Torres (calcio)

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Disambiguazione – "Sassari Torres" rimanda qui. Se stai cercando la squadra di calcio femminile, vedi F.C. Sassari Torres Femminile.
Torres
Calcio
Rossoblù
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, blu
Simboli Torre, Stemma comunale di Sassari
Inno Fozza Torres
Trio Latte Dolce
Dati societari
Città Sassari
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie C
Fondazione 1903
Rifondazione1991
Rifondazione2006
Rifondazione2008
Rifondazione2017
Proprietario Bandiera dell'Italia Insula Sport Srl[N 1]
Presidente Bandiera dell'Italia Stefano Udassi
Allenatore Bandiera dell'Italia Alfonso Greco
Stadio Vanni Sanna
(4 500 circa posti)
Sito web www.seftorrescalcio.it
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

La Torres è una società calcistica italiana con sede nella città di Sassari. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano.

Rifondata nel 2017, la società è la continuazione della Società per l'Educazione Fisica Torres nata nel 1903 e ricostituita altre quattro volte nel corso della sua storia. Assieme all'Ilvamaddalena, è il club calcistico più antico della Sardegna.

La massima categoria cui ha preso parte è stato il terzo livello del campionato italiano, dove conta trenta stagioni. Il miglior risultato conseguito in terza serie è un terzo posto, mentre ha vinto due volte la Serie C2, nel 1986-1987 e nel 1999-2000.

I colori sociali sono il rosso e il blu. Disputa le partite di casa allo stadio Vanni Sanna.

Attualmente occupa il 97ª posto nella graduatoria della tradizione sportiva dei club calcistici secondo i criteri della FIGC.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dagli inizi agli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Targa commemorativa

La Torres viene fondata il 19 aprile 1903 come Società per l'Educazione Fisica Torres, denominazione mantenuta sino alla fine degli anni settanta, quando assume il nome di Torres Calcio. L'inizio dell'attività sportiva è datata 1º luglio. Il 20 settembre 1903 i torresini fanno il loro esordio pubblico, con un saggio ginnico che si tenne nel teatro Verdi. La società si segnala ben presto come una tra le più attive a livello regionale in varie discipline, riuscendo a riportare risultati di grande rilievo anche in campo nazionale. Per quanto riguarda il calcio, dopo otto anni di attività amatoriale, nel 1911 viene fondata una sezione apposita e, nello stesso anno, la Torres vince la prima edizione dei campionati sardi di foot-ball. Nella stagione 1930-1931 la prima partecipazione a un campionato regionale (con il Direttorio Regionale Laziale perché quello Sardo non può organizzarlo), seguita dalla immediata promozione in Prima divisione (la terza serie di allora). Nel campionato 1931-1932 i sassaresi, guidati dall'ungherese Ferenc Plemich, sfiorano la promozione in Serie B.

Elenco delle società affiliate alla F.G.N.I.: la Torres compare nella sezione riferita al 19 aprile 1907

Con la chiamata alle armi in occasione del secondo conflitto mondiale, tutte le attività sportive si dovettero interrompere e molti atleti rossoblù partirono per il fronte. Ci vollero ben tre anni prima di rivedere a Sassari una partita ufficiale.

Vanni Sanna

Il 24 settembre 1944 un gruppo di ex calciatori ricostituì la squadra e, per gentile concessione della Commissione Alleata, i rossoblu giocarono contro gli avieri inglesi della R.A.F., inaugurando così la nuova stagione agonistica. La Torres vinse 4-3, reti di Chiappe, Moi, Arca e Mastino. Il salto di categoria arrivò nella stagione 1946-1947. Per festeggiare l'evento, arrivò all'Acquedotto la Juventus e, in quella partita, Giampiero Boniperti fece il suo esordio con la maglia bianconera. Nella stagione successiva la Torres si ritrovò nuovamente nei campionati regionali.

Dopo aver militato nei campionati regionali e nella IV Serie, al termine della stagione 1958-1959, la Torres raggiunge la Serie C. Merito in buona parte dell'allenatore Remo Galli e di Marzio Lepri, miglior marcatore della storia rossoblù, che quell'anno realizza 24 reti.

Questa la formazione tipo del campionato di IV Serie 1958-1959: Mistroni, Bisiacchi, Colusso, Marchisio, Fogli, Milan, Sebastiani, Sabattini, Travison, Cadè, Lepri. Il 22 giugno 1967 la società ricevette dal CONI la Stella d'oro al merito sportivo. La Torres va ripetutamente all'assalto della Serie B, ma resta ininterrottamente in Serie C sino al campionato 1974-1975, terminato con la retrocessione in Serie D e seguito da una immediata risalita che culminò con il primo posto in Serie D nel girone C nella stagione 1980-1981 dopo sei anni di dilettantismo.

Gianfranco Zola con la maglia della Torres alla fine degli anni ottanta

Nel 1980-1981 con la promozione in Serie C2, i sassaresi disputarono la divisione più volte da protagonista, finché il club viene rilevato da Bruno Rubattu che, dopo un primo campionato concluso al 7º posto, affida nel 1986-1987 la squadra a Lamberto Leonardi. Guidata dall'allenatore romano, ex giocatore di buon livello in Serie A, la Torres vince il campionato e conquista la promozione in Serie C1, trascinata dall'esperienza di Mario Piga, tornato in rossoblù dopo una brillante carriera ai massimi livelli, e l'astro nascente Gianfranco Zola. Questa la formazione tipo: Pinna, Tamponi, Poggi, Petrella, Cariola, Del Favero, Tolu, Zola, Galli, Piga, Ennas.

Al termine della stagione successiva si registra lo storico sorpasso nei confronti dei cugini del Cagliari, mentre nel campionato 1988-1989, la Torres raggiunge il quarto posto finale a un passo dalla Serie B, alle spalle del Cagliari (vincitori del torneo), del Foggia e del Palermo.

Il primo fallimento e la rinascita[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1990-1991, a seguito della retrocessione sul campo in Serie C2, arriva anche l'esclusione per inadempienze economiche. Nella stagione 1991-1992 la società viene iscritta al Campionato Interregionale. Dopo il 5º posto ottenuto sotto la presidenza di Corrado Sanna e la vittoria della Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale), nell’estate del 1992 la Società viene rifondata, conservando il titolo sportivo e la categoria Interregionale ma mutando la denominazione in Polisportiva Sassari Torres. Nel 1992-1993 la Torres, rilevata dall'imprenditore edile Gianni Marrosu e allenata da Giuseppe "Eppe" Zolo, centra subito il ritorno tra i professionisti, grazie alla vittoria per 2-1 (reti di Antonio Podda e Renato Greco) nello spareggio contro il L'Aquila, disputato allo stadio Flaminio di Roma davanti a oltre tremila tifosi torresini.

Il bomber greco Theofilos Karasavvidīs, capocannoniere della Serie C2 1999-2000 con la Torres

Dopo molti campionati di Serie C2 e alcuni tentativi falliti di passaggi societari, nella stagione 1999-2000 la Torres viene acquistata da un gruppo di imprenditori sassaresi che affida la presidenza a Leonardo Marras. La squadra, guidata ancora una volta da Leonardi, riconquista la promozione in Serie C1, grazie anche al contributo della punta greca Theofilos Karasavvidīs, proveniente dal Panionios, fresco della conquista della Coppa di Grecia, che realizza 19 reti in 32 partite. Nella stagione 2000-2001 in C1 la Torres fa un buon campionato da neo promossa piazzandosi al 7º posto, tra i risultati più importanti bisogna ricordare le vittorie interne per 3-0 contro Catania e Palermo e per 2-0 contro il Messina.[1]

In origine esclusa dal campionato 2005-2006, la società guadagna l'iscrizione grazie a un'ordinanza[2] del giudice amministrativo e, guidata da Antonello Cuccureddu, riesce ad arrivare ai play-off per la promozione in Serie B. Il 16 maggio 2006, alcuni giorni prima dello svolgimento dei play-off, la Torres viene coinvolta suo malgrado nell'inchiesta su Calciopoli, quando vengono pubblicate delle intercettazioni telefoniche tra l'allora Ministro dell'Interno Beppe Pisanu e il dirigente della Juventus, Luciano Moggi, conoscente di lunga data in quanto compagno di scuola della moglie, in cui il Ministro dell'Interno chiede aiuto per la squadra di calcio di cui è tifoso, la Torres Calcio[3]. La squadra subisce il contraccolpo, venendo sconfitta in semifinale nel doppio confronto dal Grosseto, perdendo entrambe le partite per 1 a 0.

Le esclusioni del 2006 e del 2008[modifica | modifica wikitesto]

Alla sconfitta segue l'esclusione dal campionato per il grave dissesto finanziario della società a causa dei debiti maturati sotto la gestione del presidente Rinaldo Carta. Nel campionato 2006-2007, con la nuova denominazione di Sassari Torres 1903 e sotto la presidenza dell'imprenditore sassarese Antonio Mascia, il club ottiene in extremis l'ammissione alla Serie C2 grazie al Lodo Petrucci. La squadra, costruita quasi interamente durante l'estate e in poche settimane, paga lo scotto della mancata preparazione precampionato e dell'inesperienza societaria, e dà vita a un torneo al di sotto delle aspettative, alternando buon gioco e vittorie a risultati sconfortanti, tanto da provocare l'esonero dell'allenatore Maurizio Costantini in aprile. La squadra chiude tuttavia la stagione conquistando la salvezza ed evitando i play-out. Nella stagione 2007-2008, sempre nel girone A della Serie C2, sotto la guida di Luciano Foschi, la Torres disputa un girone di andata concluso in testa alla classifica e con una sequenza-record di nove vittorie casalinghe consecutive; una crisi di risultati e una penalizzazione di otto punti per irregolarità amministrative della fallimentare gestione Mascia fanno precipitare la squadra in zona play-out, comunque evitati grazie alla classifica avulsa con Cuneo e Pavia.

Nell'estate 2008 gli organi federali di controllo dispongono l'esclusione della società dalla Serie C2 ancora per ragioni finanziarie. Il ricorso al T.A.R. del Lazio contro questa decisione viene respinto, come pure quello al Consiglio di stato il 27 agosto. La Torres è condannata all'esclusione dai campionati professionistici e riparte così dal campionato di Promozione sardo, con una nuova società presieduta da Leonardo Marras, già sulla stessa poltrona nel 1999 e patron della Torres Femminile. Per la guida tecnica è stato scelto l'ex bomber rossoblù Roberto Ennas. Amarcord anni ottanta anche nella denominazione sociale: torna la Torres Calcio.

La terza rifondazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il primo posto nel campionato di Promozione Sarda 2008-2009, sotto la guida di Roberto Ennas, la Torres ottiene la promozione in Eccellenza.

Il 27 settembre 2010, la società esonera il tecnico per i cattivi risultati di inizio stagione[4] e nomina come nuovo allenatore Angelino Fiori[5]. Il 17 gennaio 2011, la società esonera Fiori[6]; il giorno dopo, sulla panchina della squadra, ritorna Ennas[7]. Il 27 febbraio 2011, dopo la sconfitta per 3-1 subita a Tortolì, Ennas si dimette dall'incarico[8]. La guida della squadra viene in seguito assegnata a Guglielmo Bacci, che ottiene il 2º posto in classifica e la conseguente partecipazione ai play off come testa di serie[9]. Dopo aver vinto la fase regionale, accede alla fase nazionale dei play-off. Nella semifinale della fase nazionale degli spareggi per la promozione in Serie D la Torres incontra la squadra umbra del Trestina dalla quale viene eliminata[10].

Il campionato successivo, la dirigenza allestisce una squadra che, sotto la guida del tecnico Mauro Giorico, si rende protagonista di una stagione trionfale, durante la quale vengono conquistati tutti i trofei a livello regionale con numeri da record (28 vittorie su 34 partite disputate, 12 vittorie consecutive, 28 risultati utili consecutivi, 17 vittorie su 17 partite disputate in casa). Il 25 gennaio 2012 arriva il primo trofeo, la Coppa Italia Dilettanti Sardegna, con la vittoria per 2-1 sul Taloro Gavoi[11] campioni in carica del trofeo 2011[12]. Il 18 marzo 2012 battendo il Calangianus 1-0, la Torres ritorna in Serie D matematicamente con quattro giornate di anticipo. Infine, il 20 maggio 2012 i rossoblù chiudono la stagione aggiudicandosi anche la Supercoppa di Sardegna, imponendosi 2-1 sul Fonni.

Durante l'estate successiva la squadra viene in buona parte rinnovata con elementi di buon livello provenienti da diverse squadre dell'isola e, tra la sorpresa generale, si attesta al comando della classifica del campionato di Serie D per quasi tutta la stagione. Capocannoniere della squadra è Giuseppe Meloni, attaccante nuorese con trascorsi anche in Lega Pro, che mette a segno complessivamente 21 reti. Il 28 aprile 2013, pareggiando 4 a 4 con l'Hyria Nola e, contemporaneamente, con la Casertana che perde con la Torre Neapolis, ritorna in Seconda Divisione.

A giugno il presidente Lorenzoni denuncia che l'iscrizione al campionato di Lega Pro Seconda Divisione è a rischio, a causa della difficoltà ad ottenere dalle banche la fidejussione necessaria, dimettendosi successivamente. Un comitato di tifosi annuncia l'operazione Fundraising, una raccolta spontanea di fondi da destinare interamente alla società rossoblù, il cui garante è l'avvocato sassarese Umberto Carboni, il quale si occupa di raccogliere e custodire i denari ricevuti. L'operazione ha un discreto successo, ed in una settimana si riescono a raccogliere circa 110 000 €. Il 27 giugno le quote della Torres passano ufficialmente nelle mani dell'imprenditore laziale Domenico Capitani, che diventa di fatto il nuovo proprietario della squadra sassarese. Lo affianca il nuovo socio sardo Antonio Filippo Salaris. Il campionato di Lega Pro Seconda Divisione 2013-2014 inizia in modo disastroso. Per tale ragione, ed anche a seguito della contestazione della tifoseria, la società esonera il mister Salvo Fulvio D'Adderio e lo sostituisce col laziale Marco Cari. La squadra viene completamente rinnovata durante il mercato invernale e si piazza al 12º posto che le assicura comunque la partecipazione ai play-out. Nella doppia sfida contro il Forlì vince 1-0 nella gara di andata ma perde 3-0 al ritorno in Romagna. Il 25 maggio 2014 arriva la retrocessione sul campo in Serie D, poi il 1º agosto 2014 la società viene ripescata nella nuova Lega Pro unica.

Nella stagione 2014-2015 la società ha incorporato l'A.S.D. Torres (la squadra femminile della città)[13], che poteva vantare nel suo palmarès 7 Scudetti, 8 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane, prima che venisse esclusa dal campionato per inadempienze finanziarie, e rinata la stagione successiva con un'entità separata dalla squadra maschile[14]. Nel campionato di Lega Pro la Torres ottiene sul campo la salvezza con due giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato, ma il 29 agosto 2015 la Corte d'Appello Federale della Figc la retrocede in Serie D per illecito sportivo.

Nel campionato di Serie D 2015-2016 arriva ai play-off promozione. In semifinale pareggia 1-1 ai supplementari con il Rieti ed accede alla finale in virtù del migliore piazzamento in classifica a fine campionato (3ª). Il 29 maggio 2016 perde in casa 0-1 contro l'Olbia la finale play-off per il ripescaggio in Lega Pro.

Nella stagione 2016-2017, la Torres si trova nuovamente ad affrontare il campionato di Serie D, ma con una rosa rinnovata completamente ed imbottita di giovani e con una situazione societaria disastrosa, al punto tale che a fine dicembre 2016 sembrava che la squadra non potesse continuare il campionato per mancanza di fondi. Tale fatto viene scongiurata dall'ingresso di Salvatore Sechi in società che con il nuovo direttore sportivo Vittorio Tossi rinnova completamente la squadra per tentare di salvare la categoria, ma nonostante tutti gli sforzi profusi i sassaresi retrocedono nella massima divisione regionale. A causa degli ingenti problemi finanziari però la società viene messa in liquidazione e fallisce. La società non si iscrive al campionato di Eccellenza[15].

La quarta rifondazione e la risalita in Serie C[modifica | modifica wikitesto]

Il neo presidente Salvatore Sechi prova a rilanciare l'eredità sportiva sassarese prendendo le redini del Tergu Plubium, squadra d'Eccellenza nata dalla fusione delle realtà cittadine di Tergu e Ploaghe. Nella presentazione della nuova società viene svelato il nuovo logo, identico al precedente ma con la dicitura Torres Calcio[16], ma a causa della precedente fusione tra le due squadre della provincia sassarese e degli illeciti sportivi della vecchia S.E.F. Torres, i regolamenti federali vietano la cessione del titolo sportivo[17]. L'eredità della S.E.F. viene quindi proseguita da Sechi con l'ex Tergu Plubium, anche se tale società non possiede il titolo sportivo del sodalizio torresino predecessore[15]. Il 2 agosto 2017 arriva la conferma del cambio di denominazione della A.S.D. F.C. Tergu Plubium in A.S.D. Torres, con conseguente spostamento del campo di gioco per le partite casalinghe al Vanni Sanna, con conseguente deroga da parte della FIGC in quanto esso non si trova nel territorio del comune di Tergu. Conseguentemente cambiano anche i colori sociali, dal biancoblù al rossoblù torresino[18]. Il nuovo sodalizio conclude il campionato d'Eccellenza al terzo posto, a cui fa seguito la vittoria ai play-off regionali con conseguente ammissione alle dispute nazionali per la promozione in Serie D che vengono vinte, garantendo alla squadra la promozione[19] La gestione Sechi garantisce stabilità ma è altalenante dal punto di vista dei risultati: nella prima stagione la squadra si salva solo ai play-out nel derby col Castiadas, mentre l'anno successivo dopo un buon campionato, interrotto solamente dalla pandemia di COVID-19, si piazza terza. Nel 2020-2021 la squadra parte quindi tra le favorite ma le prestazioni sono mediocri e la squadra riesce al massimo a salvare la categoria.

La svolta avviene nell'estate del 2021 quando l'azienda sarda Abinsula Srl acquista la società[20] e il nuovo presidente diventa l'ex bandiera degli anni '90 Stefano Udassi[21], che subito allestisce una squadra con l'obiettivo di ritornare in Serie C. Le aspettative vengono confermate e solo il Giugliano nega la conquista della promozione diretta. Anche in Coppa Italia il percorso è eccellente e la vittoria sfuma solo nella finale persa a Genzano di Roma contro il Follonica Gavorrano[22]. Il terzo posto in campionato garantisce la partecipazione ai play-off per la graduatoria dei ripescaggi e dopo la semifinale con l'Arzachena i rossoblù l'8 giugno 2022 battono in casa l'Afragolese in finale garantendosi così il secondo slot delle potenziali ammesse in terza serie[23]. In quest'ottica hanno inciso le operazioni societarie extracalcistiche nel mese di luglio quali la ristrutturazione di parti dello Stadio Vanni Sanna e la trasformazione da Associazione Sportiva Dilettantistica a società a responsabilità limitata, cambiando quindi denominazione in Torres Srl[24]. A seguito dell'esclusione di Campobasso e Teramo per inadempienze finanziarie dal campionato di Serie C, il 3 agosto 2022 i sassaresi ottengono l'ufficialità del ripescaggio in Serie C facendo così ritorno tra i professionisti dopo 8 stagioni di assenza[25]. Collocata nel girone B, la squadra sassarese nella stagione 2022-23 di Serie C, raggiunge il 15º posto , conquistando la salvezza diretta.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Torres
  • 1903 - Fondazione della Società per l'Educazione Fisica Torres[26].
  • 1903-1907 - Disputa campionati e tornei regionali.
  • 1907 - La società si affilia alla Federazione Ginnastica Nazionale Italiana.
  • 1907-1929 - Disputa campionati e tornei regionali.
  • 1929-1930 - 1ª in Terza Divisione Sardegna. Promossa in Seconda Divisione.


  • 1940-1941 - 6ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1941-1942 - 4ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1942-1943 - 3ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1943-1944 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1944-1945 - 3ª nel girone A del Torneo Misto Sardo[N 2].
  • 1945-1946 - 3ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1946-1947 - 4ª in Prima Divisione Sardegna. Ammessa in Serie C.
  • 1947-1948 - 14ª nel girone P della Serie C. Retrocessa in Prima Divisione.
  • 1948-1949 - 3ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1949-1950 - 1ª nel girone A della Prima Divisione Sardegna. 3ª nel girone finale.



Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1982 - Cambia denominazione in Torres Calcio S.r.l.
  • 1982-1983 - 3ª nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
? di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1988 - Cambia denominazione in Torres Calcio S.p.A.
  • 1988-1989 - 4ª nel girone B della Serie C1.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1991 - La Torres Calcio S.p.a. (matricola 52630) viene esclusa dal campionato di Serie C2 per inadempienze finanziarie al termine della stagione. Nell'estate il vecchio sodalizio cambia denominazione in Polisportiva Torres Calcio S.p.A. (matricola 80894) e riparte dal Campionato Interregionale.
  • 1991-1992 - 5ª nel girone F del Campionato Interregionale. Ammessa nel nuovo Campionato Nazionale Dilettanti.
Vince la Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale) (1º titolo).
Finale di Coppa Italia Dilettanti.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
Turno eliminatorio di Poule Scudetto.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2005 - La Polisportiva Sassari Torres S.r.l. viene esclusa dal campionato di Serie C1 per inadempienze nei gradi inferiori di giudizio e viene successivamente riammessa dal Consiglio di Stato. Cambia denominazione in Polisportiva Sassari Torres S.p.a.
  • 2005-2006 - 3ª nel girone B della Serie C1. Perde la semifinale dei play-off.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2006 - La società viene esclusa dalla Serie C1 per gravi inadempienze finanziarie. Nel frattempo, viene costituita la nuova società Sassari Torres 1903 S.r.l. che riparte dalla Serie C2 grazie al Lodo Petrucci.
  • 2006-2007 - 12ª nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria di Coppa Italia Serie C.
  • 2008 - La Sassari Torres 1903 S.r.l. viene esclusa dal nuovo campionato di Lega Pro Seconda Divisione per gravi inadempienze economiche perdendo tutti i ricorsi per la riammissione. Nell'estate, viene ammessa dalla FIGC in soprannumero al campionato di Promozione con la denominazione della società femminile Associazione Sportiva Dilettantistica Torres Calcio.[27]
  • 2008-2009 - 1ª nel girone B della Promozione Sardegna. Promossa in Eccellenza.
  • 2009-2010 - 10ª in Eccellenza Sardegna.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sardegna.

  • 2010 - Al termine del campionato viene costituita una nuova società[28] staccandola dall'A.S.D. Torres Calcio: l'Associazione Sportiva Dilettantistica S.E.F. Torres 1903 con matricola FIGC 932205[29].
  • 2010-2011 - 2ª in Eccellenza Sardegna. Perde la semifinale dei play-off nazionali.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sardegna.
  • 2011-2012 - 1ª in Eccellenza Sardegna. Promossa in Serie D.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Sardegna (1º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti.
Vince la Supercoppa Sardegna (1º titolo).
  • 2012 - Cambia denominazione in Societa Sportiva Dilettantistica S.E.F. Torres 1903.
  • 2012-2013 - 1ª nel girone G della Serie D. Promossa in Lega Pro Seconda Divisione.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Turno preliminare di Poule Scudetto.
  • 2013 - Cambia denominazione in S.E.F. Torres 1903.
  • 2013-2014 - 12ª nel girone A della Lega Pro Seconda Divisione. Retrocessa in Serie D dopo aver perso la semifinale dei play-out e successivamente ripescata nella nuova Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2015-2016 - 3ª nel girone G della Serie D. Perde la finale dei play-off.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2016-2017 - 16ª nel girone G della Serie D. Retrocessa in Eccellenza.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2017 - La società, al termine della stagione, viene messa in liquidazione e fallisce. Nel corso del successivo campionato, viene rilevata l'A.S.D. F.C. Tergu Plubium, partecipante al campionato di Eccellenza Sardegna, a cui viene cambiata la denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Torres.
  • 2017-2018 - 3ª in Eccellenza Sardegna. Promossa in Serie D dopo aver vinto i play-off nazionali.
Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti Sardegna.
  • 2018-2019 - 15ª nel girone G della Serie D. Salva dopo aver vinto i play-out.
Turno eliminatorio di Coppa Italia Serie D.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie D.

  • 2020-2021 - 15ª nel girone G della Serie D.
  • 2021-2022 - 3ª nel girone G della Serie D. Vince i play-off. Ripescata in Serie C a completamento organici.
Finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2022 - Cambia denominazione in Torres s.r.l.
  • 2022-2023 - 14ª nel girone B della Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Una formazione della Torres nella stagione 1972-1973 con la classica divisa a quarti rossoblù

I colori sociali ufficiali della società sono il rosso e il blu. Vennero scelti in seguito ad un sondaggio dai soci fondatori, che, cercando un abito di gala, ne misero in esposizione tre in un noto negozio cittadino. A riscuotere un gran successo fu una giacca blu a doppio petto con risvolti rossi[30].

La classica divisa della Torres è quella definita comunemente — ma impropriamente — a quarti rossoblù: rossa a destra e blu a sinistra, con le maniche generalmente invertite, ossia rossa a sinistra e blu a destra. Sul lato sinistro, in corrispondenza del cuore, è presente lo stemma della squadra che per lungo tempo è rappresentato semplicemente da uno scudo bianco con lo stemma araldico della città di Sassari[31]. Raramente, questo storico abbinamento, ha subito delle variazioni. Nella stagione 1977-1978, le due parti della divisa sono state separate in diagonale[31].

Negli anni ottanta, la divisa ha spesso assunto una tonalità unica, o rossa o blu, con rifiniture dell'opposto colore sulle spalle e sopra il cuore Altra casacca utilizzata al tempo, a righe verticali rossoblù.[31].

Particolare la divisa utilizzata nel campionato di Serie C2 1997-1998, blu con una banda verticale rossa che attraversa il centro della maglia, bordata di bianco[31]. Questa divisa ricorda il classico abbinamento utilizzato dalla società francese del Paris Saint-Germain.

La classica seconda divisa è bianca con rifiniture rossoblù. I calciatori hanno anche indossato nel corso degli anni divise bianche con banda diagonale od orizzontale rossoblù[31].

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1972-1973
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1976-1977
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1977-1978
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1978-1979
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1980-1981
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1984-1985
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1987-1988
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1992-1994
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1997-1998

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

L'emblema sociale adottato dal club a partire dagli anni cinquanta (e da allora modificato unicamente dal punto di vista grafico, ma mai nella sostanza) ricalca fedelmente lo stemma araldico della città di Sassari: uno scudetto inquartato di rosso e blu, con una torre bianca disegnata nei quarti rossi e una croce egualmente bianca in quelli blu.

Inno[modifica | modifica wikitesto]

L'inno ufficiale della società è intitolato Fozza Torres. Il brano, composto dal trio folk Latte Dolce, è in lingua turritana. Un inno storico della società, fu musicato il 20 settembre 1903 da Mario Aroca, sui versi del poeta sassarese Barore Scanu, e si intitola Inno della Torres[32].

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Vanni Sanna.
L'antica piazza d'armi sassarese

All'epoca della fondazione della Torres, Sassari non disponeva di un campo da gioco che potesse ospitare partite di calcio[33]. Il primo terreno, denominato di li pudreddi, fu arrangiato tra via Amendola e via Porcellana[33].

Il primo campo da gioco vero e proprio fu adibito, proprio come all'epoca accadde in molte altre città, nella piazza d'armi[33]. Tuttavia, a causa del sempre più crescente pubblico che seguiva le sorti della squadra torresina, la società fu costretta ad acquistare un terreno di circa 5 ettari nei pressi dell'acquedotto comunale[33]. Il nuovo stadio, di proprietà della società, fu inaugurato il 31 maggio del 1922 alla presenza del principe Umberto[33].

Nel 1974, lo società fu costretta a cedere lo stadio Acquedotto al comune[33]. L'impianto fu rinominato ed intitolato all'ex calciatore Vanni Sanna nel 2001[34], e può contenere 7 480 spettatori, ridotti a circa 4 500 a causa di parziale inagibilità di alcuni settori[35].

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

La Torres si allena nel centro universitario sportivo (C.U.S.) Sassari.

Società[modifica | modifica wikitesto]

La Torres Srl è un club di proprietà della società Insula Sport Srl, controllata dalla Abinsula Srl[36], società sassarese attiva nella tecnologia dell'informazione[37], che nell'estate del 2021 ha acquisito tutte le quote della ASD Torres e nel luglio dell'anno successivo l'ha trasformata in società a responsabilità limitata[24]. Il presidente è Stefano Udassi, ex attaccante della squadra negli anni '90[21].

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito internet ufficiale della società.[38]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Stefano Udassi - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Andrea Colombino - Direttore Sportivo
  • Bandiera dell'Italia Lello Mela - Team Manager
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Forci - Responsabile Scuola Calcio
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Gadau - Direttore Area Tecnica

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Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1980-1981 Armando Muzzu
  • 1982-1983 DuePi concessionaria, Kronenbourg
  • 1984-1985 Forst
  • 1986-2002 Alimenti Sardi
  • 2002-2006 Terra Sarda
  • 2006-2008 Inversol
  • 2008-2010 Televideocom
  • 2010-2011 Simec
  • 2011-2012 Teikos
  • 2012-2013 Ideal Sistem
  • 2013-2015 Sardegna
  • 2015-2016 Capitani S.p.A.
  • 2016-2017 non presente
  • 2017-2018 DLR, Ciclat
  • 2018-2019 non presente
  • 2019-2020 OJ Solution
  • 2020-2021 Stilmobil
  • 2021- Abinsula, Matica, Verde Vita, Footure Lab

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

La Torres partecipa con le proprie formazioni giovanili ai campionati nazionali Berretti, Allievi e Giovanissimi, ed ai campionati regionali con formazioni Allievi, Giovanissimi e Under 16 femminile[39]. Inoltre dispone di una scuola calcio della quale fanno parte le categoria Esordienti e Pulcini[39].

Diffusione nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Articolo di giornale pubblicato il giorno successivo dell'amichevole fra l'Internacional e la Torres

Il 26 marzo del 1975, la Torres affronta allo stadio Acquedotto la blasonata squadra dell'Internacional di Porto Alegre, militante nel massimo campionato brasiliano, che stava completando il proprio tour di amichevoli in giro per la Sardegna[40]. La formazione carioca all'epoca contava in rosa cinque nazionali brasiliani, più il futuro fuoriclasse Paulo Roberto Falcão. La partita si concluse col risultato di tre reti a zero per l'Internacional e la Torres, a fine stagione, retrocedette fra i dilettanti[40].

Nell'ottobre 2014, è stato presentato in prima assoluta al teatro Verdi di Sassari il primo documentario realizzato sulla Torres dal titolo Brevi storie sulla Torres, prodotto e diretto dal regista sassarese Giuseppe Garau, che racconta la nascita della società sportiva e la storia di tre gloriosi personaggi del passato Marzio Lepri, Gavino Matta e Antonio Siddi, attraverso la voce del giornalista Andrea Sini e di parenti degli stessi campioni[41]. L'8 dicembre 2014 a Milano, il documentario vince il più importante riconoscimento al cinema sportivo: la Guirlande d'Honneur nelle finali mondiali della Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs, riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale[42].

Nel 2018, il duo musicale Scudetto pubblica l'album Vendetta, contenente la traccia Calcio Nucleare che cita la Torres e la cessione di Gianfranco Zola al Napoli.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della Torres (calcio).
Allenatori
Presidenti
  • 1903-1930 ...
  • 1930-1939 Bandiera dell'Italia Cavalier Diez
  • 1939-1944 Bandiera dell'Italia Antonino Diana
  • 1945-1946 Bandiera dell'Italia Aldo Berlinguer
  • 1946-1947 Bandiera dell'Italia Sebastiano Pani
  • 1947-1949 Bandiera dell'Italia Giuseppe Tomè
  • 1950-1959 Bandiera dell'Italia Tonino Maccari
  • 1959-1969 Bandiera dell'Italia Nino Costa
  • 1969-1970 Bandiera dell'Italia Vincenzo Simon
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Giovanni Benassi
  • 1971-1972 Bandiera dell'Italia Giuseppe Olla
  • 1972-1973 Bandiera dell'Italia Mario Salinas
  • 1973-1974 Bandiera dell'Italia Federico Allasio (comm. straor.)
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Gianuario Pinna (comm. straor.)
  • 1975-1979 Bandiera dell'Italia Franco Masala
  • 1979-1981 Bandiera dell'Italia Bastianino Vanacore
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Bruno Rubattu
    Bandiera dell'Italia Silverio Multineddu e Bandiera dell'Italia Piero Mele
  • 1982-1985 Bandiera dell'Italia Antonello Lorenzoni
  • 1985-1991 Bandiera dell'Italia Bruno Rubattu
  • 1991-1992 Bandiera dell'Italia Corrado Sanna
  • 1992-1995 Bandiera dell'Italia Giovanni Marrosu
  • 1995-1999 Bandiera dell'Italia Pierpaolo Sanna (amm. unico)
  • 1999-2000 Bandiera dell'Italia Leonardo Marras
  • 2000-2005 Bandiera dell'Italia Rinaldo Carta
  • 2005-2006 Bandiera dell'Italia Edoardo Tusacciu
  • 2006-2008 Bandiera dell'Italia Antonio Mascia
  • 2008-2010 Bandiera dell'Italia Leonardo Marras
  • 2010-2013 Bandiera dell'Italia Antonello Lorenzoni
  • 2013-2016 Bandiera dell'Italia Domenico Capitani
  • 2016-2017 Bandiera dell'Italia Daniele Piraino
  • 2017-2021 Bandiera dell'Italia Salvatore Sechi
  • 2021- Bandiera dell'Italia Stefano Udassi

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori della Torres (calcio).

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Terzo posto: 2005-2006 (girone B)
Terzo posto: 1982-1983 (girone A)
Secondo posto: 1954-1955 (girone F)
Terzo posto: 2015-2016 (girone G), 2019-2020 (girone G), 2021-2022 (girone G)
Secondo posto: 2010-2011
Terzo posto: 2017-2018
Terzo posto: 1951-1952 (girone I)
Finalista: 1991-1992
Finalista: 2021-2022

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record della Torres.

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Divisione 4 1931-1932 1934-1935 33
Serie C 18 1947-1948 2023-2024
Serie C1 10 1987-1988 2005-2006
Lega Pro 1 2014-2015
Promozione 1 1951-1952 35
IV Serie 5 1952-1953 1956-1957
Campionato Interregionale 2 1957-1958 1958-1959
Serie D 11 1971-1972 2021-2022
Serie C2 15 1981-1982 2007-2008
Lega Pro Seconda Divisione 1 2013-2014
Campionato Interregionale 1 1991-1992 6
Campionato Nazionale Dilettanti 1 1992-1993
Serie D 4 1978-1979 2012-2013

La Torres assomma 64 stagioni nei campionati nazionali delle FIGC: sono 4 le leghe professionistiche valide ai fini della tradizione sportiva cittadina e 6 quelle dilettantistiche.

Partecipazione alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 1 1989-1990 1
Coppa Italia Semiprofessionisti 5 1972-1973 1977-1978 35
Coppa Italia Serie C 27 1981-1982 2023-2024
Coppa Italia Lega Pro 3 2013-2014 2015-2016
Coppa Italia Serie D 6 2012-2013 2021-2022 6
Poule Scudetto 2 1992-1993 2012-2013 2
Coppa Italia Dilettanti 2 1991-1992 2011-2012 2

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio delle attività sportive della Torres è datato 1º luglio 1903, quando alla neonata società sarda venne assegnata la palestra comunale[33]. La prima partita invece, fu disputata nell'anno della sua fondazione, nonostante fonti riconducano il primo match nei primi anni dieci, precisamente il 14 aprile del 1903, contro l'Amsicora di Cagliari[33].

Nonostante la varie vittorie collezionate nelle altre discipline dalla polisportiva Torres, il primo successo in un torneo calcistico avvenne nel 1912, ben nove anni dopo la fondazione della società[30]. Il 22 luglio si giocò a La Maddalena la finale per uno dei tornei regionali che si disputavano all'epoca, che i rossoblù vinsero per tre reti a una contro la formazione della Regia Marina[30].

Tra il 1978 ed il 1980, la Torres riuscì a mantenere inviolato il proprio terreno casalingo[43]. Questa serie positiva, sviluppatasi nell'arco di due anni e otto mesi, durò ben 43 partite[43]. Il 16 aprile del 1978, il Calangianus vinse di misura sui torresini, che da allora collezionarono 27 vittorie e 16 pareggi[43]. La serie terminò con la sconfitta per una rete a zero contro il Carbonia, del 14 dicembre 1980[43].

La peggior serie negativa dei rossoblù avvenne durante il campionato di Serie C1 1989-1990[43], I torresini, a partire dalla sconfitta col Giarre rimediata alla prima giornata, rimasero a secco di vittorie per sette mesi, nei quali nel frattempo collezionarono 16 pareggi e 10 sconfitte[43]. Il successo che pose fine a questo trend negativo fu un netto cinque a zero contro il Brindisi[43]. Nonostante a fine campionato i sardi avessero totalizzato solo quattro vittorie, si salvarono con un solo punto di vantaggio sulle dirette concorrenti[43]. La peggior serie negativa avvenne invece durante la stagione 1972-1973, quando i torresini non vinsero per sedici partite, totalizzando 9 pareggi e 7 sconfitte[43]. La serie ebbe inizio con la sconfitta rimediata contro il Giulianova, e terminò dopo quattro mesi con la vittoria sul Livorno[43]. Anche in questo caso, a fine campionato i rossoblù si salvarono con un solo punto di vantaggio sull'inseguitrice Viterbese[43].

L'avversario fronteggiato nel maggior numero di occasioni dalla Torres nei campionati nazionali è il Rimini, con 20 precedenti[30]. Seguono a quota 19 la Lucchese, il Perugia, il Prato e il Civitavecchia[30]. La squadra sarda affrontata in più occasioni è l'Olbia, con 18 incontri[30]. La Toscana è stata invece la regione nella quale la Torres ha disputato più trasferte, 223[30]. Segue il Lazio, con 187, mentre all'ultimo posto si colloca la Basilicata, con solo una partita affrontata dai torresini in terra lucana[30]. La Torres è infatti una delle poche formazioni italiane ad aver giocato in tutte le regioni d'Italia[33].

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Il primo vero allenatore della Torres fu il magiaro Ferenc Plemich, ex calciatore militante nella Triestina allenata dal Nereo Rocco, ingaggiato nel 1931 dal presidente dell'epoca, il Cavalier Diez[33]. Egli importò in città i fondamenti del gioco del calcio e la sua tattica, ma soprattutto introdusse il Metodo, sistema di gioco ideato da Vittorio Pozzo, molto praticato all'epoca[33]. Prima di allora, alla guida della squadra torresina si alternarono ex calciatori con discrete capacità tecniche[33].

Il primo e finora unico portiere ad aver segnato in maglia rossoblu è Salvatore Pinna[30]. Il curioso evento accadde il 27 settembre 1998, durante una partita del campionato di Serie C2 contro la Vis Pesaro[30], Sul punteggio di parità, al novantatreesimo minuto un lunghissimo rinvio dell'estremo difensore torresino, rimbalzando nell'area avversario, scavalcò il portiere marchigiano Boccafogli, regalando alla Torres la vittoria[30].

Salvatore Pinna, a sinistra e Marzio Lepri, a destra

Salvatore Pinna può vantare il record di presenze con la maglia della Torres, 347 gare disputate dalla stagione 1998-1999 a quella 2005-2006 e dalla stagione 2016-2017 a quella 2019-2020. Il giocatore ad aver siglato più reti è invece Marzio Lepri, che ha messo a segno 122 reti in 301 partite a partire dalla stagione 1954-1955 fino alla stagione 1963-1964[44]. Egli detiene inoltre un altro record: è anche il miglior cannoniere della Torres in una stagione, grazie a 24 reti messe a segno in 31 partite in una delle nove stagioni in rossoblù[44].

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo dei Panthers nei primi anni ottanta

Il movimento ultras a Sassari nasce a metà degli anni settanta[45]. Il primo gruppo vero e proprio sono gli Ultras Cappuccini, che prendono il nome dal loro quartiere di provenienza[45]. Dopo qualche anno, precisamente nel 1979, nasce il secondo gruppo ultras del panorama torresino: i Panthers[45]. La Torres vince il proprio girone del campionato di Serie D 1980-1981, e conseguentemente alla promozione fra i professionisti, il neonato gruppo comincia a seguire in trasferta la formazione rossoblù, nonostante i lunghi tempi di percorrenza che richiedeva il viaggio in nave ai tempi[45].

La curva torresina negli anni ottanta

Nel corso della stagione 1982-1983, nascono ben due gruppi: i Supporters e gli Indians[45]. Entrambi formati da giovani ragazzi, i primi saranno destinati a scomparire dopo appena tre stagioni, mentre i secondi, in seguito alla manifestata intenzione dei Panthers di lasciare, prenderanno in mano le redini della curva torresina a partire dalla stagione 1985-1986, che guideranno per molti altri anni a seguire[45]. Nella stagione seguente nasce il gruppo dei Warriors, che tuttavia a fine campionato scompare dal panorama ultras sassarese[45].

Nel 1988 nascono i Total Kaos, che scompariranno solamente due anni dopo, mentre l'anno successivo sarà la volta dei Teddy Boys, ma soprattutto della Nuova Guardia, gruppo che, insieme agli Indians, sarà destinato a lasciare un'impronta importante nel panorama del tifo torresino[45]. Con l'avvento degli anni novanta, i Teddy Boys cambiano la propria denominazione in Alta tensione, tuttavia, causa lo scarso ricambio generazionale, si scioglieranno poco dopo[45].

Nel corso del campionato 1993-1994 nasce la Brigata Sassari, che si scioglierà due stagioni dopo. Nella stagione successiva, il tentativo di ricostituzione dei Panthers crea degli accesi problemi all'interno della curva, così che a partire dal 1995 i gruppi presenti in curva sono solo due: gli Indians e la Nuova Guardia[45]. Tre anni dopo, nel 1998, nascono tuttavia due nuovi gruppi: gli Ultras e gli Autonomi[45].

Durante la stagione 2012-2013, gli UTS 1998 si sciolgono a causa di problemi interni al gruppo. La Nuova Guardia 1989 rimane così l'unico gruppo organizzato presente in curva nord fino alla stagione 2023-2024, quando fanno la loro comparsa due nuovi gruppi gli Old Fans e gli Zero Testa.

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Sardegna.

Nonostante non abbia mai sostenuto alcun gemellaggio ufficiale per scelta propria, la Nuova Guardia sostiene rapporti di amicizia con i corsi del Bastia.[1] e sostiene un'amicizia con Pro Patria dal 1994.[2]

Gli UTS (gruppo esistito dal 1998 al 2012-2013), ha sostenuto un rapporto di amicizia con Gubbio dal 1998.[3] (nel 2023 il rapporto di amicizia viene sostenuto dai Zero Testa e gli Old Fans). Gli UTS (gruppo esistito dal 1998 al 2012-2013),dal 2003 ha sostenuto un rapporto di amicizia con il Delfino Pescara 1936. [4] (Nel 2023 il rapporto di amicizia viene sostenuto dagli Old Fans). Gli UTS (gruppo presente in curva dal 1998 al 2012-2013) hanno sostenuto un rapporto di amicizia con U.S. Tempio.[5] in seguito il rapporto di amicizia è portato avanti dai Zero Testa e Old Fans.

La rivalità principale della tifoseria di Sassari è il Cagliari, contro il quale la Torres disputa il derby di Sardegna[46], con scontri tra le tifoserie avvenute in varie occasioni tra cui le più dure ad Alghero nel 1999 durante un'amichevole tra Cagliari e Torres[47], a Serramanna nel 2008.[6] la più recente a Sassari nel 2017 prima di un'amichevole tra il Cagliari Calcio e il Sorso.[7] Le rivalità dei Torresini nell'isola, sono anche con Olbia dove si sono verificati vari scontri negli anni.[8] e con il Calangianus . Altre rivalità si sono verificate con le tifoserie di Rimini[48], Spezia[49], Novara[50], Varese (estesa anche al basket[51]), Grosseto[52] e Termoli[53].

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Torres 2022-2023.

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

Rosa e numerazione aggiornati al 1º settembre 2023.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Italia P Pierpaolo Garau
3 Bandiera dell'Italia D Riccardo Pinna
4 Bandiera dell'Italia D Aleandro Rosi
5 Bandiera dell'Italia D Paolo Dametto
6 Bandiera del Gambia C Kalifa Kujabi
7 Bandiera dell'Italia D Matteo Liviero
8 Bandiera dell'Italia C Alessandro Masala
9 Bandiera dell'Italia A Luigi Scotto (capitano)
10 Bandiera dell'Italia A Francesco Ruocco
11 Bandiera della Costa d'Avorio A Adama Diakite
12 Bandiera dell'Italia P Andrea Zaccagno
14 Bandiera dell'Italia D Riccardo Idda
17 Bandiera dell'Argentina C Patricio Goglino
19 Bandiera dell'Italia D Giacomo Siniega
20 Bandiera dell'Italia A Manuel Fischnaller
N. Ruolo Calciatore
21 Bandiera dell'Italia C Giuseppe Mastinu
22 Bandiera dell'Italia P Danilo Petriccione
23 Bandiera dell'Italia D Nicolò Antonelli
24 Bandiera dell'Italia C Daniele Giorico
25 Bandiera dell'Italia C Francesco Nunziatini
27 Bandiera dell'Italia C Filippo Lora
28 Bandiera dell'Italia D Nicola Mandrelli
29 Bandiera del Marocco A Mohamed Ayman Sanat
30 Bandiera dell'Italia D Cristian Fabriani
32 Bandiera dell'Italia A Simone Menabó
33 Bandiera della Russia D Andrea Pelamatti
44 Bandiera dell'Italia C Stefano Cester
77 Bandiera dell'Italia C Giacomo Zecca
96 Bandiera dell'Italia D Giuseppe Verduci

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Alfonso Greco - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Frau - Vice allenatore
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Pinna - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Mario Pompili - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Diego Mingioni - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Cozzula - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Ugo D'Alessandro - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Mario Dettori - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Davide Polisino - Fisioterapista

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Azienda interamente controllata da Abinsula Srl
  2. ^ A campionati sospesi e non validi per i normali passaggi di categoria il Comitato Regionale Sardo organizzò un torneo al quale presero parte le società calcistiche di qualsiasi categoria e divisione (sia della Sezione Propaganda che della FIGC).
  3. ^ Retrocessa all'ultimo posto dalla Corte d'Appello FIGC per illecito sportivo.
Fonti
  1. ^ Le giocate e i gol arrivano invece dal bomber greco Theofilos Karasavvidīs e, tra gli altri, da Luca Amoruso, fratello dell'ex attaccante della Juventus, Nicola, e Antonio Langella. URL consultato il 2022-5-1.
  2. ^ Ordinanza 3865/2005 (DOC) [collegamento interrotto], su giustizia-amministrativa.it, Consiglio di Stato, 9 agosto 2005. URL consultato il 10 febbraio 2011.
  3. ^ Articolo sul Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 27 maggio 2018 (archiviato l'8 aprile 2017).
  4. ^ Esonerato il tecnico Roberto Ennas.[collegamento interrotto], TorresCalcio.it
  5. ^ Angelino Fiori è il nuovo tecnico della Torres.[collegamento interrotto], TorresCalcio.it
  6. ^ Torres: esonerato anche Angelino Fiori (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016)., Alguer.it
  7. ^ Roberto Ennas nuovamente alla guida della Torres.[collegamento interrotto], TorresCalcio.it
  8. ^ Torres sconfitta 3-1 a Tortolì, ora è terza.[collegamento interrotto], TorresCalcio.it
  9. ^ Si riparte da Bacci (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012)., TorresCalcio.it
  10. ^ Oggi a Città di Castello: Trestina - TORRES 3-1 (finale).[collegamento interrotto], TorresCalcio.it
  11. ^ Antonello Lai, La Coppa Italia nelle mani della Torres 1903, Taloro Gavoi cade a testa alta, su figc-sardegna.it, Ufficio Stampa LND. URL consultato l'11 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2015).
  12. ^ Fabio Ledda, Festa grande per il Taloro campione della Coppa Italia, su comuneditortoli.it, L'Unione Sarda, 20 maggio 2011. URL consultato l'11 gennaio 2015 (archiviato il 5 marzo 2016).
  13. ^ Uomini e donne, solo una Torres. Capitani: "Rilanciamo e puntiamo sui giovani". Comune Sassari: "Stadio? Si può fare", in SardegnaSport.com, 27 giugno 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  14. ^ Fine della storia: la Torres lascia e non si iscrive alla serie A, in Corrieredellosport.it, 11 settembre 2015. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato il 6 agosto 2016).
  15. ^ a b Eccellenza, ufficiale la mancata iscrizione della SEF Torres 1903, in SardegnaSport.com, 24 luglio 2017. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2017).
  16. ^ Ecco la nuova Torres, tutti gli interventi, in SardegnaSport.com, 19 giugno 2017. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2017).
  17. ^ Torres sogno ripescaggio, ma (quest'anno) la fusione non si può fare, in SardegnaSport.com, 8 luglio 2017. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2017).
  18. ^ Ufficiale: nasce la A.S.D. Torres. Gioca al "Vanni Sanna" ma..., in SardegnaSport.com, 24 luglio 2017. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2017).
  19. ^ Pareggio magico della Torres in trasferta, tripudio dei giocatori neopromossi in D - Foto - la Nuova Sardegna, in la Nuova Sardegna, 10 giugno 2018. URL consultato il 10 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  20. ^ Calcio, la Torres venduta: la nuova proprietaria è Abinsula Sport, in La Nuova Sardegna, 15 luglio 2021. URL consultato il 4 agosto 2022.
  21. ^ a b La nuova Torres di Abinsula parte da Udassi presidente, in Centotrentuno.com, 15 luglio 2021. URL consultato il 4 agosto 2022.
  22. ^ Delusione in Coppa Italia, la Torres perde in finale contro il Follonica, in La Nuova Sardegna, 1º giugno 2022. URL consultato il 4 agosto 2022.
  23. ^ Playoff, la Torres batte l'Afragolese 2-1 e sogna un posto in Serie C, in La Nuova Sardegna, 8 giugno 2022. URL consultato il 4 agosto 2022.
  24. ^ a b Giampiero Marras, La Torres ha presentato la domanda di ripescaggio, in La Nuova Sardegna, 19 luglio 2022. URL consultato il 4 agosto 2022.
  25. ^ E’ ufficiale: la Torres in serie C, in La Nuova Sardegna, 3 agosto 2022. URL consultato il 4 agosto 2022.
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corrado Delunas e Carlo Fontanelli, 1903-2003 Torres ti amo - 100 anni di calcio a Sassari, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2003.
  • Andrea Sini, Con il nome di Torres in core, Sassari, Edes, 2013.

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