Ceramica di Delft

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Porcellana di Delft)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Piatto in ceramica di Delft (1727)
Vaso per tulipani in ceramica di Delft
Quadro in ceramica di Delft (attribuito a Cornelis Boumeester
Vetrina con ceramiche di Delft
Una fase della lavorazione illustrata ai visitatori presso De Porceleyne Fles, la più antica fabbrica tuttora esistente

Con il termine ceramica di Delft o maiolica di Delft si indica un celebre prodotto artigianale dei Paesi Bassi, in particolare della città di Delft. Il termine ceramica di Delft è passato ad indicare tutta la produzione ceramistica olandese[1]. Questa ceramica è stata esportata in tutto il mondo[2] e le cui origini risalgono alla fine del XVI[1][2][3][4][5]. Il prodotto, uno dei principali del genere in Europa tra il 1600 e il 1800[2], si caratterizza solitamente per le decorazioni di colore blu[4][6] ed è per questo conosciuto anche come "blu di Delft" (in olandese: Delfts blauw)[4].

Tra i principali ceramisti olandesi, in particolare dello stile Art Nouveau, vi fu TAC Colenbrander (1841-1930)[1][6].

Oggi, delle fabbriche originarie ne sopravvive a Delft soltanto una, De Porceleyne Fles.[1][2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La produzione ceramistica fu introdotta nei Paesi Bassi nel XVI secolo su influsso della popolarità della maiolica italiana e spagnola.[4][5][7]. In particolare, artigiani emigrati dall'Italia si stabilirono ad Anversa verso 1500, e poi a Delft e Haarlem[3][8] dopo la Furia spagnola del 1576.

I primi motivi ornamentali erano rappresentati da soggetti tipicamente olandesi, come fiori e animali.[3]

All'inizio del XVII secolo, furono aperte fabbriche di ceramica in varie città olandesi, segnatamente a Bolsward, Gouda, Harlingen, Hoorn, Utrecht e Makkum[4], anche se la produzione si concentrò soprattutto a Delft[2].

Tale produzione subì tuttavia la concorrenza della più raffinata porcellana cinese.[3]

In seguito, però, i ceramisti olandesi - approfittando anche della crisi del mercato cinese, a causa di problemi interni in quel paese[1] - iniziarono, a partire dalla metà del XVII secolo, ad adottare il modello cinese[3][4], disegnando piatti e vasi eleganti, su cui raffigurarono paesaggi olandesi[3].

Così, nel 1652, esistevano 32 fabbriche di ceramica a Delft[3], tra cui De Porceleyne Fles, che sopravvive tuttora[3].

Tale produzione raggiunse il suo periodo di massimo splendore tra il 1660 e il 1725.[1]

In seguito, la produzione ceramistica olandese tornò in auge quando si diffusero gli stili Art Déco ed Art Nouveau.[1] Uno dei principali esponenti del periodo fu, come detto, TAC Colebrander.[1][6]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Ogni articolo prodotto in ceramica di Delft reca il marchio di fabbrica, le iniziali del decoratore, l'anno (indicato in lettere) e il numero di serie.[1]

Mostra dedicata alla ceramica di Delft

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Harmans, Gerard, M.L., Olanda (a cura di), Dorling Kindersley, London, 2005 - Mondadori, Milano, 2007, p. 28
  2. ^ a b c d e Geschiedenis van Delfts Blauw su Holland.com
  3. ^ a b c d e f g h i Harmans, Gerard, M.L., op. cit., p. 229
  4. ^ a b c d e f Geschiedenis van de nederlandse tegel Archiviato il 26 settembre 2013 in Internet Archive. su Nederlandse Tegel Museum
  5. ^ a b (NL) Delfts Blauw-historie: Onstaangeschiedenis, su Delft.nl. URL consultato il 23 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2013).
  6. ^ a b c Harmans, Gerard, M.L., op. cit., p. 29
  7. ^ A brief history of Dutch Delftware Aronson.com
  8. ^ La Céramique anversoise de la Renaissance, de Venise à Delft, Claire Dumortier, Anthèse, Paris, 1997

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]