Potassic-arfvedsonite

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Potassic-arfvedsonite
Classificazione Strunz (ed. 10[1])9.DE.25[1]
Formula chimicaKNa2(Fe2+4Fe3+)Si8O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[3]
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica[3]
Parametri di cellaa=10,002(2) Å, b=18,054(3) Å, c=5.319(1) Å, β=103,90(3) ̊, V=932,4(3) Å³, Z=2[3]
Gruppo puntuale2/m[3]
Gruppo spazialeC2/m[3]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,39(2)[4] g/cm³
Densità calcolata3,43[4] g/cm³
Durezza (Mohs)5½-6[4]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[4]
Fratturascheggiosa[4]
Colorenero, blu-verde scuro, blu-grigio[4]
Lucentezzavitrea[4]
Opacitàda semitrasparente a trasparente[4]
Striscioblu verdastro chiaro[4]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La potassic-arfvedsonite è un minerale, un anfibolo appartenente, secondo la nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012), al sottogruppo degli anfiboli di sodio[5].

È stata individuata in campioni provenienti da Ilímaussaq, Lovozero e Khibiny raccolti nel 2003[6] ed approvata dall'IMA il 3 novembre 2003 con il nome di potassicarfvedsonite in base alle regole della nomenclatura degli anfiboli di allora. Il nome è stato poi cambiato in potassic-arfvedsonite in seguito alla revisione della nomenclatura del 2012 (IMA 2012)[5].

In realtà il minerale era già conosciuto fin dal 1956 ma non era ancora stata richiesta l'approvazione formale all'apposito comitato dell'IMA[7].

Questo minerale è l'analogo dell'arfvedsonite rispetto alla quale è presente una quantità di potassio superiore a quella di sodio nel sito A[3].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La potassic-arfvedsonite si trova sotto forma di cristalli prismatici ben formati con forme {110} e {010} di dimensione fino a 15 × 0.8 cm e in aggregati di cristalli a volte divergenti ed incurvati o massivi[6].

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La potassic-arfvedsonite si trova nella pegmatite alcalina della quale costituisce fino al 30-50% associata ad analcime, egirina, steenstrupina-(Ce), epistolite, ussingite, lomonosovite, vuonnemite, sérandite, manaksite, villiaumite, natrosilite, sfalerite, microclino, nefelina, lamprofillite, eudialite, rinkite, titanite, fluorapatite[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Potassic-arfvedsonite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 12 settembre 2014.
  2. ^ Pekov (2007), p. 42.
  3. ^ a b c d e f g Pekov (2004), p. 556.
  4. ^ a b c d e f g h i Pekov (2004), p. 555.
  5. ^ a b Hawthorne, p. 2037.
  6. ^ a b c Pekov (2004), pp. 557-559.
  7. ^ Pekov (2004), p. 557.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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