Pseudomugil furcatus

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Pseudomugil furcatus

esemplare femminile (sopra) e maschio adulto
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Atheriniformes
Sottordine Atherinoidei
Famiglia Pseudomugilidae
Genere Pseudomugil
Specie P. furcatus
Nomenclatura binomiale
Pseudomugil furcatus
Nichols, 1955
P. furcatus

Pseudomugil furcatus Nichols, 1955 è un pesce osseo di acqua dolce appartenente alla famiglia Pseudomugilidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dai ruscelli delle foreste pluviali della Papua Nuova Guinea[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce ha il corpo prevalentemente grigio-trasparente, mentre le pinne sono gialle e nere, non particolarmente ampie. La pinna caudale è nera, gialla e trasparente. Sulla gola si può esserci una macchia rossa, e gli occhi sono azzurri. La colorazione è simile tra femmine e maschi, ma questi ultimi in genere sono di dimensioni maggiori.

La lunghezza massima registrata è di 5 cm per i maschi e 4 per le femmine[2].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie pacifica[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

È onnivoro[2].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova[4].

Malattie[modifica | modifica wikitesto]

È particolarmente sensibile alle infezioni delle branchie[5].

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

È una specie pacifica, adatta agli acquari di comunità[2]. Può nutrirsi delle proprie uova se si riproduce in cattività[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Allen, G, Pseudomugil furcatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d (EN) Pseudomugil furcatus, su FishBase. URL consultato il 6 aprile 2014.
  3. ^ a b Seriouslyfish, su seriouslyfish.com. URL consultato il 14 aprile 2014.
  4. ^ Riproduzione, su fishbase.org. URL consultato il 6 aprile 2014.
  5. ^ Malattie, su fishbase.org. URL consultato il 14 aprile 2014.

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