Pedro Sernagiotto

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Pedro Sernagiotto
Sernagiotto alla Juventus nei primi anni 1930
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 153[1] cm
Calcio
Ruolo Ala
Termine carriera 1943
Carriera
Squadre di club1
1927-1930Palestra Itália54 (20)
1931-1934Juventus50 (14)
1934-1935Palestra Itália2 (0)
1936-1938San Paolo66 (13)
1939-1940Portuguesa? (?)
1941-1943Palmeiras[2]88 (24)
Nazionale
1930Bandiera del Brasile Brasile3 (0)
1934Bandiera dell'Italia Italia B1 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pedro Sernagiotto (San Paolo, 17 novembre 1908San Paolo, 5 aprile 1965) è stato un calciatore brasiliano naturalizzato italiano, di ruolo ala.

È noto anche con il nome italianizzato di Pietro Sernagiotto o con il soprannome brasiliano di Ministrinho,[3] ossia "Piccolo Ministro": quest'ultimo gli fu dato dal suo dirigente Italo Bosetti come tributo a Giovanni Del Ministro alias Ministro, idolo del tempo e del quale Sernagiotto ricordava lo stile di gioco.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia veneto-friulana,[5] visse nel centro di San Paolo, nei pressi di Rua Augusta.

Crebbe calcisticamente nella Palestra Itália, esordendo in prima squadra il 13 novembre 1927, non ancora diciassettenne. Sul finire del 1930 venne notato dai dirigenti della Juventus,[6] in cerca di una giovane ala con cui rimpiazzare il declinante Federico Munerati.[7]

Acquistato dalla società torinese, tuttavia a bordo del transatlantico che lo stava portando dal Sudamerica all'Europa, venne avvicinato da due emissari del Genoa e convinto a firmare,[1][6] in buona fede,[1] per la squadra ligure;[1][6] allo sbarco a Genova, la scoperta della doppia firma costò al brasiliano un anno di squalifica da parte della Federcalcio.[1][6]

Durante i successivi dodici mesi la Juventus poté schierare il neoacquisto solo nelle amichevoli,[1] prima che Sernagiotto tornasse ufficialmente nei ranghi con la stagione 1931-1932, in cui contribuì subito alla vittoria dello scudetto. Con il club torinese vinse consecutivamente altri due campionati, nelle edizioni 1932-1933 e 1933-1934, partecipando alla fase centrale del cosiddetto Quinquennio d'oro.[1]

Nel 1934 fece rientro in Brasile dove proseguì la sua carriera con il Palestra Itália, poi divenuto Palmeiras, fino al 1943, vestendo nel frattempo anche le maglie del San Paolo e del Portuguesa.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1929 esordì in amichevole con la nazionale brasiliana. Dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, disputò anche una partita con l'Italia B, il 22 ottobre 1933 a Vercelli contro l'Ungheria, conclusasi con un pareggio per 4-4.[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1931-1932, 1932-1933, 1933-1934
Palmeiras: 1942

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Pietro SERNAGIOTTO, su tuttojuve.com, 17 novembre 2009.
  2. ^ Dal 1941 al 1942 «Palestra Itália».
  3. ^ (PT) Ministrinho, su palmeiras.com.br (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).
  4. ^ (PT) Bruno Alexandre Elias, Dos campos de várzea ao Palestra: Ministrinho estreava pelo Verdão há 90 anos, su palmeiras.com.br, 13 novembre 2017.
  5. ^ Emilio Franzina (a cura di), I Veneti in Brasile e la storia dell'emigrazione (PDF), in Venetica, n. 57, febbraio 2019, pp. 13, 36.
  6. ^ a b c d Andrea Schianchi, Il pazzo mondo del calciomercato, in SportWeek, nº 28 (945), Milano, La Gazzetta dello Sport, 13 luglio 2019, pp. 30-35.
  7. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Federico MUNERATI, su tuttojuve.com, 3 dicembre 2013.

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