Piero Taruffi

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Piero Taruffi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia (1923-1946)
Bandiera dell'Italia Italia (dal 1946)
Automobilismo
Categoria Formula 1, Campionato europeo di automobilismo, Campionato mondiale vetture sport
Ruolo Pilota
Termine carriera 12 maggio 1957
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio 3 settembre 1950
Stagioni 1950-1952, 1954-1956
Scuderie Alfa Romeo 1950
Ferrari 1951-1952, 1954-1955
Mercedes 1955
Maserati 1956
Vanwall 1956
Miglior risultato finale 3º (1952)
GP disputati 19 (18 partenze)
GP vinti 1
Podi 5
Pole position 0
Giri veloci 1
Carriera nel Campionato mondiale vetture sport
Esordio 25 aprile 1953
Stagioni 1953-1957
Scuderie Lancia 1953-1954
Bandiera degli Stati Uniti Floyd Clymer 1954
Bandiera degli Stati Uniti Luigi Chinetti 1955
Ferrari 1955
Maserati 1956
Bandiera degli Stati Uniti Lindsay Hopkins 1957
Ferrari 1957
GP disputati 17
GP vinti 2
Podi 4
 

Piero Taruffi (Albano Laziale, 12 ottobre 1906Roma, 12 gennaio 1988) è stato un pilota automobilistico, pilota motociclistico e progettista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Eccellente pilota, recordman, collaudatore e progettista, il suo palmarès è talmente vasto da poter essere confrontato solamente con quello dei più grandi piloti di tutti i tempi. Taruffi si aggiudicò moltissime e prestigiose gare di automobilismo e motociclismo sportivo. Oltre ad aver conquistato diversi record mondiali di velocità, ha progettato importanti innovazioni tecniche e contribuito allo sviluppo di svariati prototipi, tra i quali la celeberrima Rondine, considerata la prima motocicletta dell'era moderna.

Pur ritenendosi maggiormente portato verso le corse in moto, Taruffi è riuscito a conquistare la vittoria nelle tre più importanti gare mondiali automobilistiche su tracciato stradale: la Targa Florio nel 1952, la Carrera Panamericana nel 1951 e la Mille Miglia nel 1957. Fu secondo nella Coppa d'Oro delle Dolomiti del 1953. Con la Mille Miglia a cinquant'anni si ritirò dalle corse.

Nella Carrera Panamericana del 1951 la stampa messicana gli affibbiò il soprannome di El zorro plateado (La volpe argentata), per la precoce canizie e per lo stile di guida mai irruente e sempre teso a sfruttare ogni potenzialità del mezzo meccanico.

Gli inizi sportivi[modifica | modifica wikitesto]

La vita di Taruffi fu improntata al mito futurista che spingeva l'uomo al raggiungimento della velocità, con qualsiasi mezzo.

Piero Taruffi nel 1957

Taruffi iniziò nella prima metà degli anni venti con la vittoria nel campionato italiano universitario di sci, e un 4º posto in quello francese. Nel 1928 fece parte della squadra di canottaggio che conquistò il titolo europeo nella specialità "otto con".

La grande passione di Taruffi fu però il motore. Da adolescente nel 1923 aveva gareggiato nella corsa Roma-Viterbo, vincendola, con la Fiat 501 del padre Pompeo, noto chirurgo romano, che vedeva di buon occhio l'entusiasmo sportivo del figlio, purché andasse di pari passo con gli studi.

Avuta in regalo una AJS 350, la truccò e partecipò alla stagione del 1925, conquistando la vittoria nella classe 350 sul circuito di Monte Mario, all'epoca importante gara locale di velocità in salita. Si iscrisse poi al Gran Premio di Roma, nel quale fu costretto al ritiro.

La Rondine[modifica | modifica wikitesto]

Uno degli obiettivi della Gilera era la conquista del record di velocità. A questo scopo viene utilizzata almeno una delle sei Rondine nate alla C.N.A. e trasferite alla Gilera nel 1936. Il veicolo, sviluppato nella galleria del vento della Caproni, viene dotato di carenatura integrale con una grande pinna stabilizzatrice e un telaio appositamente costruito. La moto ha inoltre il motore potenziato, il telaio allungato e le ruote modificate, e i pistoni adatti alla alimentazione ad alcool.[1] Si tenta prima il record sulle medie distanze, poi le distanze più brevi e il Km e il miglio lanciato. E’ Taruffi il 29 aprile a guidare la moto sulla Bergamo-Brescia. Sono battuti tutti i record precedenti di una decina di chilometri orari. Il 2 ottobre dello stesso anno, sullo stesso tratto stradale, Taruffi conquista anche i record sui 5 km, 5 miglia, 10 km, 10 miglia, già detenuti da Henne (BMW) e Handley (F.N.), con una media di 274,933 km/h sui 5 km. Il record raggiunto è valevole anche per le classi 750 e 1000. Il 13 dello stesso mese viene battuto anche il record sul miglio con partenza lanciata (272,064 km/h di velocità, con un passaggio di addirittura 272,324 km/h di media) e quello con partenza da fermo. Il record assoluto arriva il 21 ottobre 1937, tra il km 80 ed 82 della Bergamo-Brescia. Piero Taruffi raggiunge la media 274,181. Resta un solo rammarico: essendo di soli 45 millesimi di secondo superiore a quello di Fernihough (Brough Superior) è valevole per le classi 500 e 750 ma non per la 1000. Nel 1939 Taruffi migliora ancora i record sulle medie distanze, superando i 205 km/h nel primato dell’ora.

La carriera in Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Debutta in Formula 1 nella prima stagione, nel 1950, con un'Alfa Romeo. Nelle stagioni successive entra nella Scuderia Ferrari, dove è compagno di squadra di campioni come Alberto Ascari e Juan Manuel Fangio. Nel 1952 raggiunse il terzo posto nel mondiale, suo miglior risultato di sempre.

La Cisitalia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Cisitalia.
Piero Taruffi (accovacciato a destra) con la Ferrari 340 America Spyder Vignale numero 614 alla Mille Miglia 1952 con il pilota Mario Vandelli (dietro di lui col casco).

Il 1º luglio 1946 a Torino Taruffi fonda insieme all'amico e collega Piero Dusio la Cisitalia (acronimo di Compagnia Industriale Sportiva Italiana) che rimase attiva fino al 1963.

L'inizio effettivo dell'attività può essere fatta coincidere con la decisione dell'8 marzo 1946 (resa effettiva il 1º luglio dello stesso anno) di modificare la preesistente Manifatture Bosco-Compagnia Industriale Sportiva Italia Cisitalia Società per Azioni in Cisitalia Società per Azioni provvedendo contemporaneamente ad un congruo aumento del capitale sociale portato da 5.000.000 a 99.999.900 lire.[2]

Il Tarf[modifica | modifica wikitesto]

Il bisiluro Tarf

Veicolo da record a quattro ruote, progettato, realizzato e pilotato da Taruffi, con il quale sul circuito di Montlhéry superò la velocità di 200 km/h, nel 1954, con un motore da 500 cm³ aspirato.

Un "siluro" ospitava il pilota, e l'altro un motore motociclistico Gilera, derivato dalla CNA Rondine, al cui sviluppo Taruffi aveva collaborato.[3]

La Mille Miglia[modifica | modifica wikitesto]

Piero Taruffi a bordo della Ferrari 315 S numero 535 durante la Mille Miglia 1957 nella quale si aggiudicò la gara.

Prese parte nella sua carriera a 16 edizione della Mille Miglia. Nel 1957 Taruffi con la scuderia Ferrari vinse l'ultima edizione della prestigiosa corsa, funestata dalla tragedia di Guidizzolo. Aveva partecipato a 15 edizioni, dove era al massimo arrivato secondo.

Dopo quella vittoria, a cinquant'anni, Taruffi si ritirò dalle corse.

L'attività ingegneristica e divulgativa[modifica | modifica wikitesto]

Taruffi (a destra) insieme a Villoresi (al centro) alla Mille Miglia 1984

Piero Taruffi scrisse nel 1953 il libro "Tecnica e pratica della guida automobilistica da corsa", pubblicato dalla Ars Nova, oggi irreperibile. A partire dal 1962 diede inizio a un'intensa attività giornalistica, quale tester e commentatore tecnico d'eccezione per il periodico L'Automobile, organo di stampa ufficiale dell'Automobile Club d'Italia, mantenendo l'incarico fino agli anni settanta. È stato il precursore di invenzioni come l'Abs e l'Asr. Inoltre ha collaborato per lo sviluppo dei primi motori elettrici.

Piero Taruffi muore nel 1988 ed è sepolto nella tomba di famiglia al cimitero del Verano, a Roma.

Dal 12 ottobre 2006, l'autodromo di Vallelunga, di cui era stato uno dei progettisti, venne intitolato a suo nome; inoltre, gli è stata intitolata una via nel comune di Albano Laziale, dove nacque nel 1906.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

1950 Scuderia Vettura Punti Pos.
Alfa Romeo 158 Rit* 0
1951 Scuderia Vettura Punti Pos.
Ferrari 375 F1 2 Rit 5 5 Rit 10
1952 Scuderia Vettura Punti Pos.
Ferrari 500 1 Rit 3 2 4 7 22
1954 Scuderia Vettura Punti Pos.
Ferrari 625 F1 6 0
1955 Scuderia Vettura Punti Pos.
Ferrari[4]
Daimler Benz
555 F1[4]
W196
8† NP 4 2 9
1956 Scuderia Vettura Punti Pos.
Maserati[5]
Vandervell
250F[5]
VW2
Rit Rit 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* Indica una guida condivisa con Juan Manuel Fangio.
Indica una guida condivisa con Paul Frère.

Campionato europeo di automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

1935 Scuderia Vettura MON FRA BEL GER SVI ITA SPA Punti Posizione
Bugatti Bugatti Tipo 59 6 Rit 5 47 15º
1938 Scuderia Vettura FRA GER SVI ITA Punti Posizione
Scuderia Torino Alfa Romeo Tipo 308 Rit 6 - 26 12º
Alfa Corse Alfa Romeo Tipo 312 - - Rit
Legenda

Gran Premi di automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra Costruttore Vettura 1 2 3 4 5 6
1933 Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo Monza MON FRA
Rit[6]
BEL ITA SPA
Piero Taruffi Maserati Maserati 8CM Rit
Officine Alfieri Maserati Rit
1934 Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 4C 2500 MON
Rit
FRA GER BEL ITA SPA
Legenda

Sportprototipi[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale vetture sport[modifica | modifica wikitesto]

1953 Scuderia Vettura Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dell'Italia Bandiera della Francia Bandiera del Belgio Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Regno Unito Bandiera del Messico
Scuderia Lancia Lancia D20
Lancia D24[7]
Rit Rit Rit 2
1954 Scuderia Vettura Bandiera dell'Argentina Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dell'Italia Bandiera della Francia Bandiera del Regno Unito Bandiera del Messico
Scuderia Lancia Lancia D24 SQ Rit 2
Floyd Clymer Ford 6 34
1955 Scuderia Vettura Bandiera dell'Argentina Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dell'Italia Bandiera della Francia Bandiera del Regno Unito Bandiera dell'Italia
Luigi Chinetti Ferrari 750 Monza 5
Scuderia Ferrari Ferrari 118 LM
Ferrari 857 S[8]
Rit 6
1956 Scuderia Vettura Bandiera dell'Argentina Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dell'Italia Bandiera della Germania Ovest Bandiera della Svezia
Maserati Maserati 300S 5 Rit 1 Rit
1957 Scuderia Vettura Bandiera dell'Argentina Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dell'Italia Bandiera della Germania Ovest Bandiera della Francia Bandiera della Svezia Bandiera del Venezuela
Lindsay Hopkins Chevrolet Corvette SS Rit
Scuderia Ferrari Ferrari 315 S 1

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-pilota Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
1953 S
8.0
30 P Lancia D20
Lancia 2.7L Supercharged V6
Bandiera dell'Italia Scuderia Lancia Bandiera dell'Italia Umberto Maglioli 117 Rit Rit

12 Ore di Sebring[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1954 Bandiera dell'Italia Scuderia Lancia Lancia Lancia D24 38 Sport S 5.0 Bandiera della Francia Robert Manzon 161 SQ SQ
1955 Bandiera degli Stati Uniti Luigi Chinetti Ferrari Ferrari 750 Monza 28 Sport S 3.0 Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell 177
1956 Bandiera dell'Italia Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 300S 24 Sport S 3.0 Bandiera della Francia Jean Behra
Bandiera dell'Italia Cesare Perdisa
186
1957 Bandiera degli Stati Uniti Lindsay Hopkins Chevrolet Chevrolet Corvette SS 1 Sport S 5.0 Bandiera degli Stati Uniti John Fitch 23 Rit Rit
Legenda

1000 km del Nürburgring[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1953 Bandiera dell'Italia Scuderia Lancia Lancia Lancia D24 6 Sport S Bandiera della Francia Robert Manzon 15 Rit Rit
1956 Bandiera dell'Italia Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 300S 6 Sport S +2.0 Bandiera della Francia Jean Behra
Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell
Bandiera del Regno Unito Stirling Moss
44
Legenda

Mille Miglia[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1930 Bugatti Bugatti T43 103 Sport S 3.0 Bandiera dell'Italia Lelio Pellegrini Rit Rit
1931 Itala Itala 61 90 Sport S +1.1 Bandiera dell'Italia Francesco Matrullo Rit Rit
1932 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 Corto Spider Zagato 85 Sport S +1.5 Bandiera dell'Italia Eugenio Siena Rit Rit
1933 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 Corto Spider Zagato 90 Sport S/TP +1.5 Bandiera dell'Italia Lelio Pellegrini Quarantotti
1934 Maserati Maserati Maserati 4CS 1100 8 Sport S 1.1 Bandiera dell'Italia Guerino Bertocchi
1938 Fiat Fiat 1100 508C MM Berlinetta Savio 55 Sport SN 1.1 Bandiera dell'Italia Francesco Carena 16º
1940 Bandiera del Regno Unito Écurie Walter Watney Delage Delage D6-3L 77 ? 3.0 Bandiera dell'Italia Luigi Chinetti Rit Rit
1947 Cisitalia Cisitalia 202 SMM Berlinetta Aerodinamica 150 Sport S 1.1 Bandiera dell'Italia "Buzzi" Rit Rit
1948 Cisitalia Cisitalia 1200 Berlinetta Aerodinamica 7 Sport S 2./+2.0 Bandiera dell'Italia Domenico Rabbia Rit Rit
1949 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 166 MM Barchetta Touring 642 Sport S +1.1 Bandiera dell'Italia Senesio Nicolini Rit Rit
1952 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 340 America Spider Vignale 614 Sport S +2.0 Bandiera dell'Italia Mario Vandelli Rit Rit
1953 Bandiera dell'Italia Scuderia Lancia Lancia Lancia D20 Pininfarina 635 Sport S +2.0 Bandiera dell'Italia "Gobbetti" Rit Rit
1954 Bandiera dell'Italia Scuderia Lancia Lancia Lancia D24 547 Sport S +2.0 Rit Rit
1955 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 118 LM Scaglietti 728 Sport S +2.0 Rit Rit
1956 Bandiera dell'Italia Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 300S 553 Sport S +2.0 Rit Rit
1957 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Ferrari Ferrari 315 S 535 Sport S +2.0
Legenda

Carrera Panamericana[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1950 Bandiera dell'Italia Automobile Club d’Italia Alfa Romeo Alfa Romeo 6C 2500 90 Sport Turismo ST Bandiera dell'Italia Isidoro Ceroli 9
1951 Bandiera dell'Italia Centro Deportivo Italiano Ferrari Ferrari 212 Inter Vignale 34 - - Bandiera dell'Italia Bandiera degli Stati Uniti Luigi Chinetti 8 -
1952 Oldsmobile Oldsmobile 88 157 Turismo T 8 17º 11º
1953 Bandiera dell'Italia Scuderia Lancia Lancia Lancia D24 Pininfarina 22 Sport S +1.6 Bandiera dell'Italia Luigi Maggio 8
1954 Bandiera degli Stati Uniti Floyd Clymer Ford Ford 6 331 Sport Turismo ST Bandiera degli Stati Uniti Bob Feurchelm 8 34º
Legenda

Targa Florio[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1938 Bandiera dell'Italia Torino Maserati Maserati 6 CM 1500 18 ? 1.5 0 NP NP
1939 Bandiera dell'Italia Ambrosiana Maserati Maserati 6 CM 1500 16 ? 1.5 40
1948 Cisitalia Cisitalia 202 D 7 Sport 1.1 Bandiera dell'Italia Domenico Rabbia 1
1953 Lancia Lancia D20 84 ? libera 8 Rit Rit
1954 Lancia Lancia Lancia D24 76 Sport S +2.0 8
1956 Maserati Maserati Maserati 300 S 104 Sport S +2.0 8
1957 Lancia Lancia Appia 194 ? U 8
Legenda

Gare extra campionato[modifica | modifica wikitesto]

Anno Vettura 1 2 3 4 5 6
1932 Alfa Romeo Bandiera dell'Italia
ROM
2
Bandiera dell'Italia
CCN
5
Bandiera dell'Italia
CAC
Rit
Bandiera dell'Italia
MNZ
8
1933 Alfa Romeo
Maserati[9]
Bandiera dell'Italia
TRI
5
Bandiera della Germania
EIF
3
Bandiera dell'Italia
CAC
3
1934 Maserati Bandiera dell'Italia
TRI
Rit
Bandiera dell'Italia
CAC
3
1936 Maserati Bandiera dell'Italia
TRI
Rit
1938 Maserati Bandiera del Sudafrica
ELO
4
Bandiera dell'Italia
TRI
5
Bandiera dell'Italia
TGF
NP
Bandiera dell'Italia
EDC
4
Alfa Romeo Bandiera della Germania
NÜR
Rit
Bandiera della Svizzera
BRE
6
1939 Maserati Bandiera del Sudafrica
ELO
Rit
Bandiera dell'Italia
TRI
4
Bandiera dell'Italia
TGF
2
Bandiera della Jugoslavia
CAR
Rit
Bandiera dell'Italia
COC
4
Bandiera dell'Italia
EDC
4
1946 Delahaye Bandiera dell'Italia
MIL
NQ
1947 Cisitalia Bandiera dell'Italia
VEC
1
Bandiera dell'Italia
ROM
1
Bandiera dell'Italia
CMO
4
Bandiera dell'Italia
VEN
1
Bandiera della Svizzera
LOS
3
Maserati Bandiera della Svizzera
LOS
Rit
1948 Cisitalia Bandiera della Svizzera
GEN
Rit
Alfa Romeo Bandiera dell'Italia
MNZ
4
1949 Maserati Bandiera dell'Argentina
BUA
Rit
1950[10] Ferrari Bandiera della Spagna
PRH
3
Maserati Bandiera dell'Argentina
BUA
Rit
Bandiera dell'Argentina
SAM
3
Bandiera dell'Argentina
SAL
Rit
1951 Ferrari Bandiera dell'Italia
BAR
3
1952 Ferrari Bandiera dell'Italia
SIR
2
Bandiera dell'Italia
VAL
2
Bandiera dell'Italia
NAP
2
Bandiera della Francia
MNT
1
Bandiera del Regno Unito
DUN
1
1957 Maserati Bandiera dell'Italia
SIR
4
Legenda

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pur avendo profuso la maggior parte del suo impegno nel settore motoristico per la progettazione e sperimentazione tecnica, il palmarès di Taruffi comprende 44 vittorie (30 assolute e 14 di classe) su 136 gare automobilistiche disputate e 23 vittorie su 42 gare motociclistiche disputate, oltre al conseguimento di 39 record di velocità automobilistici e 53 motociclistici.[11]

Le affermazioni più importanti in moto[modifica | modifica wikitesto]

  • 1925
    • Circuito di Monte Mario - Roma (AJS 350)
  • 1927
    • Circuito di Monte Mario - Roma (Moto Guzzi 250)
  • 1928
    • Circuito della Merluzza - Roma (Norton 500)
    • Circuito Caracciolo - Napoli (Norton 500)
    • Circuito del Poggione - Cutigliano (Norton 500)
    • Circuito di Palestrina (Norton 500)
    • Gran Premio Reale - Roma (Norton 500)
    • Motovelodromo Appio - Roma (Norton 500)
    • Circuito Vermicino - Rocca di Papa (Norton 500)
      • Campione italiano 2ª Categoria Classe 500
  • 1929
    • Coppa Marino - Roma (Norton 500)
    • Pontelucano - Tivoli (Norton 500)
  • 1930
    • Circuito di Belfiore - Mantova (Norton 500)
    • Coppa Marino - Roma (Norton 500)
    • Circuito Vermicino - Rocca di Papa (Norton 500)
  • 1931
    • Circuito della Merluzza - Roma (Norton 500)
    • Gran Premio di Monza (Norton 500)
    • Circuito Vermicino - Rocca di Papa (Norton 500)
  • 1932
  • 1933
    • Coppa del Mare - Livorno (Norton 500)
    • Circuito di Rimini (Norton 500)
  • 1935
    • Gran Premio di Tripoli (Rondine 500)
    • Gran Premio di Pescara (Rondine 500)
    • 2 Record mondiali (Rondine 500)
  • 1937
    • 18 Record mondiali (Gilera 500 4C)
  • 1939
    • 33 Record mondiali (Gilera 500 4C)

Le affermazioni più importanti in auto[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Tecnica e pratica della guida automobilistica da corsa, Edizioni Ars Nova, Roma, 1953, 1954, 1958, 1961, 1963, 1966
  • Technique of Motor Racing, Robert Bentley Inc., Cambridge (Massachusetts), 1959, 1960, 1970
  • Bandiera a scacchi, Stabilimento poligrafico Artioli, Modena-Milano, 1963
  • L'Ecole du pilotage, Marabout Service, Verviers, 1968
  • Guidare meglio con Taruffi, Milano, Mondadori, 1968

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 500 Rondine Carenata, su museopiaggio.it, Museo Piaggio. URL consultato il 24 agosto 2022.
  2. ^ Documenti notarili del 1946 (PDF), su museocisitalia.org.
  3. ^ La vettura da corsa Tarf 500 a due fusoliere, "Scienza e Vita", aprile 1949.
  4. ^ a b Al Gran Premio di Monaco e Belgio.
  5. ^ a b Al GP di Francia.
  6. ^ Condivise la vettura con Tazio Nuvolari.
  7. ^ Dai Risultati ai 1000 km del Nürburgring 1953.
  8. ^ Alla 12 Ore di Sebring 1955.
  9. ^ Alla Coppa Acerbo.
  10. ^ I risultati in Argentina sono quelli della Formula Libre.
  11. ^ Piero Taruffi, Motociclismo d'Epoca, febbraio 1996, pag.76

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Prisca Taruffi, Piero Taruffi. La volpe argentata, Legenda Editore, Settimo Milanese, 2006
  • Franco Lini, Campione di stile, Ruoteclassiche - fascicolo n. 4 del febbraio 1989

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN158694993 · ISNI (EN0000 0001 0587 2762 · LCCN (ENno2010126202 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010126202