Pietre d'inciampo in Piemonte

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Voce principale: Pietre d'inciampo in Italia.
Pietre d'inciampo per le vittime della Strage di Meina

La lista delle pietre d'inciampo in Piemonte contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Piemonte. Esse commemorano le vittime piemontesi della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa. La prima pietra d'inciampo in Piemonte è stata collocata a Meina il 10 gennaio 2015.

Provincia di Alessandria[modifica | modifica wikitesto]

Acqui Terme[modifica | modifica wikitesto]

La città di Acqui Terme accoglie ufficialmente 11 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
15 gennaio 2018 Via Saracco, 11

44°40′31.5″N 8°28′11.9″E / 44.675418°N 8.469972°E44.675418; 8.469972
QUI ABITAVA
ROBERTO ANCONA
NATO 1906
ARRESTATO 19.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 10.2.1945
DACHAU
Roberto Ancona - (Acqui Terme, 19 gennaio 1906 - Dachau, 10 febbraio 1945). Figlio di Adolfo e Clotilde Lattes. Coniugato dal 1930 con Nella Gallico. Arrestato a Terzo (AL) il 19.5.1944. Carcerato prima a Torino e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 14 del 2.8.1944. Trasferito a Dachau, matricola 127616, vi muore il 10.2.1945.[1]
Piazza Orto San Pietro (tra civico 13a e 17)

44°40′32.42″N 8°28′08.37″E / 44.675672°N 8.468991°E44.675672; 8.468991
QUI ABITAVA
ALDO BACHI
NATO 1912
ARRESTATO FEB. 1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 15.2.1945
MAUTHAUSEN
Aldo Bachi - (Acqui Terme, 21 ottobre 1912 - Mauthausen, 15 febbraio 1945). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Partecipa alla Resistenza militando nella 79ª Brigata Garibaldi[2]. Arrestato a Vesime (AT) nel febbraio 1944. Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 9 del 5.4.1944. Trasferito a Mauthausen, vi muore il 15.2.1945.[1]
QUI ABITAVA
ARTURO ENRICO
BACHI
NATO 1910
ARRESTATO 7.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
Arturo Enrico Bachi - (Acqui Terme, 4 aprile 1910 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Arrestato ad Acqui Terme il 7.12.1943. Carcerato prima ad Acqui Terme, poi a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene ucciso all'arrivo.[1]
QUI ABITAVA
AVITO BACHI
NATO 1920
ARRESTATO 7.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO OTT. 1944
Avito Bachi - (Acqui Terme, 26 aprile 1920 - Auschwitz, ?? ottobre 1944). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Partecipa alla Resistenza come partigiano nella 2ª Divisione Autonoma Langhe ed è coinvolto in diversi scontri con le bande fasciste[3]. Arrestato ad Acqui Terme il 7.12.1943. Carcerato prima ad Acqui Terme, poi a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, vi muore nell'ottobre 1944.[1]
QUI ABITAVA
MICHELE BACHI
NATO 1867
ARRESTATO 17.1.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
Michele Bachi - (Acqui Terme, 12 luglio 1867 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlio di Salvador ed Ester Luzzatti. Coniugato con Enrica Rignani. Professione: tappezziere. Arrestato ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerato prima a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene ucciso all'arrivo.[1]
Piazza Duomo, 14

44°40′27.41″N 8°28′12.37″E / 44.674281°N 8.470103°E44.674281; 8.470103
QUI ABITAVA
ELISA
DE BENEDETTI
NATA 1865
ARRESTATA 17.1.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Elisa De Benedetti - (Torino, 17 gennaio 1865 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Giuseppe ed Miriam De Benedetti. Coniugata. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
Corso Italia, 53

44°40′31.68″N 8°28′11.05″E / 44.675466°N 8.469736°E44.675466; 8.469736
QUI ABITAVA
ERNESTA
DE BENEDETTI
NATA 1856
ARRESTATA 17.1.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Ernesta De Benedetti - (Acqui Terme, 7 aprile 1856 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Samuele e Vittoria Sara Camaiori. Coniugata. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
Via Giosuè Carducci, 19

44°40′30.62″N 8°28′07.47″E / 44.675173°N 8.468741°E44.675173; 8.468741
QUI ABITAVA
SMERALDA DINA
NATA 1855
ARRESTATA 17.1.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Smeralda Dina - (Acqui Terme, 26 luglio 1855 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Salomone ed Eleonora De Benedetti. Vedova di Fausto Gallico. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
Via Monteverde, 34

44°40′22.11″N 8°28′09.35″E / 44.672808°N 8.469265°E44.672808; 8.469265
QUI ABITAVA
ENRICHETTA GHIRON
NATO 1863
ARRESTATA 17.1.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
MORTA DURANTE TRASPORTO
Enrichetta Ghiron - (Casale Monferrato, 9 agosto 1863 - ????, ?? gennaio 1944). Figlia di Sansone e Lea De Benedetti. Coniugata con Israele Ottolenghi. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, non arriva a destinazione e muore durante il trasporto.[1]
QUI ABITAVA
DORINA OTTOLENGHI
NATA 1886
ARRESTATA 17.1.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
DESTINO IGNOTO
Dorina Ottolenghi - (Acqui Terme, 23 settembre 1886 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Israele ed Enrichetta Ghiron. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
Piazza della Bollente, 6

4°40′31.57″N 8°28′12.8″E / 4.675435°N 8.470221°E4.675435; 8.470221
QUI ABITAVA
EDA TESAURA
VIGEVANI
NATA 1895
ARRESTATA 17.1.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
DESTINO IGNOTO
Ede Anna Tesaura Vigevani - (Acqui Terme, 10 aprile 1895 - ????, ????). Figlia di Federico e Bona Levi. Professione: pellicciaia. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944.[1]

Alessandria[modifica | modifica wikitesto]

La città di Alessandria accoglie ufficialmente 7 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
14 gennaio 2018 Via G. Migliara, 10

44°54′51.25″N 8°36′53.91″E / 44.914235°N 8.614975°E44.914235; 8.614975
QUI ABITAVA
VITTORINA ARTOM
NATA 1868
ARRESTATA 13.4.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
Vittorina Artom - (Asti, 10 agosto 1868 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Giuseppe e Dolce De Benedetti. Coniugata con Federico Pugliese. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
QUI ABITAVA
CESARE SACERDOTE
NATO 1891
ARRESTATO 4.2.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 19.1.1945
Cesare Sacerdote - (La Spezia, 25 settembre 1891 - Auschwitz, 19 gennaio 1945). Figlio di Beniamino e Adele Segré. Coniugato con Emilia Pugliese. Arrestato a Porto Ceresio (VA) il 4.12.1943. Carcerato a Varese, poi ad Alessandria e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, matricola 174546. Ucciso in luogo ignoto nel gennaio 1945.[1]
Via Milano, 5-7

44°54′51.13″N 8°36′50.1″E / 44.914203°N 8.613918°E44.914203; 8.613918
IN ALESSANDRIA ABITAVA
SAUL CAMPAGNANO
NATO 1910
ARRESTATO 29.11.1943
FIRENZE
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.3.1944
Saul Campagnano - (Alessandria, 8 giugno 1910 - Auschwitz, 6 marzo 1944). Figlio di Rodolfo e Anna Sacerdote. Coniugato con Ulda Cassuto. Arrestato a Firenze. Carcerato a Verona. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 5 del 6.12.1943, matricola 167976, vi muore il 6.3.1944.[1]
IN ALESSANDRIA ABITAVA
ERMELINDA
COLOMBINA
CARMI
NATA 1882
ARRESTATA 16.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944
Ermelinda Colombina Carmi - (Alessandria, 5 settembre 1891 - Auschwitz, 26 febbraio 1944). Figlia di Simone Vito e Bona Vitale. Vedova di Alessandro Segré. Arrestata e carcerata ad Alessandria e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
IN ALESSANDRIA ABITAVA
ERMENE ESTER
CARMI
NATA 1890
ARRESTATA 16.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944
Ermene Ester Carmi - (Alessandria, 5 febbraio 1890 - Auschwitz, 26 febbraio 1944). Figlia di Simone Vito e Bona Vitale. Coniugata con Giacomo Gozzano. Arrestata e carcerata ad Alessandria e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
IN ALESSANDRIA ABITAVA
IDA DE BENEDETTI
NATA 1890
ARRESTATA 16.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944
Ida De Benedetti - (Alessandria, 13 ottobre 1890 - Auschwitz, 26 febbraio 1944). Figlia di Marco e Bellina Migliau. Arrestata e carcerata ad Alessandria e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
IN ALESSANDRIA ABITAVA
EMILIA VITALE
NATA 1879
ARRESTATA 3.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Emilia Vitale - (Alessandria, 22 dicembre 1875[4] - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Angelo e Debora Ottolenghi. Coniugata. Arrestata a Porto Ceresio (VA) il 3.12.1943. Carcerata a Varese, poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 31.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]

Casale Monferrato[modifica | modifica wikitesto]

La città di Casale Monferrato accoglie ufficialmente 7 pietre d'inciampo intitolate a singole persone[5].

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2016 Via Balbo, 10

45°08′08.83″N 8°27′00.91″E / 45.135787°N 8.450253°E45.135787; 8.450253
QUI ABITAVA
ERMINIA MORELLO
LURIA
NATA 1885
ARRESTATA 15.2.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Erminia Morello Luria - (Casale Monferrato, 28 febbraio 1885 - Auschwitz, ????). Figlia di Aronne e Eugenia Treves. Coniugata con Raffaele Luria. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 15.2.1944, pochi giorni dopo la morte del marito, avvenuta il 24.1.1944. Carcerata a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, uccisa all'arrivo.[1]
QUI ABITAVA
EUGENIA TREVES
MORELLO
NATA 1864
ARRESTATA 13.4.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
Eugenia Treves Morello - (Casale Monferrato, 8 novembre 1864 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Bonaiuto e Linda Treves. Coniugata con Aronne Morello. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944: deceduta in luogo ignoto il 30.6.1944.[1]
16 gennaio 2017 Via Roma, 134/136

45°08′09.91″N 8°27′01.44″E / 45.136085°N 8.4504°E45.136085; 8.4504
QUI ABITAVA
RICCARDO FIZ
NATO 1869
ARRESTATO 13.4.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
Riccardo Fiz - (Casale Monferrato, 31 marzo 1869 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlio di Angelo Fiz e Erminia Castelfranco. Arrestato a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, ucciso all'arrivo.[1]
QUI ABITAVA
ROBERTO FIZ
NATO 1873
ARRESTATO 13.4.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
Roberto Fiz - (Casale Monferrato, 7 settembre 1873 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlio di Angelo Fiz e Erminia Castelfranco. Arrestato a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, ucciso all'arrivo.[1]
18 gennaio 2018 Vicolo Salomone Olper

45°08′07.68″N 8°26′59.3″E / 45.135466°N 8.449806°E45.135466; 8.449806
QUI ABITAVA
MATILDE CARMI FOÀ
NATA 1889
ARRESTATA 16.2.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
DESTINO IGNOTO
Matilde Foà Carmi - (Milano, 20 luglio 1889 - ???, ???). Figlia di Enrico e Giulia Rossi. Coniugata con Isaia Carmi. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 16.2.1944. Carcerata a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944: destino ignoto.[1] Matilde Foà era sorella di Pio Foà: a lui ed a due suoi figli sono state intitolate tre pietre d'inciampo a Milano in data 15.1.2020.
QUI ABITAVA
ISAIA CARMI
NATO 1885
ARRESTATO 16.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
DESTINO IGNOTO
Isaia Carmi - (Casale Monferrato, 21 febbraio 1885 - ???, ???). Figlio di Giacobbe Carmi e Marietta Levi. Coniugato con Matilde Foà. Arrestato a Casale Monferrato (AL) il 16.2.1944. Carcerato a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944: destino ignoto.[1]
Via Pinelli, 3

45°08′14.92″N 8°27′19.88″E / 45.137478°N 8.455523°E45.137478; 8.455523
QUI ABITAVA
FAUSTINA
ARTOM BOREGETTI
NATA 1870
ARRESTATA 13.4.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
Faustina Artom Borgetti - (Asti, 10 luglio 1870 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Giuseppe e Dolce De Benedetti. Coniugata con Adalberto Edoardo Borgetti. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, uccisa all'arrivo.[1]

Mornese[modifica | modifica wikitesto]

A Mornese si trovano 12 pietre d'inciampo, tutte collocate il 2 giugno 2022.[6]

Novi Ligure[modifica | modifica wikitesto]

La Città di Novi Ligure accoglie 1 pietra d'inciampo, collocata il 18 gennaio 2022.[7]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
18 gennaio 2018 Via Cavour, 67

44°45′37.45″N 8°47′21.85″E / 44.760404°N 8.789403°E44.760404; 8.789403
QUI ABITAVA
SILVIO SALOMON
OTTOLENGHI
NATO 1889
ARRESTATO 29.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.8.1944
Silvio Salomon Ottolenghi - (Acqui Terme, 5 maggio 1889 - Auschwitz, 6 agosto 1944). Figlio di Moise Sanson e Giuditta Ottolenghi. Coniugato con Teresa Fassera. Arrestato a Novi Ligure (AL) il 29.6.1944. Carcerato a Novi Ligure, ad Alessandria, a Torino ed infine a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 14 del 2.8.1944, ucciso all'arrivo.[1]

Provincia di Asti[modifica | modifica wikitesto]

Calamandrana[modifica | modifica wikitesto]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
28 gennaio 2024 Via Roma, 26

44°44′15.11″N 8°20′19.64″E / 44.73753°N 8.338788°E44.73753; 8.338788 (Pietra d'inciampo per Luigi Therisod)
QUI ABITAVA
LUIGI THERISOD
NATO 1925
ARRESTATO 24.12.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 14.9.1944
GUSEN
Therisod, Luigi Luigi Therisod (Calamandrana 4 febbraio 1925 - Gusen, 14 settembre 1944), figlio di Carlo e Teresa Lovisolo, secondo di tre fratelli, antifascista, partigiano. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 per Luigi e tanti altri giovani si impone la scelta di prendere la via delle Langhe per combattere in armi i nazifascisti. Il 1° dicembre 1943 entra tra le fila del distaccamento partigiano della "Stella Rossa".[8], ma è catturato a breve, la vigilia del natale del '43, a San Giacomo di Roburent. Incarcerato a Cuneo, quindi alle "Nuove"[9] di Torinol a cui segue la deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen dove giunge il 20 marzo 1944. Muore nell'infermeria del campo il 14 settembre 1944.[10]

Moncalvo[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Moncalvo accoglie ufficialmente 4 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
26 gennaio 2020 Via XX Settembre angolo Vicolo 27 gennaio 1945 - Moncalvo (AT)

45°03′03.41″N 8°15′57.29″E / 45.050948°N 8.265914°E45.050948; 8.265914
A MONCALVO ABITAVA
CLELIA VITALE
NATA 1878
ARRESTATA 24.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 15.7.1944
Clelia Vitale - (Alessandria, 12 aprile 1878 - Auschwitz, 15 luglio 1944). Figlia di Aronne e Matilde Segre. Vedova di Moise Foa. Arrestata a Novi Ligure (AL) il 29.6.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 13 del 26.6.1944, assassinata il 15.7.1944.[1]
A MONCALVO ABITAVA
ADUA NUNES
NATA 1902
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 31.12.1944
Adua Nunes - (Livorno, 4 giugno 1902 - Auschwitz, 31 dicembre 1944). Figlia di Vittorio e Margherita Servi. Coniugata con Ernesto Funaro. Arrestata a Moncalvo (AT). Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 9 del 5.4.1944, assassinata il 31.12.1944.[1]
A MONCALVO ABITAVA
ALBERTO COLOMBO
NATO 1875
ARRESTATO 19.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1.9.1944
AUSCHWITZ
Alberto Colombo - (Asti, 27 maggio 1875 - Auschwitz, 1 settembre 1944). Figlio di Simone e Anna De Benedettii. Coniugato con Estella Foa. Arrestato a Moncalvo (AT). Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 13 del 26.6.1944, assassinato il 1.9.1944.[1]
A MONCALVO ABITAVA
AMERIGO COLOMBO
NATO 1913
ARRESTATO 19.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1.9.1944
Amerigo Colombo - (Alessandria, 2 dicembre 1913 - Auschwitz, 1 settembre 1944). Figlio di Alberto ed Estella Foa. Arrestato a Moncalvo (AT). Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 13 del 26.6.1944, assassinato il 1.9.1944.[1]

Provincia di Cuneo[modifica | modifica wikitesto]

Cuneo[modifica | modifica wikitesto]

A Cuneo si trova una pietra d'inciampo, posta il 28 gennaio 2022.[11]

Dronero[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Dronero accoglie ufficialmente n. 5 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
A seguito dell'uccisione, eseguita da partigiani saluzzesi, del farmacista e commissario del fascio Oreste Millone e della compagna Anna Albenga, il 2 gennaio 1944 la rappresaglia delle SS è feroce: diversi edifici vengono incendiati e quattro partigiani e sei civili, scelti a caso, vengono immediatamente fucilati. Pietro Allemandi, Cristoforo Coalova, Giovanni Lantermino, Giuseppe Lugliengo, Magno Marchiò vengono arrestati e deportati.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
13 gennaio 2020 Via C. Colombo, 2

44°27′51.6″N 7°21′51.91″E / 44.464334°N 7.36442°E44.464334; 7.36442
QUI ABITAVA
PIETRO ALLEMANDI
NATO 1886
ARRESTATO 2.1.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 23.4.1944
GUSEN
Pietro Allemandi - (Dronero, 5 novembre 1886 - Gusen, 23 aprile 1944). Professione: avvocato. Già Sindaco di Dronero sino al 1926. Di principi liberali, aderì al Partito d'Azione e diede il suo apporto alla Resistenza. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58662, e pochi giorni dopo a Gusen.[12]
Via G. Giolitti, 73

44°28′02.17″N 7°21′49.19″E / 44.46727°N 7.363664°E44.46727; 7.363664
QUI ABITAVA
CRISTOFORO COALOVA
NATO 1901
ARRESTATO 2.1.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 13.4.1944
GUSEN
Cristoforo Coalova - (Saluzzo, 14 maggio 1901 - Gusen, 13 aprile 1944). Coniugato con Bianca Mechelli, hanno due figli. Professione: tipografo, collaboratore di Giovanni Lantermino. Noto antifascista, dopo l’8 settembre, fa parte del locale C. L. N. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58802, e pochi giorni dopo a Gusen.[12]
QUI ABITAVA
GIOVANNI LANTERMINO
NATO 1882
ARRESTATO 2.1.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 23.11.1944
HARTHEIM
Giovanni Lantermino - (Saluzzo, 14 ottobre 1882 - Hartheim, 23 novembre 1944). Già vice-Sindaco di Dronero, con Pietro Allemandi. Professione: tipografo e giornalista; direttore del settimanale giolittiano 'Il Progresso di Valle Maira'. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, pochi giorni dopo a Gusen ed infine al Castello di Hartheim.
Viale Stazione, 10

44°27′45.71″N 7°22′06.12″E / 44.462696°N 7.368366°E44.462696; 7.368366
QUI ABITAVA
GIUSEPPE LUGLIENGO
NATO 1901
ARRESTATO 2.1.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 27.7.1944
Giuseppe Lugliengo - (Ceva, 2 marzo 1901 - Mauthausen, 27 luglio 1944). Coniugato con Anna Maria Prato. Professione: geometra. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58947. Ricoverato al Sanitätslager, vi muore il 24.7.1944.[12]
Via XXIV Maggio, 128

44°27′48.86″N 0°21′57.34″E / 44.463573°N 0.365928°E44.463573; 0.365928
QUI ABITAVA
MAGNO MARCHIO'
NATO 1882
ARRESTATO 2.1.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 23.4.1945
GUSEN
Magno Marchiò - (Montemale, 3 marzo 1882 - Gusen, 23 aprile 1945). Coniugato con Gabriella Pellegrino, hanno due figli. Professione: industriale. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58952, e pochi giorni dopo a Gusen.[12]

Piasco[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Piasco accoglie ufficialmente n. 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
16 gennaio 2018 Via Rossana, 5, fraz. S.Antonio

44°33′34.88″N 7°26′42.17″E / 44.55969°N 7.445048°E44.55969; 7.445048
QUI ABITAVA
GIUSEPPE GALLINA
NATO 1926
ARRESTATO AGOSTO 1944
DEPORTATO
KIRCHMÖSER
LIBERATO
Giuseppe Gallina - Castellanza (Va), 6 febbraio 1926 - Piasco (Cn), 28 gennaio 2014. Appena diciottenne, nell'agosto '44, è stato arrestato dai tedeschi ed inviato come lavoratore coatto in Germania a Kirchmöser un Havel in Brandeburgo. Riesce a fuggire dal campo di internamento ed a rientrare a Piasco. Dopo la Liberazione si sposa con Maria Teresa Bertero ed hanno una figlia, Paola. Lavora presso il Cotonificio Wild & C. di Piasco sino alla sua chiusura nel 1977. È assessore all'istruzione del Comune di Piasco per 15 anni. Muore nel gennaio 2014.[13][14]

Provincia di Novara[modifica | modifica wikitesto]

Arona[modifica | modifica wikitesto]

Ad Arona si trovano due pietre d'inciampo, posate il 15 settembre 2022.[15][16]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
15 settembre 2022 Piazza Gorizia 16

45°45′51.39″N 8°33′27.91″E / 45.764274°N 8.557752°E45.764274; 8.557752 (Pietre d'inciampo per Irma Finzi e Victor Cantoni Mamiani)
QUI ABITAVA
IRMA FINZI
IN CANTONI
MAMIANI
NATA 1873
ARRESTATA 15.9.1943
DEPORTATA
ASSASSINATA
Finzi, Irma Irma Finzi (Milano, 17 giugno 1873 - ???, 15 settembre 1943), figlia di Vittorio e Rachele Castelfranco, coniugata con il conte Tullio Cantoni Mamiani Della Rovere, madre di Victor Cantoni Mamiani. Arrestata col figlio a Arona (Novara). Non è sopravvissuta alla Shoah.[17]
QUI ABITAVA
VICTOR CANTONI
MAMIANI
DELLA ROVERE
NATO 1899
ARRESTATO 15.9.1943
DEPORTATO
ASSASSINATO
Cantoni Mamiani, Victor Victor Cantoni Mamiani (Milano, 19 dicembre 1899 - ???, 15 settembre 1943), Vittorio Angelo Cantoni Mamiani Della Rovere, nobile, figlio di Tullio e Irma Finzi, coniugato con Rosy Gattico. Arrestato con la mdre a Arona (Novara). Non è sopravvissuto alla Shoah. Quel 15 settembre il conte Cantoni Mamiani e sua madre furono prelevati da Villa Cantoni dal comando della Panzer-Division Waffen SS – LSSAH "Leibstandarte Adolf Hitler" - Guardia del Corpo Adolf Hitler -, era in casa anche la moglie, mentre la figlia Camilla, quattro anni, era a casa dei nonni a Maggiora. La moglie e la figla, non essendo ebree, furono risparmiate, mentreVictor e la madre Furono probabilmente trucidati nei giorni seguenti, come è accaduto alle vittime dell’Hotel Victoria di Meina[18] e a molte altre vittime di paesi sul Lago. La tomba di famiglia ad Arona porta i loro nomi ma è vuota.[19]

Meina[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Meina accoglie ufficialmente n. 16 pietre d'inciampo intitolate a singole persone, oltre ad 1 pietra d'inciampo a ricordo dell'eccidio del Lago Maggiore.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
30 agosto 2015 Imbarcadero di Meina, Via Sempione,47

45°47′20.86″N 8°32′27.38″E / 45.789128°N 8.540939°E45.789128; 8.540939
HOTEL MEINA
QUI ERANO RIFUGIATI 22 EBREI
SEGNALATI AI SOLDATI TEDESCHI DELLE SS
ARRESTATI 15.9.1943
IL 22-23 SETTEMBRE 1943
16 FURONO ASSASSINATI
La strage del Lago Maggiore si svolse tra il 15 settembre e l'11 ottobre 1943 per mano dei soldati del Primo Battaglione SS del secondo Reggimento della Divisione Corazzata Leinbstandarte Adolf Hitler, proveniente da Verona. In quell'azione vennero uccisi 54 ebrei: 16 a Meina, 14 a Baveno, 9 ad Arona, 4 a Stresa, 3 a Mergozzo, 2 a Orta San Giulio, 2 a Pian Nava, 4 a Intra. Il 15 settembre 1943 le SS irruppero all'Hotel Meina dove presero prigionieri un gruppo di ebrei greci, in tutto 15 persone, insieme a questi, il barista ebreo dell'hotel, Vitale Cori. La notte del 22 settembre furono uccisi ad uno ad uno con un colpo alla nuca. I corpi furono gettati nella notte stessa nelle acque del Lago Maggiore.[20]
ESTER BOTTON
NATA 1891
SALONICCO – GREECE
Marco Mosseri - (Salonicco, 16 luglio 1888 - Meina, 22 settembre 1943), la moglie Ester Botton - (Salonicco, 23 marzo 1891 - Meina, 22 settembre 1943), il figlio Giacomo Renato Mosseri - (Salonicco, 2 ottobre 1920 - Meina, 22 settembre 1943) e la nuora Odette Uziel - (Salonicco, 1 luglio 1924 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[21]
MARCO MOSSERI
NATO 1888
SALONICCO – GREECE

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GIACOMO RENATO
MOSSERI
NATO 1920
SALONICCO – GREECE

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ODETTE UZIEL
NATA 1924
SALONICCO – GREECE

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DINO
FERNANDEZ DIAZ
NATO 1867
SALONICCO – GREECE
Dino Fernandez Diaz - (Salonicco, 9 agosto 1867 - Meina, 22 settembre 1943), il figlio Pierre Fernandez Diaz - (Salonicco, 14 settembre 1897 - Meina, 22 settembre 1943), la nuora Liliana Scialom - (Salonicco, 26 giugno 1907 - Meina, 22 settembre 1943), ed i tre nipoti Blanchette Fernandez Diaz - (Salonicco, 5 luglio 1931 - Meina, 22 settembre 1943), Robert Fernandez Diaz - (Salonicco, 8 gennaio 1930 - Meina, 22 settembre 1943), Jean Fernandez Diaz - (Salonicco, 20 febbraio 1926 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[22]
PIERRE
FERNANDEZ DIAZ
NATO 1897
SALONICCO – GREECE

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LILIANA SCIALOM
NATA 1907
SALONICCO – GREECE

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BLANCHETTE
FERNANDEZ DIAZ
NATA 1931
SALONICCO – GREECE

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ROBERT
FERNANDEZ DIAZ
NATO 1930
SALONICCO – GREECE

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JEAN
FERNANDEZ DIAZ
NATO 1926
SALONICCO – GREECE

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RAOUL TORRES
NATO 1895
SALONICCO – GREECE
Raoul Torres - (Salonicco, 2 marzo 1895 - Meina, 22 settembre 1943) e la moglie Valerie Nahoum - (Salonicco, 27 marzo 1894 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[23]
VALERIE NAHOUM
NATA 1894
SALONICCO – GREECE

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DANIELE MODIANO
NATO 1892
SALONICCO – GREECE
Daniele Modiano - (Salonicco, 25 aprile 1892 - Meina, 22 settembre 1943), è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
LOTTE FROELICH
NATA 1904
OPPELN – GERMANIA
Lotte Froehlich Mazzucchelli - (Oppeln, 1 ottobre 1904 - Meina, 22 settembre 1943), moglie dell'avvocato milanese Mario Mazzucchelli, sembra fosse casualmente quel giorno in visita dal proprietario dell'hotel Meina. È arrestata, perché ebrea, il 15.9.1943 ed assassinata la settimana successiva.
VITALE CORI
NATO 1917
MILANO – ITALIA
Vitale Cori - (Milano, 21 giugno 1917 - Meina, 22 settembre 1943). Barista all'hotel Meina. Ebreo, è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
VITTORIO HAIM
POMPAS
NATO 1912
SMIRNE – TURCHIA
Vittorio Haim Pompas - (Smirne, 12 aprile 1912 - Meina, 22 settembre 1943). Dipendente di Alberto Behar, proprietario dell'hotel Meina, è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.

Novara[modifica | modifica wikitesto]

A Novara si trovano due pietre d'inciampo, entrambe poste il 23 gennaio 2022.[24]

Città metropolitana di Torino[modifica | modifica wikitesto]

Avigliana[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Avigliana accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2017 Corso Dora, 45

45°05′18.57″N 7°24′07.75″E / 45.088492°N 7.402154°E45.088492; 7.402154
QUI ABITAVA
MAURILIO BORELLO
NATO 1925
ARRESTATO 26.6.1944
DEPORTATO
GAGGENAU
LIBERATO
Maurilio Borello - (Torino, 6 dicembre 1925 - Avigliana, 11 luglio 2016). Figlio di Achille e Carmelina Carnino. Operaio alla Fiat, come il padre, era esonerato dal servizio militare. Ciononostante, il 26.6.1944, con il padre, venne prelevato da militari tedeschi ed inviato in Germania comwe lavoratore coatto. È internato prima a Rotenfels, poi a Karlsruhe, lavorando alla Daimler-Benz. A fine 1944 è trasferito ea Tauberbischofsheim, dove venne liberato dagli alleati il 1.4.1945. Rientrato in Italia, morì ad Avigliana il 11.7.2016.
Via Moncenisio, 53

45°05′41.1″N 7°25′18.2″E / 45.094751°N 7.421721°E45.094751; 7.421721
QUI ABITAVA
GIUSEPPE BRUNO
NATO 1923
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
MITTELBAU-DORA
LIBERATO
Giuseppe Bruno - (Drubiaglio di Avigliana, 1 gennaio 1923 - Avigliana, 6 giugno 2006). Figlio di Gioacchino e Fiorina Magliana. Nel settembre del 1942 è arruolato come soldato di leva: il 4.3.1943 è inviato in Montenegro. Dopo l'8 settembre è catturato dai tedeschi ed inviato come I.M.I. in Germania. È internato a Buchenwald e successivamente a Dora-Mittelbau. Liberato nel marzo 1945, riuscì a rientrare ad Avigliana a settembre 1945. Operaio alla Fiat di Ferriera. Morì il 6.6.2006
Via San Pietro, 26

45°04′34.31″N 7°23′48.41″E / 45.076198°N 7.39678°E45.076198; 7.39678
QUI ABITAVA
RENZO SURIANI
NATO 1923
ARRESTATO 26.11.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 30.4.1945
GUSEN
Renzo Suriani - (Avigliana, 26 marzo 1923 - Gusen, 30 aprile 1945). Figlio di Felice e Carlotta Norese. Partecipa alla Resistenza in val Sangone fin dall'autunno del 1943, aderendo alla banda capeggiata da Eugenio Fassino e poi alla 41ª brigata Garibaldi “Carlo Carli”[25]. Arrestato a fine novembre 1944 durante un rastrellamento nazifascista in val Sangone. Carcerato a Torino, è deportato a Bolzano e quindi l'11.1.1945 a Mauthausen, matr. 115732. Trasferito a Gusen, vi muore a fine aprile 1945.

Castellamonte[modifica | modifica wikitesto]

A Castellamonte sono presenti tre pietre d'inciampo, tutte posate il 25 aprile 2022.[26]

Chivasso[modifica | modifica wikitesto]

A Chivasso sono presenti due pietre d'inciampo, posate tra il 2021 e il 2022.[27][28]

Coazze[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Coazze accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2018 Piazza della Vittoria

45°03′05.86″N 7°18′12.65″E / 45.051627°N 7.303513°E45.051627; 7.303513
QUI ABITAVA
ENRICO VALOBRA
NATO 1894
ARRESTATO 23.10.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 22.3.1945
Enrico Valobra - (Torino, 4 dicembre 1894 - Mauthausen, 22 marzo 1945). Figlio di Cesare e Maddalena Cartier. Famiglia era di religione ebraica; nel 1923 sposa Germana Ostorero, da cui ebbe tre figli: Sergio (1923), Marco (1927) e Piero (1933). Imprenditore, dopo le leggi razziali deve abbandonare l'attività e si trasferisce a Coazze. Dopo l'8 settembre è tra i primi finanziatori della Resistenza Partigiana in Val Sangone. Arrestato il 23.10.1943 a seguito di delazione. Carcerato a Torino, deportato a Bolzano e da qui il 5.8.1944 a Mauthausen.[29][30]

Collegno[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Collegno accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
16 gennaio 2018[31] Via Martiri XXX Aprile, 30

45°04′59.35″N 7°34′30.62″E / 45.083152°N 7.575173°E45.083152; 7.575173
QUI ABITAVA
MASSIMO
DE BENEDETTI
NATO 1911
ARRESTATO 11.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 31.10.1944
Massimo De Benedetti - (Torino, 23 novembre 1911 - Auschwitz, 31 sottobre 1944). Figlio di Vittorio e Esterina De Benedetti. Arrestato a Torino è carcerato a Torino e a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio n. 14 del 2.8.1944, matr. B-5620.[32]
22 gennaio 2019 Corso Francia, ang. Via Fabio Filzi

45°04′21.06″N 7°34′25.12″E / 45.072517°N 7.573645°E45.072517; 7.573645
QUI ABITAVA
MICHELE ATTILIO
DE LEON
NATO 1890
ARRESTATO 24.3.1944
VENEZIA
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Michele Attilio De Leon - (Torino, 10 ottobre 1890 - ????, ????). Figlio di Isacco De Leon e Michelina Ovazza. Coniugato con Margherita Segré, Arrestato e carcerato a Venezia. Deportato a Trieste, Risiera S.Saba e quindi ad Auschwitz. Morto in luogo ignoto, in data ignota.[33][34]

Condove[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Condove accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2018 Vicolo Isonzo

45°04′59.35″N 7°34′30.62″E / 45.083152°N 7.575173°E45.083152; 7.575173
QUI ABITAVA
MARIO BOCCO
NATO 1919
ARRESTATO 22.12.1943
DEPORTATO 21.3.1944
MAUTHAUSEN
MORTO 24.6.1945
REICHENAU
Mario Bocco - (Condove, 17 gennaio 1919 - Reichenau, 24 giugno 1945). Figlio di Oreste Bocco. Diplomato geometra. Subito dopo l'8 settembre entra nella Resistenza: dal 15.9.1943 è comandante di distretto nella 17ª Brigata Garibaldi “F. Cima”, operante in bassa Val Susa. Arrestato a Torino. Deportato a Mauthausen il 21.2.1944, matr. 53365. Trasferito a Gusen il 19.3.1955 e ricoverato al Revier il 3.1.1945. Liberato a maggio 1945, è ricoverato a Reichenau dove muore il 24.6.1945. È sepolto nella fossa 4 della parte nord-occidentale del cimitero di Reichenau.[35]

Ivrea[modifica | modifica wikitesto]

La città di Ivrea accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.[36]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2018 Via Quattro Martiri, 24

45°28′01.61″N 7°52′27.86″E / 45.467114°N 7.874406°E45.467114; 7.874406
QUI ABITAVA
DAVIDE FOÀ
NATO 1869
ARRESTATO 31.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
Davide Foà - (Ivrea, 13 marzo 1869 - Auschwitz, 23 maggio 1944), Giuseppe Foà - (Savigliano (CN), 29 dicembre 1866 - Auschwitz, 23 maggio 1944), Perla Foà - (Ivrea (TO), 16 novembre 1872 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figli di Moise e Bella Giuditta Jona. Arrestati a Ivrea il 31.3.1944 e carcerati a Torino, poi deportati a Fossoli. Con il convoglio 14 da Fossoli, il 16 maggio 1944 sono deportati ad Auschwitz. Nessuno di loro supera la selezione e vengono assassinati lo stesso giorno dell'arrivo.[37]
QUI ABITAVA
GIUSEPPE FOÀ
NATO 1866
ARRESTATO 31.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944

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QUI ABITAVA
PERLA FOÀ
NATA 1873
ARRESTATA 31.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944

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Lanzo Torinese[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Lanzo Torinese accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2018 via Umberto I, 56

45°16′27.07″N 7°28′26.79″E / 45.274185°N 7.474107°E45.274185; 7.474107
IN VIA UMBERTO I 56
ABITAVA

MOISE POGGETTO
NATO 1875
ARRESTATO 28.4.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.8.1944
Moise Poggetto con moglie e figlia.
Moise Poggetto - (Olten, 24 maggio 1875 - Auschwitz, 26 agosto 1944). Figlio di Emilio e Enrichetta Rebecca Foà. Coniugato con Natalina Margherita Rolando, hanno due figlie, Angiolina ed Ines. Moise Poggetto è venditore ambulante a Lanzo Torinese. Dopo l'8 settembre partecipa alla Resistenza nella 19ª Brig. Garibaldi.[30] Arrestato il 28.4.1944, è carcerato a Torino, poi deportato a Fossoli. A fine luglio 1944 il campo di Fossoli è smantellato: Moise Poggetto con il convoglio 14 è deportato ad Auschwitz, dove arriva il 6 agosto. Non supera la selezione e viene assassinato lo stesso giorno dell'arrivo.[38]

Moncalieri[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Moncalieri accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.[39]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
18 gennaio 2017 Via Mirafiori, 15

45°00′29.06″N 7°39′21.66″E / 45.008072°N 7.656017°E45.008072; 7.656017
QUI ABITAVA
RINALDO SATTANINO
NATO 1926
ARRESTATO NOV. 1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 19.4.1945
GUSEN
Rinaldo Sattanino -(Moncalieri, 6 febbraio 1926 - Mauthausen, 19 aprile 1945). Figlio di Giuseppe. Appena diciottenne, nel giugno del 1944 entra nella IX Divisione di Giustizia e Libertà, Brigata "Tamietti". È arrestato alla fine dell'estate e carcerato a Torino. Trasferito al campo di transito di Bolzano da lì il 8.1.1945 è deportato a Mauthausen, matr. 115713. Pochi giorni dopo è trasferito a Gusen, dove muore il 19.4.1945.[40]
16 gennaio 2018 Via Mazzini, 12

45°00′28.68″N 7°39′34.28″E / 45.007968°N 7.659523°E45.007968; 7.659523
QUI ABITAVA
PIETRO BERTOGLIO
NATO 1894
ARRESTATO 1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN-GUSEN
ASSASSINATO 12.3.1945
GUSEN
Pietro Bertoglio - (Savigliano, 29 giugno 1894 - Gusen, 12 marzo 1945). Coniugato con Maria Rivola, hanno due figli, Nina e Maggiorino. Medaglia di bronzo nella 1ª Guerra Mondiale: soldato matr. 1896, batteria 136, 61º gruppo artiglieria di montagna[41]. Operaio alla Fiat Lingotto. Da sempre antifascista, il 4.3.1944 è arrestato: il successivo 11.3.1944 è già deportato a Mauthausen, matr. 56955. Dal 25.3.1944 al 6.6.1944 è ad Ebensee e poi dal 17.2.1945 a Gusen.[42]

Nole[modifica | modifica wikitesto]

A Nole si trovano 3 pietre d'inciampo, tutte collocate il 21 maggio 2022.[43]

Pinerolo[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Pinerolo accoglie 1 pietra d'inciampo collocata il 16 gennaio 2018.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
16 gennaio 2018 Via Palestro 8

44°52′59.7″N 7°19′56.44″E / 44.883251°N 7.332344°E44.883251; 7.332344
QUI ABITAVA
LUIGI CESARE
GROSSO-CAMPANA
NATO 1888
ARRESTATO 20.9.1943
INTERNATO
DEBLIN-IRENA
ASSASSINATO 11.2.1944
Luigi Cesare Grosso-Campana- (Frossasco, 1888 - Deblin Irena, 11 febbraio 1944). Nasce in una famiglia di antiche tradizioni locali. Avvocato, dal 1933 ha lo studio a Pinerolo in V. Palestro 8. Nel 1941 viene inviato come Giudice al Tribunale Militare di Corfù, ove rimane fino all’8 settembre. Rifiuta di collaborare con i tedeschi: fatto prigioniero, è deportato come I.M.I nel campo di internamento di Deblin-Weichsel Irena, in Polonia, dove muore il 11.2.1944.[44]

Settimo Torinese[modifica | modifica wikitesto]

A Settimo Torinese si trovano due pietre d'inciampo, posate il 27 gennaio 2022.[45]

Torino[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pietre d'inciampo a Torino.

La città di Torino accoglie ufficialmente 130 pietre d'inciampo.

Venaria Reale[modifica | modifica wikitesto]

A Venaria Reale vi sono 5 pietre d'inciampo, collocate nel gennaio 2022.[46]

Vinovo[modifica | modifica wikitesto]

A Vinovo si trova una pietra d'inciampo, posta il 28 gennaio 2022.[47]

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola[modifica | modifica wikitesto]

Stresa[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Stresa accoglie ufficialmente una sola pietra d'inciampo.[48]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
17 gennaio 2016 Piazza Felice Possi - via privata

45°52′57.96″N 8°32′20.53″E / 45.882768°N 8.539036°E45.882768; 8.539036
QUI ABITAVA
GIULIANO NICOLINI
NATO 1913
I.M.I. CATTURATO 15.9.1943
WIETZENDORF
ASSASSINATO 6.4.1945
UNTERLÜSS
Giuliano Nicolini - (Stresa, 25 marzo 1913 - Deblin Irena, 6 aprile 1945). Figlio di Giuseppe e Ida Angiola Mighetto. Perito agrario, lavora nell'azienda di famiglia. Tenente di fanteria di complemento, dislocato nei Balcani, dopo l'8 settembre rifiuta di cedere le armi ai tedeschi e di aderire alla R.S.I.: viene internato in Germania come I.M.I. a Deblin-Irena (fortezza di Ivangored), Wsuwe, Oberlangen, Sandbostel, Wietzendorf ed infine a Unterlüss,campo di concentramento per la «rieducazione al lavoro». È uno dei 44 eroi di Unterlüss e alla sua memoria è stata conferita la medaglia d'argento al Valor Militare.

Provincia di Vercelli[modifica | modifica wikitesto]

Vercelli[modifica | modifica wikitesto]

A Vercelli sono posate quattro pietre d'inciampo.[49]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
27 gennaio 2023 Via Emanuele Foà. 58
a lato della Sinagoga

45°19′33.11″N 8°25′32.09″E / 45.325864°N 8.42558°E45.325864; 8.42558 (Pietra d'inciampo per Felice Jona, Enrichetta Jona e Regina Jona Segre)
QUI ABITAVA
FELICE JONA
NATO 1878
ARRESTATO 11.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 30.6.1944
Jona, Felice Felice Jona (Vercelli, 20 aprile 1878 - Auschwitz, 30 giugno 1944), marito di Regina Segre, padre di Enrichetta Jona. Famiglia ebrea, sono arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[50] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. A questa data viene viene fatta risalire la morte.[51]
QUI ABITAVA
REGINA
JONA SEGRE
NATA 1889
ARRESTATA 11.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Jona Segre, Regina Regina Jona Segre (Casale Monferrato, 13 luglio 1889 - Auschwitz, ???), ebrea, moglie di Felice Jona, madre di Enrichetta Jona, condivide il tragico destino dei famigliari: arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[50] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. Ignota la data della sua morte.[52]
QUI ABITAVA
ENRICHETTA JONA
NATA 1919
ARRESTATA 11.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ

MORTA 9.5.1945
TEREZIN
Jona, Enrichetta Enrichetta Jona (Vercelli, 9 ottobre 1919 - Terezin, 9 maggio 1945), ebrea, figlia di Felice Jona e Regina Segre, condivide il tragico destino dei famigliari: arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[50] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. Muore nel campo di Terezin il 9 maggio 1945.[53]
Via Monte di Pietà

45°19′40.42″N 8°25′18.65″E / 45.327894°N 8.421848°E45.327894; 8.421848 (Pietra d'inciampo per Giuseppe Leblis)
QUI ABITAVA
GIUSEPPE LEBLIS
NATO 1873
ARRESTATO 20.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
Leblis, Giuseppe Giuseppe Leblis (Vercelli, 25 luglio 1873 - Auschwitz, 30 giugno 1944), figlio di Abramo e Fortunata Levi, ingegnere, insegnante, presidente della Comunità israelitica di Vercelli. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si rifugia a Condove frazione di Mocchie. È arrestato il 20 dicembre 1943 e condotto in carcere a prima a Torino, poi a San Vittore[54] a Milano, infine deportato ad Auschwitz col convoglio n° 06 partito il 30 gennaio 1944 dal Binario 21 della Stazione Centrale[55] di Milano, per giungervi il 6 febbraio 1944. Assassinato il giorno stesso dell'arrivo.[56][57]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad L. Picciotto Fargion, Il libro della memoria - Gli Ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), Mursia Ed., Milano, 1991
  2. ^ CDEC Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
  3. ^ CDEC Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
  4. ^ sia il "Libro della memoria" di L. Picciotto che la Digital Library del CDEC indicano come anno di nascita il 1875. Si deve quindi ritenere errato l'anno di nascita riportato sulla pietra d'inciampo.
  5. ^ Sulla deportazione della Comunità Ebraica di Casale Monferrato cfr. G. Pansa - Eia eia alalà. La nascita del fascismo. Controstoria d'Italia - BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Milano, 2015, capitoli 30 & 31.
  6. ^ Dodici pietre d’inciampo: così Mornese ricorda i suoi deportati, su ilpiccolo.net.
  7. ^ Gunter Demnig installerà una Pietra d'Inciampo - :: SITO UFFICIALE DELLA CITTA' DI NOVI LIGURE (AL) ::, su comunenoviligure.gov.it. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
  8. ^ I "Diavoli Rossi " delle Langhe, su diavoli-rossi.it. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  9. ^ Carceri Nuove, su museodiffusotorino.it. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  10. ^ Giornata della Memoria a Calamandrana: commemorazione di Luigi Therisod e posa della Pietra d’inciampo, in atnews.it, 25 gennaio 2024. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  11. ^ Una pietra d’inciampo a Madonna dell’Olmo di Cuneo ricorda Alessandro Schiffer morto ad Auschwitz, in La Stampa, 28 gennaio 2022.
  12. ^ a b c d I.T.S. Bad Arolsen, su www.arolsen-archives.org/en/. URL consultato il 18 aprile 2020.
  13. ^ Giulia Scatolero: Pietra d'inciampo in ricordo di Gallina, La Stampa, 17 gennaio 2018
  14. ^ Chi era costui?: Scheda Giuseppe Gallina, consultato il 18 aprile 2020
  15. ^ Pietre d’Inciampo ad Arona per la memoria di Victor Cantoni Mamiani e di sua madre Irma Finzi, su mosaico-cem.it.
  16. ^ Eccidio nazista del Lago Maggiore, ad Arona due pietre d’inciampo, in verbanonews.it, 13 settembre 2022. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  17. ^ Finzi Irma, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  18. ^ L'eccidio degli ebrei sul Lago Maggiore, su archivio.casadellaresistenza.it. URL consultato il 18 gennaio 2024.
  19. ^ Cantoni Mamiani Della Rovere, Vittorio Angelo, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  20. ^ L. Picciotto Fargion, Libro della Memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia 1943-1945,Mursia, Milano, 1991; 2ª ed., 2002.
  21. ^ Eccidio del Lago Maggiore - M. Mosseri [collegamento interrotto], su digital-library.cdec.it. URL consultato il 18 aprile 2020.
  22. ^ Eccidio del Lago Maggiore - Fernandez Diaz, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 18 aprile 2020.
  23. ^ Eccidio del Lago Maggiore - R. Torres, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 18 aprile 2020.
  24. ^ Posa Pietre d’inciampo a Novara, su isrn.it.
  25. ^ Banca dati del Partigianato piemontese, su intranet.istoreto.it. URL consultato il 19.4.2020.
  26. ^ CASTELLAMONTE - Liberazione, le prime tre pietre d'inciampo per ricordare i deportati, in Quotidiano del Canavese, 25 aprile 2022.
  27. ^ Una pietra d’inciampo per ricordare la chivassese Ester Ernesta Sacerdote, su comune.chivasso.to.it.
  28. ^ Pietra d’inciampo per ricordare il commerciante Arrigo Levi, su comune.chivasso.to.it.
  29. ^ Valobra, Enrico, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
  30. ^ a b Partigianato Piemontese, su intranet.istoreto.it. URL consultato il 19.2.2020.
  31. ^ La pietra d'inciampo è stata trafugata il 13.2.2018. Il vuoto è stato colmato temporaneamente con un omaggio floreale e il 25.4.2018 una nuova pietra d'inciampo è stata collocata Massimo sei tornato a casa, su torinoggi.it. URL consultato il 19.2.2020.
  32. ^ Massimo De Benedetti, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
  33. ^ M. A. De Leon, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
  34. ^ M. A. De Leon, su 24ovest.it. URL consultato il 19.2.2020.
  35. ^ Mario Bocco [collegamento interrotto], su arolsen-archives.org. URL consultato il 19.2.2020.
  36. ^ https://www.giornalelavoce.it/ivrea-pietre-dinciampo-ricordare-lolocausto-283992, consultato 13 marzo 2019
  37. ^ Fratelli Foa, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
  38. ^ Moise Poggetto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
  39. ^ museodiffusotorino.it, http://www.museodiffusotorino.it/PietredInciampo-2018.
  40. ^ Rinaldo Sattanino, su collections.arolsen-archives.org. URL consultato il 19.2.2020.
  41. ^ http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/
  42. ^ ANED: PIETRA D’INCIAMPO PER PIETRO BERTOGLIO, consultato il 20.4.2020
  43. ^ Posa delle pietre d'inciampo dedicate alla memoria dei cittadini nolesi deportati nei campi di sterminio nazisti, su comune.nole.to.it.
  44. ^ Grosso-Campana, su levalli.info. URL consultato il 20.2.2020.
  45. ^ Due pietre d’inciampo a Settimo Torinese, su anpisettimotorinese.it.
  46. ^ Celebrazioni per il Giorno della Memoria, su comune.venariareale.to.it.
  47. ^ A Vinovo una pietra d’inciampo in memoria di Giovanni Sibona, in Il Carmagnolese, 1º febbraio 2022.
  48. ^ La pietra d'inciampo a Stresa nel ricordo del Capitano Nicolini”, su lastampa.it. URL consultato il 29 gennaio 2017.
  49. ^ Giornata della Momoria 2023 a Vercelli: storica posa delle pietre d'inciampo, in primavercelli.it, 27 gennaio 2023. URL consultato il 5 luglio 2023.
  50. ^ a b c Gli anni della persecuzione antiebraica, su grupposenzasede.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  51. ^ Felice Jona (PDF), su istorbive.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  52. ^ Regina Jona Segre (PDF), su istorbive.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  53. ^ Enrichetta Jona (PDF), su istorbive.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  54. ^ Carcere di San Vittore, su mi4345.it. URL consultato il 30 giugno 2023.
  55. ^ Stazione Centrale di Milano, su mi4345.it. URL consultato il 30giugno 2023.
  56. ^ Giuseppe Leblis (PDF), su istorbive.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  57. ^ Leblis Giuseppe, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 2 luglio 2023.

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