Pollone (Italia)

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Pollone
comune
Pollone – Stemma
Pollone – Veduta
Pollone – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Biella
Amministrazione
SindacoSandro Bonino (lista civica) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°34′50.52″N 8°00′25.2″E / 45.5807°N 8.007°E45.5807; 8.007 (Pollone)
Altitudine630 m s.l.m.
Superficie16,22 km²
Abitanti2 036[2] (31-12-2021)
Densità125,52 ab./km²
FrazioniBorrino, Bricco, Burcina, Cangio, Cantone Trotti, Chiesa, Pizzo, Villa (sede comunale)[1]
Comuni confinantiBiella, Fontainemore (AO), Lillianes (AO), Occhieppo Superiore, Sordevolo
Altre informazioni
Cod. postale13814
Prefisso015
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT096046
Cod. catastaleG798
TargaBI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 123 GG[4]
Nome abitantipollonesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pollone
Pollone
Pollone – Mappa
Pollone – Mappa
Sito istituzionale

Pollone (Polon in piemontese) è un comune italiano di 2 036 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Borgo prealpino, faceva parte della Comunità montana Valle dell'Elvo, situato a nord dell'Alta Valle, a circa 7 km ovest dal capoluogo provinciale. È infatti attraversato dal torrente Orémo, un affluente dell'Elvo.

Confina a ovest con Sordevolo, a est con Biella, a sud con Occhieppo Superiore. A nord-ovest, Pollone abbraccia invece il Monte Mucrone (2335 m), dal quale si accede al vasto territorio montano e boschivo della Riserva Naturale del Sacro Monte di Oropa, ai confini con i comuni di Fontainemore e Lillianes (Riserva del Monte Mars, dove nasce l'Elvo), questi già sotto la vicina regione Valle d'Aosta. A nord-est, un'importante attrattiva naturalistica risulta invece il Parco Burcina - Felice Piacenza, realizzato a partire da metà Ottocento per iniziativa degli imprenditori tessili Piacenza e, dal 1935, di proprietà del comune di Biella.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resti di un castelliere celtico sulle alture della Burcina, confermano la presenza di insediamenti già dal V secolo a.C.. Successivamente, gli antichi romani avevano qui dedicato una ara apollonis, dedicata al dio Apollo da cui, forse, l'etimo. Un'altra teoria, vuole che il toponimo derivi proprio dal nome botanico dato ai virgulti appena nati, vista la rigogliosa vegetazione del luogo. Successivo teatro di scorribande longobarde, i primi documenti arcivescovili citano il luogo come Pelligonum o Poleonum soltanto a partire dal XIII secolo circa.

Dal 1377, entrò a far parte del Ducato di Savoia. Tuttavia, il borgo fu abbastanza trascurato amministrativamente a partire dal XVI secolo; basti pensare che l'inizio della costruzione della parrocchiale dedicata a Sant'Eusebio prete, confessore romano, durò per quasi due secoli. Per tal motivo, il 1623 sarà l'anno di nascita del suo particolare stemma araldico: si tratta di un genietto alato al braccio sinistro e con un peso al braccio destro, circondato da ulivo, alloro, quercia e da un monte, simboli della natura circostante. Il motto riporta Paupertas summis obstat ingeniis ("la povertà è d'ostacolo ai più alti ingegni"), ricordando le condizioni di miseria che i pollonesi vissero in quel tempo.

Fortunatamente, il conte Giacinto Nomis di Valfenera, già proprietario della vicina contea di Cossila (attuale quartiere di Biella) e capostipite della dinastia "Nomis di Cossilla", proprietario anche di Trivero e Castelletto Cervo, nel 1722 acquistò anche Pollone. Il borgo rivide una fiorente rinascita, grazie anche al contributo di un suo discendente, il politico Antonio Nomis.

Anche il XX secolo vide Pollone come un fiorente borgo. Qui vi nacquero personalità come Alfredo Frassati, sua figlia la scrittrice [Luciana Frassati] suo figlio Pier Giorgio Frassati ,filantropo (beatificato santo nel 1990 da Papa Giovanni II) e il fondatore della casa editrice De Agostini di Novara. Fu altresì la residenza estiva del politico e filosofo italiano Benedetto Croce, al quale l'ingegnere Gustavo Colonnetti, nel 1960, volle dedicare l'attuale biblioteca civica, i cui lavori furono commissionati all'architetto Leonardo Mosso.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma risale al 1623 ed è stato ufficialmente concesso con decreto del presidente della Repubblica il 27 giugno 1983.[5]

«D'argento, ad un genietto alato al braccio sinistro ed impugnante un peso pendente tenuto dalla mano destra, spiccante il volo da un monte posto nel fianco destro dello scudo ed in quello sinistro un ramo; il tutto al naturale. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'argento, il motto in lettere maiuscole: Paupertas summis obstat ingeniis. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio prete (XVI secolo)
  • Chiesa di San Barnaba
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Emilia Piacenza lista civica Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Falchero lista civica Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuseppe Falchero lista civica Sindaco [8]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Vincenzo Ferraris lista civica Sindaco [8]
26 maggio 2014 in carica Vincenzo Ferraris lista civica Vivi Pollone Sindaco [8]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Pollone che milita nel girone C di Prima Categoria.

Il comune di Pollone nel 1980 ospitò, dal 20 maggio[9] al 16 giugno,[10] il ritiro della nazionale di calcio dell'Italia in preparazione al campionato d'Europa 1980 e nella prima parte del torneo, che venne svolto in Italia.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Pollone - Statuto (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 29 agosto 2022.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Pollone, decreto 1983-06-27 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it.
  6. ^ Comune di Pollone, Storia e descrizione dello stemma comunale, su comune.pollone.bi.it. URL consultato il 6 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ a b c d e http://amministratori.interno.it/
  9. ^ Bearzot: «Col magone, ma la Nazionale va avanti»
  10. ^ La Nazionale, in ritiro a Fregene, studia gli avversari di domani

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito della Pro-loco, su prolocopollone.it. URL consultato il 16 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN234376683
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