Phelsuma madagascariensis

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Geco diurno del Madagascar
Phelsuma madagascariensis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Sauria
Infraordine Gekkota
Famiglia Gekkonidae
Sottofamiglia Gekkoninae
Genere Phelsuma
Specie P. madagascariensis
Nomenclatura binomiale
Phelsuma madagascariensis
(Gray, 1831)
Sinonimi

Gekko madagascariensis
Gray, 1831

Il geco diurno del Madagascar (Phelsuma madagascariensis (Gray, 1831)) è un piccolo sauro della famiglia Gekkonidae, endemico del Madagascar orientale.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo sauro dal corpo tarchiato, lungo 22–23 cm[2], è uno dei più grandi gechi verdi diurni. I maschi hanno un rigonfiamento alla base della coda e le femmine sessualmente mature dei depositi di calcio visibili attraverso la pelle della gola.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Abita i tronchi degli alberi e i muri e di frequente sosta su pareti verticali (spesso a testa in giù) afferrandosi con i cuscinetti digitali. Se riesce a sfuggire agli uccelli, può vivere anche più di 10 anni. I gechi diurni del Madagascar vivono in gruppi, ciascuno su un unico albero dove le femmine spesso depongono le uova in un sito comune.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è abbastanza comune in tutto il Madagascar orientale, dal livello del mare sino a 1.000 m di altitudine.[1]
Il suo habitat tipico è la foresta pluviale ma si adatta a vivere anche in contesti antropizzati (centri urbani, piantagioni).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono note due sottospecie:[2]

  • P. madagascariensis madagascariensis
  • P. madagascariensis boehmei

Le sottospecie P. madagascariensis kochi e P. madagascariensis grandis sono state elevate al rango di specie a sé stanti (rispettivamente P. kochi e P. grandis).[3][4]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica P. madagascariensis come specie a basso rischio (Least Concern).[1]

La specie è inserita nell'Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES).[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Raxworthy, C.J., Glaw, F. & Vences, M. 2011, Phelsuma madagascariensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 ottobre 2015.
  2. ^ a b c Phelsuma madagascariensis, su The Reptile Database. URL consultato il 26 ottobre 2015.
  3. ^ (EN) Raxworthy, C.J., Ingram, C., Rabibisoa, N. and Pearson, R.G., Applications of ecological niche modeling for species delimitation: a review and empirical evaluation using day geckos (Phelsuma) from Madagascar, in Systematic Biology, vol. 56, n. 6, 2007, pp. 907-923.
  4. ^ (EN) Rocha, S., Rösler, H., Gehring, P.-S., Glaw, F., Posada, D., Harris, D.J. and Vences, M., Phylogenetic systematics of day geckos, genus Phelsuma, based on molecular and morphological data (Squamata: Gekkonidae) (PDF), in Zootaxa, vol. 2429, 2010, pp. 1-28.
  5. ^ (EN) Phelsuma madagascariensis [collegamento interrotto], in UNEP-WCMC Species Database: CITES-Listed Species, 2011. URL consultato il 26 ottobre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Glaw F. & Vences M., A Fieldguide to the Amphibians and Reptiles of Madagascar, 3rd edition, Köln, Vences & Glaw Verlag, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]