono, inteso come tono specifico della scala, divide esattamente l'ottava a metà (6 di 12 semitoni), e quando viene ripetuto ciclicamente, l'orecchio umano rimane confuso, non essendo più in grado di capire se l'intervallo è in effetti ascendente o discendente, e generando l'omonimo paradosso. Viene anche detto intervallo di quinta diminuita o di quarta aumentata/eccedente, a seconda delle posizioni nel pentagramma,[1] ma in senso melodico, nell'uso di scale non temperate, il suono del tritono tende fortemente verso la risoluzione ai gradi vicini, stringendosi verso la terza, se l'intervallo è di quinta diminuita o allargandosi verso la sesta, se di quarta aumentata.

A partire dal XVIII secolo, questo intervallo, che è considerato sicuramente una delle maggiori dissonanze della scala diatonica, è stato anche chiamato diabolus in musica, ma la credenza che fosse così nominato anche in tempi più antichi (si veda la frase: “mi contra fa est diabolus in musica”, detta nel medioevo da Guido d'Arezzo, parlando d'altro)[2], e/o che addirittura il suo uso fosse stato bandito dalle autorità ecclesiastiche (nonostante le spiccate contrarietà verso le dissonanze in musica)[3], non sembra essere supportata da alcuna fonte autorevole.

Può essere conosciuto anche come accordo del male o più semplicemente intervallo del diavolo, dalla famosa sonata del Tartini "Il trillo del diavolo" [2], ripreso anche da Jimi Hendrix (circa 200 anni dopo) all'inizio del brano Purple Haze[4] e come "trillo" in vari assoli di brani dal vivo (soprattutto). Vari autori nella storia della musica fino ad oggi, hanno composto, usato e suonato questo intervallo, in vari brani musicali. Anche alcune sirene d'allarme, come la sirena dei vigili del fuoco o della polizia, usano questo intervallo tonale.

Sostituzione di tritono[modifica | modifica wikitesto]

Nella musica jazz la sostituzione di tritono consiste nel sostituire, normalmente nell'ambito di una progressione II-V-I, un accordo di settima di dominante (che può anche comparire con la quinta e/o la nona alterate) con un altro accordo di settima avente la fondamentale distante tre toni dalla fondamentale dell'accordo che viene sostituito.[5]

Per esempio in Do maggiore l'accordo di dominante è il Sol7, che può essere sostituito dal suo tritono Re♭7.

Le ragioni alla base di questa sostituzione sono diverse:

  • La principale sta nell'osservare che i due accordi hanno la stessa terza e settima, ma in ordine inverso (nell'esempio Sol-Si-Re-Fa e Re♭-Fa-La♭-Si) e il terzo e il settimo grado di un accordo sono considerati molto caratterizzanti.
  • La fondamentale e la quinta nell'accordo sostituito (nell'esempio, Sol e Re) sono rispettivamente la quarta aumentata e la nona minore (ottava aumentata) dell'accordo di rimpiazzo, e la stessa relazione vale per la fondamentale e la quinta di quest'ultimo rispetto al precedente.
  • Se uno dei due accordi è alterato (con quinta e nona aumentate o con quinta aumentata e nona bemolle) si può usare – melodicamente – la stessa scala (lidia aumentata) su entrambi gli accordi, ad esempio:
Scala Lidia Aumentata Sol7alt.(+5+9) Re♭7
Si 3 ♭7
Do♯ +4 (♭5) tonica
Re♯ +5 9
Mi♯ (Fa) ♭7 3
Fa♯♯ (Sol) tonica +4 (♭5)
Sol♯ ♭9 5
La♯ 9 6 (13)
  • La sostituzione nella cellula II-V-I permette al basso di eseguire la progressione Re-Re♭-Do ad intervalli discendenti di un semitono, che è molto comune.

Questa sostituzione è diventata così frequente nel jazz moderno che viene spesso effettuata anche su accordi di dominante che non compaiono nel contesto di una progressione II-V-I.

Paradosso del tritono[modifica | modifica wikitesto]

Il paradosso del tritono è un fenomeno studiato dalla psicologa Diana Deutsch nel 1986. Consiste nell'emissione di due note che distano di un tritono equivalente a mezza ottava. Questa ripetizione ciclica inganna l'orecchio anche di musicisti esperti che non riconoscono se la sequenza è ascendente o discendente. Esistono anche altri tipi di illusioni uditive studiate da Diane Deutsch come la Scala Shepard o altre[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il tritono nella teoria musicale, su Note tra le righe, 25 gennaio 2023. URL consultato il 2 luglio 2023.
  2. ^ a b (EN) Un accordo diabolico, su il manifesto, 21 settembre 2019. URL consultato il 2 luglio 2023.
  3. ^ Gianrenzo Orbassano, Il tritono, la nota musicale del diavolo - Informareonline.com, su Informareonline, 22 febbraio 2023. URL consultato il 2 luglio 2023.
  4. ^ The Jimi Hendrix Experience - Purple Haze (Audio). URL consultato il 2 luglio 2023.
  5. ^ Sostituzione di tritono – Jazz Lab, su jazzlab.saxonline.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  6. ^ Diana Deutsch - Research and Musical Demonstrations, su deutsch.ucsd.edu. URL consultato l'8 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Don Michael Randel, The Harvard Dictionary of Music, Harvard University Press, 2003, ISBN 0-674-01163-5

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica