Pino Reggiani

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Pino Reggiani (Forlì, 11 febbraio 1937Roma, 2 luglio 2022) è stato un pittore italiano.

Visse a Roma dal 1960 alla morte.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Molte delle sue opere sono presenti in musei e raccolte pubbliche a Torino, Bologna, Roma, Pisa, Lucca, Venezia, Catania, Gateshead, Skopje, Madrid, Houston, Tunisi, Caracas, Bucarest, Haifa, Gerusalemme e altrove.

Ha realizzato oltre 100 mostre personali in Italia, Europa e in paesi extraeuropei. Ha operato prevalentemente per cicli tematici: dal tema della "Violenza"(1961-63) al ciclo del "Cinodromo"(1966-1968), dalla serie "Sacco e Vanzetti"(1969-1970) alla "Caduta dell'Angelo"(1971-73), dalle "Folle e muri"(1973-1974) ai "Tunnel"(1975-1976), dai "Paesaggi inglesi"(1977-1978) alla serie"Egitto, mito delle età sepolte"(1979-1980), dai "Fragmenti"(1981-1982) ai "Paesaggi della campagna romana"(1981-1984), dai "Cartoni"(1983) alle "Nature morte e teatro"(1985-1987), dai "Tempi della musica"(1990-1993) ai "Paesaggi orientali"(1993-1996), da "Strutture di archeologia industriale"(2001) a "La cloaca massima"(2002), da "Campi del Nord, Northfields"(2006) a "La maschera del Brunelleschi"(2009). Insieme a Floriano Bodini, Mino Ceretti, Giuseppe Banchieri, Giannetto Fieschi, Tino Vaglieri ed altri, ha fatto parte del Gruppo Renzo Botti di Cremona coordinato dallo scrittore e critico Danilo Montaldi,che influenzerà la ricerca della figurazione neoespressiva in Italia tra gli anni sessanta e gli anni ottanta.

Esposizioni in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Ha esposto in diverse ed importanti gallerie d'arte ed istituzioni pubbliche, tra cui:

Esposizioni all'estero[modifica | modifica wikitesto]

Ha esposto, sempre in mostre personali anche a carattere antologico a Vienna, Durham, Colonia, Bruxelles, Haifa, Gerusalemme, Tel Aviv, Alessandria d'Egitto, Il Cairo, New York.

Numerosissime le partecipazioni a rassegne internazionali mostre di gruppo che si sono susseguite in questi anni dai Paesi Latini Americani agli Stati Uniti, dall'Europa all'Asia, all'Africa settentrionale.

Suoi dipinti sono presenti in Istituti di Culto a Roma, (Basilica di San Giacomo), a Venezia e in Austria.

Collaborazioni con riviste e quotidiani[modifica | modifica wikitesto]

Ampia è la documentazione in questo campo:

  • La rivista "The Sciences" dell'Accademia delle Scienze di New York, ha pubblicato a colori un ampio servizio sui suoi dipinti ispirati all'Egitto arcaico
  • Il suo nome compare nel Benezit di Parigi (ed 1999).

Pubblicazioni monografiche[modifica | modifica wikitesto]

La più celebre

Altre pubblicazioni vi sono state per Marsilio Editori di Venezia, la BNL di Roma, Laterza Bari-Roma,l'Electa Mondadori di Milano, la Bora di Bologna, Fratelli Fabbri Editori, Umberto Allemandi & C. di Torino, la Ianua e la Eurasia di Roma. Pino Reggiani ha avuto tra l'altro, rapporti di collaborazione con gli scrittori:Jorge Amado, Rafael Alberti, Dario Bellezza, Danilo Montaldi e Diego Valeri. Ha lavorato come illustratore di libri per parecchi scrittori e poeti contemporanei.

Raccolte private[modifica | modifica wikitesto]

La raccolta privata "Wanda e Antonino Benedetto" di Roma è in assoluto la collezione più ampia dell'artista. Comprende numerose opere dagli anni 60 in poi, tutte di grandi dimensioni, come "Il Re e il Mattatoio", "La Crocefissione", "Incendio/Autoritratto", "Pastore", "I cani in corsa", "Ruderi Inglesi", "Natura morta e teatro", "Paesaggi orientali", "Egitto", "Isola" e tanti altri dipinti e disegni di più piccolo formato.

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