Plesiopterys wildi

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Plesiopterys
Fossile di Plesiopterys wildi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Superordine Sauropterygia
Ordine Plesiosauria
Superfamiglia Plesiosauroidea
Genere Plesiopterys
Specie P. wildi

Plesiopterys wildi è un rettile marino estinto, appartenente ai plesiosauri. Visse nel Giurassico inferiore (Toarciano, circa 180 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Germania.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto per uno scheletro completo lungo circa 2,2 metri; era quindi un plesiosauro di piccole dimensioni. Il cranio era molto piccolo e, per quanto riguarda le proporzioni rispetto al collo, anticipava i plesiosauri successivi come Muraenosaurus. Il cranio era unico tra i plesiosauri, poiché possedeva solchi per l'arteria carotidea interna sulla superficie dorsale dell'osso pterigoide. La mandibola possedeva una sinfisi corta e una sorta di carena ventrale. Il collo era molto lungo, soprattutto se considerato in rapporto a quello di altri plesiosauri del Giurassico inferiore: Plesiopterys possedeva 39 vertebre cervicali, mentre Plesiosaurus ne aveva 37 e Thalassiodracon solo 31. Sembra che il collo di Plesiosaurus, però, fosse più lungo di quello di Plesiopterys a causa della maggior lunghezza delle singole vertebre. Le zampe trasformate in strutture simili a pagaie erano piuttosto primitive e le singole ossa erano ancora piuttosto simili a quelle degli antenati pistosauri: ad esempio, il radio era accorciato ma ancora riconoscibile come osso lungo e l'ulna aveva una forma incurvata.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I fossili di questo animale sono stati rinvenuti nel famoso giacimento di Holzmaden in Germania, risalente alla fine del Giurassico inferiore (Toarciano). L'unico scheletro noto di Plesiopterys wildi è stato scoperto e preparato nel XIX secolo, ma ha ricevuto una descrizione formale adeguata soltanto nel 2004, quando F. R. O'Keefe lo ha attribuito a un nuovo genere e a una nuova specie.

Cranio di Plesiopterys wildi

Secondo lo studio, Plesiopterys rappresenterebbe il più primitivo di tutti i plesiosauri a collo lungo, e sarebbe addirittura esterno al clade dei Plesiosauroidea a causa di alcune caratteristiche primitive degli arti, dei cinti e delle vertebre. Uno studio successivo (Grossmann, 2007) ha invece attribuito l'esemplare a una forma giovanile del plesiosauro Seeleyosaurus, noto nello stesso giacimento. Ulteriori classificazioni (Benson et al., 2012; Benson e Druckenmiller, 2013) hanno invece considerato valido il genere Plesiopterys, ponendolo tuttavia in una posizione più derivata: secondo questi studi, Plesiopterys sarebbe il sister group di un clade noto come Cryptoclidia, comprendente i plesiosauri più evoluti (Cryptoclididae, Leptocleididae, Polycotylidae ed Elasmosauridae).

Significato del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Plesiopterys deriva dal greco e si riferisce sia alle grandi pinne simili ad ali (pterys) sia all'osso pterigoide, una caratteristica importante di questo animale. L'epiteto specifico, wildi, è in onore di Rupert Wild, un paleontologo che ha studiato a fondo i rettili del Giurassico tedesco.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. R. O'Keefe. 2004. Preliminary description and phylogenetic position of a new plesiosaur (Reptilia: Sauropterygia) from the Toarcian of Holzmaden, Germany. Journal of Paleontology 78(5):973-988
  • F. Grossmann. 2007. The taxonomic and phylogenetic position of the Plesiosauroidea from the Lower Jurassic Posidonia Shale of south-west Germany. Palaeontology 50(3):545-564
  • R. B. J. Benson, M. Evans, and P. S. Druckenmiller. 2012. High diversity, low disparity and small body size in plesiosaurs (Reptilia, Sauropterygia) from the Triassic–Jurassic boundary. PLoS ONE 7(3):e31838
  • R. B. J. Benson and P. S. Druckenmiller. 2013. Faunal turnover of marine tetrapods during the Jurassic–Cretaceous transition. Biological Reviews

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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