Piazza delle Erbe (Verona)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Piazza delle Erbe
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàVerona
QuartiereCittà antica
Codice postale37121
Informazioni generali
TipoPiazza
Collegamenti
IntersezioniVia Mazzini, Corso Porta Borsari, Corso Santa Anastasia e Via Cappello
Luoghi d'interessePalazzo Maffei, Case Mazzanti, Domus Mercatorum e Palazzo della Ragione
Mappa
Map
Coordinate: 45°26′34.8″N 10°59′50.28″E / 45.443°N 10.9973°E45.443; 10.9973

Piazza delle Erbe (o più semplicemente piazza Erbe) è la piazza più antica di Verona e si trova sopra l'area del Foro romano. Nell'età romana era il centro della vita politica ed economica; con il tempo gli edifici romani hanno lasciato il posto a quelli medievali. Nel 2012 viene considerata la piazza italiana più amata al mondo.

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Maffei con davanti l'imponente colonna sulla cui sommità è presente il leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia

Il lato nord è occupato dall'antico palazzo del Comune, dalla Torre dei Lamberti, dalla Casa dei Giudici e dalle case dei Mazzanti.

Il Iato ovest, quello più corto, è chiuso dal barocco Palazzo Maffei, adornato da diverse statue di dei greci: Giove, Ercole, Minerva, Venere, Mercurio e Apollo.

La parte nord-occidentale della piazza era l'area del Campidoglio romano, che guardava verso il Foro. Molte abitazioni conservano resti di pitture a fresco.

Lungo il lato sud si incontra la Casa dei Mercanti o Domus Mercatorum, un tempo sede della Banca Popolare di Verona. Le altre case, più anonime, ricordano per il rapporto altezza-larghezza le case-torri di origine comunale.

Fra il 1884 e il 1951 la piazza fu interessata dai binari della rete tranviaria cittadina.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Fotografia della piazza scatta nell'ultimo decennio dell'Ottocento

Il monumento più antico della piazza è la fontana sormontata dalla statua denominata Madonna Verona di epoca romana (datata 380) con successive integrazioni medievali. La fontana è opera di spoglio voluta da Cansignorio assemblando pezzi di epoca romana come da tradizione medievale nel periodo gotico in particolare, con grande vasca termale e statua proveniente dal Capitolium si dice un tempo fosse dorata, in occasione dell'opera idraulica di Cansignorio di portare l'acqua del torrente Lorì di Avesa fino a piazza Erbe.[1] La statua è ornata di cartiglio tra le mani e reca impresso il vecchio motto del Comune che così recita "a questa città portatrice di giustizia e amante di lode".

Altro monumento storico è il capitello, detto Tribuna. Viene datato intorno al XIII secolo, periodo in cui venne utilizzato per varie occasioni pubbliche: in particolare sotto di esso sedevano i podestà per la cerimonia dell'insediamento e là prestavano giuramento i pretori.

Verso via Cappello sorge un'antica colonna sormontata da un'edicola di origine trecentesca, nelle cui nicchie sono scolpite a rilievo le figure della Vergine e dei santi Zeno, Pietro Martire e Cristoforo.

Sulla superba colonna in marmo bianco davanti a Palazzo Maffei, invece, è presente il leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ tourism.verona.it fontana-di-madonna-verona3 visto nel 2015, su tourism.verona.it. URL consultato il 4 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]