Pelomys minor

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Pelomys minor
Immagine di Pelomys minor mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Pelomys
Specie P.minor
Nomenclatura binomiale
Pelomys minor
Cabrera & Ruxton, 1926

Pelomys minor (Cabrera & Ruxton, 1926) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 100 e 161 mm, la lunghezza della coda tra 100 e 131 mm, la lunghezza del piede tra 21 e 27 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 16 mm e un peso fino a 56 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti superiori sono giallo-dorate con la base dei peli nerastra dei riflessi bruno-rossastri sulla groppa e sono attraversate da una sottile striscia nerastra che si estende lungo la spina dorsale, mentre le parti ventrali sono biancastre o giallo-brunastre chiare. Il naso, le orecchie, la loro base e intorno agli occhi il colore è bruno-rossiccio. Gli arti sono rossastri, il dorso dei piedi è ricoperto di peli giallo-brunastri. La coda è più lunga della testa e del corpo, nerastra sopra e grigiastra sotto.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie probabilmente parzialmente acquatica.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Repubblica Democratica del Congo centrale, sud-occidentale ed orientale, nello Zambia settentrionale, Tanzania occidentale e nell'Angola nord-orientale.

Vive nelle savane umide con erba alta, lungo le sponde dei fiumi e in vallate alberate fino a 2.160 metri di altitudine. Si trova anche in aree coltivate.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica P.minor come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Dieterlen. F. 2008, Pelomys minor, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pelomys minor, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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