Pier Paolo Maggiora

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Pier Paolo Maggiora

Pier Paolo Maggiora (Saluzzo, 1943) è un architetto italiano.


"C’è un dato che, in via preliminare, unifica le architetture di Pier Paolo Maggiora e ne delinea la sostanza culturale, prima ancora che la cifra stilistica: esse infatti s’impongono non solo come architetture urbane, perfettamente inserite nell’organismo sociale e nel panorama visivo cui sono destinate, ma anche, e soprattutto, come architetture metropolitane, chiamate cioè a ridisegnare il contesto che le accoglie per rilanciarlo in una più ampia prospettiva di nuove funzioni e di nuove immagini. In ciò il lavoro di Maggiora si inserisce in una tendenza di punta della cultura progettuale contemporanea, che vede nell’architettura uno spazio di servizio sociale capace di farsi partecipe di un progetto di esistenza collettiva. In tutte le principali opere dell’architetto torinese, il territorio urbano si è immediatamente configurato come terreno per uno sviluppo organizzato e programmato dalla presenza dell’artefatto architettonico, destinato a porsi, nella sua perfetta efficienza funzionale, come polo attrattivo e irradiante di tensioni dinamiche e creative."

Maurizio Vitta. Pier Paolo Maggiora. CAYAC, X Biennale di Architettura di Buenos Aires. L’Arca Edizioni, Milano 2005


Biografia

Pier Paolo Maggiora nato nel 1943 a Saluzzo, si laurea in architettura con Carlo Mollino presso il Politecnico di Torino. Completa la sua formazione con viaggi studio presso gli atelier e le fondazioni di alcuni grandi maestri del Movimento Moderno quali Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, Alvar Aalto, Carlo Scarpa, Oscar Niemeyer e Kenzo Tange.

Nel 1967 apre il proprio studio a Torino e, poco dopo, fonda l'ArchA ArchA.

Negli anni ’80 fonda la teoria del “Dialogo di Architettura”, che promuove la progettualità creativa fra architetti nello stesso tempo, per restituire quel fascino della diversità unitaria, che nella città storica si è stratificato lungo i secoli.

Nel decennio successivo, nello scenario del postindustriale e della crisi ambiente/infrastrutture, sviluppa proposte progettuali di ampio respiro e coinvolge, nel progetto, come architettura, le dimensioni ambientale, territoriale, urbanistica e interdisciplinare. fonda così la Teoria del "Territorio Architettonico", pensato nella sua organica e più vasta accezione - culturale, sociale, economica, funzionale ed estetica - come polo irradiante ed attrattivo di tensioni dinamiche e creative.

Dalla prima metà degli anni ottanta, in presenza dei nuovi grandi vuoti urbani e con la epocale accelerazione degli strumenti di comunicazione, riconosce la possibilità storica di restituire nel progetto il fascino della complessità e della diversità della città sostituendo, nel metodo, alla storia lungo il tempo, il dialogo fra architetti dello stesso tempo. Fonda così la teoria del "Dialogo di Architettura", come condizione della trasformazione territoriale e di parti complesse di città.

Tale metodo viene completato negli anni novanta con la teoria del "Dialogo sulla Città", un processo aperto, polifonico e corale, un metodo di relazioni dinamiche che, nel loro sviluppo, definiscono via via livelli di convergenza e forme di diversità. Un metodo che esalta nel suo divenire la varietà delle discipline (ambientale, ecologica, antropologica, urbanistica, architettonica, ingegneristica, sociologica, economica, finanziaria, giuridico-amministrativa, gestionale, ecc.) in una sintesi che risponde alla necessità di governare la complessità e le contraddizioni della realtà.

Insieme, Dialogo sulle Città e Dialogo di Architettura, costituiscono un presupposto tecnico e pratico generale - il "Dialogo Progettuale" - sperimentato con successo e concretezza in complessi progetti territoriali e architettonici, anche molto diversi tra loro.


La filosofia progettuale di Pier Paolo Maggiora

Pier Paolo Maggiora è uno dei più impegnati, inquieti e pensosi fra gli architetti delle ultime generazioni. Attento ai mutamenti culturali, sensibile ai risvolti umani e sociali della progettazione, convinto che ogni artefatto architettonico è davvero realizzabile solo se inserito in una strategia di relazioni con la storia, il territorio, la struttura reticolare dei fenomeni antropologici nei quali si identifica la collettività, egli ha operato fin dall'inizio – con la creazione, nel 1967, di un proprio studio, dal quale pochi anni dopo ha preso vita Archa – in direzione di un'apertura totale alla dinamica della nuova realtà postindustriale, segnata da drammatici problemi ambientali e orientata verso una dimensione planetaria ancora incerta e mutevole.


Il Dialogo di Architettura

Per intendere il lavoro di Pier Paolo Maggiora bisogna isolare alcune figure chiave su cui si è andata costruendo tutta la sua filosofia progettuale.

All'inizio è stata la teoria del "Territorio Architettonico" a orientare le sue scelte verso il superamento del singolo episodio architettonico e l'inserimento del progetto in un contesto più vasto e complesso. In seguito, questa teoria si è data una struttura metodologica riassunta nel concetto di "Dialogo di architettura", intesa a restituire alla cultura architettonica il suo respiro comunitario.


Il Dialogo sulle città

Ma è nella proposta di un "Dialogo sulla città", elaborata nell'ultimo decennio del Novecento, che la visione di Maggiora si è definitivamente precisata.

L'immagine della polis, della città assunta nella sua dimensione civile, come luogo di scambio, confronto, elaborazione di modelli comportamentali, riassume in una concezione unitaria le istanze già in precedenza formulate: la struttura urbana, nella quale si rispecchia con vivace fedeltà la condizione globale contemporanea, vi assume una carattere paradigmatico, destinato a orientare ogni possibile progettazione.


L'Architettura al servizio dell'uomo

Dialogo, territorio, città: in queste figure si concentra una visione progettuale che vuole fondarsi sulla relazione, sul colloquio, sull'apertura continua a nuovi orizzonti, sul dinamismo di un pensiero che vuole uscire dalle gabbie dello specialismo per rifluire nel grande alveo di una storia in divenire.

L'attività professionale di Pier Paolo Maggiora prende le mosse da questa concezione generale dell'architettura e del suo ruolo civile, ma si esprime in una fitta serie di progetti e di opere, nei quali la teoria è destinata a incarnarsi in strutture, volumi, superfici, servizi.

Nella convergenza di stimoli e indicazioni provenienti da aree disciplinari diverse (l'ecologia, l'antropologia, l'urbanistica, l'ingegneria, la sociologia, l'economia, le scienze amministrative, finanziarie e gestionali) si definisce, attraverso tutto il suo lavoro, la sintesi architettonica nella quale i principi filosofici sono chiamati a innervarsi in forme e funzioni offerte alla fruizione sociale.


Opere e progetti

Tra i suoi Dialoghi Progettuali e le sue Opere, si ricordano:

  • Caofeidian: la Pechino dell’Innovazione, Prima Città del III Millennio e simbolo “ufficiale” della contemporaneità della Cina;
  • Il Nuovo Centro di Buenos Aires: la direzionalità strategica, politica e amministrativa, della Capital Federal argentina;
  • Laguna Verde, nuova centralità dell’Area Metropolitana Torinese a Settimo Torinese, nella prospettiva della prossima Area Megalopolitana TO-MI-GE. Dialogo Progettuale in fase di implementazione a partire dai primi approfondimenti con Peter Eisenman e Zvi Hecker;
  • Jinhua: sperimentazione del primo Sistema Urbano sulla base della teoria “100 Città”;
  • 100 Città: progetto di metodo di attuazione per la realizzazione di Nuovi Sistemi Urbani per 400 milioni di contadini cinesi che accederanno alla condizione di cittadini nei prossimi vent’anni nel quadro della cooperazione intergovernativa Italia-Cina;
  • Le Nuove Arche: centro direzionale urbano dell’economia e della finanza a Verona, Dialogo “storico” con Cangrande della Scala, Andrea Mantegna e Carlo Scarpa;
  • Il complesso Susa 2 che completa il Sistema direzionale SITAF S.p.A., realizzato nei primi anni ’90;
  • CityLife: il “Nuovo Centro” di Milano sul Quartiere Storico della Fiera, con Hadid, Isozaki e Libeskind;
  • Il Comparto Centrale per i Giochi Olimpici di Torino 2006, con Isozaki;
  • La Torre della Fiera: completamento della Nuova Fiera di Milano a Rho, nel quadro del più ampio sistema territoriale Expo 2015;
  • Il Turin Health Park: la Città della Salute;
  • La Torre 18: torre del Nuovo Centro Direzionale di Brescia;
  • La Nuova Sede della Banca di Spalato;
  • Il Malpensa Business Park, con Isozaki e Rogers;
  • Minsk Tower: torre polifunzionale di 430 metri, simbolo della nuova Bielorussia;
  • LIAV, Linea Integrata Alta velocità: Sistema di Comunicazione Integrato sull'asse Torino-Milano con collegamento per Malpensa, mediante la realizzazione di un sistema ferroviario ad alta velocità nel contesto dell'adeguamento dell'autostrada A4;
  • La ex Venchi Unica: quartiere polifunzionale integrato con Mario Botta, Filippo Barbano (sociologo) e Mario Deaglio (economista);
  • Il rinnovo del comparto di Torino-Esposizioni, con Botta e Hollein.


Attività didattica e scientifica

Pier Paolo Maggiora è membro di diverse commissioni e comitati scientifici, tra cui:

  • Presidente italiano del Gruppo di Lavoro Italo-Libico, per la progettazione e la pianificazione urbanistica, istituito nell’ambito del recente accordo inter-governativo Italia Libia
  • Membro istituzionale della Commissione per il futuro di Roma Capitale
  • Ha aderito, sin dalla sua istituzione, al comitato scientifico di Build Up Expo/Fiera di Milano
  • Ha fatto parte del comitato scientifico della collana "Universale di Architettura", fondata da Bruno Zevi


Ha tenuto workshop e conferenze presso numerose università italiane e straniere ed è stato membro di molteplici giurie internazionali, tra cui:

  • il Concorso New Radiant City bandito dal Shenzhen Municipal Planning Bureau
  • il Premio Internazionale alla Committenza in architettura Dedalo Minosse


Ha partecipato a diverse mostre internazionali e alle Biennali di Architettura di:

  • Pechino, 2008 e 2006
  • Città del Guatemala, 2006
  • Buenos Aires, 2005 e 1998


Bibliografia

  • Pier Paolo Maggiora, Maurizio Vitta, Ed. Arca, Milano 2005.
  • Progetto Ecocity Caofeidian, la prima città del terzo millennio. Pier Paolo Maggiora, Collana "I Dialoghi", Edizioni ArchA, torino 2008.


Voci correlate


Collegamenti esterni

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