Phnom Chisor

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Phnom Chisor
La scalinata di accesso al tempio
Localizzazione
StatoBandiera della Cambogia Cambogia
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 11°11′04″N 104°49′24″E / 11.184444°N 104.823333°E11.184444; 104.823333

Phnom Chisor (in khmer:ប្រាសាទភ្នំជីសូរ) è un antico tempio khmer situato nel distretto di Samraŏng, provincia di Takéo, circa 42 km a sud di Phnom Penh, in Cambogia.

Sorge sul margine orientale di una collina (phnom) e fu costruito nell'XI secolo dal re Suryavarman I, con aggiunte e modifiche posteriori. Il nome originale era Suryaparvata ("montagna di Surya", divinità solare indu) ed era dedicato a Shiva e Visnù.

Dal Tonle Om, il baray del tempio, una strada di circa 1 km orientata sull'asse est-ovest conduce attraverso due porte cruciformi a una scalinata in laterite che porta al complesso principale. Lungo la strada vi sono Son Reveang, attualmente adibito a tempio buddista e, Sen Thmol, ai piedi della collina.

L'accesso al complesso, di pianta quadrata di meno di 60 m di lato, avviene attraverso il gopura orientale, che si apre nella recinzione in laterite, la quale presenta verso l'interno gallerie e sale. Il complesso è costituito da un santuario centrale in mattoni e laterite, con pilastri, frontoni e architravi scolpiti in arenaria, cinque santuari minori e due "biblioteche" in mattoni.

Gli architravi delle porte riportano perlopiù scolpito un kāla centrale a protezione del santuario. I bassorilievi riportano scene tipiche della mitologia induista: Shiva e Uma che cavalcano il toro sacro Nandi, la nascita di Brahmā dall'ombelico di Vishnu disteso su un serpente sull'oceano primordiale, Shiva impegnato nella Tāndava, Indra che cavalca l'elefante a tre teste.

Il complesso è sopravvissuto a un bombardamento statunitense nel 1973.[1] Circa 5 km a ovest di Phnom Chisor si trova il Prasat Neang Khmau ("tempio della vergine nera").

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andy Brouwer, Phnom Chisor Beckons, su btinternet.com. URL consultato il 24 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Dawn F. Rooney, Angkor: Cambodia's wondrous khmer temples, 5ª ed., Odissey, 2005, ISBN 978-962-217-727-7.

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