Please Hammer Don't Hurt 'Em

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Please Hammer Don't Hurt 'Em
album in studio
ArtistaMC Hammer
Pubblicazione13 marzo 1990
Dischi1
Tracce13
GenerePop rap
EtichettaCapitol Records
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[1]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Germania Germania[2]
(vendite: 250 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[3]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[4]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (8)[5]
(vendite: 800 000+)

Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[6]
(vendite: 600 000+)

Dischi di diamanteBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 10 000 000+)
MC Hammer - cronologia
Album precedente
(1988)
Album successivo
(1991)

Please Hammer Don't Hurt 'Em è il secondo album di MC Hammer, pubblicato il 13 marzo 1990 dalla Capitol Records. L'album rimase al primo posto delle classifiche degli Stati Uniti per 21 settimane, soprattutto grazie al singolo "U Can't Touch This". L'album portò il pop rap ad un nuovo livello di popolarità. Fu il primo disco hip hop a vincere il disco di diamante per aver raggiunto la vendita di oltre 10 milioni di copie, e rimane ancora adesso uno degli album rap più venduti di tutti i tempi. Nonostante l'enorme successo, il disco ricevette molte critiche soprattutto per il frequente uso di campionamenti e per la sua tendenza alla musica pop.

Il 27 aprile 1990 l'album è certificato disco di platino dalla RIAA. Il 15 aprile del 1991, Please Hammer Don't Hurt 'Em diviene disco di diamante per le 10 milioni di unità vendute. L'album rap con più dischi venduti di sempre, con circa 30 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. [8]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[9]
Entertainment WeeklyA−[10]
RapReviews[11]
Robert Christgautaglio[12]
Rolling Stone[13]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Here Comes the Hammer
  2. U Can't Touch This
  3. Have You Seen Her
  4. Yo! Sweetness
  5. Help the Children
  6. On Your Face
  7. Dancin' Machine
  8. Pray
  9. Crime Story
  10. She's Soft and Wet
  11. Black is Black
  12. Let's Go Deeper
  13. Work This

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) ifpi.at, http://www.ifpi.at/?section=goldplatin.
  2. ^ (DE) M.C. Hammer – Please Hammer Don't Hurt 'Em – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  3. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  4. ^ (EN) swisscharts.com, http://www.swisscharts.com/search_certifications.asp?search=MC+Hammer+Please+Hammer+Don%27t+Hurt+%27em.
  5. ^ (EN) musiccanada.com, http://musiccanada.com/gold-platinum/?fwp_gp_search=%22Please+Hammer+Don%27t+Hurt+%27Em%22%20%22MC+Hammer%22.
  6. ^ (EN) Please Hammer Don't Hurt 'Em, su British Phonographic Industry. URL consultato il 14 novembre 2020.
  7. ^ (EN) Please Hammer Don't Hurt 'Em – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 novembre 2020.
  8. ^ https://www.allmusic.com/album/please-hammer-dont-hurt-em-mw0000207044
  9. ^ (EN) Allmusic review, su allmusic.com.
  10. ^ (EN) Greg Sandow, MC Hammer: Please Hammer, Don't Hurt 'Em, su ew.com, Entertainment Weekly, 8 giugno 1990. URL consultato il 3 agosto 2017.
  11. ^ (EN) MC Hammer :: Please Hammer Don't Hurt 'Em :: Capitol Records, su rapreviews.com, 24 giugno 2008. URL consultato il 31 marzo 2010.
  12. ^ (EN) Robert Christgau, CG: MC Hammer, su robertchristgau.com. URL consultato il 1º giugno 2012.
  13. ^ (EN) Michael Corcoran, MC Hammer: Please Hammer, Don't Hurt 'Em : Music Reviews, su rollingstone.com, Rolling Stone, 17 maggio 1990. URL consultato il 1º giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2007).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]