Porte di Caltanissetta

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Antica mappa di Caltanissetta degli inizi Ottocento

Le porte di Caltanissetta erano degli elementi architettonici, non più esistenti, posti all'ingresso della città.

Lo storico nisseno Giovanni Mulè Bertòlo, nel suo libro Caltanissetta nei tempi che furono e nei tempi che sono del 1906, ne indica quattro:

Secondo Giuseppe Giugno sarebbero esistite altre due porte: una nei pressi della attuale vicolo Lepre (già vicolo Lebbra), l'altra all'inizio di via San Domenico e via Paolo Emiliani Giudici.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Mulè Bertòlo, La rivoluzione del 1848 e la provincia di Caltanissetta, Tipografia dell'Ospizio provinciale di beneficenza, 1808, pp. 111–.
  2. ^ Giuseppe Saggio, Santa Lucia a Caltanissetta, su De urbe.... URL consultato il 24 gennaio 2016.
  3. ^ Francesco Maria Emanuele e Gaetani di Villabianca, Della Sicilia nobile, Parte II libro IV, Stamperia de' Santi Appostoli, 1759, pp. 76–.
  4. ^ Mulè Bertòlo, 1906.
  5. ^ Mulè Bertòlo, 1906, p. 105.
  6. ^ Mulè Bertòlo, 1906, p. 221.
  7. ^ Gioacchino Di Marzo, Diari della città di Palermo dal secolo XVI al XIX, Lauriel, 1872, pp. 295–.
  8. ^ AA. VV., Dossier candidatura Caltanissetta (PDF), su comune.caltanissetta.it, Città di Caltanissetta, p. 13. URL consultato il 24 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2016).
  9. ^ Giuseppe Giugno, Caltanissetta dei Moncada. Il progetto di città moderna, Caltanissetta, Lussografica, 2012, p. 235.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]