Pietra panchina

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Tomba della necropoli di Populonia con murature in pietra panchina

La panchina è una pietra arenaria tipica della Toscana occidentale e presente in due varietà: livornese e volterrana[1].

Si tratta di una calcarenite di colore giallastro ed è costituita da sabbia medio-grossolana e cementazione calcarea; piuttosto leggera e di facile lavorabilità, presenta un aspetto ruvido e molto poroso e contiene fossili marini spesso visibili ad occhio nudo. Acquista durezza e resistenza dopo prolungata esposizione all'esterno e si è dimostrata durevole nel tempo[2].

La panchina del litorale labronico, affiorante lungo la costa, veniva estratta a sud di Livorno fino a Castiglioncello, mentre oggi non risulta più coltivata. Fu sfruttata fin dal tempo degli Etruschi per ricavarne tombe ipogee (località "le Grotte" e "le Fate" che corrispondono anche a siti estrattivi) o a capanna (Populonia)[3]. La troviamo in seguito nella Lucca romana e longobarda. A Pisa la troviamo nella parte bassa delle mura medievali e nelle murature delle chiese di San Paolo a Ripa d'Arno, San Pietro a Grado[4], San Zeno, San Sisto e San Frediano e nelle voltine del loggiato della Torre pendente[5]. A Livorno, si può ritrovare nell'ultimo cerchio di mura.

A Volterra, l'altro litotipo della panchina è stata utilizzato anch'esso come materiale da costruzione, fino da epoca etrusca e romana come dimostrano, per esempio, le antiche mura etrusche e la Piscina Romana. Presenta diverse varietà, tra cui una di grana più fine e colore bianco utilizzato anche per urne cinerarie. Nella città di Volterra la ritroviamo sia per la muratura dei palazzi che per i lastricati stradali. Attualmente non viene più coltivata, con conseguenti difficoltà nei restauri storici[3]. Questa pietra è stata usata da Giuseppe Cappellini nel 1845 per la costruzione del grande portico a cinque arcate del complesso denominato " Casini d'Ardenza".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rino Sartori, Panchina: materiale lapideo tipico di Livorno e di Volterra, in "Bollettino degli ingegneri" n.4, 2004.
  2. ^ M. Franzini, Le pietre toscane nell'edilizia medioevale della città di Pisa, “Scritti in onore di L. Trevisan”, 1993.
  3. ^ a b Rino Sartori, Panchina: materiale lapideo tipico di Livorno e di Volterra, cit..
  4. ^ F. Rodolico, Le pietre delle città d'Italia, 1953.
  5. ^ M. Lezzerini, Mappatura delle pietre presenti nella facciata della chiesa di San Frediano, in "Atti della Società Toscana di Scienze naturali", 2005.