Petrarca (traghetto)

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Petrarca
Il Petrarca in livrea Tirrenia nel 1988
Descrizione generale
Tipotraghetto ro-ro passeggeri
ClasseClasse Poeta
ArmatoreTirrenia di Navigazione (1971-1999)
El Salam Shipping and Trading (1999-2002)
Registro navaleRINA
Porto di registrazione Palermo (1971-1999)
Panama (1999-2002)
IdentificazioneNumero IMO: 7041651
CostruttoriCantieri Navali del Tirreno e Riuniti
CantierePalermo
Impostazione16 aprile 1968
Varo12 dicembre 1970
Consegna19 luglio 1971
Entrata in servizio22 luglio 1971
Nomi successiviAl Salam Petrarca 90 (1999-2002)
Destino finaleaffondata nel 2002, in seguito a un incendio a bordo. Recuperata e demolita ad Alang (India) nel 2006
Caratteristiche generali
Dislocamentoa pieno carico: 7 722
trasformata, a pieno carico: 9 692
Stazza lorda7 086
trasformata: 11 799 tsl
Portata lorda1 899
trasformata: 2 170 tpl
Lunghezza131 m
Larghezza20
trasformata: 23,40 m
Pescaggio5,58
trasformata: 5,98 m
Propulsionedue motori 9 cilindri Diesel FIAT B 609 S, 2x8 280 cavalli a 220 giri/min
2 eliche quadripala Lips a passo variabile
Velocità20
trasformata: 19 nodi
Capacità di carico240 automobili o 80 automobili e 41 semirimorchi
trasformata: 320 automobili
Numero di cabine164
trasformata: 271
Passeggeri1200
trasformata: 1300
Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia [1]
(SV) M/S PETRARCA (1971), su faktaomfartyg.se. URL consultato il 19 agosto 2019.
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Il Petrarca è stato un traghetto ro-ro passeggeri della classe Poeta, in servizio con questo nome per la Tirrenia di Navigazione dal 1971 al 1999.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

In configurazione originale, il Petrarca era lungo 131 metri, largo 20 e aveva una stazza lorda di 7 086 tonnellate[2]. Spinto da due eliche quadripala a passo variabile mosse da motori Diesel FIAT 9 cilindri, ciascuno in grado di erogare 8 280 cavalli, aveva una velocità di servizio di 20 nodi[2]. Poteva trasportare fino a un massimo di 1200 passeggeri, per i quali erano disponibili 66 cabine di prima classe e 95 di seconda classe, per un totale di 506 posti letto. I servizi di bordo comprendevano un ristorante, una tavola calda, tre bar (un soggiorno - bar per la prima classe, uno per la seconda classe e un bar - veranda) e una piscina esterna con lido[2]. In aggiunta alle cabine passeggeri, erano presenti a bordo anche due cabine, rispettivamente da otto e quattro posti, per eventuali detenuti e i carabinieri della scorta[2]. Tutti gli spazi dedicati a passeggeri ed equipaggio erano dotati di aria condizionata[2]. Il garage, accessibile dal portellone poppiero e da due portelloni prodieri laterali, era diviso su due ponti: su quello superiore potevano essere trasportate 70 automobili, su quello inferiore 170 automobili o, in alternativa, 10 automobili e 41 semirimorchi[2].

Nel 1981 il traghetto fu sottoposto a dei primi interventi di ristrutturazione: la piscina e il lido furono rimossi e sostituiti da una tuga chiusa contenente un cinema, le cui poltrone potevano essere all'occorrenza utilizzate come sistemazione per i passeggeri; altre due sale poltrone sostituirono il soggiorno - bar di seconda classe, che fu spostato dove prima era ubicato il bar - veranda, nei pressi della piscina[3].

Nei primi mesi del 1991 il Petrarca fu sottoposto, presso i cantieri navali San Giorgio del Porto di Genova[4], ad un intervento di radicale trasformazione: la tuga contenente il ponte di comando fu estesa verso poppa e su di essa furono aggiunti tre ulteriori ponti, due dedicati a sistemazioni passeggeri e l'ultimo contenente gli impianti di aerazione e di aria condizionata[3]. Il notevole innalzamento richiese l'installazione di controcarene sulle fiancate della nave, per rispettare i requisiti di stabilità; la larghezza complessiva aumentò quindi a 23,4 metri. Inoltre, per migliorare la manovrabilità, vista la notevole superficie esposta al vento, il singolo timone centrale fu sostituito con due posti dietro a ciascuna elica, e fu aumentata la potenza dell'elica prodiera[3]. Grazie alle modifiche, dal discutibile impatto estetico[3], la capacità passeggeri aumentò a 1300, mentre i posti letto complessivi passarono a 887, dei quali 473 in cabine di prima classe dotate di servizi privati[2]. Infine, nel garage principale furono aggiunti dei car deck mobili, che aumentarono a 320 il massimo numero di automobili trasportabili, mentre i due portelloni di accesso a prua furono saldati[2].

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Penultimo della prima serie di sei traghetti della classe Poeta ad entrare in servizio, il Petrarca fu costruito presso i cantieri navali di Palermo, dove fu impostato il 16 aprile 1968 e varato il 12 dicembre 1970[4]. Iniziò le prove a mare il 5 giugno 1971, mantenendo una velocità media di 22,97 nodi per nove ore[4]. Consegnata alla Tirrenia di Navigazione il 19 luglio 1971, entrò in servizio tre giorni più tardi sul collegamento Napoli - Catania - Siracusa - Malta - Tripoli[4]. Il 26 marzo 1972 il Petrarca si incagliò per un errore umano nei pressi di Scilla[4]. I 12 passeggeri a bordo furono evacuati senza incidenti, ma la nave riportò ingenti danni e fu liberata solo una settimana dopo, dopo che erano state effettuate delle riparazioni di emergenza allo scafo[4]. Il Petrarca fu quindi rimorchiato ai cantieri di Palermo per le riparazioni definitive, rientrando in servizio il 22 agosto 1972[4].

Nel 1974 il Petrarca fu destinato, insieme al gemello Pascoli, al nuovo collegamento Napoli - Palermo - Tunisi - Cagliari - Genova - Porto Torres[4]. Tra febbraio e maggio 1981 il traghetto fu sottoposto a lavori presso gli Stabilimenti dei Bacini di Napoli, durante i quali furono revisionati i motori principali e fu rimossa la piscina posta a poppa, sostituita da una tuga chiusa contenente un cinema le cui poltrone potevano essere utilizzate, all'occorrenza, per il pernottamento dei passeggeri[3].

Nel Novembre 1984 il traghetto fu nuovamente sottoposto a lavori (in bacino di carenaggio) presso gli Stabilimenti dei Bacini di Napoli.

A inizio 1991 il Petrarca fu trasferito ai cantieri San Giorgio del Porto di Genova, dove fu sottoposto agli importanti lavori di ristrutturazione sopra descritti. Rientrato in servizio il 19 maggio dello stesso anno, rimase attivo per la Tirrenia fino all'ottobre 1997, quando fu posto in disarmo a Palermo[4][5]. L'8 gennaio 1999 la nave fu venduta alla Al Salam Shipping and Trading, prendendo bandiera panamense e venendo rinominata Al Salam Petrarca 90[4].

Il 22 giugno 2002 si sviluppò un violento incendio sul traghetto, in navigazione tra Duba e Safaga con a bordo 896 passeggeri e 68 membri dell'equipaggio[6]. L'incidente causò una vittima e dieci feriti, ma la nave riuscì a fare rientro in porto, consentendo l'evacuazione di passeggeri ed equipaggio; in seguito la Al Salam Petrarca 90 fu rimorchiata fuori dal porto, dove affondò[6]. Quattro anni più tardi fu recuperata e avviata alla demolizione[6].

Navi gemelle[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.
  2. ^ a b c d e f g h Bruno Balsamo, pagg. 503-511
  3. ^ a b c d e Bruno Balsamo, pagg. 501
  4. ^ a b c d e f g h i j Bruno Balsamo, pagg. 524-527
  5. ^ Bruno Balsamo, pagg. 69
  6. ^ a b c (SV) M/S PETRARCA (1971), su faktaomfartyg.se. URL consultato il 19 agosto 2019.
  7. ^ a b Verga e Deledda, costruite qualche anno dopo le altre unità della classe, si differenziavano principalmente per una diversa motorizzazione e l'assenza, già in origine, di piscina e lido.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]