Mastro Giorgio Andreoli

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Piatto lustrato da Mastro Giorgio raffigurante La Metamorfosi di Ciparisso (1525-30).

Mastro Giorgio Andreoli, conosciuto come Mastro Giorgio, (Intra, tra il 1465 e il 1470Gubbio, 1555), è stato un artigiano e artista italiano, noto come inventore della tecnica del lustro per i vasi. Si era trasferito a Gubbio nel 1490 con i suoi fratelli Giovanni e Salimbene, anch'essi vasai e vi inventò la nuova tecnica decorativa alla quale è legato il suo nome, ottenuta applicando su una ceramica già cotta una pellicola di sostanze metalliche che, a seguito di nuova cottura a piccolo fuoco, determina effetti di iridescenza.

Questa tecnica non era completamente sconosciuta, difatti fu utilizzata dai Persiani sin dal VIII secolo e successivamente ripresa nelle maioliche ispano-moresche, ma il merito di Andreoli è stato quello di riuscire a perfezionarla.[1]

Il successo del suo lavoro fu tale che da altre località note per la ceramica, come Faenza, Urbino e Pesaro, inviarono pezzi di alta qualità per farli lavorare e decorare da Andreoli, che per un certo periodo, venne aiutato nella sua attività anche dai figli Vincenzo e Ubaldo.

Se nei primi tempi, la bottega produsse soprattutto vasellame per uso da tavola, in un secondo tempo, il ventaglio produttivo si allargò e Andreoli operò anche come decoratore pittorico, come appare nella statuetta di S.Sebastiano del 1501, conservata al Victoria and Albert Museum di Londra.

Nel 1498 gli fu concessa la cittadinanza e anche l'esenzione dalla gabella, per un periodo di circa venti anni, segno che il suo lavoro era già in quegli anni particolarmente apprezzato. Successivamente Papa Leone X, prolungò l'esenzione a tempo indeterminato.[1]

Note

  1. ^ a b "Le muse", De Agostini, Novara,1964, Vol.I, pag.225

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