Ponte della Pistolesa

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Ponte della Pistolesa
Il ponte visto dalla SP200
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàVeglio - Valdilana
Coordinate45°38′43.01″N 8°07′11.06″E / 45.64528°N 8.11974°E45.64528; 8.11974
Dati tecnici
Tipoponte a travata
Materialecemento armato
Lunghezza350[1] m
Altezza152[1] m
Realizzazione
Costruzione...-1968[2]
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte della Pistolesa è un ponte stradale che collega Veglio a Mosso, due comuni della provincia di Biella, in Italia. Noto anche come Colossus[3], è una delle più significative infrastrutture del Paese nel proprio genere ed è sede dagli anni novanta del primo centro di bungee jumping permanente italiano[4].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La SP105 sul viadotto

Il viadotto attraversa trasversalmente il vallone del rio Poala, un affluente in sinistra idrografica dello Strona di Mosso, e fa parte della provinciale 105 Andorno - Mosso Santa Maria, a singola carreggiata con una sola corsia per senso di marcia. Il nome deriva dall'ex comune sparso di Pistolesa, che nel 1999 si è unito a Mosso Santa Maria, andando a costituire il comune di Mosso (poi divenuto, a seguito di un'ulteriore fusione, Valdilana).

La lunghezza è di 350 metri per 152 metri di altezza[1]; la campata principale misura 46 metri.[5]

L'opera appartiene alla tipologia dei ponti a travata con campate multiple, ognuna delle quali di lunghezza relativamente ridotta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte fu costruito nel 1972 e completato nel 1973. Nel 2013 venne considerato il 102° ponte del mondo per altezza[6] e il 10° in Italia[2], ma al tempo della sua costruzione era presumibilmente il più alto ponte stradale del Paese[5][7] e uno dei primi in Europa.

Fin dai primi anni dopo la sua costruzione, il viadotto è stato teatro di numerosi atti suicidiari, sia concretizzati, sia sventati grazie all'intervento delle forze dell'ordine.[3] La struttura è pertanto soggetta a monitoraggio e le sue ringhiere sono state rinforzate e rialzate con apposite reti metalliche di protezione, nel tentativo di scoraggiare il ripetersi di tali atti.[8] Una scuola media della zona ha lanciato l'iniziativa Uno sguardo dal viadotto, vicino e lontano, consistente nella creazione e nell'esposizione sul ponte di cartelloni e manifesti con messaggi che possano dissuadere i potenziali suicidi.[3]

Dal 2014, a lato del ponte, è stato inaugurato grazie alla collaborazione fra i gestori del centro di bungee jumping, dei comuni interessati e del GAL Montagne Biellesi, un piccolo sito espositivo all'aperto[9] con alcuni pannelli che raccontano la storia del manufatto dalla sua creazione.

Il Bungee Center[modifica | modifica wikitesto]

La grata davanti al varco per i salti
Il rio Poala

Anche grazie al traffico veicolare piuttosto limitato e all'ambiente circostante naturalisticamente intatto, sul ponte è stato impiantato il primo centro permanente italiano per la pratica del bungee jumping. Attivo a partire dagli anni novanta, ha consentito l'effettuazione di più di 50 000 salti. Il centro è aperto normalmente tutti i week-end da marzo a novembre.[4]

A fianco del ponte, nel comune di Veglio, è inoltre attivo un parco avventura che propone traversate tra gli alberi di diversi livelli di difficoltà, ad altezze che possono arrivare fino a 20 metri.[10]

Nella letteratura e nei media[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte appare in una scena invernale di Tutta colpa della musica, un film del regista, attore, produttore cinematografico italiano Ricky Tognazzi e vi sono state invece girate alcune scene di Tutta colpa di Freud, un film del regista Paolo Genovese con l'attrice Claudia Gerini.[11]

È stato anche teatro delle riprese per il video promozionale della trasmissione Alive - Storie di sopravvissuti in onda su Rete4[12] e di spot pubblicitari come quello delle patatine Pizzoli One[13] nel 2010 e del Tonno Mareblu nel 2020[14].

Le attività del bungee center sono state illustrate nel 2003 in Body Hits, un programma scientifico della BBC.[1]

La scrittrice Silvia Avallone, nel suo romanzo Marina Bellezza, cita il ponte alcune volte; in uno di questi passaggi si esprime così:
«Erano due versi di Mandel'štam che gli passarono per la testa in quel momento, insieme a milioni di altri pensieri remoti e gratuiti, come dicono che accada alle persone prima di buttarsi dai 152 metri del ponte della Pistolesa.»[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Comune di Mosso, Il ponte della Pistolesa, su comune.mosso.bi.it. URL consultato il 21-11-2013.
  2. ^ a b (EN) Eric Sakowski, Italy's Highest Bridges, su highestbridges.com. URL consultato il 18-11-2013.
  3. ^ a b c Matteo Pria, I messaggi degli studenti sul ponte della Pistolesa, in La Nuova Provincia di Biella, La Stampa, 21-10-2013.
  4. ^ a b Bungee Center Veglio, su bungee.it. URL consultato il 21-11-2013.
  5. ^ a b Siduhe Bridge: Un nuovo record mondiale, su online.stradeeautostrade.it. URL consultato il 21-11-2013 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2013).
  6. ^ (EN) Eric Sakowski, List of 500 Highest International Bridges, su highestbridges.com. URL consultato il 18-11-2013.
  7. ^ I ponti stradali italiani riportati nelle liste sopra citate e che superano in altezza quello della Pistolesa sono infatti stati costruiti in anni successivi al 1968
  8. ^ Un ponte con un triste primato, in La Nuova Provincia di Biella, Editoriale La Nuova Provincia di Biella Srl, 11-04-2007.
  9. ^ Sul ponte un museo con wi-fi, su lastampa.it, 3 settembre 2014. URL consultato il 16 luglio 2020.
  10. ^ Parco avventura Veglio, su veglio.parcoavventura.it. URL consultato il 21-11-2013.
  11. ^ Paola Guabello, Un "ciak" sul ponte della Pistolesa e Claudia Gerini vola dal Colossus, in La Nuova Provincia di Biella, La Stampa, 12-11-2013.
  12. ^ Video Promo curato dalla casa di Produzione Clonwerk per la trasmissione di Rete4, su youtube.com.
  13. ^ Backstage delle riprese effettuate per lo spot pubblicitario Pizzoli One, su youtube.com.
  14. ^ Il ponte di Pistolesa superstar della pubblicità - FOTOGALLERY, su Prima Biella, 16 luglio 2020. URL consultato il 16 luglio 2020.
  15. ^ Silvia Avallone, Marina Bellezza, Milano, Rizzoli, 2013, ISBN 978-88-17-06975-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]