Plecotus sardus

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Orecchione sardo
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Vespertilioninae
Genere Plecotus
Specie P.sardus
Nomenclatura binomiale
Plecotus sardus
Mucedda, Kiefer, Pidinchedda, & Veith, 2002

L'orecchione sardo (Plecotus sardus Mucedda, Kiefer, Pidinchedda, & Veith, 2002) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi endemico della Sardegna.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con una lunghezza totale della testa e del corpo di 45 mm, l'avambraccio è lungo tra i 41 e i 42 mm, la coda circa 51 mm, il piede tra i 6,8 e i 7,7 mm e le orecchie tra i 37,5 e i 39 mm. Arriva a pesare 9,5 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, fine e lanosa. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre con la base dei peli marrone scura e la parte centrale biancastra, mentre le parti ventrali sono biancastre o marroni chiare con la base dei peli più scura. Il muso è conico, con un cuscinetto rotondo sul mento. Le orecchie sono enormi, ovali e unite sulla fronte da una sottile membrana cutanea. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, affusolato e con l'estremità smussata. Le membrane alari sono marroni e attaccate posteriormente alla base del quinto dito dei piedi. La punta della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. Il calcar è lungo, leggermente curvato e con un piccolo lobo terminale. Il pene è cilindrico e con l'estremità appuntita, mentre l'osso penico è corto e a forma di Y. Queste ultime due caratteristiche sono diagnostiche nella distinzione dalle altre forme simpatriche.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia nelle grotte naturali, cavità ipogee e soffitte buie[4]. È una specie sedentaria.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è conosciuta soltanto in tre località della Sardegna centrale, in alcune grotte presso Baunei nella provincia di Nuoro, Oliena in provincia di Nuoro e nelle vicinanze del lago Omodeo, nel comune di Ula Tirso, in provincia di Oristano.

Vive nei boschi in aree carsiche a bassa quota e vicino alla costa.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato l'areale limitato, la popolazione probabilmente piccola e la qualità del proprio habitat in declino, classifica P.sardus come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Hutson, A.M., Aulagnier, S., Juste, J., Karatas, A., Palmeirim, J. & Paunovic, M. 2008, Plecotus sardus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Plecotus sardus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al., 2011.
  4. ^ Pagina dedicata sul sito della Regione sardegna

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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