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Un colpo di Stato (con i sinonimi, utilizzati a livello internazionale, di coup d'état, golpe o putsch) consiste in un atto violento, o comunque illegale, posto in essere da un potere dello Stato, diretto a provocare un cambiamento di regime.

Tre sono gli elementi essenziali di un colpo di Stato:

  1. L'atto illegale secondo le norme del regime vigente, che lo distingue dai mutamenti di regime ottenuti con mezzi leciti;
  2. A porlo in essere sono forze interne al regime (il re, i militari, il parlamento, il governo, il presidente della repubblica, la magistratura); questo lo distingue dalle rivoluzioni, tentate da forze esterne al regime politico vigente;
  3. Lo scopo, consistente nel cambiare il regime: chi pone in essere un colpo di Stato può non avere come obiettivo l'occupazione del potere; può anche solo prepararlo per altri (vedasi a tale esempio il golpe militare in Portogallo nel 1974, che portò il Paese alla democrazia). Questo lo distingue dalla congiura di palazzo, nella quale con l'atto violento si punta a cambiare le persone che governano ma non il regime.

Il colpo di Stato avviene solitamente in modo violento, con la conquista, attraverso l'uso o la minaccia dell'utilizzo delle armi, dei centri di potere di uno Stato: la sede del governo e delle sue rappresentanze territoriali, il parlamento, le sedi dei principali organi di giustizia, dei mezzi di informazione e dei centri di potere militare ed economico. In tal modo i golpisti vogliono da un lato impedire ad eventuali oppositori di reagire militarmente e dall'altro occupare gli organismi che possono assicurare loro il controllo di ogni forma di potere.

Così il colpo di Stato prevede sempre la sostituzione del governo in carica con un nuovo governo, scelto dai golpisti, che puntano anzitutto a porre sotto il proprio controllo il potere esecutivo.
continua...