Piero Bernocchi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Piero Bernocchi

Piero Bernocchi (Foligno, 13 settembre 1947) è un sindacalista, politico e saggista italiano.

Piero Bernocchi è il portavoce nazionale della Confederazione COBAS e l’esponente più conosciuto e più rilevante del sindacalismo di base, conflittuale e alternativo in Italia. Laureato in Matematica ed ex-docente di tale materia, la sua attività sociale si è manifestata nella politica extra-parlamentare fin dal 1968, come protagonista ed esponente di rilievo di quasi tutti i movimenti sociali di più di mezzo secolo. È anche autore di numerosi libri, e di centinaia di saggi a carattere politico, teorico, filosofico e antropologico. La sua attività politica e sociale, conflittuale con il sistema dominante e con i governi via via succedutisi da allora, è iniziata nel 1968 nel movimento studentesco romano, come leader della facoltà di Ingegneria e del Coordinamento delle Facoltà scientifiche, nonché della Commissione Lavoro operaio che costruì le relazioni e le iniziative comuni tra gli studenti e i lavoratori di molte fabbriche e cantieri edili. È stato poi uno dei maggiori esponenti del movimento di lotta del 1977, partito anch’esso da molte università italiane, ed è poi stato direttore e principale animatore di Radio Città futura, la prima radio libera e alternativa d’Italia, che ha guidato tra il 1978 e il 1985. Dopo aver partecipato e collaborato attivamente, anche con la creazione del giornale In movimento, al cosiddetto “movimento della Pantera”, che nel 1990 si manifestò per alcuni mesi nelle principali università italiane, è entrato nello stesso anno nella leadership nazionale dei COBAS della Scuola, nati nel 1987 e protagonisti del più potente movimento dei lavoratori/trici della Scuola nell’intera storia della Repubblica italiana. Nel 1995 è stato nominato portavoce nazionale dei COBAS della Scuola , carica mantenuta fino al 2019. Dal 2008 è portavoce nazionale della Confederazione COBAS, nata dall’incontro tra i COBAS della scuola e vari COBAS di altri settori del Lavoro privato, della Sanità, del Pubblico Impiego. Nel 2001 ha partecipato al primo Forum Sociale Mondiale (FSM) di Porto Alegre (Brasile) ed è stato tra i fondatori di quel Genoa Social Forum che ha gestito la mobilitazione contro il G8 a Genova nel luglio del 2001. Nelle drammatiche giornate di Genova, con i COBAS fortemente impegnati nella mobilitazione, ha avuto un ruolo centrale nelle giornate più difficili, prima e dopo l’uccisione di Carlo Giuliani. La sua presenza televisiva, che si è manifestata da allora con continuità nei principali talk show e nei servizi giornalistici delle TV pubbliche e private, e il rilievo che la stampa italiana ha dato molto spesso al suo ruolo di “protagonista permanente” dei movimenti sociali di lotta, lo hanno segnalato anche come uno dei principali esponenti del movimento internazionale no global/altermondialista, a partire dal primo Forum Sociale Europeo di Firenze del novembre 2002 e dal secondo FSM di Porto Alegre, dove ha portato la proposta di una mobilitazione mondiale contro la minacciata invasione USA dell’Iraq: mobilitazione poi realizzatasi effettivamente il 15 febbraio 2003 con circa 100 milioni di manifestanti globali in centinaia di città del mondo, guadagnando al movimento altermondialista la definizione enfatica, da parte del New York Times, di “seconda potenza mondiale”. Negli anni successivi, ha affiancato al suo ruolo di portavoce COBAS nei principali conflitti politici, sindacali e sociali italiani, la partecipazione da protagonista in tutti i Forum Sociali europei e nella quasi totalità dei Forum Sociali mondiali, del cui Consiglio Internazionale fa parte dal 2003. Non ha mai interrotto, con una produzione costante nel tempo, la sua attività di scrittore e saggista, che negli ultimi anni ha generato tra l’altro una nuova teoria della trasformazione sociale, il benicomunismo (con Benicomunismo del 2012 e Oltre il capitalismo del 2015); e, più recentemente, nel 2020, con Pandemie virali e contagi politici, ha offerto un’analisi della pandemia da Covid 19, con una ricostruzione storica, comparata con quella odierna, di celebri pandemie del passato e dei loro riflessi sociali; nonché una impietosa e approfondita analisi della parabola del PCI, dalla fondazione allo scioglimento, con C’era una volta il PCI (del 2021, scritto insieme all’editore Roberto Massari).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le riforme in URSS, La Salamandra, 1977;
  • Movimento ’77, storia di una lotta, Rosemberg-Sellier, 1979;
  • Capire Danzica, Edizioni Quotidiano dei Lavoratori, 1980;
  • Oltre il Muro di Berlino, Massari Editore,1990 ;
  • Dal sindacato ai Cobas, Massari Editore, 1993 ;
  • Dal ’77 in poi, Massari Editore, 1997 ;
  • Per una critica del ’68, Massari Editore, 1998 ;
  • Scuola-azienda e istruzione-merce, AA.VV., Ed. Cesp-Cobas, 2000
  • Vecchi e nuovi saperi, AA.VV., Ed. Cesp-Cobas, 2001;
  • Nel cuore delle lotte, Edizioni Colibrì, 2004 ;
  • In movimento. Scritti 2000-2008, Massari Editore, 2008 ;
  • Vogliamo un altro mondo. Dal ’68 al Movimento No-Global, Datanews, 2008;
  • Benicomunismo, Massari Editore, 2012;
  • Oltre il capitalismo (Discutendo di benicomunismo per un'altra società), Massari Editore, 2015
  • Pandemie virali e contagi politici, Massari Editore, 2020;
  • C’era una volta il PCI (con Roberto Massari), Massari Editore, 2021

Sito ufficiale https://www.pierobernocchi.it

Note[modifica | modifica wikitesto]


Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN51729145 · ISNI (EN0000 0000 8129 9323 · SBN CFIV101407 · LCCN (ENn78019624 · GND (DE137323859 · BNF (FRcb12162692g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n78019624
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie