Aeroporto di Praga-Ruzyně

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Aeroporto di Praga-Ruzyně
aeroporto
Vista dall'alto
Codice IATAPRG
Codice ICAOLKPR
Nome commercialeAeroporto di Praga Václav Havel
Descrizione
Tipocivile
GestoreLetiště Praha, a.s.
StatoBandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
Regione  Praga
CittàPraga
Posizione10 km a Ovest del castello di Praga
HubBandiera della Rep. Ceca Smartwings
Bandiera della Rep. Ceca Czech Airlines
BaseBandiera della Germania Eurowings
Bandiera dell'Irlanda Ryanair
Altitudine376 m s.l.m.
Coordinate50°06′03″N 14°15′36″E / 50.100833°N 14.26°E50.100833; 14.26
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Repubblica Ceca
LKPR
LKPR
Sito webwww.csl.cz/
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
06/243 715 x 45 mcemento
ILS
12/303 250 x 45 mcemento
ILS
04/222 120 x 60 mConglomerato bituminoso
ILS
Statistiche (2015)
Passeggeri in transito12.030.928
i dati sono estratti da AIP Czech Republic[1]
verificato il 16 aprile 2015

L'Aeroporto di Praga-Ruzyně[2] (IATA: PRGICAO: LKPR) (in ceco Letiště Praha-Ruzyně), noto con il nome commerciale di Aeroporto di Praga-Václav Havel (in ceco Letiště Václava Havla Praha), è un aeroporto ceco situato a 10 chilometri a ovest del centro della città di Praga ed è l'aeroporto principale della Repubblica Ceca e uno dei più importanti dell'Europa centro-orientale. Nel 2007 sono transitati per Praga quasi 12 milioni e mezzo di passeggeri. L'aeroporto è intitolato, nella sua dicitura commerciale, a Václav Havel (1936-2011), ultimo presidente della Cecoslovacchia e primo della Repubblica Ceca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeroporto di Ruzyně venne inaugurato il 5 aprile 1937 ma la storia dell'aviazione civile cecoslovacca iniziò nell'aeroporto militare di Praga-Kbely nel 1919. A causa della insufficienza delle strutture, negli anni trenta il governo decise di aprire un nuovo aeroporto civile di Stato, a Ruzyně. L'aeroporto vinse il Diploma e Medaglia d'Oro nel 1937 alla fiera internazionale di arte e tecnica a Parigi (Exposition Internationale des Arts et Techniques dans la Vie Moderne) per la concezione tecnica dell'aeroporto, prima di tutto per l'architettura dell'edificio check-in (oggi conosciuto come Terminal Sud 1) dell'architetto Adolf Benš[3]. Altri premi furono vinti per la modernità, durante le fasi di sviluppo dell'aeroporto. Tutto ciò aumentò l'interesse delle compagnie aeree ad usare l'aeroporto di Praga.

Evoluzione del traffico passeggeri[modifica | modifica wikitesto]

  • 1963 – 1 milione
  • 1975 – 2 milioni
  • 1995 – 3 milioni
  • 1997 – 4 milioni
  • 2000 – 5 milioni
  • 2001 – 6 milioni
  • 2003 – 7 milioni
  • 2005 – 10 milioni

Accessibilità[modifica | modifica wikitesto]

Per raggiungere l'aeroporto dal centro di Praga è attivo un servizio di autobus del trasporto pubblico urbano. Le linee sono le seguenti: 100, 119, 254, 179. Tutte portano verso svariate fermate della metropolitana. In orario notturno è attivo il bus numero 510 (da mezzanotte fino alle ore 3:30) che parte dall'aeroporto in direzione della stazione di tram Divoka Šárka, da dove poi si può proseguire con il tram.

Terminal[modifica | modifica wikitesto]

Area check-in al Terminal 2.

Terminal 1[modifica | modifica wikitesto]

È utilizzato per i voli al di fuori dell'area Schengen verso Stati Uniti, Canada, Medio Oriente, Asia, Africa e Regno Unito.

Terminal 2[modifica | modifica wikitesto]

Vi atterrano i voli all'interno dell'area Schengen. La sua apertura risale a gennaio 2006.

Terminal 3[modifica | modifica wikitesto]

È usato per i voli VIP e charter. La sua apertura è avvenuta nel 1997.

Terminal 4[modifica | modifica wikitesto]

Costituisce la parte più antica dello scalo. Oggi è usato per i voli VIP e per le visite ufficiali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (CSEN) LKPR - PRAHA/RUZYNĚ (PDF), in AD Aerodromes, http://lis.rlp.cz. URL consultato il 16 aprile 2015.
  2. ^ (CSEN) AAD Aerodromes, su Letecká informační příručka, http://lis.rlp.cz. URL consultato il 22 aprile 2014.
  3. ^ Oxford Index, from From A Dictionary of Architecture and Landscape Architecture in Oxford Reference, su oxfordindex.oup.com. URL consultato il 23 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2017).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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