Qiyada

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La qiyāda (in arabo ﻗﻴﺎﺩة?) era un'istituzione onorifica della tribù araba dei Quraysh di Mecca, unitamente alla Ḥijāba, alla Siqāya, alla Rifāda, al Liwāʾ e alla Nadwa.

Come le altre fu organizzata da Quṣayy e riguardava la conduzione dei guerrieri nelle imprese belliche continuamente impegnavano le tribù d'Arabia, dedite al piccolo brigantaggio e alla vendetta per antichi torti subiti o creduti tali.

Alla conduzione degli uomini in battaglia, al contrario delle altre cariche, era in genere prescelto un giovane raʾīs (capo) che, per vigore fisico e audacia, meglio si adattava a quel rischioso compito.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tuttavia, nelle azioni belliche contro Maometto, la qiyāda fu affidata ad Abū Sufyān, che non era propriamente un giovinetto, anche se era pur sempre un uomo fisicamente valido.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • al-Azraqī, Akhbār Makka, ed. F. Wüstenfeld, 1858, pp. 65-67.
  • Leone Caetani, Annali dell'Islām, 10 voll., Milano-Roma, Ulrico Hœpli-Fondazione Caetani della Regia Accademia dei Lincei, 1905-1926, I, pp. 104-108.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]