Picea engelmannii

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Peccio di Engelmann
Esemplare di Picea engelmannii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Picea
Specie P. engelmannii
Nomenclatura binomiale
Picea engelmannii
Parry ex Engelm., 1863
Sinonimi
Nomi comuni

(IT) Peccio di Engelmann
(EN) Engelmann Spruce
(DE) Engelmann-Fichte
(FR) Épinette d'Engelmann

Areale

Il peccio di Engelmann (Picea engelmannii Parry ex Engelm., 1863) è una specie di peccio, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, originaria del Nord America.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Picea, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare da Pix picis = pece, in riferimento all'abbondante produzione di resina.[2] Il nome specifico engelmanni fu assegnato da W.E.Parry in onore del botanico tedesco-americano George Engelmann, che poco dopo riuscì a pubblicare la descrizione della nuova specie prima di lui.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Portamento[modifica | modifica wikitesto]

Albero alto 40-45 metri con unico tronco diritto che può raggiungere 1-1,5 m. di circonferenza; i rami del primo ordine sono corti e slanciati, sviluppati orizzontalmente, con parte terminale rivolta in alto, quelli inferiori più pendenti. I rami del secondo ordine, anch'essi corti, sono pendenti. La chioma è stretta, conica, o colonnare, specialmente negli individui che vegetano nei versanti nord a elevata altitudine. I virgulti sono inizialmente solidi, poi cadenti, prima di color giallo-verdastro, poi marrone-giallastro, scanalati; da giovani hanno una fine peluria.[3]

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie sono aghiformi, di colore verde glauco, lunghe fino a 3 cm, lineari, dritte o leggermente curve, con punte acute che non pungono; hanno stomi su entrambe le pagine (due strette bande con 2-3 linee su quella superiore, 2 bande di 4-6 linee in quella inferiore). Le gemme vegetative sono ovoidali-coniche, lunghe 5-6 mm, resinose in punta; hanno perule triangolari, ottuse, di colore rosso-marrone, dormienti per anni.[3]

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

Sono strobili maschili giallastri, ascellari, lunghi 1-1,5 cm.[3]

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

I coni femminili sono sessili, ovoidali-cilindrici, inizialmente eretti, poi pendenti a maturazione, lunghi 3-6 cm e larghi 2-2,5 cm, inizialmente verdi tinteggiati di rosso, poi marroni-rossastri o marroni-giallastri. I macrosporofilli sono sottili e flessibili, con superficie abassiale liscia o finemente striata. Le brattee sono largamente ovate, con cuspide, lunghe 3-6 mm, totalmente nascoste. I semi, di color marrone giallastro, sono ovoidali e lunghi 2-3 mm.[3]

Corteccia[modifica | modifica wikitesto]

La corteccia inizialmente è liscia, di colore marrone-rossastro, poi diventa grigia con macchie marrone chiaro, ruvida e scanalata.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Nativo del Canada (Columbia Britannica e Alberta), degli Stati Uniti d'America (Arizona, Idaho, Texas, Utah, Montana, Nevada, Nuovo Messico, California, Wyoming, Washington, Oregon e Colorado) e del Messico (Chihuahua e Nuevo León). Vegeta dai 600 ai 3700 m di quota, con il limite superiore che si alza progressivamente da nord verso sud, prediligendo sia suoli calcarei che non calcarei; il clima dell'habitat è freddo e umido, con precipitazioni annue non inferiori ai 600 mm, caratterizzato da inverni lunghi e nevosi ed estati fresche. Forma foreste estese, pure o miste con Abies lasiocarpa, Pseudotsuga menziesii, Larix occidentalis, Picea laxa e specie del genere Pinus. Le subpopolazioni del Messico sono confinate alle altitudini più elevate, nei versanti settentrionali di ripidi pendii.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Esiste una forma ibrida naturale, accettata in tassonomia, con P. glauca, P. × albertiana, mentre la forma ibrida naturale con P. sitchensis ha una classificazione ancora controversa. Viene accettata una sottospecie:[4]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati riportati i seguenti sinonimi:[4]

  • Picea engelmannii var. typica Goodman
  • Picea glauca var. engelmannii (Parry ex Engelm.) B.Boivin
  • Picea glauca subsp. engelmannii (Parry ex Engelm.) T.M.C.Taylor

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il peccio di Engelmann ha una grande importanza economica per lo sfruttamento del suo legno; nonostante sia nodoso e di non grandissima qualità, viene utilizzato sempre più frequentemente in edilizia, per la fabbricazione di strumenti musicali, come violini e pianoforti, mentre l'utilizzo come legname da miniera, traversine per linee ferroviarie e pali telefonici, è in forte decremento. Attualmente la maggior parte del legname ricavato viene utilizzato nell'industria cartaria, in particolare nel Canada occidentale. Come specie ornamentale non è molto comune, e le cultivar in commercio sono poche, anche perché l'utilizzo dei pecci come alberi di Natale non è diffuso in Nordamerica.[3]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Essendo una delle conifere più comuni, e con areale vastissimo, nel continente nordamericano, viene classificata come specie a rischio minimo nella Lista rossa IUCN.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Farjon, A. 2013, Picea engelmannii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Picea engelmannii, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 maggio 2019.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 567-569. URL consultato il 16 maggio 2019.
  4. ^ a b Picea engelmannii Parry ex Engelm., in Plants of the world. URL consultato il 2 maggio 2020.

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