Pierfrancesco Chili

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pierfrancesco Chili
Chili nel 2009.
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 1984 in classe 125
Miglior risultato finale
Gare disputate 104
Gare vinte 5
Podi 11
Punti ottenuti 691
Pole position 5
Giri veloci 4
Carriera in Superbike
Esordio 1995
Miglior risultato finale
Gare disputate 276
Gare vinte 17
Podi 61
Punti ottenuti 2381,5
Pole position 10
Giri veloci 29
 

Pierfrancesco Chili (Bologna, 20 giugno 1964) è un dirigente sportivo ed ex pilota motociclistico italiano.

Viene ricordato come uno dei piloti più rappresentativi del mondiale Superbike, essendo inserito nella hall of fame del campionato.[1] Nipote di Pierluigi Aldrovandi, inizia a correre con il sostegno dello zio nel 1982.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Chili impegnato nel Gran Premio motociclistico del Giappone 1990.

Originario di Castenaso, alle porte di Bologna, diventa pilota professionista a partire dal 1984. La vittoria del campionato Europeo Velocità del 1985 con una MBA 125 apre a Chili le porte del motomondiale, nel quale corre sino al 1993, vincendo 5 GP (uno in 500 e quattro in 250).

Durante la sua carriera nella classe 250 del motomondiale è protagonista di un curioso episodio: nel corso del GP di Spagna del 1992, il pilota italiano rallenta ed esulta per la conquista del secondo posto, quando ancora mancava un giro alla conclusione e resosi conto dell'errore dopo parecchi secondi, termina la gara in sesta posizione, per poi sfogarsi in un pianto disperato.

Il 24 aprile 1993 viene arrestato con l'accusa di truffa ai danni dello Stato e altri reati fiscali, per presunte irregolarità sull'utilizzo di finanziamenti pubblici.[2] Dopo soli due giorni di carcere dimostra la sua totale estraneità ai fatti (Chili aveva semplicemente prestato delle somme di denaro alle persone che avevano commesso gli illeciti) pertanto il 27 aprile viene immediatamente liberato.[3]

Chili in piega sulla sua Ducati 916 nella vittoriosa seconda gara di Monza del Mondiale Superbike 1996.

Ritornato a correre regolarmente dopo questa spiacevole parentesi, a fine 1993 decide, a causa della chiusura del team Telkor-Valesi per il quale correva, di prendersi un anno sabbatico, per poi passare nel 1995 nel mondiale Superbike con la Ducati 916 R privata del team Gattolone. Nel 1998 ottiene una 916 ufficiale nel team Ducati Corse ADVF di Virginio Ferrari, lotta per il titolo sino alla penultima gara ad Assen, quando in gara 2, mentre lottava per la vittoria, incappa in una scivolata all'ingresso dell'ultima chicane. Ne segue un turbolento dopogara, in cui Chili accusa Fogarty di aver tentato di buttarlo fuori pista.[4]

L'anno successivo passa alla Suzuki GSX-R750 nel team Alstare Corona Suzuki, portando alla squadra le prime vittorie in gara nel mondiale Superbike. Confermato nello stesso team anche nel 2000, nel 2001 vince una gara, poi nel 2002 torna alla Ducati con la 998 RS del team Ducati NCR Axo. L'anno dopo rimane sulla 998 ma con il team PSG-1, con cui vince a Laguna Seca. Nel 2004 rimane nella stessa squadra, scegliendo di continuare a gareggiare con la 998 in quanto sulla nuova 999 non trova il giusto feeling. La scelta si rivela azzeccata in quanto lotta per il titolo fino alla penultima gara e a Misano Adriatico ottenne il suo 17º successo in gara.

Nel 2005 passa alla Honda CBR 1000RR nel team Klaffi Honda, ma non ottiene neanche un podio e alla seconda gara, a Phillip Island in Australia, in un incidente si rompe la stessa spalla lesionata nel 2000. Nel 2006 è rimasto sulla CBR 1000RR, passando alla squadra D.F.X. Treme, ma nei test di Misano in una caduta si procura la frattura del bacino. Rientrato dall'infortunio, intorno a metà stagione, Chili annuncia ufficialmente di volersi ritirare al termine della campionato. Sul circuito di Magny-Cours, ultima gara del mondiale Superbike 2006, saluta tutto il pubblico concludendo definitivamente la propria carriera.

Nel 2007 e nel 2008 fa da spalla a Luigi Vignando nella telecronaca delle gare del mondiale Superbike su LA7, occupandosi del commento tecnico.

Al termine del 2008 arriva un'ulteriore svolta nella sua carriera: diventa infatti direttore sportivo del Team Guandalini Racing che schiera, sulle Ducati 1098, Jakub Smrž e Brendan Roberts, incarico che ricopre fino al termine della stagione 2009.

Risultati in gara[modifica | modifica wikitesto]

Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

1984 Classe Moto Punti Pos.
125 MBA Rit 0
1985 Classe Moto Punti Pos.
125 MBA Rit 0
1986 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 14 7 16 9 Rit 6 Rit NP NE 11 10º
1987 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 4 11 6 7 10 6 9 2 12 Rit 9 Rit 7 9 9 47
1988 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 14 Rit 7 NP 6 6 5 6 8 11 8 8 9 4 7 110
1989 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda Rit Rit 7 6 1 4 6 9 5 6 6 9 7 5 Rit 122
1990 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 7 3 5 Rit Rit 4 Rit 8 NP 9 63 11º
1991 Classe Moto Punti Pos.
250 Aprilia 17 6 Rit 5 3 Rit 4 Rit 1 4 NP 8 Rit 7 8 107
1992 Classe Moto Punti Pos.
250 Aprilia 5 Rit 3 6 Rit 6 1 1 Rit 2 1 Rit 3 119
1993 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha 10 9 7 12 8 7 8 Rit 8 4 8 8 6 8 106 10º
1995 Classe Moto Punti Pos.
500 Cagiva 10 6 27º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike[modifica | modifica wikitesto]

1995 Moto Punti Pos.
Ducati 15 9 4 4 Rit 2 Rit 1 4 2 11 Rit Rit Rit 6 Rit 15 Rit Rit NP Rit 3 6 10 160
1996 Moto Punti Pos.
Ducati 3 3 4 5 Rit Rit 4 1 8 10 Rit 7 1 2 4 Rit Rit NP 2 4 Rit Rit 8 9 223
1997 Moto Punti Pos.
Ducati Rit NP 1 Rit Rit 2 5 7 7 1 Rit 6 1 Rit 4 Rit 3 2 5 7 10 NP Rit Rit 209
1998 Moto Punti Pos.
Ducati 4 Rit 3 5 5 3 1 5 3 1 Rit Rit 1 1 7 4 9 6 2 3 1 Rit 12 Rit 293,5
1999 Moto Punti Pos.
Suzuki 7 8 Rit 13 Rit 5 5 5 3 3 Rit 5 4 6 7 3 3 Rit Rit 1 4 6 Rit 1 7 7 251
2000 Moto Punti Pos.
Suzuki 5 2 Rit 3 3 Rit 2 3 1 2 Rit 3 Rit Rit Rit 9 5 6 8 3 Rit Rit 6 6 10 2 258
2001 Moto Punti Pos.
Suzuki 7 7 6 8 7 AN 8 8 14 5 2 1 4 5 12 10 Rit Rit 4 4 6 6 4 4 Rit 9 232
2002 Moto Punti Pos.
Ducati 9 Rit Rit Rit NP NP 4 Rit 4 11 6 6 6 7 12 7 8 7 5 7 5 2 7 Rit 167
2003 Moto Punti Pos.
Ducati Rit Rit Rit 3 Rit 3 5 3 2 11 7 7 Rit 3 1 Rit 9 7 3 5 5 Rit Rit Rit 197
2004 Moto Punti Pos.
Ducati 2 4 9 3 3 1 Rit Rit 3 Rit 3 Rit 2 5 Rit 2 2 4 7 Rit 6 5 243
2005 Moto Punti Pos.
Honda Rit 5 NP NP 7 10 7 7 5 5 7 5 5 5 Rit 13 10 14 Rit 10 Rit AN Rit 10 131 10º
2006 Moto Punti Pos.
Honda 8 Rit 16 14 Inf Inf Inf Inf Inf Inf 20 Rit 10 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 16 18 Rit 15 17 22º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]